Con l’attrazione virtuale è facile essere suggestionati dalle affinità caratteriali, dai reciproci vantaggi di arricchimento culturale, dalle idealizzazioni e proiezioni.

Un'occasionale amica di condivisi argomenti mi ha scritto in proposito:

…”nei social e nei forum ho virtualmente incontrato persone che dopo alcune settimane di conversazione hanno detto di amarmi…, amare al punto di dire "voglio stare con te", "tu sei la persona che ho sempre desiderato come compagna di vita".

Il loro “amore” mi ha sempre provocato perplessità.

Una volta decisi d’incontrare uno di quegli individui perché abita nella stessa città dove risiedo, ma sbagliai. Tra noi due c’era simpatia, ma lui fin dal primo approccio nel reale voleva ridurre tutto al rapporto sessuale, per conoscerci meglio…diceva. Mentre parlava mi chiedevo che fine avesse fatto la nostra intesa sentimental-virtuale ? Che fine aveva fatto il rispetto e tutto ciò che avevamo detto?

Tale esperienza mi provocò dolore e solitudine.”

Il riscontro faccia a faccia nella realtà non coincide quasi mai con le aspettative.

La corporeità non è migliore o peggiore di quanto si idealizza, è diversa.