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Discussione: Sesto: Non commettere atti impuri

  1. #91
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Controlla i dati istat e avrai una piacevole sorpresa, e non solo per i giovani.
    Li controllo, li esamino, li devo studiare: Fa parte del mio lavoro di volontariato, Doppio.

    Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani.

    Il suicidio, nel mondo, è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Italia circa 200 decessi all’anno riguardano ragazzi sotto i 24 anni. La tendenza al suicidio è in calo, rileva l’Istat, ma cresce il fenomeno dell’autolesionismo tra gli adolescenti. Al Bambino Gesù, le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate di 20 volte in 8 anni.

    Nella Giornata mondiale di Prevenzione del suicidio, il 10 settembre, a Roma, l’ospedale pediatrico della Santa Sede dedica a questi temi il convegno scientifico ‘Bambini, adolescenti e suicidio: una nuova emergenza’. A livello globale, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, i suicidi si collocano al secondo posto tra le cause di morte nella fascia d’età 15-29 anni. Seconda causa di morte anche per i giovani italiani dai 15 ai 24 anni. Sono circa 4.000 i suicidi ogni anno registrati nel nostro Paese, riferisce l’Istat: oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni. All’ospedale pediatrico Bambino Gesù le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario negli ultimi 8 anni sono aumentate di 20 volte: si è passati dai 12 casi del 2011 ai 237 del 2018. Tra questi anche bambini di 10-11 anni per autolesionismo e tentato suicidio. Lo scorso anno, sempre in pronto soccorso, sono state effettuate quasi 1.000 consulenze neuropsichiatriche con un aumento del 24% rispetto al 2017. “Il suicidio e, più in generale l’autolesionismo, è un fenomeno in rapida crescita soprattutto tra gli adolescenti e i bambini” spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambino Gesù.

    “Si tratta- aggiunge- di una emergenza vera e propria perché l’attenzione sul fenomeno è ancora troppo bassa, i genitori e la scuola fanno fatica a rilevarlo e l’offerta assistenziale nel nostro Paese, ovvero i luoghi di cura possibili, è limitatissima”.

    https://www.dire.it/07-09-2019/36510...tra-i-giovani/
    amate i vostri nemici

  2. #92
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cono io le statistiche le prendo con le pinze, il fenomeno dell'abuso di alcool, droghe ecc...c'era anche ai tempi in cui ero ragazza io, ad esempio nelle statistiche non rientrano i padri di famiglia dell'epoca mia che si ubriacavano o ogni fine settimana alzavano il gomito e poi magari menavano la moglie, perchè nessuno andava ad intervistarli e anche se la moglie fosse finita al p.s. con qualche frattura, di solito si fratturavano da "sole" cadendo in casa
    Erano apparentemente normalissime famiglie con cosiddetti valori, così come c'erano ragazzi cresciuti in famiglie tradizionali che si facevano di droghe da spappolarsi il cervello e diventare ritardati e disabili, un peso, una croce per la famiglia. C'erano eh, poi non tutti quelli che hanno avuto esperienza di famiglie disastrate dei tempi miei si sono dati a droghe e alcool, perchè non è solo la famiglia ad influire ma anche il contesto attorno in cui si vive, le frequentazioni fuori dalla famiglia, le cosiddette compagnie che si frequentano e anche la scuola, il rapporto che si ha con la scuola, insegnanti e compagni. L'istruzione aiuta, studiare, acculturarsi aiuta a evitare sbandamenti.
    Certo il contesto sociale degli anni della mia gioventù è diverso da quello di oggi, non si faceva fatica a trovare un lavoro finita la scuola o a cambiare posto di lavoro, una realtà diversa da quella di oggi che di certo non aiuta i giovani e il malessere può dipendere anche da questo non soltanto dall'ambiente famigliare, dai valori che tu ritieni perduti.
    Lady sono d'accordo: Davvero. Tante cose influiscono, il Peccato c'era anche trent'anni fa eccetera. Ma credimi, quello che manca clamorosamente oggi è la Famiglia. In special modo il Padre. Il Padre del nostro Tempo è un autentico desaparecido, un oggetto misterioso, un sonnambulo, un ectoplasma....
    E il Padre (con tutti i limiti che ha, con tutti i difetti che ha, con tutti i Peccati che si porta appresso) rappresenta l'Autorità, l'Educazione, le Regole, i Valori, il Piano Trascendente, come lo definisce Risè. Quanto vorrei che lo leggessi, il suo libriccino. Ti costa due ore e 9 euro ma, ti prego di credermi, ti spalanca gli occhi, ti mette davanti la Realtà. Nuda e cruda.
    amate i vostri nemici

  3. #93
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Li controllo, li esamino, li devo studiare: Fa parte del mio lavoro di volontariato, Doppio.

    Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani.

    Il suicidio, nel mondo, è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Italia circa 200 decessi all’anno riguardano ragazzi sotto i 24 anni. La tendenza al suicidio è in calo, rileva l’Istat, ma cresce il fenomeno dell’autolesionismo tra gli adolescenti. Al Bambino Gesù, le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate di 20 volte in 8 anni.

    Nella Giornata mondiale di Prevenzione del suicidio, il 10 settembre, a Roma, l’ospedale pediatrico della Santa Sede dedica a questi temi il convegno scientifico ‘Bambini, adolescenti e suicidio: una nuova emergenza’. A livello globale, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, i suicidi si collocano al secondo posto tra le cause di morte nella fascia d’età 15-29 anni. Seconda causa di morte anche per i giovani italiani dai 15 ai 24 anni. Sono circa 4.000 i suicidi ogni anno registrati nel nostro Paese, riferisce l’Istat: oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni. All’ospedale pediatrico Bambino Gesù le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario negli ultimi 8 anni sono aumentate di 20 volte: si è passati dai 12 casi del 2011 ai 237 del 2018. Tra questi anche bambini di 10-11 anni per autolesionismo e tentato suicidio. Lo scorso anno, sempre in pronto soccorso, sono state effettuate quasi 1.000 consulenze neuropsichiatriche con un aumento del 24% rispetto al 2017. “Il suicidio e, più in generale l’autolesionismo, è un fenomeno in rapida crescita soprattutto tra gli adolescenti e i bambini” spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambino Gesù.

    “Si tratta- aggiunge- di una emergenza vera e propria perché l’attenzione sul fenomeno è ancora troppo bassa, i genitori e la scuola fanno fatica a rilevarlo e l’offerta assistenziale nel nostro Paese, ovvero i luoghi di cura possibili, è limitatissima”.

    https://www.dire.it/07-09-2019/36510...tra-i-giovani/
    Non è che possono morire di vecchiaia i giovani, la prima causa sarà l'incidente, se la seconda non fosse i suicidio, potrebbe essere: malattia e/o droga, e la cosa sarebbe grave, o omicidio, e la cosa sarebbe gravissima, non vorrai mica farli morire in guerra 'sti poveri giovani, l'unica alternativa migliore è che i giovani non muoiano, o che il suicidio sia al primo posto, significherebbe un livello elevatissimo nella prevenzione delle cause incidentali di morte, ti ammazzi proprio se vuoi, personalmente preferirei morire suicida che di incidente... ci tengo a farmi trovare pronto, almeno con le mutande pulite.

    I giovani comunque sono la fascia che si suicida meno, la fascia dove c'è un incidenza forte del suicidio è over 40, la tendenza generale statistica dei suicidi è in costante diminuzione da anni come i reati violenti.

