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Risultati da 91 a 105 di 139

Discussione: Quarto: Onora il padre e la madre

  1. #91
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Se nasci pecora hai bisogno di un pastore.
    (Turbociclo, op. cit.)
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #92
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Se nasci pecora hai bisogno di un pastore.
    (Turbociclo, op. cit.)
    Nessuno nasce imparato.
    Per saper comandare bisogna saper obbedire.
    Chi sa obbedire alle leggi, può anche imporle.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  3. #93
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Se nasci pecora hai bisogno di un pastore.
    (Turbociclo, op. cit.)
    Aggiungerei "Se no chittisincula?"

    Giusto per alimentare pregiudizi sui sardi.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  4. #94
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Nessuno nasce imparato.
    Per saper comandare bisogna saper obbedire.
    Chi sa obbedire alle leggi, può anche imporle.
    confondi un caporale per un generale;

    no, obbedire è facile e non è detto che implichi la comprensione del senso di una legge, che invece serve per imporla; un giudice, infatti, è tenuto a depositare le motivazioni di una sentenza, in cui spiega il punto;
    tu non potresti, pur senza trasgredire.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #95
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    confondi un caporale per un generale;
    Non direi. Nasciamo tutti pecore. Successivamente, grazie a degli sforzi individuali, si possono raggiungere posizioni "migliori" o comunque di non sola obbedienza. Nel passato si nasceva principe o nobile, ma solo il primogenito otteneva tutti i benefici relativi, gli altri benefici molto minori. Oggi nascere in una famiglia agiata può aiutare a raggiungere posizioni "migliori" nella scala sociale, ma non si nasce pastore.

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    no, obbedire è facile e non è detto che implichi la comprensione del senso di una legge, che invece serve per imporla; un giudice, infatti, è tenuto a depositare le motivazioni di una sentenza, in cui spiega il punto;
    tu non potresti, pur senza trasgredire.
    Il pastore dovrebbe per primo obbedire alle leggi divine e poi imporle ai credenti della propria setta religiosa. Per imporre le leggi bisogna conoscerle e possibilmente anche capirne il senso, ma ciò non è indispensabile. Se il precetto è di guardare una statua di serpente per non morire, dopo il morso di un serpente, quello bisogna fare, anche se non si capisce il senso che è una punizione per aver costruito un vitello d'oro.
    Obbedire non è affatto facile, altrimenti non ci sarebbero tante trasgressioni sia nella vita laica - obbedienza alle leggi dello Stato - che in quella ispirata a principi religiosi.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #96
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Può essere vero che per saper comandare bisogni prima saper obbedire, ma questo non significa che chiunque sappia obbedire sappia poi comandare.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  7. #97
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Non direi. Nasciamo tutti pecore.
    non nasciamo pecore, ma dipendenti dagli altri; è diverso;

    Il pastore dovrebbe per primo obbedire alle leggi divine e poi imporle ai credenti della propria setta religiosa. Per imporre le leggi bisogna conoscerle e possibilmente anche capirne il senso, ma ciò non è indispensabile. Se il precetto è di guardare una statua di serpente per non morire, dopo il morso di un serpente, quello bisogna fare,
    quella che descrivi è un'"obbedienza" retorica; tu stesso ne sei testimonianza; dici di obbedire, ma per un cattolico sei disobbediente; la tua stessa scelta di obbedire ad altro e spiegare il perché, presuppone la comprensione e padronanza delle leggi che vorrebbero imporre, a fronte di altre;

    anche se non si capisce il senso che è una punizione per aver costruito un vitello d'oro.
    trasgressione al divieto di Idolatria;
    Obbedire non è affatto facile, altrimenti non ci sarebbero tante trasgressioni sia nella vita laica - obbedienza alle leggi dello Stato - che in quella ispirata a principi religiosi.
    beh, anche il criminale più incallito, nella maggior parte dei casi compirà azioni lecite;

