Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
Ahh, il caro bias dei bei vecchi tempi andati... a ciascuno il suo.

È importante che si metta in mezzo il tema della responsabilità, questa è il sottoprodotto della libertà, non si può essere responsabili delle scelte fatte per imposizione: se la legge mi obbligasse ad occuparmi di un bambino che non voglio, fino a che punto dovrei essere considerato responsabile della mia inadeguatezza al ruolo imposto, e al tempo stesso una società che si prenda la libertà di imporre ad ogni grvidanza di essere portata a termine si prende poi la commisurata responsabilità di questo fatto quando va a creare situazioni di disagio sociale? Mi ricordo un vecchio spot antiabortista che elencava i vari diritti che la donna aveva (avere supporto psicologico, tenere nascosta la gravidanza, non riconoscere il bambino, ecc.) e concludeva con un "ma fallo vivere", ora al netto del fatto che essendo un maschietto certi dilemmi non me li farò mai nella vita reale, ma così come esperimento mentale, se io sapessi che non voglio accudire un figlio per qualsiasi ragione morale o materiale, vorrei almeno sentirmi tranquillo rispetto al fatto che quella società che vuole che io lo faccia vivere si prenda carico del fatto che abbia diritto ad una vita dignitosa, banalmente all'affetto e alle cure necessarie per crescere, altrimenti c'è un evidente problema e allora sì che l'unico che ne fa davvero le spese è il più debole. Senza alcuna pretesa di validità statistica posso riportare che nella mia esperienza indiretta di tre diversi conoscenti che ho e che hanno attraversato iter da "orfanelli" molto diversi tra loro, in tre casi su tre il trascorso è stata piuttosto, con le strutture istituzionali sempre, ma persino con le famiglie di adozione in alcuni casi... ok sono tutti vivi, ma almeno in due casi su tre ancora adesso, che sono persone adulte, oltre ai problemi personali se ne sono aggiunti di sociali dovuti ad un totale disinteresse da parte delle istituzioni.
C'è qualcosa che proprio non va se a doversi prendere le sue responsabilità è una ragazzina magari quattordicenne che ha fatto una cazzata e non una società civile. Non si era parlato di difendere il più debole?

Dovrei cambiare titolo al topic, anche volendo non riesco a dire nulla che mi sembri davvero impopolare.
permetti una domanda: quanto conta la "famiglia" mettiamo della 14enne nelle scelte relative a una gravidanza non "voluta"?