    1000 consulenze neuropsichiatriche non denotano nulla se non una maggiore attenzione alla prevenzione e alla cura delle condizioni neuropsichiatriche (che poi sono molte cose).
    Ultima modifica di Doppio; 10-06-2020 alle 08:39
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  4. #94
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    Lady sono d'accordo: Davvero. Tante cose influiscono, il Peccato c'era anche trent'anni fa eccetera. Ma credimi, quello che manca clamorosamente oggi è la Famiglia. In special modo il Padre. Il Padre del nostro Tempo è un autentico desaparecido, un oggetto misterioso, un sonnambulo, un ectoplasma....
    E il Padre (con tutti i limiti che ha, con tutti i difetti che ha, con tutti i Peccati che si porta appresso) rappresenta l'Autorità, l'Educazione, le Regole, i Valori, il Piano Trascendente, come lo definisce Risè. Quanto vorrei che lo leggessi, il suo libriccino. Ti costa due ore e 9 euro ma, ti prego di credermi, ti spalanca gli occhi, ti mette davanti la Realtà. Nuda e cruda.
    Nooooo Cono cosa dici mai!!!
    In grassetto il solito modello stereotipato e maschilista! Tutto ruota intorno al padre!
    Cosa vuol dire che una madre da sola, senza un marito o compagno non è in grado di crescere un figlio con delle regole e dei valori? Quindi secondo il ragionamento, pure i figli di vedove o che perdono il padre durante l'infanzia crescono sregolati! Ma anche nooooo.
    Ci sono madri che crescono il figlio da sole e che sono dei carrrabbbiniieri, te lo assicuro!!!
    Cono non è che oggi la famiglia manca, è che oggi la famiglia è diversa.
    Ci può essere la famiglia tradizionale convivente sotto lo stesso tetto ma che ognuno si fa i cavoli suoi o che litiga e non si sopporta,quelle separate che non smettono di lanciarsi "coltelli" anche da separati, quella invece che funziona, dove c'è amore, quella composta da un padre ed una madre, due papà, o da due mamme, o allargate dove mamma e papà si sono rifatti una vita ma hanno a cuore il bene dei figli continuano ad essere punti di riferimento.
    Ora non sono psichiatra o medico per sapere se due papà o due mamme sono l'ideale come modello di riferimento per una crescita equilibrata, ma sono meglio di niente, cioè meglio per dire due papà che un orfanotrofio, ecco una riserva ce l'ho solo sui bebè ordinati come al postalmarket, nati da uteri in affitto, cioè far nascere un bambino di proposito, privandolo di una madre solo per compiacere l'egoistico desiderio di figlio proprio ad ogni costo.
    In ogni caso penso che se c'è amore un figlio cresce bene in qualunque famiglia, il modello di riferimento maschile o femminile lo troverà in uno zio,in un nonno, in un nuovo compagno se il padre legittimo viene a mancare per un qualunque motivo, magari perchè viene estromesso dalla ex, perchè sappiamo che i figli vengono spesso usati per continuare a farsi battaglia anche dopo una separazione.Viceversa vale anche per la figura materna.
    Secondo me non è tanto la quantità di tempo che si dedica ad un figlio ma la qualità.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  5. #95
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Lady sono d'accordo: Davvero. Tante cose influiscono, il Peccato c'era anche trent'anni fa eccetera. Ma credimi, quello che manca clamorosamente oggi è la Famiglia. In special modo il Padre. Il Padre del nostro Tempo è un autentico desaparecido, un oggetto misterioso, un sonnambulo, un ectoplasma....
    E il Padre (con tutti i limiti che ha, con tutti i difetti che ha, con tutti i Peccati che si porta appresso) rappresenta l'Autorità, l'Educazione, le Regole, i Valori, il Piano Trascendente, come lo definisce Risè. Quanto vorrei che lo leggessi, il suo libriccino. Ti costa due ore e 9 euro ma, ti prego di credermi, ti spalanca gli occhi, ti mette davanti la Realtà. Nuda e cruda.
    Cono, abbi compassione di noi, basta col libro di Risè! E' la miliardesima volta che lo riproponi e lo copi-incolli e non esiste solo il fiato dalla sua dentiera.
    Vai tranquillo che il mondo della psicologia e della sociologia è più ampio del libriccino di Risè.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  6. #96
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    I giovani comunque sono la fascia che si suicida meno, la fascia dove c'è un incidenza forte del suicidio è over 40, la tendenza generale statistica dei suicidi è in costante diminuzione da anni come i reati violenti.
    Probabilmente perché quegli anni rappresentano le presa di coscienza della propria vita; quando si capisce se abbiamo o no fallito il bersaglio richiesto dal mondo. Ovviamente parlo di tipo personalmente già predisposti all'avvilimento e all'idea del fallimento globale, su tutti i fronti, dato che ad uno se ne aggiunge un altro e così via.

  7. #97
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    Cono, abbi compassione di noi, basta col libro di Risè! .
    Chi è?

  8. #98
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    Nooooo Cono cosa dici mai!!!
    In grassetto il solito modello stereotipato e maschilista! Tutto ruota intorno al padre!
    Cosa vuol dire che una madre da sola, senza un marito o compagno non è in grado di crescere un figlio con delle regole e dei valori? Quindi secondo il ragionamento, pure i figli di vedove o che perdono il padre durante l'infanzia crescono sregolati! Ma anche nooooo.
    stavolta il povero Cono non è responsabile;
    lui si limita a citare la dottrina - ufficiale, nero su bianco - della Chiesa, quella dei cd carismi, che è riportata in un altro 3d vecchio:

    uomo e donna nascono diversi e con attitudini carismatiche diverse: l'uomo deve dettare le regole, comandare - anche se è un hooligan, un delinquente o un deficiente - mentre la donna deve accudire, accogliere, ma non invadere il campo maschile del comando;
    perché, altrimenti, la Famiglia va a rotoli e i figli non capiscono più a chi obbedire; mai la madre deve contraddire il padre, che così viene frustrato e si assenta, va a giocare a calcetto per la frustrazione di non essere il "capo della donna, come Cristo lo è della Chiesa" (S. Paolo);
    mettici una pezza…

    voi donne dovreste stare al posto vostro: sottomettervi e rassegnarvi alla circostanza che fatte non foste per comandare, dettare regole; quella è roba da uomini: voi, a casa coi bimbi e gli anziani; no politica, no epidemiologia, no astrofisica; al più, economia domestica
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #99
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    Una volta era così, mi ricordo ai tempi dei miei genitori, il capo famiglia (mio padre), cioè l'uomo sposato che si supponeva anche posato, è scelto dalla donna perché all'uomo piace essere scelto, una specie di forma narcisistica, ma in realtà riflette sicurezza nell'amore; per mia madre mio padre rappresentava protezione, amore ricambiato e volontà di costruire qualcosa che pur essendo già definito nella mente era tutto da definire nella dura realtà del momento; ultimo, fiducia nel futuro del dopoguerra, infatti la famiglia è rifugio e sicurezza, sia per il maschio che per la femmina.
    Mia madre comunque era ricamatrice ed insegnava a ricamare ma tutto andava per il comune benessere, non dei singoli dato che ognuno aveva accettato il suo ruolo, andava a tutta la famiglia, figli compresi. La famiglia inoltre viene spesso indicata come come cellula vivente.
    Certo ai miei tempi, quando la donna si è affrancata, ed io ho l'esempio di mio fratello e mia sorella maggiori, quando nel matrimonio si sono cominciate a dividere le spese in comune. In un certo senso in piena parità e tenendo sempre la possibilità di avere un piede coperto se l'ambaraban non fosse funzionato. Giustamente priorità di diritti e priorità di doveri.
    Comunque certe libertà se mal gestite, io intendo dalla donna intesa come genere, che quindi oltre che ad essere compagna dell'uomo vuole anche l'uomo compagno della donna, per sapere ameno che cosa si prova. Io penso comunque che la cosa fondamentale per un buon connubio sia la consapevolezza di sé, ossia come e quanto ci valutiamo per essere il più reali possibile.
    Credo infine che le eccezioni alla famiglia tradizionale sono fuori e dentro la norma in quanto modelli di un'altra concezione di vita umana, con sentimenti acclusi.
    Ultima modifica di crepuscolo; 10-06-2020 alle 19:17

  10. #100
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non è che possono morire di vecchiaia i giovani, la prima causa sarà l'incidente, se la seconda non fosse i suicidio, potrebbe essere: malattia e/o droga, e la cosa sarebbe grave, o omicidio, e la cosa sarebbe gravissima, non vorrai mica farli morire in guerra 'sti poveri giovani, l'unica alternativa migliore è che i giovani non muoiano, o che il suicidio sia al primo posto, significherebbe un livello elevatissimo nella prevenzione delle cause incidentali di morte, ti ammazzi proprio se vuoi, personalmente preferirei morire suicida che di incidente... ci tengo a farmi trovare pronto, almeno con le mutande pulite.

    I giovani comunque sono la fascia che si suicida meno, la fascia dove c'è un incidenza forte del suicidio è over 40, la tendenza generale statistica dei suicidi è in costante diminuzione da anni come i reati violenti.

    1000 consulenze neuropsichiatriche non denotano nulla se non una maggiore attenzione alla prevenzione e alla cura delle condizioni neuropsichiatriche (che poi sono molte cose).
    Si, ma cosa sottintendono quei numeri? Quando un giovane, quando addirittura un Bambino si toglie la Vita è una sconfitta per tutti! E' la Società nel suo complesso ad essere in colpa, in difetto....
    Certificano, queste cifre, che non trasmettiamo più alle nuove generazioni il senso della Vita, la bellezza dell'esistenza. Capisci cosa voglio dire, amico Doppio? Non trasmettiamo più ai ragazzi una scala di Valori: Cosa è Bene e cosa è Male, cosa è Puro e cosa Impuro, cos'è l'Uomo e cos'è la Donna eccetera. Tutto nell'indistinto! Tutto in una zona d'ombra piena di grigio e di nebbia.....
    Hai letto sopra cosa ha detto LadyHawke? "Basta l'amore, va bene tutto. Anche due mamme e due papà" Roba da far accapponare la pelle! Roba che nemmeno gli hippies sessantottini si sognavano di dire.
    Hai letto cosa dice (procurando sbadigli colossali) Axeugene? Parlare di Famiglia Naturale, quella pensata da Dio, è sinonimo di nazismo. Come si fa a dialogare con simili idee? Poi si lamenta credendo di essere stato messo in ignore
    Ultima modifica di conogelato; 11-06-2020 alle 00:52
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  11. #101
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    Ma ci deve essere una seconda causa di morte, dimmi solo nel migliore dei mondi possibili quale dovrebbe essere.
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  12. #102
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    Hai letto cosa dice (procurando sbadigli colossali) Axeugene? Parlare di Famiglia Naturale, quella pensata da Dio, è sinonimo di nazismo. Come si fa a dialogare con simili idee? Poi si lamenta credendo di essere stato messo in ignore
    perché menti e attribuisci cose che non ho scritto ?

    parente del nazismo è l'idea che le persone nascano con iscritta una gerarchia sociale per categorie, l'ineguaglianza per nascita; non c'è differenza concettuale tra dire che l'uomo ha carisma del regole - cioè, del comando - ed affermare che la tale razza è l'Herrenvolk, il popolo di signori che deve comandare e sottomettere gli altri per diritto di nascita;

    che c'entra la famiglia naturale, la quale, semmai, è proprio la mia, e non certo quella fondata sul matrimonio - che tu attribuisci a "Dio", e che è un istituto giuridico, un artificio umano, culturale ?
    guarda che questi appunti che esprimo non riguardano le tue preferenze di valore; per me, uno può pure dichiararsi "nazista" e io non mi scandalizzo;

    ma le ideologie sono meri fatti, concatenazioni logiche di principi, non mie opinioni;
    volendo, e potendo, sarebbe confutabile quello che scrivo; io mi rendo conto che a volte per ingenuità tu citi autori e tesi di cui non comprendi bene il senso e la portata, come quelle di questo Golini; ti piace il movimento pro-Vita e te le bevi come cose buone e giuste;

    e ti offendi se uno pone il rilievo il fatto: come si fa a dialogare… ?

    ma come si fa a dialogare di fronte alla tesi di uno che contesta l'uso e l'abuso dei contraccettivi, cioè della libertà personale di autodeterminarsi nell'atto della procreazione ???

    uno che considera "italiani" - a rischio di estinzione - quelli che sarebbero tali per il sangue italiano ??? poi ti offendi se uno fa notare la parentela con le tesi naziste, che è evidente a chiunque si soffermi per un istante sul concetto e sia minimamente istruito; un signore del genere andrebbe scomunicato, dritto come una freccia, e se cita Gesù Cristo bestemmia, altroché...

    tu riporti candidamente tesi del genere e nemmeno ti sorge l'ipotesi concettuale che qualcuno - specularmente - si permetta di interferire con la tua libertà di avere quanti figli ti pare, oppure di un aristocratico che affermi il suo diritto a farti servo, siccome nascesti piercolo - contadino, per i non toscani; "no, i figli di Cono, siccome popolo, non devono fare i dottori, non hanno il carisma… quelli sono ruoli riservati a chi discenda da famiglie illustri !"

    lo scandalo qui è che tu non ti renda conto di questa asimmetria, per cui tu godi dei diritti della libertà e dell'uguaglianza, ma sostieni delle tesi che quei diritti negano ad una parte dell'umanità, come statuizione di principio.
    Ultima modifica di axeUgene; 11-06-2020 alle 06:12
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #103
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    ognuno ha diritto alle proprie opinioni; ai propri fatti no; affermare che il mondo giovanile di oggi è peggiore di quello del passato e che ci sarebbe un degrado educativo e della famiglia è semplicemente un falso. @Axe

    Però la questione mi pare più complessa di come la fai. Per me è difficile parlare di "meglio" o "peggio". Per il semplice fatto che tu mi citi solo il "peggio" di quegli anni, la degenerazione di una parte limitata di QUELLA gioventù. Parlando però più in generale, oggi circola assai più indifferenza, rassegnazione, stanca adesione al conformismo sociale. Che questo, in ogni caso, porti a minore adesione alle droghe o a scelte politiche estreme sono d'accordo con te, anche se bisognerebbe analizzare i dati. Però questi giovani, pur con tutte le giustificazioni possibili per l'esempio dato dagli adulti nei posti di potere, avrei esitazioni nel definirli "migliori" rispetto a quando giovani lo eravamo anche noi.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  14. #104
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    ognuno ha diritto alle proprie opinioni; ai propri fatti no; affermare che il mondo giovanile di oggi è peggiore di quello del passato e che ci sarebbe un degrado educativo e della famiglia è semplicemente un falso. @Axe

    Però la questione mi pare più complessa di come la fai. Per me è difficile parlare di "meglio" o "peggio". Per il semplice fatto che tu mi citi solo il "peggio" di quegli anni, la degenerazione di una parte limitata di QUELLA gioventù.
    aspe': io ho risposto all'assunto del "degrado", col quale si postula un peggioramento, sulla base di un elenco di circostanze che indicherebbero un degrado di "valori", della famiglia, ecc...
    se tu mi dici che oggi è peggio di ieri - come fa Cono - io ti faccio presente che oggi i ragazzi si sballano, ma ieri te li ritrovavi morti nel parco con l'ago infilato nel braccio; quindi, che quel modello di famiglia ed educazione non era poi così virtuoso;

    Parlando però più in generale, oggi circola assai più indifferenza, rassegnazione, stanca adesione al conformismo sociale. Che questo, in ogni caso, porti a minore adesione alle droghe o a scelte politiche estreme sono d'accordo con te, anche se bisognerebbe analizzare i dati. Però questi giovani, pur con tutte le giustificazioni possibili per l'esempio dato dagli adulti nei posti di potere, avrei esitazioni nel definirli "migliori" rispetto a quando giovani lo eravamo anche noi.
    ripeto, io non ho postulato nessuna gerarchia di valore; ho solo risposto alla pretesa di una gerarchia oggettiva, dove evidentemente non c'è; ai tempi nostri ci si sparava tra diciottenni per motivi "politici" e "l'anticonformismo" era la "musica gratis" di quelli che sfondavano ai concerti, alla faccia della necessità di lavorare delle migliaia di persone coinvolte, perché musicisti e manager erano "capitalisti";

    i giovani sono semplicemente giovani, cioè vivono di valori per forza diversi, esattamente come tu ad un certo punto ti sarai rassegnato all'idea che i tuoi non potessero comprendere il senso di alcune tue scelte, perché educati ad aspettative e valori diversi;

    ora, il punto non è di pretendere che tutti la pensiamo allo stesso modo, ma solo quello di coltivare un ragionevole dubbio per cui ci sono cose, propensioni, motivi, dei giovani che noi "vecchi" non possiamo comprendere, e che l'eterno mantra del "degrado" è una solenne cazzata, perché se andiamo a vedere il dato materiale, misurabile - al netto dei nostri fallaci e selettivi ricordi - le condizioni di vita di oggi sono oggettivamente migliori di quelle di ieri; noi abbiamo rimosso tante cose, che ora ci sembrano belle perché eravamo giovani e nello stato d'animo in cui tutto era possibile;

    alcune cose erano migliori per alcuni: se eri un mezzo deficiente, ma minimamente agganciato, era facilissimo trovare una collocazione sociale privilegiata, a scapito dei bravi figli del popolo; ma non so quanto questo possa essere considerato un "meglio".
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #105
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Hai letto sopra cosa ha detto LadyHawke? "Basta l'amore, va bene tutto. Anche due mamme e due papà" Roba da far accapponare la pelle! Roba che nemmeno gli hippies sessantottini si sognavano di dire.
    È solo che ieri faceva freschetto, non fa accapponare la pelle, non c'è una ragione logica per ritenere che questo non va, se la famiglia contemplasse una vedova e sua sorella (cosa abbastanza comune) diresti che qualcosa non va?
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

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