scusa è, ma questa nuova etica in cosa si differenzierebbe dalla vecchia, e per quale relazione con la consapevolezza - di che cosa ?
prova a farmi degli esempi concreti di come funzionerebbe il meccanismo, perché quel continuum evolutivo che supponi, in effetti è smentito dalla storia stessa;
io lo capisco, perché sostanzialmente per decenni l'ho pensata come te; ma in effetti è una distorsione tipica da "dialettica illuministica", un pregiudizio, smontato negli anni '60 da Horkheimer e Adorno;
secondo la tua teoria, i nazisti - dotati di più conoscenza - avrebbero dovuto essere più consapevoli degli schiavisti ottocenteschi; nella realtà, si è passati dallo schiavismo paternalista al segregazionismo, e poi all'idea dello sterminio di massa, tramite conoscenze biologiche maggiori, ma incomplete o erronee; il che, non configura qualcosa che possa essere definito come nuova etica, a meno di specificarne gli estremi;
siccome non mi sembri un sostenitore del nazismo o del razzismo biologico, dovresti convenire che quello non sia stato un progresso evolutivo, e che quindi questa presunta legge evolutiva della consapevolezza viene smentita; cioè, non è una legge, non descrive efficacemente un comportamento prevedibile dell'etica, della società, ma un speranza;
speranza che può pure essere condivisibile, ma solo come speranza; non di descrizione di quanto effettivamente l'ampliamento della conoscenza produrrebbe, via-consapevolezza, sul sistema etico.