Esistono i cani DI RAZZA?
Esistono i cani DI RAZZA?
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Okno razzista è stata per me una pugnalata al cuore
amate i vostri nemici
per me lo è un toscano che non capisce le battute o il sense of humour… ogni volta che accade, la statua di Mario Monicelli piange
Okno un difettaccio ce l'ha… mi pare sia gobbo… ma nessuno è perfetto
comunque, stasera festeggiaaaahhh… una bella fiatata 'un si nega a nessuno…
c'� del lardo in Garfagnana
Va bene, ma occorre anzitutto svincolare la pretesa idiota di equiparare la definizione di "razza" a quella di "razzismo". Discutiamo su dati scientifici, non su spinte emotive. poi si potrà benissimo dire che mancano i presupposti per categorizzare l'essere umano in base a "razze" anziché secondo altre definizioni aristoteliche. (Mi riferisco al pregiudizio che oggi purtroppo va per la maggiore).
Ultima modifica di Turbociclo; 18-06-2020 alle 09:56
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
non capisco; che vuoi dire ?
"razza" dovrebbe essere un concetto, corrispondente o meno ad una realtà fattuale;
"razzismo" è l'ideologia che eventualmente si serva di quel concetto per postulare valori conseguenti;
la specificazione per categorie distinte sottintende sempre un potenziale ideologico/funzionale di preferibilità, a seconda dei valori; cioè, se tu prendi un cane e vivi in una villa, il barboncino ti tiene compagnia, ma il doberman fa anche la guardia al territorio;
se si postula analoga classificazione tra gli esseri umani - a prescindere dall'efficacia di quella classificazione - l'implicito è sempre quello di caratteri distinti, che poi vengono valutati in base alle preferenze;
poniamo che - come si faceva negli USA fine '800 - si voglia ipotizzare una razza di italiani del sud, uno potrebbe dire che la cosa in sé non implica alcun giudizio "razzista" e che negare la razza terrona" sia un vezzo politically correct; ci siamo ?
poi, però, dalla cronaca emerge che la criminalità organizzata nasce e prospera in certe regioni, e anche altrove spesso i criminali sono originari di quelle parti; la Camorra non è ligure o romagnola;
col che, se l'ipotesi razza passa inconfutata e plausibile, diventa anche perfettamente legittimo ipotizzare un comportamento criminale innato, e allora vietare a chi appartenga etnicamente a quel gruppo l'accesso a determinate professioni pubbliche o professionali, per innata inattitudine; perché no ?
perché la "razza", per essere tale, deve necessariamente corrispondere ad uno standard corrispondente di performance; altrimenti non è razza; un certo cane deve essere pastore, da guardia, territoriale, veloce, in modo univoco ed esclusivo rispetto ad altre razze; tutti i doberman devono garantire quella performance più di qualsiasi barboncino, e questa ha certamente un senso di "razza"; un purosangue non è fungibile da un cavallo da tiro ad Ascot, e viceversa;
se ipotizzassimo come ammissibile - in senso meramente tecnico, beninteso - il concetto per le persone, un giorno un ministro, in nome del Bene comune, potrebbe perfettamente decretare che per una maggior affidabilità delle Forze dell'Ordine le persone native od originarie di tutti i comuni a sud di Roma non possono accedere ai concorsi per i CC, la GdF, la PS, ecc...
ma questo, corrisponderebbe effettivamente ad una realtà di performance sulla base di comportamenti innati, come quelli dei cani ?
c'� del lardo in Garfagnana
Intendevo semplicemente dire che in molti casi l'individuazione di un concetto di "razza" viene automaticamente identificato come idea razzista rispetto a chi lo pone. Sic et simpliciter. Per il resto, se ho colto il concetto, mi pare di essere d'accordo. Non esiste il fatto che mafia e camorra siano collegate a una possibile idea di "razza" solo perché particolari di determinate zone. Nel caso, situazioni ed evoluzioni storiche particolari hanno portato mafia e camorra ad impiantarsi in certe zone e non in altre. Così come, per gli stessi motivi, la tendenza a rubare è assai più diffusa tra i rom che nel resto della popolazione. Ed è per questo che io, come Sgarbi, non assumerei mai una donna delle pulizie rom.
