Pagina 1 di 2 1 2 UltimaUltima
Risultati da 1 a 15 di 27

Discussione: Giordano Bruno e Universo

  1. #1
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568

    Giordano Bruno e Universo

    4 giorni di festività cari religiosi vi lascio del materiale per riflettere affinchè vi si aprano le menti..forse


    L’ONNIPOTENZA DI DIO NON PUO’ AVER CREATO UN UNICO UNIVERSO.
    “Credo in un universo infinito creato dall’onnipotenza infinita di Dio. Ritengo impossibile che la bontà e l’onnipotenza divine, potendo chiamare all’esistenza un’infinità di mondi, abbiano creato un mondo limitato. Per questo motivo, sono convinto dell’esistenza di un’infinità di mondi simili al nostro...L’universo è dunque infinito.
    … Credo nell’esistenza di un piano divino, chiamato Divina Provvidenza, che prevede la realizzazione di ogni essere, qualunque sia il suo posto nell’universo. In tale piano rilevo due aspetti:
    Primo: esso è presente in quanto anima nel corpo intero. Per questo definisco la natura come l’ombra - o il riflesso - di Dio;
    Secondo: esso è presente in ogni cosa in quanto ineffabile onnipresenza di Dio, che è nel tutto e al di sopra di tutto, indefinibile e inspiegabile”.
    G. Bruno - (De triplici minimo et mensura)

    Immagine: Mylius Opus Medico Chemicum 1618



  2. #2
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    La Pentecoste



    Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
    Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l'uno all'altro: «Che cosa significa questo?» Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce». (Atti 2, 1-13)

    La Pentecoste ebraica lascia il posto alla Pentecoste cristiana; che cosa vuol dire? Con la Pentecoste, gli Ebrei festeggiavano la consegna delle Tavole della Legge a Mosè. Essa ha quindi il significato profondo della Legge esteriore, alla quale obbedire senza discutere (cioè anche senza condividerla o comprenderla): la legge fatta per l’umanità bambina – di tutte le epoche - che non è ancora in grado di autodeterminarsi perché soggetta agli influssi del desiderio e dell’egoismo. Una umanità formata da individui che non sono in contatto, in comunione, con il proprio spirito interiore.
    Ma c’è una umanità che comincia a trascendere tutto questo, che non può continuare ad essere diretta dall’esterno, perché ciò la farebbe restare bambina, mentre essa si sente e vuole diventare adulta. Che ne diremmo di quel padre che, dopo avere educato e cresciuto la sua prole, aiutando i figli ad attraversare la strada prendendoli per mano, pretendesse di continuare in un tale atteggiamento anche quando i figli sono cresciuti? Mentre prima era stato un buon padre, non si può dire lo stesso dopo, perché impedirebbe loro di crescere in modo sano. Giustamente i figli si ribellerebbero. Ed è quello che l’uomo d’oggi spesso fa, allontanandosi da una forma religiosa che lo costringe a rimanere in regole esteriori senza spiegargli il motivo della loro esistenza.
    È nel momento evolutivo nel quale questa nuova esigenza cominciava a nascere, che il Cristo si incarnò in Gesù di Nazareth, per dare all’uomo quello che ora gli occorreva: il contatto con la propria spiritualità interiore, lo Spirito Santo. È l’avverarsi della profezia di Giovanni il Battista: “Colui che viene dopo di me è più potente di me, io vi battezzo con acqua ma chi viene dopo di me vi battezzerà nel fuoco dello Spirito Santo”.
    “Tutti” erano “insieme nello stesso luogo”, che noi sappiamo essere la “stanza superiore”, ci vuole indicare che tutti i veicoli erano allineati sotto la consapevolezza totale: anche chi non era stato iniziato prima, ricevette qui la Prima Iniziazione dei nuovi Misteri Cristiani.
    Tutte le forme collettive, che basano la loro motivazione su concetti ed esigenze che stanno al di sopra dell’individuo, devono ora un po’ per volta essere abbandonate: mai più uno spirito esterno, ma lo spirito interiore, lo Spirito Santo, il Sé, che guida ciascuno; questo dev’essere la legge nuova.
    Ciascuno quindi deve cominciare a sentire lo Spirito parlargli “nella propria lingua”; una lingua che non coincide più con quella collettiva di un popolo, perché è il prodotto delle sue esperienze individuali.
    Ma questi non sarà compreso da coloro che ancora hanno bisogno della legge esterna, questi ultimi non potranno accettarlo, e diranno che “è ubriaco”.

