Originariamente Scritto da
axeUgene
Dark, "i cattolici" non vuol dire nulla; sarebbe come dire che, siccome "gli italiani" evadono il fisco o lasciano l'auto in seconda fila in gran massa, è lecito farlo;
e nemmeno che il vigile eventualmente tollerante cambi il senso del codice, eh… se vai a Napoli e al semaforo rosso ti suonano perché ti fermi ma quello è abituato a passare, non sei tu nel torto
la Chiesa non è un ente acefalo, spontaneista, ma un'istituzione gerarchica il cui fondamento è l'autorità e l'obbedienza, a prescindere dalla circostanza di una debolezza della Dottrina che induce a soprassedere a certi conflitti;
ora, non è per fare il
Furio della situazione che puntualizzo;
il punto è che questo tipo di discussioni si arena sempre sull'equivoco per cui ognuno immagina nelle idee altrui una flessibilità negoziale che manca su questioni di principio;
io trovo che sarebbe più interessante partire dall'accettazione di certe differenze irriducibili di valore, per discutere delle concatenazioni logiche oggettive;
per fare un esempio concreto, se Cono esprime il valore "famiglia tradizionale", io potrei - se solo rispondesse nel merito - voler discutere con lui sul perché quel modello abbia prodotto il rifiuto di chi vi sia cresciuto, cioè non in termini di valore, che sono indiscutibili, ma di congruenza tra i suoi stessi fini e i mezzi con cui vorrebbe perseguirli;
altrimenti facciamo gli slogan di curve contrapposte.