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Discussione: Testimonianza e opinione hanno lo stesso valore?

  1. #91
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    @sapientino

    Ho parlato di CONOSCENZA che genera una nuova CONSAPEVOLEZZA.
    La CONOSCENZA da sola non basta. E' necessario che una nuova conoscenza si tramuti in una nuova CONSAPEVOLEZZA.
    Che cos'è la CONSAPEVOLEZZA?
    E' una conoscenza interiorizzata. Cioè una conoscenza che diventa punto di riferimento psicologico e "visione della vita".

    Si possono avere tante nozioni. Ma se queste nozioni non vengono interiorizzate e non diventano punto di riferimento psicologico e visione della vita, tutte queste nozioni non producono una nuova CONSAPEVOLEZZA.

    E' per questo motivo che il processo di "evoluzione culturale" all'interno della comunità umana è un processo lento e lungo. Ci vogliono SECOLI affinchè nella comunità umana si instauri una nuova CONSAPEVOLEZZA.
    La nuova visione del mondo presentata dalla Fisica moderna ha cominciato a diffondersi solo da pochi decenni e per ora ha avuto impatto solo sulla tecnologia.
    Ci vorranno SECOLI affinchè questa nuova visione del mondo produca anche una "evoluzione culturale" e quindi una nuova CONSAPEVOLEZZA diffusa e quindi una NUOVA ETICA.
    Ma la strada è già tracciata.
    Indietro non si torna.
    scusa è, ma questa nuova etica in cosa si differenzierebbe dalla vecchia, e per quale relazione con la consapevolezza - di che cosa ?

    prova a farmi degli esempi concreti di come funzionerebbe il meccanismo, perché quel continuum evolutivo che supponi, in effetti è smentito dalla storia stessa;

    io lo capisco, perché sostanzialmente per decenni l'ho pensata come te; ma in effetti è una distorsione tipica da "dialettica illuministica", un pregiudizio, smontato negli anni '60 da Horkheimer e Adorno;

    secondo la tua teoria, i nazisti - dotati di più conoscenza - avrebbero dovuto essere più consapevoli degli schiavisti ottocenteschi; nella realtà, si è passati dallo schiavismo paternalista al segregazionismo, e poi all'idea dello sterminio di massa, tramite conoscenze biologiche maggiori, ma incomplete o erronee; il che, non configura qualcosa che possa essere definito come nuova etica, a meno di specificarne gli estremi;

    siccome non mi sembri un sostenitore del nazismo o del razzismo biologico, dovresti convenire che quello non sia stato un progresso evolutivo, e che quindi questa presunta legge evolutiva della consapevolezza viene smentita; cioè, non è una legge, non descrive efficacemente un comportamento prevedibile dell'etica, della società, ma un speranza;

    speranza che può pure essere condivisibile, ma solo come speranza; non di descrizione di quanto effettivamente l'ampliamento della conoscenza produrrebbe, via-consapevolezza, sul sistema etico.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #92
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    scusa è, ma questa nuova etica in cosa si differenzierebbe dalla vecchia, e per quale relazione con la consapevolezza - di che cosa ?

    prova a farmi degli esempi concreti di come funzionerebbe il meccanismo, perché quel continuum evolutivo che supponi, in effetti è smentito dalla storia stessa;

    io lo capisco, perché sostanzialmente per decenni l'ho pensata come te; ma in effetti è una distorsione tipica da "dialettica illuministica", un pregiudizio, smontato negli anni '60 da Horkheimer e Adorno;

    secondo la tua teoria, i nazisti - dotati di più conoscenza - avrebbero dovuto essere più consapevoli degli schiavisti ottocenteschi; nella realtà, si è passati dallo schiavismo paternalista al segregazionismo, e poi all'idea dello sterminio di massa, tramite conoscenze biologiche maggiori, ma incomplete o erronee; il che, non configura qualcosa che possa essere definito come nuova etica, a meno di specificarne gli estremi;

    siccome non mi sembri un sostenitore del nazismo o del razzismo biologico, dovresti convenire che quello non sia stato un progresso evolutivo, e che quindi questa presunta legge evolutiva della consapevolezza viene smentita; cioè, non è una legge, non descrive efficacemente un comportamento prevedibile dell'etica, della società, ma un speranza;