  3. #3
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
    Data Registrazione
    08/10/07
    Messaggi
    24,570
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    La Pentecoste



    Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
    Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l'uno all'altro: «Che cosa significa questo?» Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce». (Atti 2, 1-13)

    La Pentecoste ebraica lascia il posto alla Pentecoste cristiana; che cosa vuol dire? Con la Pentecoste, gli Ebrei festeggiavano la consegna delle Tavole della Legge a Mosè. Essa ha quindi il significato profondo della Legge esteriore, alla quale obbedire senza discutere (cioè anche senza condividerla o comprenderla): la legge fatta per l’umanità bambina – di tutte le epoche - che non è ancora in grado di autodeterminarsi perché soggetta agli influssi del desiderio e dell’egoismo. Una umanità formata da individui che non sono in contatto, in comunione, con il proprio spirito interiore.
    Ma c’è una umanità che comincia a trascendere tutto questo, che non può continuare ad essere diretta dall’esterno, perché ciò la farebbe restare bambina, mentre essa si sente e vuole diventare adulta. Che ne diremmo di quel padre che, dopo avere educato e cresciuto la sua prole, aiutando i figli ad attraversare la strada prendendoli per mano, pretendesse di continuare in un tale atteggiamento anche quando i figli sono cresciuti? Mentre prima era stato un buon padre, non si può dire lo stesso dopo, perché impedirebbe loro di crescere in modo sano. Giustamente i figli si ribellerebbero. Ed è quello che l’uomo d’oggi spesso fa, allontanandosi da una forma religiosa che lo costringe a rimanere in regole esteriori senza spiegargli il motivo della loro esistenza.
    È nel momento evolutivo nel quale questa nuova esigenza cominciava a nascere, che il Cristo si incarnò in Gesù di Nazareth, per dare all’uomo quello che ora gli occorreva: il contatto con la propria spiritualità interiore, lo Spirito Santo. È l’avverarsi della profezia di Giovanni il Battista: “Colui che viene dopo di me è più potente di me, io vi battezzo con acqua ma chi viene dopo di me vi battezzerà nel fuoco dello Spirito Santo”.
    “Tutti” erano “insieme nello stesso luogo”, che noi sappiamo essere la “stanza superiore”, ci vuole indicare che tutti i veicoli erano allineati sotto la consapevolezza totale: anche chi non era stato iniziato prima, ricevette qui la Prima Iniziazione dei nuovi Misteri Cristiani.
    Tutte le forme collettive, che basano la loro motivazione su concetti ed esigenze che stanno al di sopra dell’individuo, devono ora un po’ per volta essere abbandonate: mai più uno spirito esterno, ma lo spirito interiore, lo Spirito Santo, il Sé, che guida ciascuno; questo dev’essere la legge nuova.
    Ciascuno quindi deve cominciare a sentire lo Spirito parlargli “nella propria lingua”; una lingua che non coincide più con quella collettiva di un popolo, perché è il prodotto delle sue esperienze individuali.
    Ma questi non sarà compreso da coloro che ancora hanno bisogno della legge esterna, questi ultimi non potranno accettarlo, e diranno che “è ubriaco”.
    Interessante ma non capisco ciò che ti ho reso in grassetto, cioè il bisogno di una nuova legge quando lo spirito parla tutte le lingue nel senso che viene inteso da tutti, in sostanza rappresenta la verità che è una.
    Che bisogno c'è a questo punto di una legge nuova?

  4. #4
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    legge nuova va intesa come nuova vita oltre la legge che già sono state acquisite dalla propria coscienza , esempio :crepuscolo non ruba non uccide non perché la legge lo vieta ma per tua legge interiore .
    Rileggi bene fino a quando riesci ad afferrare bene il concetto

  5. #5
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
    Data Registrazione
    08/10/07
    Messaggi
    24,570
    Ma se l'interiorità diventa, o sottostà secondo te, legge siamo d'accapo.
    Si può essere schiavi della propria interiorità quando tale interiorità è scandita da leggi?
    Io direi di no.
    Ognuno è libero di andare dove vuole, se non altro spiritualmente.

