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Discussione: "Che cosa è l'uomo ?"

  1. #1
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    "Che cosa è l'uomo ?"



    La Pontificia Commissione Biblica ha pubblicato alcuni mesi fa il libro titolato “Che cosa è l’uomo ? (Salmo 8, 5). Un itinerario di antropologia biblica”, pagg. 336, euro 15. Libreria Editrice Vaticana. Acquistabile anche nelle librerie Paoline.

    Il testo è redatto da vari studiosi ed è basato sui primi tre capitoli della Genesi, in particolare sul dittico “In principio”, considerato non cronologico.

    Il volume è diviso in quattro capitoli dedicati alla creatura umana e al suo rapporto col Creatore, alla relazione interpersonale con la donna e con la famiglia, la ribellione verso Dio, la colpa, il male, la redenzione, la salvezza.

    Il primo capitolo riguarda la concezione dell’essere umano creato da Dio e vivente per il “soffio” divino.

    La seconda parte del volume riflette sulla condizione dell’uomo “nel giardino” approfondendo gli aspetti del cibo, del lavoro e del rapporto con gli altri esseri viventi, che contribuiscono a delineare la responsabilità dell’individuo nell’aderire al progetto divino.

    Il terzo capitolo tratta dell’uomo in quanto essere in relazione, nei suoi rapporti di tipo sponsale, filiale, fraterno, amicale e sociale. Vengono affrontate anche altre questioni: il valore della sessualità, i rapporti tra genitori e figli, l’etica.

    Il quarto e ultimo capitolo ha per tema la storia dell’uomo nelle due dimensioni di obbedienza e trasgressione ai comandi divini; alleanza con Dio accolta e rifiutata; intervento divino che rende la storia evento di salvezza.

    Per quanto riguarda il titolo del libro: “Che cosa è l’uomo ?” (in ebraico “mah-‘enosh), la frase deriva dal Salmo 8, versetto 5. Lo stessa frase è nella “lettera agli Ebrei” (2, 6), inclusa nel Nuovo Testamento. Più che una lettera è un anonimo trattato dedicato ai cristiani ellenizzati di origine ebraica.

    La domanda “Che cosa è l’uomo ?” è presente con variazioni e contrappunti sette volte nella Bibbia. La domanda evoca anche Adamo: in ebraico non è un nome proprio, perché è segnato dall’articolo “ha-‘adam” e significa l’Uomo.

    Per secoli la Chiesa e il clero hanno insegnato che da una costola di Adamo sarebbe stato allestito il prototipo della donna, Eva (Genesi 2, 21 – 22). Nel nostro tempo non è più vero. Si sono sbagliati. Nel citato libro dicono che nell’Antico Testamento il vocabolo ebraico selà non indica la costola né designa una specifica parte del corpo, ma soltanto un lato o un fianco di qualche oggetto.

    Se si evita il riferimento a un organo anatomico, è possibile presentare “uomo e donna” fianco a fianco, simili nella loro natura costitutiva, nel contempo essi sono chiamati ad essere “fianco a fianco”, l’uno a lato dell’altro, come aiuto e alleato. L’umanizzazione di Adamo si compie come un essere in relazione, nel guardare negli occhi una donna che è altro da sé e, nel contempo, è parte di lui.

    In tal modo si evitano i sarcasmi relativi alla donna creata da una costola di Adamo e le relative applicazioni della dipendenza della donna rispetto all’uomo, spacciandole come avallate sacralmente.

    L’evento della creazione della donna, collocato durante il sonno di Adamo, non è una sorta di anestesia indotta dal Dio chirurgo che estrae la costola, ma, come accade spesso nella Bibbia, è la sede di una rivelazione trascendente.

    Il messaggio è chiaro: dalla comune umanità (‘adam) si formano le due identità, che in ebraico sono definite con vocaboli tra loro connessi e declinati al maschile e al femminile: ‘ish (= uomo), e ‘isshah (= donna). Commenta il testo vaticano: “Questo indica non solo la radicale somiglianza, ma prospetta che la loro differenza sollecita a scoprire il bene spirituale del reciproco riconoscimento, principio di comunione e appello a diventare ‘una sola carne’ (Genesi 2,24). Non è la solitudine del maschio a essere soccorsa , ma è quella dell’essere umano a essere soccorsa, mediante la creazione di uomo e donna” (n. 153).