Ultima modifica di Turbociclo; 18-06-2020 alle 12:47
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
beh, certo che un concetto di razza implica un'idea razzista:
ma se uno ipotizza in modo formalmente "neutro" che i meridionali siano una razza, dotata di comportamenti propri e automatismi innati - perché questo è essere razza - distinti da quelli di altre popolazioni, non rimanda più a circostanze culturali, ma al determinismo genetico: sei "napoletano" ? sarai "naturalmente portato" alla truffa o al crimine, perché sei nato così, anche se la tua famiglia abitava, che so, ad Amburgo già dieci anni prima che tu nascessi;Per il resto, se ho colto il concetto, mi pare di essere d'accordo. Non esiste il fatto che mafia e camorra siano collegate a una possibile idea di "razza" solo perché particolari di determinate zone. Nel caso, situazioni ed evoluzioni storiche particolari hanno portato mafia e camorra ad impiantarsi in certe zone e non in altre.
al 99,9 % avrei anche io le stesse perplessità;Così come, per gli stessi motivi, la tendenza a rubare è assai più diffusa tra i rom che nel resto della popolazione. Ed è per questo che io, come Sgarbi, non assumerei mai una donna delle pulizie rom.
ma questa è una fattispecie totalmente diversa da quella discussa nel video postato da Okno; nel nostro caso si tratta di un pregiudizio culturale, che in passato si è confuso con quello biologico, perché la cultura diffusa assimilava l'umano al mondo animale;
la confusione è ancora facile, anche se i due concetti non sono difficili da distinguere, almeno per una persona minimamente istruita:
il pregiudizio culturale lo mettiamo in atto tutti, sempre, senza che ce ne accorgiamo; ricordo un esperimento riportato in una puntata di Quark, in cui si mostrava ad un campione il filmato di una scena in cui un passante prendeva un passeggino di un bambino vicino a delle strisce pedonali; in una versione, il passante era rasato, pettinato e in giacca e cravatta; nell'altra, vestito sportivo e trasandato, con la barba, ecc... nel primo caso, la scena veniva quasi sempre descritta come il salvataggio da un pericolo incombente; nel secondo come un tentativo di rapimento;
lo facciamo tutti, perché decodifichiamo per probabilità; all'estero, ho imparato che se mi rivolgo ad un estraneo devo immediatamente precisare che voglio un informazione; anche se sono ben vestito e ho l'apparenza di una persona "perbene", se non faccio questo 9 volte su 10 vengo equivocato come un questuante o un piantagrane;
il pregiudizio culturale può essere discusso a parte, ma è una cosa a sé;
quello di cui parla il dibattito del filmato è determinismo biologico, cioè il razzismo vero e proprio, implicito nella nozione di razza: nasci levriero ? corri più di un barboncino, e questo è assolutamente vero, per tutti gli individui;
nasci napoletano ? analogamente devi ordinariamente delinquere, per predisposizione innata, automatica, anche se sei stato educato ad andare a piedi piuttosto che salire sul bus senza biglietto; perciò io sono legittimato a discriminarti per nascita, a prescindere da qualsiasi altra valutazione;
chi postula la razza, di fatto sta rimandando all'analogia con le razze animali; un secolo fa la cosa poteva essere ancora in qualche modo pensabile; oggi, se lo fa Odifreddi, è un falso, provocatorio o razzista.
c'� del lardo in Garfagnana
No, non ci siamo. Sarà pure accettabile scientificamente l'errore nel concetto stesso di "razza", ma in quel caso "razzismo" significherebbe né più né meno che "concezione per cui esistono delle razze diverse", certamente non implicherebbe il fatto che si stia giudicando una "razza" inferiore o superiore. Perché quello è il "razzismo" come lo si intende. E anche in questo è facile vedere l'ipocrisia del buonismo che sfrutta la terminologia a suo uso e consumo.
