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Risultati da 16 a 30 di 57

Discussione: Religione e sessualità: le novità.

  1. #16
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    Tornando al tema del topic...

    il pregiudizio della sessuofobia nel cristianesimo.

    Per la Chiesa cattolica, "mater et magistra", il piacere sessuale fine a se stesso è "peccato mortale", una grave colpa, perciò “Da praticare con parsimonia e disagio esclusivamente nel matrimonio, e principalmente per procreare".

    Nel passato la Chiesa usò verso la sessualità repressione e clemenza per governare le “anime” dei fedeli.

    La teologia cristiana considerava il rapporto sessuale tra un uomo ed una donna metafora del rapporto fra l’anima e Dio, anticipo del piacere d’amore che si vivrà in “paradiso”. Come tale, il rapporto sessuale deve essere pervaso di significati spirituali, privato dell’aspetto ludico ed erotico che lo aveva contrassegnato nel mondo pagano.

    Martin Lutero e la Riforma protestante denunciarono la corruzione ed il lassismo della Chiesa di Roma anche nella morale sessuale. Il Concilio di Trento e la cosiddetta “Controriforma” cattolica cercarono di disciplinare gli ambiti e le modalità entro cui poteva esprimersi la sessualità.

    Tramite le norme canoniche e la confessione coercizzarono le coscienze dei fedeli, di tutti o quasi, fino alla prima metà del secolo scorso. I confessori ed i parroci mediavano l’intransigenza delle norme del catechismo con le necessità quotidiane e particolari della “carne e del desiderio”. Usavano flessibilità e pragmatismo nella condanna della masturbazione, della sodomia e della prostituzione, avendo cura di instillare e rafforzare nelle coscienze il senso del peccato e della colpa che garantiscono la perpetua soggezione delle anime. Tale sistema di controllo durò per secoli, ma la modernizzazione ne incrinò le basi con la contestazione alla Chiesa del monopolio della morale sessuale.

    I mutamenti culturali indotti dall’Illuminismo e l’affermarsi dell’individuo come soggetto di diritti sottrassero progressivamente il sesso alla dimensione religiosa, riuscirono a togliere la sovranità esclusiva del diritto canonico sui comportamenti sessuali.

    Il conflitto cominciò alla fine del 18/esimo secolo e proseguì nei secoli successivi quando la competenza sulla sessualità venne attribuita a medici, biologi, antropologi e poi psicoanalisti, che negavano alla Chiesa il diritto di imporre norme universali e ai teologi la capacità di definire il senso ed il valore dell’atto sessuale, depotenziato di ogni significato spirituale.

    Anche il controllo delle nascite fu oggetto di contesa che divise società e Chiesa dal XIX secolo. L’ostinato rifiuto del controllo delle nascite la Chiesa lo sancì con due encicliche, la “Casti connubii” del 1930 e l’”Humanae vitae”! del 1968, che ribadiscono l’opposizione della Chiesa fra sessualità e riproduzione.
    Ultima modifica di doxa; 16-07-2020 alle 16:31

  2. #17
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La Sessualità è un Dono immenso che Dio ha fatto all'Uomo e alla Donna. Da non svilire, da non strumentalizzare, da non ridurre a semplice bisogno fisiologico....

    2361 « La sessualità, mediante la quale l'uomo e la donna si donano l'uno all'altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l'intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente l'uno verso l'altra fino alla morte »:

    2362 « Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi »

    2363 Mediante l'unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l'avvenire della famiglia.

    L'amore coniugale dell'uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità.

    http://www.vatican.va/archive/catech...3s2c2a6_it.htm
    amate i vostri nemici

  3. #18
    L'avatar di dietrologo
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Quindi ci sono novità.
    Buono a sapersi.
    La novità sta che il nome Giada agevola lo squirt , attenzione alle Giade

  4. #19
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    Cono ha scritto:
    L'amore coniugale dell'uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità.
    Cono, la tua affermazione, secondo un mio conoscente, “fa sorgere la domanda spontanea”:
    in una relazione amorosa se la coppia non è coniugata deve astenersi dall’amplesso ? Può copulare ma solo con l’intenzione di procreare ?

    La Chiesa ha un problema irrisolto con la corporeità perché è soffocata dalla teologia e non ha accolto nel miglior modo la cosiddetta “rivoluzione sessuale” cominciata, anche questa, nel 1968.

    Fin dall’antichità le religioni hanno la consapevolezza che padroneggiare la sessualità degli adepti è un ottimo modo per dominarli con lo spauracchio del peccato, con la minaccia delle pene dell’Inferno.

