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Discussione: Conosci te stesso, dentro e fuori

  1. #1
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    Conosci te stesso, dentro e fuori

    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #2
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    Grande Turbo.
    Ottimo contributo.
    Ovviamente, tutto ciò che dice il guru nel video è assolutamente VERO.
    Ma facciamo un gioco: proviamo a metterci nei panni di chi non ha mai sentito simili discorsi...immaginiamo che un navigatore immaginario, Alex, cresciuto nella cultura occidentale, guardi questo video. Che cosa penserebbe Alex?

    Probabilmente penserebbe una casa tipo questa:
    "Ma chi è sto tizio? Che sta dicendo? Sta dicendo che io non sono ciò che penso...non sono ciò che amo...non sono ciò che indosso. Sta dicendo che io non sono le mie credenze, le mie fedi, i miei affetti, i miei desideri. Sta dicendo che io non sono le mie esperienze e le convinzioni profonde che ho maturato dalle mie esperienze. Sta dicendo che io non sono ciò che la cultura in cui vivo mi ha trasmesso.
    Sta dicendo che per comprendere ciò che io effettivamente sono devo mettere da parte il mio "io", cioè la mia percezione della realtà, le mie credenze, le mie fedi, le mie convinzioni, le mie esperienze, la mia cultura, i miei desideri, i miei affetti, i miei legami, le mie cose.
    In sostanza sta dicendo una cosa assurda perchè sono proprio tutte queste cose che determinano ciò che io sono. Se le mettessi da parte, ciò che io sono non esisterebbe più perchè sono proprio tutte queste cose che determinano la mia individualità e ciò che io sono".

    E, mettendomi nei panni di Alex, non potrei francamente dargli torto.
    Qual è l'errore commesso dal guru?
    L'errore del guru è quello di indicare un "modo diverso di pensare e di rapportarmi alla realtà" senza fornire le basi razionali per giustificare il perchè io dovrei pensare in un modo diverso e dovrei rapportarmi in modo diverso alla realtà.
    Il guru dice: "Metti da parte tutto ciò che pensi, tutto ciò in cui credi, tutto ciò che sai o credi di sapere, tutti i tuoi affetti e i legami con le persone e le cose, tutti i tuoi desideri. E solo allora scoprirai chi sei veramente".
    Ottimo.
    Però NON dice PERCHE' funziona così.
    Cioè il guru sta chiedendo un "atto di fede" nelle sue parole e nella sua visione del mondo. Sta dicendo "credi a ciò che ti dico", ma non sta dicendo IN BASE A COSA dovrei credere a una simile narrazione.
    Quali sono le basi razionali della visione del mondo proposta dal guru?
    Il guru non le dice. Non dice PERCHE' ciò che io veramente sono si troverebbe al-di-là di tutte le mie credenze, fedi, aspettative, desideri, pensieri, idee, esperienze.
    E siccome non dice il PERCHE' allora sta chiedendo un atto di fede nelle sue parole e nella sua visione del mondo. Il che non lo rende molto diverso da un papa, da un rabbino, da un imam o da un ateo.

    A questo si aggiunge il problema che la nostra cultura occidentale, il nostro modo di pensare e di vedere le cose e la realtà radicato in millenni di cultura occidentale, è basata sul "cogito, ergo sum".
    Cioè è basata sul paradigma: io penso, dunque sono. E ciò che penso determina ciò che io sono.
    Questo paradigma è basato sul fatto che quando si ha un'idea evidente questa corrisponderà necessariamente alla realtà...quanto meno alla MIA realtà, quindi a ciò che io sono.

    Quindi, il nostro Alex, ammesso e non concesso che CAPISCA ciò che il guru sta dicendo (cioè semplicemente CAPISCA a livello razionale, a prescindere dal fatto di essere d'accordo o meno col guru) si trova poi davanti al paradosso che tutto ciò che gli è stato insegnato fin da piccolo è l'esatto CONTRARIO di ciò che il guru va dicendo.
    Se è vero il paradigma "io penso, dunque sono"...se sono intimamente convinto che il mio io consiste nella mia percezione della realtà, nella mia esperienza e in quello che penso a partire dalla mia percezione della realtà e dalla mia esperienza...allora come posso immaginare e accettare il fatto che, ciò che io effettivamente sono, si trova al-di-là e oltre la mia percezione della realtà, la mia esperienza e i pensieri che nascono dalla mia percezione della realtà e dalla mia esperienza? Questo è il paradosso che vive Alex. Ed è un bel paradosso da superare.
    E quindi, se non si forniscono basi razionali sul PERCHE' Alex, cresciuto nella cultura occidentale del "cogito ergo sum", dovrebbe accettare una simile narrazione è molto difficile che Alex possa prendere anche solo minimamente in considerazione la visione del mondo del guru-incantatore-di-serpenti.

    La domanda quindi è: esistono delle basi RAZIONALI che giustificano la narrazione del nostro guru-incantatore-di-serpenti?
    La risposta è SI.
    E queste basi razionali ce le fornisce la Scienza.
    La Fisica quantistica ha scoperto che ciò che noi percepiamo come "reale" e che "pensiamo" è prodotto dal nostro cervello. E ha scoperto che il nostro cervello è solo una "macchina" che elabora impulsi bio-elettrici e costruisce per noi una "realtà virtuale" (un videogame dove ci sono "cose" distinte e separate che si muovono nello spazio-tempo, dove le cose "nascono" e "muoiono", dove c'è la mia percezione della realtà, il mio "io", la mia gioia e il mio dolore, dove ci sono le mie convinzioni e le mie "fedi") che esiste tutta e SOLO nella nostra mente.
    Là fuori esiste dunque una "realtà vera" che E' OLTRE ciò che il nostro cervello percepisce (il videogame) nella quale si trova anche il nostro vero "io"...cioè ciò che io effettivamente sono al-di-là del videogame creato dal nostro cervello.

    Questa è una REALTA' OGGETTIVA dimostrata dalla Scienza.
    E' questa la base razionale che rende VERA la narrazione del nostro guru-incantatore-di-serpenti.

    E quindi qui ritorniamo al dilemma della scelta tra "la pillola blu e la pillola rossa" della saga di Matrix.
    Scegli la pillola blu e domani ti risveglierai nel tuo letto e crederai a quello che vuoi.
    Scegli la pillola rossa e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio.
    NESSUNO può fare questa scoperta e questo viaggio per te. Solo tu puoi farlo.
    Ma alla base ci deve essere la certezza che esiste una "realtà vera" al-di-là del videogame creato dal nostro cervello nella quale c'è anche ciò che io sono veramente. E per scoprire questa "realtà vera" DEVO METTERE DA PARTE IL VIDEOGAME creato dal nostro cervello (videogame dove ci sono i miei pensieri, le mie credenze, le mie esperienze, le mie fedi, i miei legami, la mia percezione delle cose, il mio "dio" etc etc).
    E ci deve essere la curiosità e la voglia di scoprire che cos'è questa realtà vera, come è fatta e come funziona.

    Se non c'è questa curiosità di voler scoprire, ogni discorso è VANO. Proprio perchè si tratta di una SCOPERTA PERSONALE (e non di una fede trasmessa da qualcun altro) e nessuno può scoprire questa "realtà vera" al posto tuo. Nessuno può fare questo viaggio al posto tuo.
    Ultima modifica di xmanx; 11-07-2020 alle 12:28
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  3. #3
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    La nostra guida spirituale faceva un esempio, se riesco a ricordarlo bene, per evidenziare dei diversi livelli di "realtà" fruibile. Se tu osservi da lontano un laghetto, uno specchio d'acqua, all'inizio distingui a malapena un colore verde azzurro che appare fra la terra intorno. Avvicinandoti un po', il laghetto ti appare più grande e riesci a cogliere delle piccole ondine che si muovono al vento. Quando sei sulla riva, vedi pesci muoversi, alghe sul fondo, una piccola imbarcazione in lontananza. Se poi vuoi osservare l'acqua da vicino, con un microscopio speciale potresti osservare un brulichio di microrganismi che si muovono vorticosamente. Cos'è realmente quello che tu chiami "lago"? Dipende dal punto di vista. Ma la mia sensazione è che i punti di vista possano essere infiniti. E qui ammetto che al discorso mi manca una conclusione...forse me la sono dimenticata, forse è bene così...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
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  4. #4
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    Limitando il discorso all'interno del nostro corpo e degli strumenti che il nostro corpo possiede, possiamo dire che esistono DUE tipi di realtà percepita.
    Una percezione "fisica" che crea la realtà per come essa fisicamente ci appare.
    E una percezione "psicologica" che crea la realtà per come noi la pensiamo.