    speranza che può pure essere condivisibile, ma solo come speranza; non di descrizione di quanto effettivamente l'ampliamento della conoscenza produrrebbe, via-consapevolezza, sul sistema etico.
    La parola ETICA può risultare limitante perchè spesso la si associa solo a concetti come "rubare" o "uccidere".
    Io estendo il concetto e preferisco parlare di VISIONE del MONDO che è un concetto più ampio della semplice ETICA. O meglio...il concetto di ETICA discende - o deriva - dalla VISIONE del MONDO. E', per così dire, un sottoprodotto della VISIONE del MONDO.

    La visione del mondo del medioevo era basata sulla predominanza assoluta del dio testamentario (o biblico) e sulla visione apocalitticista del cristianesimo.
    Dio determinava la realtà e il funzionamento della natura. Dio determinava il destino dell'uomo. La volontà di dio determinava la storia e il destino degli uomini. Il potere degli uomini discendeva dal potere di dio. Il papa era capo per "volere di dio". L'imperatore era capo per "volere di dio", incoronato dal papa.
    Quindi, anche l'organizzazione umana della società derivava dal volere di dio ed era emanazione del volere di dio. Volere di dio che era veicolato dalla gerarchia della chiesa (potere spirituale) e dalla gerarchia politica (potere temporale).

    Col Rinascimento c'è stata una evoluzione culturale, nata da una nuova consapevolezza prodotta da nuove conoscenze.
    Galileo Galilei, Leonardo, Cristoforo Colombo e poi Newton hanno scoperto che la natura sensibile è governata da "leggi fisiche" e non dal volere di dio.
    Il Rinascimento ha affermato che la natura ha una sua "oggettività" che non dipende dal volere di dio, ma dalle leggi fisiche che la governano.
    Col Rinascimento l'homo diventa artefice del proprio destino e diventa la "misura di tutte le cose" e comincia a "usare" la natura sensibile attraverso la conoscenza delle sue leggi.
    Cambia la visione del mondo e anche l'organizzazione sociale.
    Il potere non viene più dall'alto e non è più legittimato dall'alto, cioè da dio. Ma viene dal basso ed è legittimato dal basso, cioè dal popolo.
    Dalla spinta della rivoluzione culturale del Rinascimento nascono la Scienza, l 'illuminismo, la rivoluzione americana, quella francese e quella russa.
    Fino ad arrivare alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948.
    E certo...da quella spinta sono nati anche il razzismo, il nazismo e il comunismo. Sono nati i lager e i gulag.

    Ma queste sono "degenerazioni" del Rinascimento.
    E quando nascono queste "degenerazioni"? Quando le nuove CONOSCENZE non producono nuova CONSAPEVOLEZZA, ma, al contrario, sono messe al servizio della INCONSAPEVOLEZZA (cioè della nostra natura "animale" che è SEMPRE presente).
    Einstein ha scoperto l'equivalenza tra materia ed energia. Ma c'è sempre qualcuno che usa la nuova CONOSCENZA mettendola al servizio della INCONSAPEVOLEZZA costruendo la bomba atomica.
    Allo stesso modo...Cristoforo Colombo ha usato le sue NUOVE conoscenze e ha scoperto l'America. Qualcuno ha usato queste nuove conoscenze mettendole al servizio della INCONSAPEVOLEZZA, sterminando e sottomettendo gli indios.

    Non bisogna MAI dimenticare che l'homo ha ANCHE una natura "animale" (cioè l'INCONSAPEVOLEZZA).
    Le nuove CONOSCENZE che diventano nuova CONSAPEVOLEZZA producono evoluzione, una nuova VISIONE del MONDO e una NUOVA ETICA.
    Le nuove CONOSCENZE messe al servizio della INCONSAPEVOLEZZA (cioè della nostra natura animale), invece, non fanno altro che perpetuare e alimentare la nostra natura "animale" che c'è da sempre e ci sarà sempre: competizione, sopraffazione, violenza, dominio.

    La storia dell'umanità è un lento e progressivo cammino verso una sempre maggiore CONSAPEVOLEZZA che genera sempre nuova etica e nuove visioni del mondo.
    Tuttavia l'INCONSAPEVOLEZZA c'è è rimane perchè è insita nella nostra natura "animale".
    E tuttavia, il nostro grado complessivo di CONSAPEVOLEZZA continua a crescere grazie alle nuove CONOSCENZE che diventano NUOVA CONSAPEVOLEZZA.
    Detto questo...esisterà SEMPRE un Hitler che userà le nuove CONOSCENZE al servizio della propria natura animale, cioè dell'INCONSAPEVOLEZZA.
    Ultima modifica di xmanx; 22-06-2020 alle 12:51
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #93
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma tu che ne sai?
    Te dici solo cazzate. Parli di cose che non conosci.

    Sai cos'è Nature?
    Nature è una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale (insieme a Science). Viene pubblicata fin dal 4 novembre 1869.
    Molte sono le scoperte, provenienti da molti campi della ricerca scientifica, che sono state pubblicate su Nature, come articoli o lettere: ad esempio, la scoperta dei raggi X, la natura ondulatoria delle particelle, la scoperta dei neutroni, le scoperte sulla fissione nucleare, la struttura a doppia elica del DNA, la prima struttura molecolare di una proteina (la mioglobina), la tettonica a zolle, il buco dell'ozono, la prima clonazione di un mammifero (la pecora Dolly), il sequenziamento del genoma umano.

    Nature non pubblica filosofia. Non pubblica favolette. Pubblica ricerche scientifiche che vengono sottoposte a una severa valutazione dalla redazione scientifica.

    E ora che ti ho dato questa piccola lezioncina, l'ennesima, vai a STUDIARE perchè la tua IGNORANZA - ammantata da stupida arroganza - mi ha stufato.

    The Mental Universe

    R.C. Henry, Professor of Physics and
    Astronomy at Johns Hopkins University,
    Nature (436:29,2005)
    https://www.nature.com/articles/436029a

    "I fisici sono obbligati ad ammettere che l’universo è una costruzione 'mentale'. Il fisico pionieristico Sir James Jeans scrisse: 'L'attuale conoscenza scientifica è diretta verso una realtà non meccanica; l’universo comincia ad apparire piu’ come un grande pensiero che una grande macchina. La mente non sembra piu’ essere un intruso accidentale nel regno della materia, dovremmo invece salutarla come il creatore e governatore del regno della materia'. Andate oltre ed accettate l’indiscutibile conclusione. L’universo è immateriale, mentale e spirituale".
    Non so cosa voglia dire che l'universo è immateriale, mentale e spirituale, soprattutto l'ultima parola e non mi sembra nemmeno molto chiaro, almeno da una scorsa veloce all'artiocolo, il concetto espresso.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  4. #94
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    La parola ETICA può risultare limitante perchè spesso la si associa solo a concetti come "rubare" o "uccidere".
    Io estendo il concetto e preferisco parlare di VISIONE del MONDO che è un concetto più ampio della semplice ETICA…
    ...
    Detto questo...esisterà SEMPRE un Hitler che userà le nuove CONOSCENZE al servizio della propria natura animale, cioè dell'INCONSAPEVOLEZZA.
    dopo tutto quello che hai scritto, nulla è spiegato sul meccanismo per cui la conoscenza - che c'è senz'altro - dovrebbe determinare una cosa che chiami consapevolezza, e che non si capisce di cosa e quale nuova visione del mondo produrrebbe; non fai alcun esempio, anche solo astratto;

    in compenso, nel nuovo spiegone, a confondere ancora di più le cose, affermi che la conoscenza può essere anche al servizio dell'inconsapevolezza, e quindi non determinante in sé;

    boh ?!
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #95
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dopo tutto quello che hai scritto, nulla è spiegato sul meccanismo per cui la conoscenza - che c'è senz'altro - dovrebbe determinare una cosa che chiami consapevolezza, e che non si capisce di cosa e quale nuova visione del mondo produrrebbe; non fai alcun esempio, anche solo astratto;

    in compenso, nel nuovo spiegone, a confondere ancora di più le cose, affermi che la conoscenza può essere anche al servizio dell'inconsapevolezza, e quindi non determinante in sé;

    boh ?!
    Ti ho mostrato il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. Un passaggio che è avvenuto proprio grazie a una nuova CONOSCENZA (cioè che la natura non è governata da dio, ma ha una sua realtà oggettiva e indipendente governata dalle leggi fisiche) che si è tramutata in nuova CONSAPEVOLEZZA che ha generato una nuova VISIONE del MONDO e, quindi, una nuova ETICA.

    Se non sei in grado di comprendere un testo scritto non è colpa mia.
    Ultima modifica di xmanx; 22-06-2020 alle 14:18
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  6. #96
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ti ho mostrato il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. Un passaggio che è avvenuto proprio grazie a una nuova CONOSCENZA (cioè che la natura non è governata da dio, ma ha una sua realtà oggettiva e indipendente governata dalle leggi fisiche) che si è tramutata in nuova CONSAPEVOLEZZA che ha generato una nuova VISIONE del MONDO e, quindi, una nuova ETICA.
    Se non sei in grado di comprendere un testo scritto non è colpa mia.
    e io ti ho mostrato che questo presunto continuum di progresso etico è una bufala, perché nel Medioevo il razzismo non esisteva, mentre è iniziato proprio con quella meravigliosa evoluzione del Rinascimento, e poi dopo, con l'Illuminismo e la pretesa della scienza - anche in perfetta buona fede - di classificare gli esseri umani e le loro attitudini per "razza";
    tu stesso hai "confessato" che quella conoscenza non necessariamente produce consapevolezza, ma anche inconsapevolezza; quindi ?
    quindi, l'esempio vago e generico per cui si avrebbe uno sviluppo direzionale determinato verso un'evoluzione pregiata, è inconsistente;

    ritenta, sarai più fortunato
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #97
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @sapientino

    tu stesso hai "confessato" che quella conoscenza non necessariamente produce consapevolezza, ma anche inconsapevolezza;

    La nuova conoscenza produce nuova consapevolezza (NON produce inconsapevolezza).
    Ma NON in tutti e NON in modo automatico. Perchè il crescere in consapevolezza è un atto personale, una scelta personale, che può esserci o non esserci.
    La nuova conoscenza produce una evoluzione in chi l'assimila e la trasforma in nuova consapevolezza.
    Ma c'è sempre chi non fa questo passaggio e usa le nuove conoscenze mettendole al servizio della propria inconsapevolezza. E' da questo che è nato il razzismo.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  8. #98
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    @sapientino

    tu stesso hai "confessato" che quella conoscenza non necessariamente produce consapevolezza, ma anche inconsapevolezza;

    La nuova conoscenza produce nuova consapevolezza (NON produce inconsapevolezza).
    Ma NON in tutti e NON in modo automatico. Perchè il crescere in consapevolezza è un atto personale, una scelta personale, che può esserci o non esserci.
    La nuova conoscenza produce una evoluzione in chi l'assimila e la trasforma in nuova consapevolezza.
    Ma c'è sempre chi non fa questo passaggio e usa le nuove conoscenze mettendole al servizio della propria inconsapevolezza. E' da questo che è nato il razzismo.
    quindi, come sostengo io da sempre, tutto è determinato da una qualità dell'individuo - io te lo chiamo sentimento - non da una proprietà intrinseca alla conoscenza, visto che questa di per sé non produce automaticamente quella consapevolezza; quindi ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #99
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Anche la conoscenza è un sentimento ed anche il sentimento una conoscenza. Ma chi è nato prima l'uovo o la gallina?
    Immagina un animale unicellulare poi mi dirai se non impara a conoscere sentendo più che ragionando.
    Che vuoi ragionare di fronte ad un incendio che scotta?
    La fuga all'opposto,........ anche se non è ragionata.
    Animali siamo ed animali resteremo?
    Ultima modifica di crepuscolo; 23-06-2020 alle 00:33

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