    Nel libro ci sono anche altre sorprese, criticamente fondate sui testi biblici, anche riguardo a questioni considerate spinose, per esempio la corretta interpretazione del “peccato di Sodoma”, una città condannata non tanto per la “sodomia” dei suoi abitanti, ma per la violazione di una delle norme etico-sociali-religiose: l’ospitalità allo straniero (si leggano i nn. 186 – 188). E questo non è frutto del “politicamente corretto”, ma deriva da una rigorosa analisi storico-critica, ermeneutica e teologica.

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Grazie Doxa! Un libro assolutamente da leggere.

    "La Donna uscì dalla costola dell'Uomo: Non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata!" dice il Talmud.

    Grazie!
    amate i vostri nemici

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Grazie Doxa! Un libro assolutamente da leggere.

    "La Donna uscì dalla costola dell'Uomo: Non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata!" dice il Talmud.

    Grazie!
    Non credo che sia scritto nel Talmud,ma magari mi sbaglio e neppure da Shakespeare .
    Non sono esperta del Talmud e per il poco che ne ho letto è come dire che non ho letto nulla, ma per quello che ne ho letto suonerebbe stonato, quindi mi faccio venire il dubbio.

    https://sharperiron.org/famous-obser...reation-of-eve

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio


    La Pontificia Commissione Biblica ha pubblicato alcuni mesi fa il libro titolato “Che cosa è l’uomo ? (Salmo 8, 5). Un itinerario di antropologia biblica”, pagg. 336, euro 15. Libreria Editrice Vaticana. Acquistabile anche nelle librerie Paoline.

    Il testo è redatto da vari studiosi ed è basato sui primi tre capitoli della Genesi, in particolare sul dittico “In principio”, considerato non cronologico.

    Il volume è diviso in quattro capitoli dedicati alla creatura umana e al suo rapporto col Creatore, alla relazione interpersonale con la donna e con la famiglia, la ribellione verso Dio, la colpa, il male, la redenzione, la salvezza.

    Il primo capitolo riguarda la concezione dell’essere umano creato da Dio e vivente per il “soffio” divino.

    La seconda parte del volume riflette sulla condizione dell’uomo “nel giardino” approfondendo gli aspetti del cibo, del lavoro e del rapporto con gli altri esseri viventi, che contribuiscono a delineare la responsabilità dell’individuo nell’aderire al progetto divino.

    Il terzo capitolo tratta dell’uomo in quanto essere in relazione, nei suoi rapporti di tipo sponsale, filiale, fraterno, amicale e sociale. Vengono affrontate anche altre questioni: il valore della sessualità, i rapporti tra genitori e figli, l’etica.

    Il quarto e ultimo capitolo ha per tema la storia dell’uomo nelle due dimensioni di obbedienza e trasgressione ai comandi divini; alleanza con Dio accolta e rifiutata; intervento divino che rende la storia evento di salvezza.

    Per quanto riguarda il titolo del libro: “Che cosa è l’uomo ?” (in ebraico “mah-‘enosh), la frase deriva dal Salmo 8, versetto 5. Lo stessa frase è nella “lettera agli Ebrei” (2, 6), inclusa nel Nuovo Testamento. Più che una lettera è un anonimo trattato dedicato ai cristiani ellenizzati di origine ebraica.

    La domanda “Che cosa è l’uomo ?” è presente con variazioni e contrappunti sette volte nella Bibbia. La domanda evoca anche Adamo: in ebraico non è un nome proprio, perché è segnato dall’articolo “ha-‘adam” e significa l’Uomo.

    Per secoli la Chiesa e il clero hanno insegnato che da una costola di Adamo sarebbe stato allestito il prototipo della donna, Eva (Genesi 2, 21 – 22). Nel nostro tempo non è più vero. Si sono sbagliati. Nel citato libro dicono che nell’Antico Testamento il vocabolo ebraico selà non indica la costola né designa una specifica parte del corpo, ma soltanto un lato o un fianco di qualche oggetto.

    Se si evita il riferimento a un organo anatomico, è possibile presentare “uomo e donna” fianco a fianco, simili nella loro natura costitutiva, nel contempo essi sono chiamati ad essere “fianco a fianco”, l’uno a lato dell’altro, come aiuto e alleato. L’umanizzazione di Adamo si compie come un essere in relazione, nel guardare negli occhi una donna che è altro da sé e, nel contempo, è parte di lui.

    In tal modo si evitano i sarcasmi relativi alla donna creata da una costola di Adamo e le relative applicazioni della dipendenza della donna rispetto all’uomo, spacciandole come avallate sacralmente.

    L’evento della creazione della donna, collocato durante il sonno di Adamo, non è una sorta di anestesia indotta dal Dio chirurgo che estrae la costola, ma, come accade spesso nella Bibbia, è la sede di una rivelazione trascendente.