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
invece il giudizio c'è, proprio perché insito nella nozione di performance che è incorporata nella "razza";
se tu postuli una "razza", come nozione biologica - di questo si parla nel filmato, non di cultura - questa deve essere corredata da un corrispondente valore - inclusivo ed esclusivo - che distingue per inemendabile determinismo biologico tutti i suoi appartenenti da tutti gli altri; es.: ogni levriero, anche il più lento, corre il km più di ogni barboncino; questo è indubitabilmente vero; come è vero che il purosangue è più veloce ma meno forte del cavallo da tiro, ecc... la regola vale per tutti gli appartenenti alla razza;
la mappatura del genoma umano sta alla questione come le ricerca di 50 anni sugli effetti del fumo e la correlazione al carcinoma polmonare; puoi pure decidere di fumare, ma se decidi di ignorare quelle ricerche o le screditi senza argomenti forti, si sente puzza d'altro;
questo può essere un tema di discussione riguardo all'altra questione, quella dei pregiudizi culturali; se ne può parlare, ma ha poco a che vedere con la questione del razzismo- determinismo biologico di cui si tratta alla domanda: esistono le razze ?E anche in questo è facile vedere l'ipocrisia del buonismo che sfrutta la terminologia a suo uso e consumo.
a questa domanda, oggi, si può rispondere solo di no, per una mera questione statistica rivelata dal genoma:
non è possibile nel campionario umano dividere per cluster tra loro omogenei, se non per pochissime e insignificanti categorie alla volta, tipo colore dei capelli o degli occhi, della pelle, o altezza, per cui è una razza quella di chi abbia i capelli neri, sia spagnolo, cinese o romeno;
più cerchi di creare un insieme omogeneo dove i caratteri sono molteplici, quindi dovrebbero "rafforzare" l'identità di razza, se congruenti ed esclusivi, più, invece, ti accorgi che aumenta il numero di soggetti che - in base ai loro caratteri - potrebbero appartenere ad un altra pretesa "razza", e quindi tutto il postulato va a farsi friggere; che un semianalfabeta non lo capisca, è possibile; che non lo capisca un matematico - peraltro militante dell'ultra-sinistra, nel caso non lo sapessi - molto meno.
c'� del lardo in Garfagnana
Allora, affermare che i neri rispetto a noi abbiano nel sangue la musica, il ritmo, in maniera assai superiore, o che abbiano una potenza sessuale in maggior grado rispetto alla nostra, è razzismo verso chi ha la pelle bianca. Eppure chissà perché non si riprende mai chi fa affermazioni simili, cioè mezzo mondo. Io ad esempio l'ho notato, eccome, e pure quel razzista di Nino Ferrer...
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Dostoevskij.
è semplicemente una sciocchezza; anche perché quei "neri" in effetti sono una distinta discendenza ivorian-caraibica, creolizzata in America; posto che nel sangue non c'è nulla, perché se un afro-americano viene adottato da una famiglia di Zurigo, o semplicemente nasce e vive in un ambiente in cui si ascolta solo Mozart ci sta che non azzecchi un up-tempo nemmeno per sbaglio col flautino dolce alle scuole medie;
quanto alla potenza sessuale, le popolazioni di cacciatori raccoglitori hanno un bacino più estroflesso di quelle degli agricoltori, i "bianchi-caucasici"; quindi una parte del pene - quella nel perineo, spesso è più esposta; il resto sono nostri fantasmi;
ma poi, "neri" sono pure i nubiani, gli etiopi, i bantù, i watussi e gli aborigeni australiani; mi sai dire, a parte la pelle nera, che hanno in comune ?
hai mai visto un etiope nella finale dei 100 mt piani ? e un afro-americano vincere una maratona ? ci sono molti più italiani, tedeschi e finlandesi a contendere il podio a keniani ed etiopi; sono neri i finlandesi ?
metà dei jazzisti è di pelle nera; al secondo posto troviamo i nostri terroni, spesso coi nomi cambiati; si direbbe che i siciliani abbiano lo swing nel sangue quanto i neri, dato che la metà dei miei chitarristi preferiti è originaria dell'isola, Joe Pass(alacqua) Joe Diorio, Pat Martino (Azzara)… strano che sto sangue siculo non si palesi pure nell'Isola con la stessa frequenza;
perché il problema razzismo, quando ti dicono che sei bravo a fare spettacoli o a correre, nasce nel momento in cui ti dicono di fare quello invece che l'avvocato, il dirigente d'azienda o il neurochirurgo, e che non dovresti pretendere buone scuole, che tanto non ti servono;
lo stesso avviene con le donne, che sono tanto brave "coi sentimenti" la psicologia, i bambini e i vecchi; fate le badanti e non contendete all'uomo i posti dove si guadagna e comanda; talmente raro che trovi pure qui chi la pensa a questo modo…
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