    La percezione "fisica" è quella che abbiamo attraverso il cervello e il sistema sensoriale. In generale, la nostra percezione "fisica" è uguale per tutti. Il nostro cervello ci fa percepire "cose" distinte e separate che si muovono nello spazio-tempo, ci fa percepire le cose che "nascono", "invecchiano" e "muoiono", ci fa pecepire le "cose" con un loro colore e una loro forma, ci fa percepire me distinto e separato da te. Ci fa percepire me distinto e separato da una sedia, da un tavolo, come anche da un cane o da una pianta. Ci fa percepire che le cose possono essere solide o liquide, calde o fredde.
    Questa percezione "fisica" è uguale per tutti perchè tutti abbiamo un cervello fatto allo stesso modo e un sistema sensoriale fatto allo stesso modo e che funziona allo stesso modo.
    La percezione "fisica" cambia e diventa relativa solo in base alla distanza. Il nostro cervello crea per noi la percezione dello spazio tridimensionale e opera, incessantemente, una rielaborazione delle "immagini" in base alla "scala di grandezza". Ci fa apparire più piccole e indistinte le cose pù "lontane". E ci fa apparire più chiare, nitide e dettagliate, le cose più "vicine". Sempre tenendo presente che sia le "immagini che vediamo" che la percezione di "lontananza" e "vicinanza" sono, esse stesse, delle creazioni del nostro cervello legate alla creazione della percezione dello spazio tridimensionale.
    Tuttavia il cervello è in grado di elaborare segnali elettromagnetici solo all'interno di una precisa gamma di valori. Non è in grado, ad esempio, di "vedere" gli atomi, nè di vedere gli infrarossi nè di udire gli ultrasuoni.
    Quindi, il cervello elabora dei segnali elettromagnetici all'interno di una precisa gamma di valori, e costruisce per noi, a partire da questi segnali elettromagnetici, la nostra percezione della "realtà fisica".
    Questa "realtà fisica" costruita dal nostro cervello è il primo componente del "videogame" che noi pensiamo sia la realtà.
    La Scienza ha infatti dimostrato che lo spazio tridimensionale, le cose vicine o lontane, le cose distinte e separate, le cose calde o fredde...tutto questo bel videogame costruito dal nostro cervello NON HA NULLA a che vedere con la "realtà vera".
    Da un punto di vista puramente fisico, la "realtà vera" NON E' come ce la dipinge il nostro cervello. Ciò che percepiamo attraverso il cervello è solo un videogame creato dal cervello stesso che NON HA NULLA a che vedere con la "realtà vera" per come essa fisicamente è effettivamente fatta e funziona.

    Questo è il primo punto.
    Poi c'è il secondo punto. La percezione "psicologica".
    La percezione psicologica avviene nella nostra mente e crea la percezione del nostro "io", delle altre persone e di come viviamo le nostre relazioni con le altre persone e con le cose in generale. La percezione psicologica crea la realtà come noi la pensiamo, sulla base delle esperienze pregresse e del nostro livello di consapevolezza (dove per consapevolezza si intende il livello di sviluppo della nostra "natura superiore" rispetto alla nostra "natura inferiore"). E determina le nostre credenze e il modo in cui noi viviamo le nostre relazioni.
    Se un bambino da piccolo è stato picchiato dai suoi genitori, penserà che il mondo è un luogo insicuro in cui non c'è da fidarsi di nessuno, manterrà sempre una certa diffidenza verso le persone e verso le figure autoritarie.
    Se un adolescente non vive la emancipazione adolescenziale e il distacco psicologico dai suoi genitori tenderà a rimanere nella condizione di figlio e sostituirà la figura dei genitori con una istituzione che lo faccia sentire al sicuro: la chiesa e l'idea di un dio "padre" o "madre" a seconda dei gusti, l'esercito, l'azienda per cui lavora etc
    Se un bambino è stato umiliato da piccolo tenderà a costruire la sua identità di adulto attorno al suo narcisismo, mettendo sè stesso al centro di tutto e sopra tutto.
    etc etc

    Anche la percezione "psicologica" della realtà è una costruzione del nostro cervello ed è il secondo componente del videogame (il primo componente è la percezione "fisica") creato dal nostro cervello. Videogame che per noi è la realtà vera, ma che è, in effetti, solo una costruzione del nostro cervello.

    Bene.
    La "realtà vera" e come essa è fatta e funziona si trova quindi al-di-là del videogame creato dal nostro cervello.
    Tuttavia noi possiamo SOLO indicare che esiste una PORTA e che la "realtà vera" si trova al-di-là di quella porta.
    Se uno non varca quella porta NESSUNO può farlo al posto suo.
    Questo è il punto: la Scienza ci ha dimostrato in MILLE MODI che quella porta esiste.
    Questo è un dato di fatto. Un dato OGGETTIVO.
    Non sappiamo nel dettaglio cosa ci sia DOPO quella porta. Ma molte cose le sappiamo.
    Poi...uno può far finta che quella porta non esiste e non si pone MAI il problema di superarla e continua a vivere bello e beato nel videogame costruito dal suo cervello, con le sue credenze, le sue fedi e le sue certezze. Fatti suoi.
    Ognuno vive come può e come sa.
    D'altra parte c'è chi ancora vive pensando che la Terra è piatta e che il Sole ruota attorno alla Terra.
    Contento lui...contenti tutti.
    Ultima modifica di xmanx; 11-07-2020 alle 16:01
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  5. #5
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    Quello che noi vediamo, sentiamo e percepiamo credo sia l'optimum per muoverci e vivere questa realtà.
    Come ci muoveremmo se vedessimo gli atomi svolazzare? O se dal lago in lontananza invece di vedere i contorni vedessimo i pesci o gli animali unicellulari? Io credo che il nostro cervello andrebbe in tilt.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Quello che noi vediamo, sentiamo e percepiamo credo sia l'optimum per muoverci e vivere questa realtà.
    Come ci muoveremmo se vedessimo gli atomi svolazzare? O se dal lago in lontananza invece di vedere i contorni vedessimo i pesci o gli animali unicellulari? Io credo che il nostro cervello andrebbe in tilt.
    Certamente.
    Ma non hai colto il punto centrale del 3d.
    Il cervello costruisce per noi una "realtà virtuale" (un videogame) ed è fatto perchè noi possiamo vivere all'interno di questo videogame con le sue logiche e le sue regole.
    Ma un conto è vivere all'interno di questa "realtà virtuale" costruita dal nostro cervello pensando che questa sia la "realtà vera" e la sola e unica realtà esistente.
    Altro conto è vivere all'interno di questa "realtà virtuale" costruita dal nostro cervello avendo la CONSAPEVOLEZZA che quella che vediamo davanti agli occhi è solo una "realtà virtuale" costruita dal nostro cervello...e che esiste una "realtà vera", in cui noi siamo inseriti ed esistiamo, che è al-di-là di ciò che il nostro cervello percepisce e che funziona con altre logiche ed altre regole rispetto alla "realtà virtuale" costruita dal nostro cervello.

    Le domande quindi sono:
    - che cosa è reale?
    - che cosa è IL reale e come funziona?
    - chi sono io?
    - chi sono io all'interno del videogame creato dal nostro cervello e chi sono io nella "realtà vera" (cioè IL reale) che è oltre e al-di-là del videogame creato dal nostro cervello?

    C'è spazio per molte domande.
    E sono lo stesso tipo di domande che animarono Cristoforo Colombo e che lo spinsero ad intraprendere il viaggio che lo portò oltre la "realtà percepita" dai suoi contemporanei...e lo portarono a scoprire un "nuovo mondo".

