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Discussione: L’affetto allargato

  1. #841
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Cono, tu vieni a dire a me, cosa devo insegnare a mia figlia?
    In nome di cosa?
    Chi sei tu, che pensi di fare qualcosa che dovrebbero fare anche gli altri?
    Parli di cose facili, difficili, diritti, doveri, lottare, combattere, delle vite altrui come se ti togliessi le caccole dal naso
    Ma ti leggi, leggi quanto sei patetico quando scrivi della gioventù, dei corpi, dei profumi
    No mi dispiace, quelle puttanate che guardi tu
    Io non le guardo
    E l’ombelico...
    Ti piacerebbe leccarne uno, di una che te lo fa venire su, a infuocarti solo con lo sguardo eh?
    Ho visto gente distrutta intorno a me, dalla distruzione apportata da gente virtuosa come te
    Che se un Dio veramente c’è, deve tenere conto di queste cose e punirvi
    Per l’eternita’
    A mia figlia insegnerò la gioia di vivere, la libertà
    E tenersi lontana da gente come te
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

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  2. #842
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Bella riflessione: m Dio ci ha creati per soffrire o per essere felici?
    Ovvero: Dio è buono o ci aspetta dietro l'angolo per sferrarci schiaffoni e legnate?

    Come diceva il buon Russel "Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione."
    Questa cosa che tutto è deciso, certo, irremovibile non è un po' da immaturi?
    E' vero che l'uomo ha bisogno di certezze... ma obbligarsi a vivere come lo fa stare male è folle.

    In effetti stamane Russel mi ispira molto.

    "Qualunque certezza tu abbia stai sicuro di questo: che tu sei terribilmente uguale alle altre persone."

    "Gli umani non sanno quello che hanno sulla Terra. Forse perché la maggior parte di essi non hanno avuto l'opportunità di lasciarla e poi tornare ad essa."

    "Nessun uomo può realizzaregrandicose se non è profondamente sincero quando ha a che fare con se stesso."

    Meditiamo gente, meditiamo.
    ;-)

  3. #843
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Bisognerebbe farci un bel thread sulla consapevolezza di sè.
    Quanti matrimoni sbagliati ci sono stati a causa di assenza o carenza di consapevolazza di sè!!
    E quanti infelici a vita... coerenti a non si sa cosa, di certo non al vero sè.
    (e quel che è peggio, quanti infelici futuri hanno forgiato - a loro immagine e incoerenza -)

  4. #844
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Non si tratta dunque di "recuperare" il passato. Si tratta proprio di RICOSTRUIRE tutta una cultura...tutta una scala di Valori che oggi non solamente non esistono, ma sono stati letteralmente capovolti, Efua. Quelli che una volta erano comunemente definiti come dis-valori, sono assurti a valori e viceversa.
    questo è un pensiero infantile, stupido, che ignora la realtà e la storia;

    la cultura e i valori non si possono costruire, né ricostruire; poi, ad opera di non si capisce quale misteriosa entità, uscita da quale società aliena al mondo che prende certe strade; nessuno può, e nessuno ci è mai riuscito;

    la famiglia, i figli, la religione, le migrazioni, la ricerca del benessere, sono pulsioni fondamentali dell'individuo, il quale persegue a modo suo, in barba a qualsiasi tentativo di ostacolarlo o indirizzarlo, oggi come in passato; anche se l'ignoranza del passato porterebbe a pensare il contrario;

    qualche società o qualche dittatore hanno provato a costruire un mondo ideale contro la propria realtà sociale; sono durati qualche anno, o decennio, in genere contraddistinti da crimini, per poi essere travolti e sommersi;

    le società sono mosse dal desiderio aggregato degli individui, i quali perseguono come possono e come vedono la loro felicità, si tratti di praticare un culto, accoppiarsi in determinate modalità e avere o meno figli, vivere in un posto o in un altro;

    nessuna rivoluzione è stata reversibile per decreto, tranne rare eccezioni, molto costose e provvisorie; non si può rinunciare al fuoco, al ferro, all'agricoltura e alle evoluzioni di queste modalità; né all'uguaglianza;
    la famiglia tradizionale è finita a metà del secolo scorso, perché, dopo due secoli di romanticismo, è avvenuta per gradi la più grande rivoluzione della storia, quella delle donne;