    Il messaggio è chiaro: dalla comune umanità (‘adam) si formano le due identità, che in ebraico sono definite con vocaboli tra loro connessi e declinati al maschile e al femminile: ‘ish (= uomo), e ‘isshah (= donna). Commenta il testo vaticano: “Questo indica non solo la radicale somiglianza, ma prospetta che la loro differenza sollecita a scoprire il bene spirituale del reciproco riconoscimento, principio di comunione e appello a diventare ‘una sola carne’ (Genesi 2,24). Non è la solitudine del maschio a essere soccorsa , ma è quella dell’essere umano a essere soccorsa, mediante la creazione di uomo e donna” (n. 153).

    Nel libro ci sono anche altre sorprese, criticamente fondate sui testi biblici, anche riguardo a questioni considerate spinose, per esempio la corretta interpretazione del “peccato di Sodoma”, una città condannata non tanto per la “sodomia” dei suoi abitanti, ma per la violazione di una delle norme etico-sociali-religiose: l’ospitalità allo straniero (si leggano i nn. 186 – 188). E questo non è frutto del “politicamente corretto”, ma deriva da una rigorosa analisi storico-critica, ermeneutica e teologica.

    Oggi, se interessati all'argomento, qualche ricerca autonoma è possibile farla; capita di imbattersi in commentari biblici che differiscono, nelle traduzioni dei termini, molto da quello che abbiamo imparato e sentito a catechismo o a messa. Allargandosi la platea delle persone che vengono in contatto con queste traduzioni è chiaro che anche la chiesa deve mettere qualche cerotto, piccolo, un poco alla volta, senza comunque tralasciare di farcire con spirituale, comunione e effetti speciali

  5. #5
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    Buonasera Break, ti confermo che la proposizione citata da Cono è nel Talmud, quello gerosolimitano. Questo ebbe la redazione finale alla fine del IV secolo della nostra era. Il Talmud è una raccolta di tradizione religiose giudaiche.

    Di Talmud ce ne sono due versioni: il Talmud di Gerusalemme e il Talmud babilonese. Quello di Gerusalemme è il più antico dei due.

  6. #6
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    Se hai verificato personalmente allora ci credo, o meglio, voglio fidarmi ma appena posso verificherò

    Anzi , ho trovato un'edizione in pdf in inglese, se tu fossi così gentile da indicarmi in quale capitolo posso trovarlo te ne sarei grata

    Ho trovato anche una traduzione in italiano
    Ultima modifica di Breakthru; 16-06-2020 alle 18:14

  7. #7
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    Buonasera Break, ti confermo che la proposizione citata da Cono è nel Talmud, quello gerosolimitano. Questo ebbe la redazione finale alla fine del IV secolo della nostra era. Il Talmud è una raccolta di tradizione religiose giudaiche.

    Di Talmud ce ne sono due versioni: il Talmud di Gerusalemme e il Talmud babilonese. Quello di Gerusalemme è il più antico dei due.
    La tua definizione di Talmud mi appare riduttiva

  8. #8
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    Break, falla diventare più ampia se vuoi.

    Io ti ho soltanto confermato che quella proposizione proviene dal Talmud di Gerusalemme.

    Se non ti sta bene argomenta il tuo dissenso. Buonanotte.

  9. #9
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    Semplicemente avrei piacere di verificare che la citazione sia presente nel Talmud leggendola di persona. Quindi chiedevo di avere le coordinate che potessero agevolarmi nella ricerca. Insomma... non é certo un libricino di poche pagine. Ma pazienza, prendo atto del fatto che non mi vuoi aiutare

  10. #10
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Buonasera Break, ti confermo che la proposizione citata da Cono è nel Talmud, quello gerosolimitano. Questo ebbe la redazione finale alla fine del IV secolo della nostra era. Il Talmud è una raccolta di tradizione religiose giudaiche.

    Di Talmud ce ne sono due versioni: il Talmud di Gerusalemme e il Talmud babilonese. Quello di Gerusalemme è il più antico dei due.
    Ti ringrazio! Questo il testo completo.

    "State molto attenti a far piangere una donna,
    che poi Dio conta le sue lacrime!
    La donna è uscita dalla costola dell'uomo,
    non dai piedi perchè dovesse essere pestata,
    né dalla testa per essere superiore,
    ma dal fianco per essere uguale...
    un po' più in basso del braccio per essere protetta
    e dal lato del cuore per essere Amata."

    https://sites.google.com/site/ipalfa...o-a-fronte-pdf
    amate i vostri nemici

  11. #11
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