    Certo. Non tutti siamo Cristoforo Colombo. Non tutti abbiamo la sua curiosità e il suo coraggio. Ma è bene sapere che non lo siamo per scelta. Cioè scegliamo di continuare a vivere nell'ignoranza perchè, in fondo, l'ignoranza è più comoda.
    Ultima modifica di xmanx; 12-07-2020 alle 11:40
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  7. #7
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    A volte penso che, dopo esserci fatte innumerevoli domande, indagato e ricercato in ogni dove, cercato le risposte elementari sulla nostra esistenza, arrivati finalmente a quella stanchezza del ricercare, allo sfinimento delle menti...Nel silenzio, nel Vuoto, allora potrebbe arrivare una risposta, solo allora. Ma è quella sbagliata, diceva qualcuno...
    A parte gli scherzi, questa mente menzognera l'abbiamo e va usata. Ma solo nella sua finale immobilità potrebbe intravvedersi una luce. Però chi non prova rimane dove è. Meglio per lui, si risparmia tanti arrovellamenti. Rimane il fatto che, come scriveva Pessoa,
    "C'è, tra me e il mondo, una nebbia che impedisce che io veda le cose come veramente sono – come sono per gli altri".
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

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  8. #8
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    Il mio sguardo è nitido come un girasole.
    Ho l'abitudine di camminare per le strade
    guardando a destra e a sinistra
    e talvolta guardando dietro di me...
    E ciò che vedo a ogni momento
    è ciò che non avevo mai visto prima,
    e so accorgermene molto bene.
    So avere lo stupore essenziale
    che avrebbe un bambino se, nel nascere,
    si accorgesse che è nato davvero...
    Mi sento nascere a ogni momento
    per l'eterna novità del Mondo...

    Credo al mondo come a una margherita,
    perché lo vedo. Ma non penso ad esso,
    perché pensare è non capire...
    Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui,
    (pensare è un'infermità degli occhi)
    ma per guardarlo ed essere in armonia con esso...

    Io non ho filosofia: ho sensi.
    Se parlo della Natura, non è perché sappia ciò che è,
    ma perché l'amo, e l'amo per questo
    perché chi ama non sa mai quello che ama,
    né sa perché ama, né cosa sia amare...

    Amare è l'eterna innocenza,
    e l'unica innocenza è non pensare
    ...

    (Pessoa)
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
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  9. #9
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    E sono lo stesso tipo di domande che animarono Cristoforo Colombo e che lo spinsero ad intraprendere il viaggio che lo portò oltre la "realtà percepita" dai suoi contemporanei...e lo portarono a scoprire un "nuovo mondo".

    Certo. Non tutti siamo Cristoforo Colombo. Non tutti abbiamo la sua curiosità e il suo coraggio. Ma è bene sapere che non lo siamo per scelta. Cioè scegliamo di continuare a vivere nell'ignoranza perchè, in fondo, l'ignoranza è più comoda.
    Hai scelto l'esempio sbagliato, perché Colombo fu ispirato da Dio per il suo viaggio. Dio favorì anche la nascita degli Stati Uniti e la loro potenza, secondo questa profezia in 1 Nefi 13:10-19, del 600-592 a.C.:

    E guardai, e vidi molte acque, e dividevano i Gentili dalla stirpe dei miei fratelli. E l’angelo mi disse: - Vedi, la collera di Dio è sulla stirpe dei tuoi fratelli. - Guardai e vidi un uomo fra i Gentili, che era separato dalla stirpe dei miei fratelli da molte acque; e vidi lo Spirito di Dio che scese ed agì su quell’uomo ed egli partì sulle grandi acque fino alla stirpe dei miei fratelli, che erano sulla terra promessa. E vidi che lo Spirito di Dio agiva su altri Gentili; e questi uscirono di cattività, sulle grandi acque. E vidi grandi moltitudini di Gentili sulla terra promessa; e vidi che la collera divina era sulla stirpe dei miei fratelli; e furono dispersi davanti ai Gentili e battuti. E vidi lo Spirito di Dio, che era sui Gentili, ed essi prosperarono ed ottennero la terra in eredità; e vidi che erano bianchi e bellissimi, come era il mio popolo, prima che fosse sterminato. Ed io, Nefi, vidi che i Gentili che erano usciti di cattività si umiliarono davanti al Signore; ed il suo potere li accompagnò. E vidi che la loro madre-patria si schierava sulle acque e pure sulla terra, per combattere i Gentili, che erano sulla terra promessa. E vidi che il potere di Dio era con loro e che la collera di Dio era su tutti quelli che si erano adunati per combatterli. Ed io, Nefi, vidi che i Gentili, che erano usciti di cattività, furono liberati, per potenza divina, dalle mani di tutte le altre nazioni.

