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Discussione: Io amo il grande fratello

  1. #31
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Qualcosa in topic da dire? Vorrei evitare lo sfacelo di questo 3d. Hai molto spazio altrove. Se ci sono tante visite non vedo perché fare off-topic qui. Per favore, rispondi alle osservazioni, vita morte libertà. Prima hai risposto.
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    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  2. #32
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    Ecco, Jerda accennava ad Erich Fromm, ho ritrovato una sua frase sulla libertà che cade a fagiolo...

    “L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.”
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  3. #33
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Ecco, Jerda accennava ad Erich Fromm, ho ritrovato una sua frase sulla libertà che cade a fagiolo...

    “L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.”
    Io aggiungerei, modestamente, che le decisioni comportano competenza e rischi. In assenza di entrambe domina la paura.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  4. #34
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Turbo (Fromm) parlava da un piano più generale, Ed è vera sempre. Delle conseguenze delle scelte dal punto di vista sociale si parla una cosa per volta, sennò è un discorso politico e on esistenziale.

    La cosa peggiore è pensare di poter non decidere. Ogni inerzia a le sue conseguenze, nessuna delle quali è indolore. Però se non si sceglie si digerisce meglio il fallimento: non era colpa mia... brutto stato intellettuale in cui vivere.

    Da un punto di vista umano comunque, aver preso decisioni sbagliate e avere la consapevolezza di non aver scelto ha una grande influenza sulla vita. Ho provato e ho sbagliato? Ok. Posso viverci. Sono una collezione di non-scelte che pago ogni giorno? Un po’ meno.
    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  5. #35
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Il film "Easy rider" aveva come sottotitolo "Libertà e paura". I due protagonisti finiscono uccisi da chi, vivendo nella paura, difendendo con rabbia e aggressività la sua paura, la sua invidia inconscia, crede di annullare con uno sparo la realtà concreta, visibile, di chi ha scelto di vivere libero. E lì c'era tutto lo spirito originario di un '68 che si è presto imbastardito, distorto, irrigidito in formule e schematismi politici che hanno portato odio e divisioni. Oppure, da un altro versante, si è arrivati al disfacimento delle droghe, dei paradisi artificiali che ciclicamente ritornano nella storia in forma diversa e adeguata ai tempi. Naturalmente in questo degrado dei valori iniziali ha giocato una parte essenziale il potere che si è sentito minacciato ed ha reagito con ogni suo mezzo per fiaccare chi gli si stava opponendo. Nella tragica fine dei due ragazzi del film c'era il presagio di una fine che doveva riguardare tutto un movimento di idee e di ribellione. Fine che negli Stati Uniti si vide con un certo anticipo rispetto all'Europa. Ma lì i movimenti di liberazione erano anch'essi partiti con un certo anticipo, nei campus universitari soprattutto...
    (Però non so se sto portando il discorso fuori dai binari...).
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

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  6. #36
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Condivido l’analisi, anche se la ribellione fricchettona d’oltreoceano non era come i movimenti di sinistra italiani, grigi sessuofobi incanalati e tristi. Erano più gaudenti e per la libertà. Ed avevano l’inimicidia di chi è schiavo come da sempre. Bellissimo film per la fotografia, quando vanno nel villaggio hippy ci ho rivisto i miei due anni in comune, comuni che esistono ancora. I dialoghi e il modo con cui fanno finire il film senza nessun approfondimento invece mi hanno molto deluso, è tutto un fico, forte ‘sto sballo eccetera.
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    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
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  7. #37
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Questo spot d’impatto di basa su una poesia della giornalista Martha Medeiros, spesso erroneamente attribuita a Neruda.

    Mi sembra un bel messaggio per chi adesso dovrebbe ripensare i propri valori e soprattutto la propria influenza sugli altri:

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    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
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  8. #38
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    Questa citazione dal "Mondo nuovo" di Huxley (forse era già stata postata da qualcuno sul forum?) dà adito a interessanti riflessioni oggi come oggi...