    nella maggior parte dei casi, l'obbedienza garantisce tranquillità, il conformismo passare inosservati, evitare critiche, ecc...
    buona parte del progresso deriva da atti di disobbedienza; altrimenti, invece di goderti la pensione dove sei, saresti morto di fatica zappando la terra come servo; chi ha sovvertito assolutismi, regimi autocratici, assetti iniqui, lo ha fatto disobbedendo; peraltro, quasi sempre anche a precetti dispensati dai religiosi "in nome della Legge di Dio".
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #98
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    A parte Lacan la frase, o meglio, il concetto ( "Se Dio non esiste allora tutto è permesso") è di Ivan Karamazov, ne "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij. Ma lui intende la distruzione dell'idea di Dio come una specie di epifania dell'uomo, libero finalmente dalla costruzione di un ente superiore a lui, in vista dell'instaurazione di un mondo nuovo basato su un amore puramente umano:
    "Una volta che l’umanità intera abbia rinnegato Dio (e io credo che tale epoca, a somiglianza delle epoche geologiche, verrà un giorno), tutta la vecchia concezione cadrà da sé, senza bisogno di antropofagia, e soprattutto cadrà la vecchia morale, e tutto si rinnoverà. Gli uomini si uniranno per prendere alla vita tutto ciò che essa può dare, ma unicamente per la gioia e la felicità di questo mondo. L’uomo si esalterà in un orgoglio divino, titanico, e apparirà l’uomo-dio. Trionfando senza posa e senza limiti della natura, mercé la sua volontà e la sua scienza, l’uomo per ciò solo proverà ad ogni istante un godimento cosí alto da tenere per lui il posto di tutte le vecchie speranze di gioie celesti. Ognuno saprà di essere per intero mortale, senza resurrezione possibile, e accoglierà la morte con tranquilla fierezza, come un dio. Per fierezza comprenderà di non dover mormorare perché la vita è solo un attimo, e amerà il fratello suo senza ricompensa. L’amore non riempirà che un attimo di vita, ma la stessa consapevolezza di questa sua fugacità ne rinforzerà altrettanto l’ardore quanto prima esso si disperdeva nelle speranze di un amore d’oltre tomba e infinito".
    Si, ma come si conclude invece il romanzo di Dostoevskij?

    «"Karamàzov!" gridò Kòlja. "È vero quello che dice la religione che resusciteremo dai morti e tornati in vita ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljùšečka?"
    "Resusciteremo senz'altro, e ci vedremo e ci racconteremo l'un l'altro allegramente e gioiosamente tutto quello che è stato" rispose Alëša a metà tra il riso e l'entusiasmo»

    La grandezza del romanzo sta nel dramma umano che narra, con grande sapienza, gli innumerevoli risvolti dell'Anima, con insuperabile potenza evocativa, amico Turbociclo. Ivan, se vogliamo, è l'antesiniano di Marx, che sognava finalmente un mondo senza Dio. Di più: Con l'Uomo che si fa egli stesso, Dio.
    Bene: Cosa ne ha fatto, la Storia, di un simile pensiero? Come mai nessun regime, nessun impero, nessuna dittatura, nessuna rivoluzione ha potuto mai sopprimere e soffocare l'anelito religioso delle Persone?
    amate i vostri nemici

  9. #99
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ivan, se vogliamo, è l'antesiniano di Marx, che sognava finalmente un mondo senza Dio. Di più: Con l'Uomo che si fa egli stesso, Dio.
    che ingenuità colossale…
    posto che io, personalmente, la disapprovo per tanti motivi, se c'è un'ideologia che viene accusata di essere iper-cristiana è proprio il marxismo politico, che tutto postula tranne il super-omismo che gli attribuisci, e che invece è proprio di certo nichilismo, come nel caso di Nietzsche;

    Marx è intriso fino al midollo di eticismo cristiano, e parte dall'osservazione dei bambini sfruttati nelle fabbriche inglesi, per postulare una società di uguali e solidali; l'anti-clericalismo è una circostanza sociale di risulta, non filosofica, inessenziale, dovuta semplicemente all'alleanza del clero dell'epoca coi ceti dominanti, non un'avversione all'etica, come fraintendi;

    del resto, il papa e molti preti sono accusati di essere "marxisti", tale è la congruenza di certe postulazioni evangeliche; e le destre più radicali hanno sempre visto nel Cristianesimo il prodromo ideologico del bolscevismo; ci sta pure che tu abbia votato il PCI di Berlinguer, che si diceva a pieno titolo marxista;

    anche solo queste circostanze da cronaca dovrebbero segnalarti la superficialità dell'idea che hai esposto, per cui il marxismo sarebbe un'ideologia che postula quella morale individualista e superomistica che gli attribuisci:

    Bene: Cosa ne ha fatto, la Storia, di un simile pensiero? Come mai nessun regime, nessun impero, nessuna dittatura, nessuna rivoluzione ha potuto mai sopprimere e soffocare l'anelito religioso delle Persone?
    vero;
    infatti, nel compito chi è riuscito meglio è stata la stessa Chiesa cattolica negli ultimi secoli, e pronunciatamente negli ultimi decenni;

    difficile trovare popoli più agnostici e disinteressati alla religione di quelli formalmente "cattolici", nonostante tanto folklore e paradossi;

    mentre il santo polacco "vinceva" la guerra fredda contro quei regimi anticlericali, assieme alle Guerre stellari di Reagan, e riempiva gli stadi di papa-boy & girls - li conosco bene, e rispettive famiglie e storie: oltre a tanti amici d'infanzia, con due sono stato fidanzato e con una ho convissuto more-uxorio per più di 5 anni - l'Occidente ha vissuto la più brusca secolarizzazione e caduta di seguito della Chiesa e delle vocazioni della storia e tu stesso parli di Occidente apostata; all'anima dell'anelito religioso...
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #100
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La teoria del superuomo di Nietzsche e la Religione come oppio dei popoli di Marx, andavano a braccetto, Axe. E a braccetto Marx e Nietzsche sono stati calpestati dalla Storia.
    La Fede in Dio rimane. L'interesse per le tematiche Religiose rimane. Guarda solamente la sproporzione in questo forum, fra le discussioni Spirituali e le altre.....
    amate i vostri nemici

  11. #101
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    La teoria del superuomo di Nietzsche e la Religione come oppio dei popoli di Marx, andavano a braccetto, Axe.
    dove l'hai letta questa, su Topolino ?
    sarebbe come dire che, siccome tanto la Chiesa, quanto il regime staliniano, oppure quello nazista, hanno perseguitato gli ebrei, le due entità andavano a braccetto

    ora, io capirei la genuina ignoranza; ma questa è una cosa che dovresti capire ad intuito, anche se non avessi finito le scuole elementari:
    il superuomo è individualismo estremizzato, mentre il marxismo è un moralismo collettivista, come quello cristiano, e con le stesse tendenze a coartare eccessivamente le libertà individuali in nome di un preteso Bene comune;
    il primo postula un superamento o annichilimento della differenza tra il bene e il male; il secondo, al contrario, postula e motiva una nozione di bene comune che si vuole prevalente, discutibile quanto si vuole, ma oggettivamente non amorale e concettualmente analoga a quella di molte interpretazioni evangeliche, vedi la stessa Dottrina sociale della Chiesa;

    E a braccetto Marx e Nietzsche sono stati calpestati dalla Storia.
    da quello che tu stesso lamenti continuamente quanto a secolarizzazione e apostasia, sembrerebbe che la storia abbia calpestato ancora di più la religione, estromettendo Dio dalla vita civile;

    cadi sempre nella stessa buca e ancora non hai imparato:
    per il piatto di lenticchie di avvalerti di un argomento che ti sembra "forte", come la storia mondana che rappresenterebbe il pregio di un'idea quando sconfessi quella che nn ti piace, enunci il principio che svilisce vieppiù quella che vorresti propagandare; oltretutto, in contrasto con la tua stessa dottrina...

    La Fede in Dio rimane. L'interesse per le tematiche Religiose rimane. Guarda solamente la sproporzione in questo forum, fra le discussioni Spirituali e le altre.....
    la spiegazione è semplice:
    la religione si occupa di limitare i desideri umani; è questo che interessa; c'è più pulsione istintiva e sessualità - esplicita o implicita - qua dentro, con tutto il panegirico sulla famiglia e la libertà, la coppia, ecc... che nei 3d dedicati;

    le risposte che ricevi riguardano quasi esclusivamente queste cose; se scrivi di un santo o della dottrina trinitaria al più ti risponde qualcuno interessato alla storia o alla filosofia, o resterebbero duo o tre pretesi predicatori che si azzuffano per imporsi come "veri".
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #102
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ahahahahahahahaha questa mi mancava, Axe. Ora le ho sentite proprio tutte: "La religione si occupa di limitare i desideri umani" Ahahahahahahahaha
    Io sarò rimasto alle elementari, ma te, con tutta la tua sapienza, mi sa che manco l'asilo hai fatto.

