Vedo che ognuno si arrabatta come può in questa situazione pesante.
Ho sempre avuto la fortuna di essere una persona piuttosto controllata e dotata di spirito di adattamento. Anche in questo momento in realtà l'isolamento non mi sta pesando granché. In ogni caso perché comunque lavoro tutto il giorno, sebbene da casa. Senza contare che mi capita anche di dover fare qualche uscita, sempre per lavoro (tipo domattina che devo andare a documentare il montaggio dell'ospedale da campo). Poi comunque ho il mio giardino, se voglio stare fuori, e la ginnastica la faccio in casa. Certo, mi mancano i viaggi, le mie attività e tutto il resto, ma si può resistere.
Per contro, c'è che col mio lavoro sono bombardata dalle notizie, a ogni ora, a ogni minuto. Gente che muore, il cimitero che deve mandare via le salme perché non sanno dove metterle, la chiesa dell'ospedale trasformata in obitorio per motivi di spazio, i numeri sui contagi, ecc, ecc. Questo a lungo andare mi provoca un po' di angoscia e ansia. La mattina mi alzo tranquilla, ma arrivo la sera piuttosto provata. Mi aiuto con gocce di valeriana e altre erbe calmanti, che mi aiutano poi la notte a dormire.
Mi fanno invece tanta rabbia coloro che in barba ai divieti continuano a uscire perché "Ma cosa sarà mai una passeggiatina". Così vanificano gli sforzi di chi invece i divieti li rispetta e resta a casa, sacrificando la propria vita.