    pensare ad una famiglia che in astratto ricostruisca equilibri in qualche modo analoghi a quelli precedenti, assumendo "valori" dettati da non si sa chi, a quale titolo, quando la sensibilità generale di donne e uomini è profondamente cambiata, è una sciocchezza; o demagogia per sciocchi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #845
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Dovrai insegnarle che insieme ai diritti esistono anche i doveri. Che è necessario comprendere che al mondo non esistono solo le cose facili, ma anche quelle difficili. Che essere è più importante di avere. Che ci sono gli Altri, non solamente il nostro ombelico. Che lottare e combattere dona senso e significato al nostro esistere. Quando avrai fatto questo, avrai fatto tutto.
    Cosa sottolinea amaramente Galimberti? Che questa Società sta di fatto condannando i nostri giovani a vivere contro natura: Senza Doveri, senza Fini, senza Scopi, senza Padri, senza Fratelli, senza Famiglia, senza Lavoro. Si interessa a Essi, la Società, solo per i loro corpi, solo per vendergli prodotti, solo quando c'è da andare a votare. Dai 15 ai 30 anni hanno delle potenzialità sconfinate, enormi. E noi li releghiamo ai margini. Nelle periferie esistenziali, come dice Papa Francesco. Non si tratta dunque di "recuperare" il passato. Si tratta proprio di RICOSTRUIRE tutta una cultura...tutta una scala di Valori che oggi non solamente non esistono, ma sono stati letteralmente capovolti, Efua. Quelli che una volta erano comunemente definiti come dis-valori, sono assurti a valori e viceversa. Non so se guardi la tele, ma sta passando una pubblicità ossessiva su un profumo che si chiama "Le male", dove un'avvenente ragazza-leonessa è irresistibilmente attratta da un adolescente che lo usa. Ma ce ne sono molti altri che si chiamano "Egoist" o "Malizia" o "Perchè tu vali" o "L'uomo che non deve chiedere, mai!". Ecco gli slogan, ecco i messaggi, ecco cosa si vanta di passare, la nostra Società degli adulti ai nostri Figli. Salvo stupirci e interrogarci quando poi si stordiscono con l'alcol, la droga e il sesso o, peggio, decidono di farla finita.
    Abbiamo, insomma, una responsabilità immensa!
    Bhè, l'interesse, o l'ossessione direi meglio, per il corpo riguarda molto anche te ed il tuo credo viste le pippe che riporti quotidianamente sulla sessualità ed altro.
    La solita verginità è o non è qualcosa che riguarda l'avere, così come il giudizio verso la persona portatrice o mancante di tale dote? Ti lagni poi dei modelli proposti dalla società, dalla moda ma anche il modello bigotto è comunque un modello a cui le persone tu vorresti si adeguassero. Tanto non ne esci e non ne usciamo.
    Quanto alle potenzialità dei giovani, la mentalità di cui sei portatore fa la sua parte di castrazione e ti invito di nuovo, visto che citi le pubblicità, a riflettere sull'immagine della donna, sempre nella tua mentalità e credo, ed i messaggi veicolati.
    Ti ricordo infine l'uso strumentale del far figli al fine di ungere lassù l'amico invisibile.
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  6. #846
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Anch'io ho avuto un uccello, anzi due!

    Il primo, Pippo, un merlo italiano che fischiava da dio...

    Il secondo Cocorito, un pappagallo di medie dimensioni che acquistai un giorno... e due giorni dopo riuscì ad aprire la gabbia e diventò uccel di bosco...


    Ma forse qui si parlava di altri tipi di uccelli?
    Ecco lui, subito a sventolare i propri uccelli!