    Ps. se rileggo afferro di meno, non è la mia materia preferita.

  6. #6
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    e la coscienza cos'è ...non è legge interiore ?

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,385
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Tutte le forme collettive, che basano la loro motivazione su concetti ed esigenze che stanno al di sopra dell’individuo, devono ora un po’ per volta essere abbandonate: mai più uno spirito esterno, ma lo spirito interiore, lo Spirito Santo, il Sé, che guida ciascuno; questo dev’essere la legge nuova.
    Quindi, secondo te, basta dare una pedata nel c. a Dio e si risolvono tutti i problemi evolutivi dell'umanità? Giusto? Ognuno deve fare come gli pare. Lo Spirito Santo guida tutti...
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  8. #8
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    se hai bisogno di essere guidato è una cosa che riguarda te e che non potrebbe riguardare me , giusto ? giusto

  9. #9
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,385
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    se hai bisogno di essere guidato è una cosa che riguarda te e che non potrebbe riguardare me , giusto ? giusto
    Comunque, c'è un piccolo particolare che ti sfugge: lo Spirito Santo scese solo sulla madre di Gesù e sugli apostoli, non su tutta l'umanità.
    Quindi chi chiama il proprio capriccio Spirito Santo commette un errore enorme, anche se è convinto di non aver bisogno di guide.
    Tu sei un imprenditore. Se i tuoi dipendenti facessero ciascuno ciò che gli pare, senza obbedire alla tua guida, tu li licenzieresti o no? Perché Dio dovrebbe comportarsi diversamente da te con chi non gli obbedisce?
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #10
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Comunque, c'è un piccolo particolare che ti sfugge: lo Spirito Santo scese solo sulla madre di Gesù e sugli apostoli, non su tutta l'umanità.
    Quindi chi chiama il proprio capriccio Spirito Santo commette un errore enorme, anche se è convinto di non aver bisogno di guide.
    Tu sei un imprenditore. Se i tuoi dipendenti facessero ciascuno ciò che gli pare, senza obbedire alla tua guida, tu li licenzieresti o no? Perché Dio dovrebbe comportarsi diversamente da te con chi non gli obbedisce?
    il particolare è invece chiarissimo e l'esempio portato sopra è altrettanto chiaro e non è stato letto bene , anzi è rifiutato dalla ragione per convinzioni errate perché ancorate ad una concezione religiosa di prima umanità

    Tu se sei padre non vorrai tenere a manina tuo figlio adulto per tutta la sua vita ,
    Allora perché Dio dovrebbe comportarsi diversamente ?

    Dio non è in imprenditore con a capo di un numero dipendenti , il suo disegno è che tu sia imprenditore di te stesso come pretendiamo noi da un nostro figlio.

    La scuola non avrebbe nessun senso se non portare alla maturazione e indipendenza di ognuno di noi.

    La nostra vita è la nostra scuola fino a quando le leggi le hai assimilate e fanno parte di te stesso il che significa maturazione spirituale

    puoi conoscere a memoria tutte le sacre scritture ma se non sai interpretarle come da esempio che ho riportato non serve a nulla se non riportati ai valori di pre Cristo ed ebraiche e che significa una Religione egoistica chiusa in se stessa e che non permette nessun avanzamento evolutivo e contrario al disegno di Dio
    Ultima modifica di dietrologo; 01-06-2020 alle 04:32

  11. #11
    Opinionista
    Data Registrazione
    07/10/10
    Località
    Roma
    Messaggi
    3,092
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    il particolare è invece chiarissimo e l'esempio portato sopra è altrettanto chiaro e non è stato letto bene , anzi è rifiutato dalla ragione per convinzioni errate perché ancorate ad una concezione religiosa di prima umanità

    Tu se sei padre non vorrai tenere a manina tuo figlio adulto per tutta la sua vita ,
    Allora perché Dio dovrebbe comportarsi diversamente ?

