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Discussione: Parole eterne

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Parole eterne

    Parole eterne, discorsi che restano nella Storia come sempre attuali...

    Steve Jobs: “Siate affamati, siate folli”

    Fondatore di Apple Inc., Amministratore delegato di Pixar Animation Studios prima dell’acquisto da parte della Walt Disney Company e persona dell’anno 2010 secondo il Financial Times. Steven Paul Jobs è da sempre un visionario, un

    precursore che fonda la propria fortuna mettendosi in gioco e credendo nel proprio potenziale. Nel 2005 il discorso di auguri ai laureandi di Stanford viene tenuto proprio da Steve Jobs. Il suo intervento è un vero e proprio testamento spirituale.

    […] “ Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l’amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l’unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l’avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate. (…)

    Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità. Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.” […]
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #2
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Leggendo queste parole penso che tutti abbiano un potenziale a cui ambire con successo!
    Io personalmente credo in quello che faccio e in quello che farò, ho scritto un bel romanzo che spero l'anno prossimo di pubblicare perchè spero che sia un successo, e ci credo talmente tanto che quello sarà solo il punto di partenza di una brillante carriera, segnata dall'affetto delle persone che mi sono vicine e anche di quelle che purtroppo non ci sono più.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    DA “IL GRANDE DITTATORE”


    L’indimenticabile Charlot nacque il 16 aprile 1889 nella periferia di Londra. Visse un’infanzia misera e difficilissima, tra la separazione dei genitori e i ricoveri della madre, nella quale però si già si manifesta il suo talento. A sette anni sale sul palcoscenico per cantare, a quattordici recita piccole parti in teatro, a diciannove anni entra in una compagnia di pantomime e in America scopre un mondo diverso e conosce finalmente miglioramento e libertà. A Hollywood si accorgono presto di lui e il produttore Mack Sennett gli fa firmare un contratto: la sua prima parte in un film risale al 1914. Via via nascono i suoi personaggi: prima Chas, poi il vagabondo Charlot, con l’indimenticabile bombetta e giacca stretta, i baffetti neri e i bastone di bambù. Nel 1918 Charlot lo conoscono tutti: è così famoso che firma un contratto da un milione di dollari con la First National. La sua fama non si ferma mai e oggi, anniversario della sua nascita, vogliamo ricordare quel celeberrimo film che contiene il discorso più famoso della storia del cinema: Il grande dittatore, straordinaria satira del nazismo che nel 1941 ottenne cinque candidature al premio Oscar.




    Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, neri o bianchi. Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere della reciproca felicità, ma non della reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti, la natura è ricca ed è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci ha fatto marciare, col passo dell’oca, verso l’infelicità e lo spargimento di sangue.

    Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi in noi stessi. Le macchine che danno l’abbondanza ci hanno dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’abilità ci ha resi duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che d’intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e di bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto.

    L’aviazione e la radio hanno ravvicinato le genti: la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. La mia voce raggiunge milioni di persone in ogni parte del mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che costringe l’uomo a torturare e imprigionare gente innocente. A quanti possono udirmi io dico: non disperate. L’infelicità che ci ha colpito non è che un effetto dell’ingordigia umana: l’amarezza di coloro che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. Qualunque mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.

    Soldati! Non consegnatevi a questi bruti che vi disprezzano, che vi riducono in schiavitù, che irreggimentano la vostra vita, vi dicono quello che dovete fare, quello che dovete pensare e sentire! Non vi consegnate a questa gente senz’anima, uomini-macchina, con una macchina al posto del cervello e una macchina al posto del cuore! Voi non siete delle macchine! Siete degli uomini! Con in cuore l’amore per l’umanità! Non odiate! Sono quelli che non hanno l’amore per gli altri che lo fanno.

    Soldati! Non combattete per la schiavitù! Battetevi per la libertà! Nel diciassettesimo capitolo di san Luca sta scritto che il regno di Dio è nel cuore degli uomini. Non di un solo uomo, non di un gruppo di uomini, ma di tutti voi. Voi, il popolo, avete il potere di creare le macchine, di creare la felicità, voi avete la forza di fare che la vita sia una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia, usiamo questa forza, uniamoci tutti e combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia agli uomini la possibilità di lavorare, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.

