Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
Però che barba, che noia, che palle. Caro Cono, concetti del genere ce li portiamo appresso fin da 50 anni fa, mi ricordo bene, quando si parlava di "consumismo" e "incomunicabilità". Ora quei termini sono caduti in disuso, ma il concetto resta quello. E cioè una società che ti porta soltanto ad accumulare beni materiali come simboli di "status" e falso benessere privo del condimento generale basato su una vita armonica e in comunione con gli altri, col mondo.
E vedo con piacere che adesso vieni al mio discorso di sempre, quando critichi chi porta i giovani ad una vita senza futuro, senza possibilità di avere una vita autonoma, lavorare, formarsi una famiglia. Quello è il vero problema, problema concreto, al di là delle pippe mentali. Il problema che ti priva della "gioia di vivere". Senza di quella anche il sesso è solo un palliativo, come la rincorsa all'ultimo iphone, che manco so bene cosa sia.
Ok, ma allora che si fa Turbociclo? Che si fa amici ed amiche? Ce ne rimaniamo a braccia conserte mentre un'intera generazione di giovani vive ingannata e senza prospettive? Qua nessuno giudica le scelte di nessuno. Cerchiamo solamente di capire.....di comprendere tutti quanti insieme (credenti e non credenti) quello che sta accadendo intorno a noi.


"Su, godiamoci i beni presenti,
facciamo uso delle creature con ardore giovanile!
Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano;
nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza.
Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia
perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.

La nostra forza sia regola della giustizia,
perché la debolezza risulta inutile.
Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l'educazione da noi ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
E' diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Moneta falsa siam da lui considerati,
schiva le nostre abitudini come immondezze.
Proclama beata la fine dei giusti
e si vanta di aver Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere;
proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione.
Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà».


SAPIENZA 2

Sta avvenendo, questo? E' Realtà o son tutte fandonie? Fissazioni di vecchie cariatidi, di anziani filosofi, di vetusti sociologi, di attempati psicologi, di nostalgici vecchietti in abito bianco e papalina in testa? Ditemi voi.