    "Il governo dei manganelli e dei plotoni di esecuzione, della carestia artificiale, dell'imprigionamento in massa e della deportazione di massa, non solo è inumano (nessuno se ne preoccupa più di tanto ai giorni nostri), ma è palesemente inefficiente, e in un'epoca di tecnologia avanzata l'inefficienza è un peccato mortale. Uno Stato totalitario davvero efficiente sarebbe quello in cui l'onnipotente potere esecutivo dei capi politici e il loro corpo manageriale controllano una popolazione di schiavi che non devono essere costretti ad esserlo con la forza perché amano la loro schiavitù".
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
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  9. #39
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Huxley forse era più grande di Orwell, è stato riconosciuto come uno dei tot -non ricordo quanti- più grandi intellettuali del 900. Per me uno dei più grandi liberi pensatori di sempre. Il fatto che scrivessero di distopie che si sono avverate dirà qualcosa... anche la preferenza del grande pubblico verso le distopie nei film, credo fosse più frutto di consapevolezza collettiva che di preferenze cinematografiche. E tutti e due ci avvertivano che avremmo bramato un padrone, come Hesse.

    Oggi che viviamo queste cose, dobbiamo combattere su ogni fronte chi rallenta la reazione per paure personali. Non sono depressi che non possono andare in guerra, sono quelli e quelle che trattengono all’interno della cellula sociale, la famiglia, altre persone da andare. Non è questione di male o di colpa, in momenti del genere si deve essere provocatori.

    Immagino durante la rivoluzione francese:”Mario, vieni con noi a combattere per il futuro è la democrazia?”
    “Ah no no, io sto a casa tranquillo e sicuro, la vita prima di tutto. E poi mia moglie è stressata da questi discorsi, abbassa la voce...”
    “E poi sono populisti, dicono frasi complottiste... e hanno ucciso due bambini nobili! Ti rendi conto, due piccole anime!!”

    Si andava tanto lontano se si ascoltava chi in famiglia ti frena e i dubbi distruttivi. Adesso non siamo in situazione peggiore?
    Chi frena ruba la vita agli altri. Chi incoraggia gli altri a stare a casa prevedendo ancora lunghi periodi di quarantena ci spera, in tempi di pace va sopportato, adesso va messo ko e uscire di casa. Non c’è solo la nostra vita in questione, c’è quella di chi è stato messo al mondo adesso e ha un futuro che vale più del presente dei genitori.
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  10. #40
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    Certo, il fatto che non si viva e si tiri avanti pure in miserrime condizioni nemmeno da contare. Milioni di persone che fino a ieri sentivano di non avere sfruttato la vita, di essersi persi il meglio, di aver lasciato che procrastinazione, orgoglio, paure li avessero tenuti al palo tutta la vita, adesso con disturbi mentali e vissuta alla penombra di una camera da soli devono essere felici di essere in salute. Vivranno una vita del genere con la consolazione che siamo tutti cosi e quindi mal comune molto gaudio. Fuori dei giochi, nessuno ci richiede niente, nessuna responsabilità, nessuna sfida, la situazione è come un mantello che ti dà invisibilità e qualcos'altro da pensare rispetto a cosa volevi fare nella vita.
    Alla fine non è niente di diverso dall'attaccamento alla propria depressione tipica dei depressi: mi sono alzato troppe volte in volo, ho battuto delle musate per terra da non raccontare, adesso sto in fondo a mangiare lo shit pudding che conosco. E mi convinco di avere 80 anni anche se ne ho 45, così spero che il peggiorare delle condizioni di salute e il riaffiorare di ricordi di vita non dovrebbero peggiorare ulteriormente le cose, tanto peggio di così..
    E' meglio finire i propri giorni con la testa fra le mani piangendo talmente da non emettere un suono per le occasioni perse che in altri modi che non si possono prevedere. Quando la cameretta arredata per accompagnarci in un fine vita degno di pomodori verdi fritti eccetera ci risulterà insopportabile per quello che ci rappresenterà. La consapevolezza non la insabbia per sempre nessuno e quando la morte si avvicinerà chi si è chiuso in casa allegramente non potrà riprendersela con altri che con sé stesso.
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  11. #41
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    .
    Ultima modifica di Tiberio; 28-04-2020 alle 19:19 Motivo: No flame
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  12. #42
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Oh! Eccomi qui in un paese senza lockdown, che gli italiani da due mesi dicono che è due settimane in ritardo rispetto all'Italia, ma questo ritardo ancora non si vede. Si vedrà, ma le sputtanate che sta prendendo la "scienza italiana" (leggo due consulenti ministeriali che nessuno conosceva mentre le nostre eccellenze parlano su youtube, perché in televisione non devono andare)

