si parlava della Brexit:
questa ha barattato la possibilità di impedire l'ingresso ai comunitari - italiani, romeni, polacchi... - con la capacità di influenzare la politica UE, cioè un mercato enorme per le attività finanziarie britanniche; e lo ha fatto:
a) disponendo comunque di una propria moneta; e
b) di uno status politicamente privilegiato, che veniva usato per coalizzare i paesi meno propensi ad ulteriori integrazioni;
non mi sembra un buon affare;
infatti, chiediti il perché, dopo 3 anni dal referendum, nessun leader è riuscito a trovare un accordo con l'UE, in un paese spaccato a metà sulla cosa, peraltro votata dalla porzione più anziana del paese, e quella anche economicamente meno proiettata al futuro;
di questo si tratta, quanto a UK, visto che è il servizio più esportato; e anche più volatile; ci vuol poco a spostare una sede nel continente, e spostare il corrispondente gettito fiscale, anche mantenendo i lavoratori nella City; così, per iniziare...se parli di transazioni "finanziarie" allora ti seguo.
svalutare la propria moneta implica la perdita del potere d'acquisto dei cittadini; se importi molto beni poco fungibili, è un guaio; è guaissimo se se ne vanno gli scozzesi, che vogliono restare in UE, e hanno anche un po' d petrolio; sarebbe anche uno shock se l'Irlanda del nord dovesse riunirsi alla Repubblica;si, però scusa: le perdite mi pare facciano riferimento a delle scelte da parte sempre delle aziende uk verso l'europa, che però mi pare possano essere compensate dal fatto che, se in uk non c'è l'euro allora si può operare sulla moneta nello stesso modo in cui lo farebbe un qualsiasi "stato nazionale", cioè magari diminuendone il valore nominale. poi abbi sempre "pazienza".
pare che siano pochissimi oggi in UK a difendere la Brexit; l'unico racconto glorioso è quello di fare dell'isola una specie di Singapore, un paradiso fiscale, sogno dei baroni della finanza, Johnson e Reese-Mogg; ma devi fare i conti con gli altri;
i britannici, da isolani, sono bravissimi a trovare coesione quando hanno tutti contro, lo sai;
ma la situazione attuale è banale, non eroica: hanno fatto una cazzata, la più grossa idiozia politica degli ultimi decenni, perché hanno perduto irreversibilmente una posizione privilegiata in UE per non avere nulla in cambio; e i britannici sono anche molto attenti al soldo, nell'ordinario; l'UE li blandisce, non forza, e quelli sono già spaccati e sospesi in un'incertezza che dura da anni, senza vere idee risolutive;
Philips era olandese - Eindhoven - ma credo che la sede della società madre sia in Corea o Cina; in UK c'è un buon settore di elettronica, da decenni; ma non penserai che si fabbrichi lì, con la manovalanza cinese che costa un decimo...prodotti "reali" no, a parte mi pare qualche videoregistratore philips, che però adesso fa gli lcd. si, mi pare che philips "sia" uk, credo. e abbi sempre pazienza.
la media potenza nazionale, come scala, oggi è poco efficiente;
un paese piccolo, da solo, ma agganciato, ancillare ad una grande potenza, può permettersi di non avere esercito politica estera, e far pesare il suo voto nei consessi internazionali, ma sostanzialmente senza una vera sovranità;
ma perseguire una politica da Potenza globale, come nelle ambizioni UK, costa tanti soldi, che quelli non hanno come ricchezza reale; non ce l'ha nemmeno la Germania, che ha bisogno dell'Europa...