Perché non sappiamo più parlare d’amore. Come se la retorica stile Twitter da una parte e il cinismo materialistico dall’altra avessero spezzato le gambe alla lingua poetica dell’amore. Aggiungiamo la sentenza delle neuroscienze che vorrebbero ridurre l’amore a scosse biochimiche del cervello destinate fatalmente a esaurirsi col passare del tempo. Aggiungiamo anche il neo-libertinismo del nostro tempo che vorrebbe rendere risibile il “per sempre” dell’amore. Abbiamo bisogno di ricostruire un lessico amoroso che ci indichi che le ragioni del cuore hanno un peso senza il quale la vita umana appare mutilata. Il nostro tempo sputa sulla promessa di eternità che si ripete in ogni amore. Preferisce il disincanto che riduce l’amore al sesso o al cosiddetto poliamore. Bisognerebbe rileggere i poeti per ritrovare le parole più profonde dell’amore. Quel «duro desiderio di durare», come diceva Paul Éluard, in cui consiste la promessa coraggiosa degli amanti.
Questa sembra una "conata". Io mi chiedo come un professionista possa uscirsene con questi discorsi stupidi.
Uno il raccontarcela ancora come nelle favole del vissero per sempre..., l'altra sulle neuroscienze che sembra una ripicchina da bambini. Come se nella sua professione poi non attingesse a certe scoperte e certe branche della scienza. Perché che piaccia o no, alla base dei nostri comportamenti ci sta questo.
Ora Cono ti ribadisco il concetto: quando vogliamo bene davvero ad una persona a tutto pensiamo fuor che "oggi sto con te, domani chissà!".
Ma qui siamo a raccontarla dal di fuori, secondo quelle che sono le conoscenze di oggi, le osservazioni fatte, i fattori psicologici, le dinamiche dell'amore e della coppia. Da qui infatti la mia perplessità in gente che ha fatto certi studi e che se ne esce con queste storielle tipo quella sulle sfide e le promesse eterne. O fai il professionista e la racconti come dovrebbe essere raccontata o fai il cantastorie ed il moralista. E se non fai il cantastorie, puoi suggerire soluzioni e percorsi per tenere vivo un rapporto ma non queste sciocchezzuole o le poesie d'amore.
Non fraintendere, non è che se una coppia dura finchè morte non la separi è un male o fa schifo. Tutt'altro. E' una critica al modo di trattare l'argomento che non va.
E poi tu che insisti sul solito tasto e non vuoi capire, prendere consapevolezza di altro che sta oltre il tuo naso.

Pensiamo per esempio all’importanza della testimonianza che un figlio può ricevere dall’amore che unisce i suoi genitori. È quella la prima versione dell’amore che lascia fatalmente delle tracce. Respirare l’amore nel legame familiare prepara all’amore.
Su questo credo si possa essere più o meno tutti d'accordo. Sicuramente due persone che si vogliono bene, si stimano, si appoggiano nelle scelte e nei progetti daranno sicuramente un esempio positivo, una serenità.