    Ma vogliamo parlare dell'italiano medio? Leggevo stamani dei commenti dei "Virologi" improvvisati in rete e sono perplesso.
    Chi sono questi "virologi improvvisati" e chi ha le credenziali per dirli tali? Assistiamo ancora una volta all'attacco con etichetta dell'italiano spaventato, che non sa un cazzo di niente dall'inizio.

    Persone che postano raccomandazioni igieniche per cui bastano delle ricerche da siti un minimo attendibili, che i paesi esteri non sono andati avanti con una generazione di sessantottini col 18 politico e hanno coglioni quadri, anche quando fanno le merde.

    Persone che dicono "Si! la soluzione c'è, è questa qui, è provato l'ho letto su barimedica" che non capiscono effettivamente una sega

    E gli altri che ascoltano Conte e Barbara d'Urso che criticano le fonti altrui come se ne avessero.

    Vorrei fare delle domande, tipo a chi è più attivo a propagandare lo stare a casa:

    - avete avuto conferme dirette che la mortalità è così alta fuori da lombardia e veneto?
    - sapete che il governo è un gruppo di professionisti del non essere votati in un paese dove, cavilli costituzionali a parte, i governi dovrebbero essere votati?
    - Come mai non dite niente sul coronavirus, sull'ambiente, sul futuro dell'italia, sulla contrazione del pil così enorme? Coscienza sociale a senso alternato?
    - Come spiegate che i virologi non sono d'accordo?
    - come mai quando dalle fonti internet, da cui prendete indistintamente le distanze in modo mononeuronale, siamo passati a giornali seri, vi attaccate sempre e solo a quello che dice il governo? Nemmeno più il sole 24 ore vi va bene, quando non dice quello che dice il governo?
    - Siete consapevoli che paesi come svezia e Olanda e danimarca non hanno assunto queste misure e stanno melgio di voi?

    Soprattuto, con che faccia andate a fare propaganda per stare a casa quando rappresentate se volete vedere, il massimo dell'ignoranza pecoreccia?

    non cito casi umani che hanno già preso il virus e sperano di riaverlo o stanno a contare le sbarre alla finestra perché "ce l'hanno ancora in corpo", due del mio paese in Italia fanno così, né chi propaganda l'allarme perpetuo a tutti per poter vivere meglio nell'invisibilità sociale, dico gli altri che hanno un minimo di coscienza. Dove è finita la vostra democrazia? Chi ve la garantisce? Non vi sentite in colpa verso i vostri figli, che nessun bimbo è morto se non dall'altra parte del mondo forse? Ora li avete rovinati e non erano nemmeno a rischio. Che figure paterne e materne ragazzi...