    L’attività sessuale non è armonizzabile con la spiritualità e il sesso simboleggia la libertà personale, senza le regole o norme morali imposte dalla Chiesa, che pretende dalla coppia l’attività sessuale con il fine della riproduzione della specie e nell’ambito del rapporto coniugale, “in famiglia”, nella quale si realizza l'educazione e la trasmissione dei valori culturali ai figli. La sessualità disinibita contrasta con la necessaria definizione dei ruoli sociali all'interno della famiglia e nella società.

    Un aspetto ancora più importante che ha generato la sessuofobia delle religioni è di genere ideologico-filosofico: presumere l’ambito spirituale superiore a quello corporale.

    Infatti xmanx nel post n. 8 in questo topic ha scritto che
    Il sesso appartiene alla nostra "natura inferiore".
    Non sono d’accordo nell'esistenza della gerarchia tra spiritualità e sessualità. Entrambe fanno parte nella stessa misura della Natura umana.

    Ancora xmanx:
    Senza bisogno di nessuna religione e di nessun profeta che ci dicano cosa fare e come farlo.
    Semmai, purtroppo, spesso e volentieri occorre liberarsi dalle regole imposte dalle religioni e dai loro profeti...per vivere la nostra natura inferiore liberamente e pienamente per quella che è e per come ciascuno la percepisce, senza scimmiottare decaloghi e codici più o meno esotici e senza inibizioni.

  5. #20
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Sessualità è un Dono immenso che Dio ha fatto all'Uomo e alla Donna. Da non svilire, da non strumentalizzare, da non ridurre a semplice bisogno fisiologico....
    Che due palle questi doni fatti, ma sempre e solo da usare come dici tu. Non posso pagarmeli e usarli come mi pare?
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  6. #21
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    @doxa

    Un aspetto ancora più importante che ha generato la sessuofobia delle religioni è di genere ideologico-filosofico: presumere l’ambito spirituale superiore a quello corporale.

    Carissimo Doxa, mi rendo conto che le parole possono dare origine ad ambiguità perchè ognuno le interpreta sulla base dei "propri" significati.
    Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda le mie definizioni, "natura superiore" NON coincide con l'ambito spirituale e "natura inferiore" NON coincide con l'ambito corporale.
    "Natura superiore" e "natura inferiore" si riferiscono ENTRAMBI ad aspetti corporali e, più precisamente, agli strati del nostro cervello.
    Natura inferiore=gli strati più antichi ed interni del nostro cervello che si sono formati prima nella scala evolutiva e che noi homo abbiamo ereditato dalle specie che ci hanno preceduti nella scala evolutiva: rettili (cervello rettiliano) e mammiferi (cervello paleomammifero)
    Natura superiore=lo strato più giovane ed esterno del nostro cervello e che è il più nuovo, l'ultimo ad essersi formato da un punto di vista evolutivo e che è specifico NOSTRO, dell'homo sapiens e cioè la neo-corteccia.

    Il desiderio sessuale e l'impulso sessuale appartengono alla nostra "natura inferiore"...cioè risiedono nella parte di cervello che si è sviluppata in miliardi di anni di evoluzione e che noi abbiamo ereditato dai rettili e dai primi mammiferi.
    I termini "inferiore" e "superiore", quindi, NON DERIVANO da un giudizio morale, ma si riferiscono alla struttura del nostro cervello (in base alla visione scientifica del cervello in TRE strati descritta da MacLean) ed è la semplice descrizione della realtà dei fatti.

    Nella mia terminologia e nel significato che io attribuisco ai termini, "spirituale" NON SIGNIFICA affatto condannare e demonizzare il nostro ambito corporale.
    Natura superiore e natura inferiore, infatti, sono ENTRAMBI aspetti e ambiti del nostro corpo (cioè sono gli strati del nostro cervello).
    Nella mia terminologia, "spirituale" significa ARMONIZZARE tra loro la nostra "natura inferiore" con la nostra "natura superiore". Partendo dal fatto che la nostra "natura inferiore" NON VA affatto demonizzata perchè ha una sua funzione e un suo scopo e va benissimo così com'è.

    Questo solo per chiarire.
    Ultima modifica di xmanx; 16-07-2020 alle 20:34
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #22
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    Ciao xmanx. Grazie per il chiarimento. O. K.