    Comunque ti batto, avute nell'infanzia tre gabbie di parrocchetti!
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  7. #847
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ma è soltanto Cono che parla di società frammentata, disgregata, conflittuale, disorientata? Non serve neppure il virgolettato o i video di pensatori ed esperti analisti dell'era che stiamo vivendo, amici ed amiche? Mi sto inventando tutto io? In Realtà oggi i giovani sono felici? Stiamo proponendo e preparando loro un bellissimo Futuro? E i rapporti di genere sono assolutamente normali e tranquilli? Non esiste problematica fra Uomini e Donne del nostro tempo? Allora avete il diritto di lapidarmi. Più o meno metaforicamente.
    Ma se invece stiamo parlando del REALE, della Vita intorno a noi, di ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi....beh, lasciatemi almeno la possibilità di rimanere basito di fronte a certe affermazioni. Fare del negazionismo di fronte alla sofferenza profonda di un'intera generazione, equivale ad imboccare un vicolo cieco permanente. Un binario morto che farà sprofondare sempre più giù la Società Civile.

    MASSIMO RECALCATI - "Patria senza Padri"

    Il ’68 ha rigettato il rapporto col padre, ovvero con l’istituzione che frena: lo ha perfino deriso. E oggi? Questo Paese, questa Patria, ha saputo fare i conti con la sua storia e con la sua vocazione? Ha ricostruito il rapporto col padre? Ecco, quest’opera offre degli spunti per cercare di capire lo stato di salute (o di malattia, verrebbe da dire) della paziente Italia. Vale la pena di leggerlo e soprattutto di discuterlo. Peraltro l’organizzazione del testo facilita la lettura: si tratta di una lunga intervista con domande (ben fatte) e risposte a volte brevi e a volte un poco più strutturate.

    Nel complesso si può affermare che il lavoro è leggibile anche da chi alla parola psicanalisi visualizza non molto di più del lettino dell’analista: tranquilli, ce la possiamo fare tutti, è scritto bene e Recalcati si fa capire con semplicità. Sul metaforico lettino Recalcati fa sdraiare un po’ di soggetti di nostra conoscenza. Non vi diciamo i nomi, ma con sintesi estrema vi citiamo tre patologie che danno luogo ad una sorta di galleria dei personaggi (singoli o aggregati) che si agitano sul patrio palcoscenico, e che ci danno l’idea dei mali profondi del nostro Paese.

    La prima è la patologia di chi sviluppa un paradigma immunologico: chiudersi dentro per evitare il contagio di virus e batteri. È la ricerca paranoica di una purezza che genera odio, che si nutre dell’imperfezione altrui ma che – in realtà – nasce come riflesso di un’immagine distorta di sé: il desiderio impossibile di una sola lingua, un solo capo, un solo popolo e altre varie solitudini, che conosciamo grazie anche alla storia, che faticano a tollerare differenze e pluralismi.

    La seconda patologia è oggi più diffusa, e concerne la pulsione narcisistica che non riconosce alcun limite, perché tutto è possibile, tutto è intorno a te, tutto si può fare: è l’esaltazione di sé e della propria auto-affermazione individuale: il solo ideale rimasto dopo la morte di tutti gli ideali. Ciò che conta è la ricerca del godimento: in questa prospettiva la legge diventa un intralcio e le istituzioni (che hanno come funzione fondamentale il porre un freno al godimento) diventano un nemico, un ostacolo alla realizzazione dei propri obiettivi.


    https://www.benecomune.net/rivista/r...-il-desiderio/

    Di cosa sta parlando Recalcati? E' un pazzo visionario o un attento analista dei Tempi?

    Massimo Recalcati è uno psicoanalista, saggista e accademico italiano. Figlio di floricoltori, dopo il diploma di agrotecnico compie gli studi universitari sotto la guida del professor Franco Fergnani e consegue la laurea in filosofia nel 1985 presso l'Università degli Studi di Milano, discutendo una tesi dal titolo Désir d'être e Todestrieb. Ipotesi per un confronto tra Sartre e Freud. Nell'estate dello stesso anno, la lettura degli Scritti di Jacques Lacan orienta la sua formazione verso la psicoanalisi. Nel 1989 si specializza in psicologia sociale presso la Scuola di psicologia di Milano diretta da Marcello Cesa-Bianchi. Svolge la sua formazione analitica tra Milano e Parigi, dal 1988 al 2007. È iscritto all'albo dell'Ordine degli psicologi della Lombardia.
    amate i vostri nemici