    Promettendo queste cose i bruti sono saliti al potere. Mentivano: non hanno mantenuto quella promessa e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavo il popolo, allora combattiamo per quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, l’avidità, l’odio e l’intolleranza, combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati uniamoci in nome della democrazia.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  4. #4
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    Dirò alla Camera quello che ho detto a coloro che hanno aderito a questo governo: Non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo davanti a noi un calvario del tipo più grave. Abbiamo davanti a noi molti, molti lunghi mesi di lotta e di sofferenza.

    Voi domandate, qual è la nostra politica? Vi dirò: è fare la guerra, per mare, terra e cielo, con tutta la nostra potenza e con tutta la forza che Dio può darci; fare la guerra contro una mostruosa tirannia, mai superata nell'oscuro e deplorevole catalogo dei crimini umani. Questa è la nostra politica. Voi domandate, qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una sola parola: la vittoria. La vittoria a tutti i costi – La vittoria nonostante tutto il terrore – La vittoria, per quanto lunga e difficile la strada possa essere, perché senza la vittoria non c'è sopravvivenza.»

    Winston Churchill, 13 maggio 1940. Il primo ministro britannico lo pronunciò davanti alla Camera dei Comuni, a Londra, esigendo la collaborazione e il sacrificio per sconfiggere la Germania quando la II Guerra Mondiale era già iniziata da otto mesi. Questa frase (Lacrime, sudore e sangue) è passata alla storia, e Churchill l’ha ripetuta in altri discorsi. Questo intervento ha letteralmente cambiato il corso della guerra, perché è riuscito a restituire la speranza a un Paese terrorizzato.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
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  5. #5
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    Isabella Baumfree (nota come Sojourner Truth): “Ain’t I a Woman?”

    Isabella Baumfree nasce in schiavitù nello stato di New York agli inizi del ‘700 e subisce le tirannie di diversi padroni prima di ottenere la libertà nel 1827. Qualche anno dopo Isabelle cambia il suo nome in Sojourner Truth e viaggia per gli Stati Uniti predicando a favore dell’abolizione della schiavitù e sostenendo i diritti delle donne. Proprio in una di queste occasioni la Truth colpisce l’intera platea con un discorso destinato a rimanere nelle storia e di cui si sono tramandate diverse versioni.

    [...] “Quell’uomo là dice che le donne bisogna aiutarle a salire in carrozza, che bisogna prenderle in braccio se c’è una pozzanghera e che bisogna dargli il posto migliore. A me non mi ha mai aiutato nessuno a salire in carrozza o a saltare le pozzanghere, e nessuno mi ha dato il posto migliore!(...) E non sono forse una donna anche io?Guardatemi! (...) Ho arato, ho fatto la semina, ho raccolto il grano, e nessuno mi teneva testa! E non sono forse una donna anche io? (...) Qull’ometto là vestito di nero, poi, dice che le donne non possono avere gli stessi diritti degli uomini perchè Cristo non era una donna! Sì, ma da dov’è uscito fuori il vostro Cristo? Da Dio e da una donna! L’uomo non c’entra niente”
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
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  6. #6
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Quando siete felici, fateci caso di Kurt Vonnegut.
    Una raccolta di discorsi, tenuti dal '78 al 2004, a laureandi.
    Uno dei suoi capolavori.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  7. #7
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Quando siete felici, fateci caso di Kurt Vonnegut.
    Una raccolta di discorsi, tenuti dal '78 al 2004, a laureandi.
    Uno dei suoi capolavori.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    mercoledì, 15 Agosto 2012


    “Se dovessi darvi un solo consiglio per il vostro futuro, allora vi direi: mettete gli occhiali da sole! Perché i benefici dell’impiego a lungo termine degli occhiali da sole sono stati provati scientificamente, mentre tutti gli altri consigli che ho da darvi sono basati, nulla più, sulla mia vagolante esperienza. Comunque eccoli.Godetevi la bellezza e la forza della vostra giovinezza. Fregatevene del resto.
    Non capirete quella bellezza e quella forza se non quando se ne saranno andate.
    Ma credetemi quando, fra vent’anni, guarderete le vostre vecchie foto, allora vi ricorderete, in un modo che adesso non potete nemmeno immaginare, quante possibilità c’erano dietro a voi e che fantastico aspetto avevate. Perché, sapete, non siete grassi come credete!

    Non preoccupatevi del futuro. Oppure, preoccupatevene, ma sapendo che tanto è un gesto inutile. Non vi aiuterà più di quanto masticare un chewing gum vi possa aiutare a risolvere un problema di algebra.

    I veri problemi della vita tendono ad essere cose che mai prima hanno incrociato le vostre preoccupazioni. Quel tipo di cosa che ti fulmina verso le quattro di un martedì qualunque.

    Fate, ogni giorno, una cosa che vi spaventi.

    Cantate.

    Non siate avventati con i cuori degli altri, ma non tollerate chi è avventato con il vostro cuore.

    E non perdete il vostro tempo con la gelosia.

    Vi accadrà di essere in testa, altre volte indietro. È una corsa lunga, ma alla fine è una corsa solo con voi stessi però.

    Ricordatevi dei complimenti che riceverete e dimenticate gli insulti.

    Conservate le vecchie lettere d’amore.

    Gettate via i vecchi estratti conto.

    Stiratevi spesso!

    Non sentitevi in colpa se non sapete cosa volete fare della vostra vita. Le persone più interessanti che conosco non sapevano cosa fare della loro vita quando avevano 22 anni. E alcuni dei più interessanti quarantenni che oggi io conosco non lo sanno ancora adesso. Prendete molto calcio. Siate gentili con le vostre ginocchia, quando cederanno vi mancheranno!

    Forse vi sposerete, forse no. Forse avrete dei bambini, forse no. Forse divorzierete a 40 anni, forse ballerete sul tavolo al party per le vostre nozze d’oro.

    In ogni caso, non congratulatevi troppo con voi stessi e nemmeno state troppo a borbottare contro voi stessi.

    Le vostre scelte saranno per metà frutto del caso, è così per tutti.

    Godetevi il vostro corpo. Usatelo in tutti i modi che potete. Non abbiate paura di lui o di cosa la gente pensa di lui. È il più grande strumento che mai avrete.

    Danzate, anche se non avete altro posto per farlo che la vostra camera.

    Leggete le istruzioni per l’uso, anche se non le seguirete.

    Non leggete le riviste di moda, vi faranno solo incazzare!

    Sforzatevi di conoscere i vostri genitori, non potete mai sapere quando se ne andranno.

    Siate gentili con i vostri fratelli e fratellastri. Sono il miglior legame che avete con il vostro passato e quelli che, più probabilmente, vi rimarranno attaccati nel futuro.

    Cercate di capire che gli amici vanno e vengono, ma alcuni, pochi, è bene tenerli stretti.

    Lavorate duro per costruire ponti sulla terra e nella vita, poiché più vecchi sarete più avrete bisogno di gente che vi conosceva quando eravate giovani.

    Vivete a New York almeno una volta, ma andatevene via prima di diventare troppo duri.

    Vivete in California almeno una volta, ma andatevene via prima di diventare troppo molli.

    Accettate alcuni inevitabili verità, tipo: i prezzi saliranno, i politici avranno delle amanti e voi diventerete vecchi. Quando lo diventerete, vi verrà da fantasticare che ai vostri tempi i prezzi erano ragionevoli, i politici persone nobili e i figli rispettavano i genitori.

    Ah! Rispettate i vostri genitori.

    Non aspettatevi aiuto da nessuno. Magari avete investito in azione sicure, magari avete una moglie sanissima ma non potete mai sapere quando tutto decide di andare storto.

    Non sprecate troppo tempo con i vostri capelli! O quando avrete 40 anni vi sembrerà di averne 85!

    E infine, guardatevi da quelli che vi danno consigli. Ma anche siate pazienti con loro. Dare consigli è un modo di avere nostalgia. È un modo di ripescare il proprio passato dall’oblio e di liberarsene. Riverniciando le pareti brutte e dandogli un valore che prima non aveva. E comunque alla fine, fidatevi di me, mettete sti occhiali da sole!


    (Kurt Vonnegut)
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  9. #9
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    In Questa è l'acqua di David Foster Wallace, c'è un discorso del 2005 a dei neo laureati.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  10. #10
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    Merde
    Pierre Jacques Étienne, visconte di Cambronne

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