    Lo so, tu sei convinto che tutte queste cose siano invenzioni di uomini e di possedere una grande intelligenza che vuole liberare gli omuncoli che credono nel Dio personale. Ma sono proprio profezie come questa che testimoniano che sei tu l'omuncolo, che pieno del proprio io vorrebbe distruggere il Dio personale.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    A volte penso che, dopo esserci fatte innumerevoli domande, indagato e ricercato in ogni dove, cercato le risposte elementari sulla nostra esistenza, arrivati finalmente a quella stanchezza del ricercare, allo sfinimento delle menti...Nel silenzio, nel Vuoto, allora potrebbe arrivare una risposta, solo allora. Ma è quella sbagliata, diceva qualcuno...
    A parte gli scherzi, questa mente menzognera l'abbiamo e va usata. Ma solo nella sua finale immobilità potrebbe intravvedersi una luce. Però chi non prova rimane dove è. Meglio per lui, si risparmia tanti arrovellamenti. Rimane il fatto che, come scriveva Pessoa,
    "C'è, tra me e il mondo, una nebbia che impedisce che io veda le cose come veramente sono – come sono per gli altri".
    Farsi delle domande è importante. Più importante di trovare le risposte.
    Perchè è solo facendoci domande che riusciamo a scardinare il "velo" della mente e i nostri schemi mentali consolidati che ci impediscono di guardare oltre.

    Diceva un tale:
    Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.
    Ultima modifica di xmanx; 12-07-2020 alle 12:39
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  11. #11
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    Forse può essere un meccanismo infantile...quando ci facevamo mille perché e li rivolgevamo ai nostri genitori. A causa dell'autorità che a loro attribuivamo accettavamo come indiscutibili le loro risposte. Penso che esista molta gente rimasta ad una fase infantile, prende da qualcuno liberamente scelto certe risposte e smette di farsi domande.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
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    pur di legittimare la propria logica."

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  12. #12
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    Lo so, tu sei convinto che tutte queste cose siano invenzioni di uomini e di possedere una grande intelligenza che vuole liberare gli omuncoli che credono nel Dio personale. Ma sono proprio profezie come questa che testimoniano che sei tu l'omuncolo, che pieno del proprio io vorrebbe distruggere il Dio personale.
    Non sono convinto di possedere una grande intelligenza.
    Ma ho intelligenza sufficiente per capire quando uno è un ciarlatano.

    Non è tanto il dilemma sul dio-persona che mi interessa discutere con te.
    Ma il ruolo delle cosiddette "profezie".
    Profezie=tentativo patetico di piegare la realtà alle proprie convinzioni e alle proprie aspettative.

    La ricerca ossessiva delle profezie è un tentativo patetico di cercare continue conferme alle proprie aspettative e alla propria visione del mondo.
    Ti sei costruito nella tua mente una narrazione della realtà che NON HA nessuna base oggettiva e che serve unicamente a TE, per alleviare e anestetizzare il tuo dolore e il tuo terrore. E cerchi ossessivamente "profezie" inventate da coloro che hanno avuto il tuo stesso dolore e il tuo stesso terrore per trovare conferme alla narrazione che ti sei inventato.

    Invece di continaure a elencare profezie in modo ossessivo e compulsivo....cerca di farti DOMANDE.
    Ultima modifica di xmanx; 12-07-2020 alle 14:02
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  13. #13
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    Profezie=tentativo patetico di piegare la realtà alle proprie convinzioni e alle proprie aspettative.