    Dio non è in imprenditore con a capo di un numero dipendenti , il suo disegno è che tu sia imprenditore di te stesso come pretendiamo noi da un nostro figlio.

    La scuola non avrebbe nessun senso se non portare alla maturazione e indipendenza di ognuno di noi.

    La nostra vita è la nostra scuola fino a quando le leggi le hai assimilate e fanno parte di te stesso il che significa maturazione spirituale

    puoi conoscere a memoria tutte le sacre scritture ma se non sai interpretarle come da esempio che ho riportato non serve a nulla se non riportati ai valori di pre Cristo ed ebraiche e che significa una Religione egoistica chiusa in se stessa e che non permette nessun avanzamento evolutivo e contrario al disegno di Dio
    scusa, ma se permetti non ho capito la correlazione tra "giordano bruno", la "volta del michelangelo" che hai incollato e il bel saggio di "cultura religiosa" in cui ti sei "profuso". mi puoi spiegare meglio?

  12. #12
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    scusa, ma se permetti non ho capito la correlazione tra "giordano bruno", la "volta del michelangelo" che hai incollato e il bel saggio di "cultura religiosa" in cui ti sei "profuso". mi puoi spiegare meglio?
    giusta osservazione , l'intento è di allargare il concetto di Dio mondo e Spirituale ...oltre la visione di Re e sudditanza che si sta leggendo nelle discussioni

  13. #13
    Opinionista L'avatar di xmanx
    Data Registrazione
    10/10/11
    Messaggi
    2,782
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    “Credo in un universo infinito creato dall’onnipotenza infinita di Dio. Ritengo impossibile che la bontà e l’onnipotenza divine, potendo chiamare all’esistenza un’infinità di mondi, abbiano creato un mondo limitato. Per questo motivo, sono convinto dell’esistenza di un’infinità di mondi simili al nostro...L’universo è dunque infinito.
    … Credo nell’esistenza di un piano divino, chiamato Divina Provvidenza, che preved[FONT=inherit]e la realizzazione di ogni essere, qualunque sia il suo posto nell’universo. In tale piano rilevo due aspetti:
    Primo: esso è presente in quanto anima nel corpo intero. Per questo definisco la natura come l’ombra - o il riflesso - di Dio;
    Secondo: esso è presente in ogni cosa in quanto ineffabile onnipresenza di Dio, che è nel tutto e al di sopra di tutto, indefinibile e inspiegabile”.
    G. Bruno - (De triplici minimo et mensura)
    Esatto.
    Giordano Bruno ha compreso già 500 anni fa il concetto fondamentale, cioè quello che oggi definiamo come "Mente cosmica".

    Dio è nel tutto e al di sopra di tutto.
    Che significa?
    Per spiegarlo faccio riferimento ancora alla metafora dell'acqua.
    L'acqua esiste allo stato gassoso - vapore - e allo stato solido - ghiaccio -.
    Noi prima vediamo il ghiaccio e poi vediamo il vapore. Ma non è che il ghiaccio è una cosa e il vapore è un'altra cosa.
    Entrambi, ghiaccio e vapore, sono la stessa cosa...sono solo due "forme" diverse della stessa cosa.

    Allo stesso modo ci sono Dio e la materia. Ma non è che Dio è una cosa e la materia è un'altra cosa.
    Entrambi, Dio e materia, sono la stessa cosa....sono solo due "forme" diverse della stessa cosa.

    Questo cosa significa?
    Significa che un sasso, un pianeta, una galassia come anche un fiore, un cane, l'homo sono tutte "forme" di Dio. Ciascuna di queste "forme" incarna delle specifiche qualità o caratteristiche di Dio.
    Dio ESISTE ed E' sia nella sua forma "immateriale" o "spirituale", sia nelle sue svariate forme "materiali" e "visibili".

    Il concetto del dio-biblico, inteso come entità immateriale che ha creato l'universo come entità "altra da sè", come entità distinta e separata da sè, è ormai superato.
    Il CREAZIONISMO è ormai superato, poichè l'universo NON E' CREATO da Dio, ma è MANIFESTAZIONE - istante-per-istante - di Dio.