  8. #848
    Opinionista L'avatar di Vega
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    La prima è la patologia di chi sviluppa un paradigma immunologico: chiudersi dentro per evitare il contagio di virus e batteri. È la ricerca paranoica di una purezza che genera odio, che si nutre dell’imperfezione altrui
    Questo potrebbe essere un ritratto per te. Al posto di virus e batteri ci sono peccati e peccatori, resti chiuso dentro un credo, con una certa etica e morale per una ricerca di purezza, identità, consenso, opportunismo, nutrendoti dell'imperfezione altrui, vera o presunta, che spalmi ogni giorno su tutto e tutti.
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  9. #849
    Cono, neanche Dio vuole che si creda alla dottrina incondizionatamente, contro ogni logica, mettendo in pratica 24/7 comportamenti evangelici e soprattutto pretendendo che gli altri facciano come chi predica bene... ma poi bisogna vedere come razzola!!
    Bambol utente of the decade

  10. #850
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ecco lui, subito a sventolare i propri uccelli!

    Comunque ti batto, avute nell'infanzia tre gabbie di parrocchetti!
    Si ma i parrocchetti sono roba piccola, Vega
    Bisogna parlare di uccelli quando raggiungono almeno le dimensioni di un albatros
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  11. #851
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma è soltanto Cono che parla di società frammentata, disgregata, conflittuale, disorientata? Non serve neppure il virgolettato o i video di pensatori ed esperti analisti dell'era che stiamo vivendo, amici ed amiche? Mi sto inventando tutto io? In Realtà oggi i giovani sono felici?
    quello che ti inventi è l'oggi - degradato - contrapposto ad uno ieri migliore, che invece non esiste e non è mai esistito, ma di cui, di fatto, suggerisci un recupero;
    citi i giovani suicidi e infelici o individualisti, che sarebbero tali perché nelle famiglie sarebbe andata perduta una virtù;

    la realtà dei FATTI mostra che 40 anni fa, quando le famiglie degli adulti poco virtuosi di oggierano "unite" in quel modello che piace a te, i giovani si suicidavano lo stesso e in gran maggior numero con l'eroina o si avvicinavano al terrorismo e alla violenza politica; e allora ? erano più felici quei giovani ?

    Stiamo proponendo e preparando loro un bellissimo Futuro? E i rapporti di genere sono assolutamente normali e tranquilli? Non esiste problematica fra Uomini e Donne del nostro tempo? Allora avete il diritto di lapidarmi. Più o meno metaforicamente.
    nessuno ti lapida; al più, ti si fa un pernacchio, che è il massimo che meritano certe idee sgangherate;

    il problemi di coppia esistono, come sono sempre esistiti; oggi si rendono espliciti, anziché nasconderli nevroticamente sotto il tappeto, o risolverli a favore di un assetto iniquo; un conflitto che c'era già e che diventa palese, come ogni ribellione di chi sia oppresso da un determinato ordine, modello;
    la società americana era certamente più pacifica prima che si ponesse il problema dell'abolizione della schiavitù e la conseguente guerra; lo schiavista farebbe esattamente il tuo discorso reazionario: oggi va tutto a rotoli, la società è degradata, con questi negri che vogliono essere liberi; quanto si stava meglio prima, ognuno al posto suo.... e graziearca...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #852
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Si ma i parrocchetti sono roba piccola, Vega
    Bisogna parlare di uccelli quando raggiungono almeno le dimensioni di un albatros
    Ma la quantità compensa uno grande!
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  13. #853
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma la quantità compensa uno grande!
    Non mi convinci mica del tutto, sai
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  14. #854
    L'avatar di dietrologo
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    Non volevo essere troppo scurrile ma se fossi donna tre cosi anche piccoli saprei dove infilarli
    Laurina ne sa a pacchi e ha ragione cono a spiegarle la retta via
    Ultima modifica di dietrologo; 18-09-2020 alle 13:19

  15. #855
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    Tre da infilare?
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

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