    La ricerca ossessiva delle profezie è un tentativo patetico di cercare continue conferme alle proprie aspettative e alla propria visione del mondo.
    Ti sei costruito nella tua mente una narrazione della realtà che NON HA nessuna base oggettiva e che serve unicamente a TE, per alleviare e anestetizzare il tuo dolore e il tuo terrore. E cerchi ossessivamente "profezie" inventate da coloro che hanno avuto il tuo stesso dolore e il tuo stesso terrore per trovare conferme alla narrazione che ti sei inventato.
    Intanto sei tu che per piegare la realtà alle tue convinzioni e aspettative affermi che tutti coloro che scrissero profezie, poi avveratesi, furono ciarlatani.
    Partendo da questo presupposto falso, che si chiama calunnia, puoi sparare tutte le cazzate che vuoi!
    Complimenti per le domande che ti poni!
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    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #14
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    Il mio sguardo è nitido come un girasole.
    Ho l'abitudine di camminare per le strade
    guardando a destra e a sinistra
    e talvolta guardando dietro di me...
    E ciò che vedo a ogni momento
    è ciò che non avevo mai visto prima,
    e so accorgermene molto bene.
    So avere lo stupore essenziale
    che avrebbe un bambino se, nel nascere,
    si accorgesse che è nato davvero...
    Mi sento nascere a ogni momento
    per l'eterna novità del Mondo...

    Credo al mondo come a una margherita,
    perché lo vedo. Ma non penso ad esso,
    perché pensare è non capire...
    Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui,
    (pensare è un'infermità degli occhi)
    ma per guardarlo ed essere in armonia con esso...

    Io non ho filosofia: ho sensi.
    Se parlo della Natura, non è perché sappia ciò che è,
    ma perché l'amo, e l'amo per questo
    perché chi ama non sa mai quello che ama,
    né sa perché ama, né cosa sia amare...

    Amare è l'eterna innocenza,
    e l'unica innocenza è non pensare
    ...

    (Pessoa)
    Io credo che ci siano vari modi di pensare, compreso quello di pensare innocentemente.

  15. #15
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Intanto sei tu che per piegare la realtà alle tue convinzioni e aspettative affermi che tutti coloro che scrissero profezie, poi avveratesi, furono ciarlatani.
    Partendo da questo presupposto falso, che si chiama calunnia, puoi sparare tutte le cazzate che vuoi!
    Complimenti per le domande che ti poni!
    Già.
    Proprio come si è avverata la profezia del ritorno di Gesù il 22 ottobre 1844.
    O, come disse la tua amichetta Ellen White, Gesù ritornerà nel giugno del 1845. E poi nel settembre del 1845. E poi nel 1856.

    Ora vai...cercati un'altra profezia che confermi i tuoi deliri.
    Ah...per tua conoscenza, il tuo evocare continuamente in modo compulsivo e ossessivo le "profezie" che confermano i tuoi deliri si chiama "sindrome di Festinger", dal nome del sociologo Leon Festinger [1919-1990] che per primo studiò il fenomeno nel 1956.

    Sindrome di Festinger = “dissonanza cognitiva”.

    Quando i fatti smentiscono credenze molto radicate, coloro che sono affetti dalla Sindrome di Festinger, difficilmente riusciranno ad abbandonarle, preferendo piuttosto cercare (fino anche a inventarle) prove che possano aiutarli a conservare intatte tali credenze.

    Un perfetto esempio di questo stato psicologico è ciò che accadde con la setta degli avventisti e la famosa profezia del ritorno di Gesù il 22 ottobre 1844.

    La Sindrome di Festinger spiega perché tante persone credono all’incredibile e, soprattutto, perché continuano a farlo anche dopo che gli è stato dimostrato che le cose sono diverse da come pensano.

    Invece di continuare a elencare "profezie" dovresti consultare uno psicologo. Ma uno bravo eh. Che ti spieghi per bene come mai tu hai continuamente bisogno di cercare "profezie" che confermino i tuoi deliri. La buona notizia è che dalla Sindrome di Festinger si può guarire.

    Tra l'altro, conoscere la Sindrome di Festinger e i suoi meccanismi, rientra totalmente nell'argomento di questo 3d: conosci te stesso. Conoscere se stessi e i meccanismi della propria mente è fondamentale in ogni tipo di "cammino spirituale". Altrimenti si rischia di prendere lucciole per lanterne.
    Ultima modifica di xmanx; 13-07-2020 alle 12:56
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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