    AMEN
    Ultima modifica di xmanx; 01-06-2020 alle 08:42
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  14. #14
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,385
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    il particolare è invece chiarissimo e l'esempio portato sopra è altrettanto chiaro e non è stato letto bene , anzi è rifiutato dalla ragione per convinzioni errate perché ancorate ad una concezione religiosa di prima umanità

    Tu se sei padre non vorrai tenere a manina tuo figlio adulto per tutta la sua vita ,
    Allora perché Dio dovrebbe comportarsi diversamente ?

    Dio non è in imprenditore con a capo di un numero dipendenti , il suo disegno è che tu sia imprenditore di te stesso come pretendiamo noi da un nostro figlio.

    La scuola non avrebbe nessun senso se non portare alla maturazione e indipendenza di ognuno di noi.

    La nostra vita è la nostra scuola fino a quando le leggi le hai assimilate e fanno parte di te stesso il che significa maturazione spirituale

    puoi conoscere a memoria tutte le sacre scritture ma se non sai interpretarle come da esempio che ho riportato non serve a nulla se non riportati ai valori di pre Cristo ed ebraiche e che significa una Religione egoistica chiusa in se stessa e che non permette nessun avanzamento evolutivo e contrario al disegno di Dio
    Che il piano divino preveda una crescita dell'umanità è certo, ma non indipendentemente da lui. Prima si deve tornare a Dio, poi si cresce… Non si fa il salto: io posso fare a meno di Dio.

    Inoltre, come già scrissi, lo Spirito Santo non rende nessuno infallibile. Porta dei doni, ma gli apostoli non divennero infallibili.
    Postai in una discussione, "Bisogna lasciarsi guidare dallo Spirito santo o dalle Scritture sacre e dagli inviati di Dio?", ciò che scrisse sorella White:
    Da Messaggi Scelti (vol. III):

    Lo Spirito non è stato dato — e non può mai essere concesso — per invalidare la Bibbia, poiché le Scritture dichiarano esplicitamente che la Parola di Dio è la regola per la quale ogni insegnamento e ogni manifestazione religiosa deve essere provata. Isaia dichiara: {MS3 21.8}
    “Alla legge! Alla testimonianza!” Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!
    (Isaia 8:20) The great controversy, introduction, p. VII {MS3 21.9}

    Il piano divino è stato scritto nell'Apocalisse e anche in altri testi e al momento non prevede di sostituire la propria coscienza alla guida divina. Prevede l'allontanamento dai capi religiosi, ma non da Dio. Anzi, prevede proprio il contrario.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  15. #15
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,568
    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Che il piano divino preveda una crescita dell'umanità è certo, ma non indipendentemente da lui. Prima si deve tornare a Dio, poi si cresce… Non si fa il salto: io posso fare a meno di Dio.

    Inoltre, come già scrissi, lo Spirito Santo non rende nessuno infallibile. Porta dei doni, ma gli apostoli non divennero infallibili.
    Postai in una discussione, "Bisogna lasciarsi guidare dallo Spirito santo o dalle Scritture sacre e dagli inviati di Dio?", ciò che scrisse sorella White:
    Da Messaggi Scelti (vol. III):

    Lo Spirito non è stato dato — e non può mai essere concesso — per invalidare la Bibbia, poiché le Scritture dichiarano esplicitamente che la Parola di Dio è la regola per la quale ogni insegnamento e ogni manifestazione religiosa deve essere provata. Isaia dichiara: {MS3 21.8}
    “Alla legge! Alla testimonianza!” Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!
    (Isaia 8:20) The great controversy, introduction, p. VII {MS3 21.9}

    Il piano divino è stato scritto nell'Apocalisse e anche in altri testi e al momento non prevede di sostituire la propria coscienza alla guida divina. Prevede l'allontanamento dai capi religiosi, ma non da Dio. Anzi, prevede proprio il contrario.
    Arcobaleno , il discorso non si basa sul Dio di religione setta o razza , queste sono tutte figure create per soddisfare il popolo con tutte le interpretazioni che è più comodo e conveniente ottenere

    Il discorso è ben più ampio

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato