Quello che dici lo capisco, ma per meglio comprenderlo od assimilarlo ci devo mettere di mezzo un maestro che mi insegni una strada solida per muovermi bene, in fondo lo hai fatto anche tu con Rudolf Steiner.
Poi si va per conto proprio consultando se necessario il proprio traduttore.
per chiarire Crepuscolo , il fatto che ho postato qualcosa di Rudol Steiner non significa che io seguo solo e soltanto questo altrimenti farei lo stesso errore , la verità ti deve risuonare come verità all'interno di te stesso a prescindere di chi te la indica .
comunque già un "sentire " di spiritualità è già una apertura che non potrai mai raccontarla a nessuno perchè è una tua conquista
potremo arrivare alla stessa conoscenza seguendo strade diverse
aggiungo che e' impossibile conoscere Dio , noi non possiamo vedere al di là della psiche e di ciò che ci circonda .
tutti abbiamo fame di Assoluto perché ne abbiamo la natura, ma non abbiamo ancora maturato gli strumenti per "sentirlo"
quindi, ognuno di noi si sforza di inquadrarne una prospettiva, di darne un senso; ma rimane una figurazione, la quale, nel momento che la si pensa, la si limita...e quindi la si nega per quello che è davvero.
non credo che dovremo cercare Dio, ma se riusciamo a trovare "l'essere" che siamo, indirettamente troveremo anche Lui.
Pensiero tipicamente orientale: Con l'ascesi, con la forza del suo spirito, l'Uomo può arrivare a conoscere sè stesso e il suo Creatore....
Nell'Ebraismo e ancor più nel Cristianesimo invece, l'iniziativa è di Dio: E' Lui che si rivela. E' Lui che si fa conoscere da noi.
amate i vostri nemici
Con "Dio" si dà una risposta che comprende e trascende qualsiasi altra risposta; e questa risposta che diamo coglie in modo esatto la situazione fondamentale dell'uomo.
A differenza di tutti gli altri esseri viventi, l'uomo è quell'essere che non si adatta ad un certo ambiente con la sicurezza dell'istinto, quindi senza porsi problemi; egli non vive in armonia naturale con se stesso e con il proprio ambiente, ma deve plasmare sé e l'ambiente in cui vive; egli è dato ed affidato a se stesso; per questo egli può interrogarsi e per lo stesso motivo si muove continuamente nei problemi.
E questa capacità d'interrogarsi è la grandezza dell'uomo, il motivo della sua trascendenza, cioè di un essere che va al di là ed al di sopra di ogni cosa, il fondamento della sua libertà.
Ma questa capacità di interrogarsi spiega anche la miseria dell'uomo; egli è l'unico essere capace di annoiarsi, di provare scontentezza ed infelicità.
L'uomo aperto al mondo intero trova il proprio compimento soltanto dando una risposta al problema del proprio essere ed al senso del reale.
E secondo la tradizione religiosa questa risposta è data dalla realtà che s'intende con il termine "Dio".
Pensiero tratto da "Psicanalisi e religione" di Eric Fromm
Quanto sei polemico.
T'assicuro che questo è un pensiero mio, e che pure ti riguarda.
hai imparato la poesia a memoria ma non hai ancora capito il senso
Ultima modifica di dietrologo; 05-05-2020 alle 11:21
Se vogliamo uscire dalla trappola antropomorfa, allora il “non avrai altro Dio all’infuori di me” andrebbe riferito all’esistenza tutta, quella parte insignificante che conosciamo e l’infinito oltre i confini della nostra conoscenza. Se, nonostante i limiti della nostra comprensione e del linguaggio, vogliamo definirlo come “il tutto esistente, conosciuto e sconosciuto”, allora sarà anche facile definirlo come “uno” e anche “unico”. In questo senso potremmo definire i Libri Sacri come un tentativo di descrivere il “tutto esistente, conosciuto e sconosciuto” attraverso le metafore di possibile comprensione nell’età in cui questi sono stati scritti, suggerendo, forse, che nel nostro minuscolo mondo fatto di un soffio, la nostra esistenza è condizionata da leggi universali che non appaiono per consuetudine ai nostri occhi, nemmeno sparando protoni nell acceleratore del CERN.
Quindi non stiamo parlando di un Dio tribale in conflitto con altri, ma dell’Assoluto in termini assoluti.
Con il massimo rispetto per gli utenti cristiani, l’idea di una trinità e di un Dio che si è preso un figlio cum-sustanziale è più vicina al paganesimo che a un’idea monoteista.
Davvero senza intenzioni blasfeme.
Aut hic aut nullubi
Ma figùrati Kong: Non sei il tipo. Dio non è che si è preso un figlio. Il figlio è sempre stato con Lui. Cosa recitiamo nel Credo? "Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre PRIMA DI TUTTI I SECOLI! Generato, non creato, della stessa sostanza del Padre"
Padre Figlio e Spirito Santo non sono tre divinità distinte: Ma in comunione fra loro. Già nella Genesi, Dio afferma "Facciamo l'Uomo" e poi "A nostra immagine e somiglianza". Parla di un "noi" Parla, appunto, di "comunione di Persone".
Ciao!
amate i vostri nemici
Potrebbe allora essere anche il contrario, invece di un Dio che discende, un uomo che sale.
Comprendere l'Assoluto tutto intero non credo che per l'uomo sia possibile, ma comprendere una parte dell'Assoluto è probabile.
E' su quella parte dell'assoluto che il cristiano crede. Infatti Dio è più grande dell'uomo ma l'uomo è come Dio se assurge alla parte concessa.
Secondo te, Nietzsche e Shakespeare, quando parlano dei nemici, dicono anche loro assurdità?
Ama i tuoi nemici perché essi tirano fuori il meglio di te.
(Friedrich Nietzsche)
Dannato momento quando scopri che il tuo migliore amico si rivela il tuo peggior nemico!
(William Shakespeare)
E infine, secondo te di quali nemici parla Gesù Cristo?
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
(MATTEO 5)
Ciao, a martedì
amate i vostri nemici