    Cioè, nessun altro paese ha fatto come voi e hanno tutti delle eminenze, magari paesi che votano i loro rappresentanti.
    Perché ancora parlate?
    Ultima modifica di Jerda; 02-05-2020 alle 21:17
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  13. #43
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    Limitando al massimo le mie uscite, portando questa scomoda, ridicola mascherina che non serve a un caxxo, aspettando l'ora più favorevole per riuscire a fare un po' di spesa, io non ho affatto la sensazione di concorrere, nel mio piccolo, al benessere comune. Perché l'impossibilità di prendere il mio caffè non è poi questo grande sacrificio, senonché non riesco a fare a meno di pensare all'amico barista di un piccolo bar...che starà facendo, pensando, soffrendo? E che diavolo! Ci voleva tanto per fare entrare uno alla volta e dargli una possibilità di non morire? Valeva veramente la pena, almeno da queste parti, di strangolare l'economia insieme a tante famiglie?
    La protesta sta montando, ma di fatto al primo segnale di un leggero ritorno della malattia ci si richiuderà di nuovo a riccio. Peccato che questo comporterà la fine definitiva dell'esercizio Italia.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
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  14. #44
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    Navigando sulle maggiori testate psicologiche e sulle riviste peer-reviewed, la sintomatologia della paura da Coronavirus è descritta un po' ovunque: presa di decisioni irrazionali e basate sulla paura, nessuna ricerca personale su nessun aspetto non solo esterno al corona, ma anche sul virus stesso, per rifiuto di un'informazione che non sia del tutto puntiforme, e con il progredire dell'allarme, totale scarto di ogni notizia anche proveniente dai mass media ufficiali che mettano in dubbio i capisaldi dell'allarme virus.
    Si tratta di persone che soffrono di ansia sociale e adesso di agorafobia da Coronavirus.

    Il fatto che si tratti di persone istruite ha poco a che fare con il totale disinteresse o cancellazione sul posto di qualsiasi notizia non generica e ansiogena: l'analisi del dettaglio è una minaccia, potrebbe portare a una situazione di incertezza e di responsabilità personale.
    Sono persone che hanno sempre sognato di essere "invisibili", che sanno che non è vita, ma la vita non la vogliono.

    Purtroppo la zona di comfort raggiunta, che elimina in un colpo tutta una serie di problemi a favore di uno unico (nella loro mente) fà sì che stiano mettendo in atto dei comportamenti manipolatori, a volte aggressivamente, per difendere questo loro angolino. Messi insieme questi angolini sono quelli che tolgono il mondo a tutti.
    Queste persone andrebbero curate, ma in questo periodo in cui non c'è molto tempo, è necessario capire quanta parte della felicità altrui stiano erodendo, quanto futuro dei propri figli il loro abbraccio mortale con il lockdown stia spazzando via, la paura li rende del tutto impermeabili all'empatia, al rendersi conto quanto il loro vile rifiuto di vivere senza coraggio di togliersi la vita stia portando morte ovunque, moltiplicandoli.
    Il comportamento manipolatorio è presente anche dicendo agli altri che stanno poco bene, come una madre che dice alla prole -orrore educativo- che lui è stanco, o spaventato, o ha fame anche se dice di non averla.

    Queste persone stanno cullando per la loro stabilità mentale la libertà e la vita di tutti verso un sonno da cui non ci si risveglia. Vanno fermati e fatta opposizione ovunque. Col ridicolo, col non-ascolto, finché non si rendono conto di avere un problema loro.
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  15. #45
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    altri segni: nessuna obiezione sull'uso di mascherine e guanti, quando le informazioni sulla loro scarsa o nulla utilità giravano da sempre; nessuna domanda sull'apparente mortalità così elevata rispetto al resto del mondo, per la stessa malattia; rifiuto isterico di ogni numero, se non si tratta di numeri catastrofici in senso di mortalità e pericolo. Rifiuto di chiedersi perché Tarro è finito su youtube, rifiuto di riconoscere che molti medici adesso parlano su youtube perché non hanno voce altrove; rifiuto di pensare che il presidente del consiglio ha mentito sui propri studi, mentre ci traghetta verso la più grande sospensione dei diritti civili di sempre.

    Ma nulla osta, dopo mille assordanti silenzi -non qui, verso tutti- di tornare dopo due minuti a fare il giacobino delatore e giudicante e lamentarsi del comportamento altrui. Sono come mosche che sbattono sul muro ancora e ancora.

    Parlare della crisi come di qualcosa che durerà e diventerà normale, anche se non ci sono dati, anche se nessuno ah mai dato per scontato che fosse così. Per loro è già notizia certa.
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