    Fin dal Paleolitico, caro, l'Umanità si confronta coi quesiti più profondi della Vita: L'anelito dell'Uomo a dar risposta alle domande ultime (chi siamo, da dove veniamo, verso Chi o che cosa stiamo andando, qual è il senso dell'esistenza). A tutto ciò è la Religione a cercare e a dare risposte. Mamma mia com'era profetico Gesù Cristo quando diceva:

    "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te." (Matteo 11)
    amate i vostri nemici

  13. #103
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ahahahahahahahaha questa mi mancava, Axe. Ora le ho sentite proprio tutte: "La religione si occupa di limitare i desideri umani" Ahahahahahahahaha
    Io sarò rimasto alle elementari, ma te, con tutta la tua sapienza, mi sa che manco l'asilo hai fatto.
    che c'è da ridere ?
    i comandamenti non dispongono forse limiti ai desideri umani ? non fare questo, non fare quest'altro… ?
    tutte le religioni dispongono regole morali, cioè esattamente limiti ai desideri, cose che le persone tenderebbero a fare se non ci fosse un limite;

    la cosa divertente è che hai pure aperto i post sui comandamenti, e ti sfugge il connotato essenziale di quelli; come uno che pretenda di scrivere un ricettario si stupisca che poi i piatti vengano mangiati e rida di uno che gli faccia presente la circostanza;
    sei proprio un bel soggetto, via…

    mi pare che questo sia esattamente il caso del riso che abbonda sulla bocca dello stolto, se arrivi a negare l'ovvio che capirebbe anche un bambino…

    che gusto provi ad umiliare così la tua intelligenza e passare per poco avvertito, poco presente a te stesso ?
    Ultima modifica di axeUgene; 26-06-2020 alle 01:25
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #104
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    A cosa serve essere intelligenti se etichetti i Comandamenti di Dio come "limitazioni della libertà"? Molto meglio essere analfabeti! Dire "Non uccidere" vuol forse significare che siamo privati del diritto di sopprimere un nostro simile? Dire "Non rubare" che siamo privati del diritto di furto?
    I Comandamenti sono una Bussola, un orientamento prezioso per capire cosa è Bene e cosa è Male, cosa Giusto e cosa Ingiusto, Axeugene. Lampada che illumina il cammino della nostra Vita.

    "Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
    Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria." (1. Corinzi, 2)
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  15. #105
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    A cosa serve essere intelligenti se etichetti i Comandamenti di Dio come "limitazioni della libertà"? Molto meglio essere analfabeti! Dire "Non uccidere" vuol forse significare che siamo privati del diritto di sopprimere un nostro simile? Dire "Non rubare" che siamo privati del diritto di furto?
    Cono, devo pensare che tu sia un analfabeta funzionale ?
    tu dici: meglio essere analfabeti, ma così non intendi, o fingi di non intendere il senso delle parole che ho scritto:

    ho parlato di limiti ai DESIDERI, non ai diritti; un diritto è una convenzione; oggi hai diritto alle ferie, un secolo fa non l'avresti avuto, e 120 anni fa non avresti avuto il diritto di voto;

    I Comandamenti sono una Bussola, un orientamento prezioso per capire cosa è Bene e cosa è Male, cosa Giusto e cosa Ingiusto, Axeugene. Lampada che illumina il cammino della nostra Vita.
    posto che alcuni di essi recitano testualmente "Non desiderare…", è ovvio che i Comandamenti, così come ogni legge morale, e come qualsiasi precetto, siano un limite ai desideri umani: Non uccidere pone il limite al desiderio di sopraffazione e annientamento del prossimo che ci scomoda; Non rubare di appropriarci della roba altrui, e via di seguito…
    quando davi un orario di rientro ai tuoi figli non ponevi un limite al loro desiderio di fare più tardi ?

    tutte le tue disquisizioni sono incentrate sulla censura di determinati desideri: le persone vogliono fare in un certo modo e tu le catechizzi perché facciano diversamente da quanto desiderano; chi si vuol separare, chi non vuole figli, chi non vuole soffrire indefinitamente se malato terminale, ecc...
    queste persone desiderano qualcosa e tu poni dei limiti al loro desiderio, appellandoti alla religione;
    altri pongono limiti a mangiare il prosciutto o bere il vov, o a mostrare i capelli in pubblico, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

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