    Cono ha scritto
    La Sessualità è un Dono immenso che Dio ha fatto all'Uomo e alla Donna. Da non svilire, da non strumentalizzare, da non ridurre a semplice bisogno fisiologico....
    Buon pomeriggio Cono. L'uso grammaticalmente inappropriato delle maiuscole all'inizio di parole che non le pretendono, psicologicamente evidenziano che vuoi enfatizzare un concetto nel testo, ma le maiuscole infastidiscono perché contraddistinguono, seppur inconsciamente, un approccio "aggressivo".

    Puoi chiarire perché la sessualità è un "dono immenso" di Dio all'uomo e alla donna ? Agli animali no ? Quando questi copulano il loro fine è la procreazione o un "bisogno fisiologico" ?

    Le altri parti del corpo non sono "dono immenso" ?

    Chi non crede nell'atto creativo di Dio come deve considerare l'attività sessuale ?

    Buona serata

  8. #23
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    Che due palle questi doni fatti, ma sempre e solo da usare come dici tu. Non posso pagarmeli e usarli come mi pare?
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  9. #24
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    Cono ha scritto:

    Cono, la tua affermazione, secondo un mio conoscente, “fa sorgere la domanda spontanea”:
    in una relazione amorosa se la coppia non è coniugata deve astenersi dall’amplesso ? Può copulare ma solo con l’intenzione di procreare ?

    La Chiesa ha un problema irrisolto con la corporeità perché è soffocata dalla teologia e non ha accolto nel miglior modo la cosiddetta “rivoluzione sessuale” cominciata, anche questa, nel 1968.

    Fin dall’antichità le religioni hanno la consapevolezza che padroneggiare la sessualità degli adepti è un ottimo modo per dominarli con lo spauracchio del peccato, con la minaccia delle pene dell’Inferno.

    L’attività sessuale non è armonizzabile con la spiritualità e il sesso simboleggia la libertà personale, senza le regole o norme morali imposte dalla Chiesa, che pretende dalla coppia l’attività sessuale con il fine della riproduzione della specie e nell’ambito del rapporto coniugale, “in famiglia”, nella quale si realizza l'educazione e la trasmissione dei valori culturali ai figli. La sessualità disinibita contrasta con la necessaria definizione dei ruoli sociali all'interno della famiglia e nella società.

    Un aspetto ancora più importante che ha generato la sessuofobia delle religioni è di genere ideologico-filosofico: presumere l’ambito spirituale superiore a quello corporale.

    Infatti xmanx nel post n. 8 in questo topic ha scritto che

    Non sono d’accordo nell'esistenza della gerarchia tra spiritualità e sessualità. Entrambe fanno parte nella stessa misura della Natura umana.

    Ancora xmanx:
    Prima di risponderti ti farò anch'io una domanda: Missione della Chiesa è seguire il 68 o seguire Gesù Cristo? E' più "rivoluzionaria", oggi come oggi, la promiscuità o la Fedeltà?

    Grazie, ti leggerò martedì.
    amate i vostri nemici

  10. #25
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    Che due palle questi doni fatti, ma sempre e solo da usare come dici tu. Non posso pagarmeli e usarli come mi pare?
    Certo: Ma un giorno Dio ti domanderà conto del Dono che ti ha fatto. Questo è poco ma sicuro.
    Chi ti parla è un povero nessuno. Non vedi che in calce al mio post è indicato un link? La Chiesa non inventa niente sulla Sessualità. E men che meno ne ha paura. Leggi qua:

    "Il Papa ai giovani: il sesso è un dono di Dio, non un tabù"

    Papa Francesco risponde così, durante l'incontro avvenuto con un gruppo di giovani della Diocesi di Grenoble-Vienne (Francia) ricevuti in Udienza. Il sesso, ha continuato il Pontefice nell'incontro avvenuto ieri, "ha due scopi: amarsi e generare vita. È una passione, è l'amore appassionato. Il vero amore è appassionato. L'amore fra un uomo e una donna, quando è appassionato, ti porta a dare la vita per sempre. Sempre. E a darla con il corpo e l'anima".

    QUI LE RISPOSTE INTEGRALI DEL PAPA

    "Quando Dio ha creato l'uomo e la donna - ha aggiunto Francesco -, la Bibbia dice che tutt'e due sono immagine e somiglianza di Dio. Tutti e due, non solo Adamo o solo Eva, ma tutt'e due - ensemble - tutt'e due. E Gesù va oltre, e dice: per questo l'uomo, e anche la donna, lascerà suo padre e sua madre e si uniranno e saranno... una sola persona?... una sola identità?... una sola fede di matrimonio?... Una sola carne: questa è la grandezza della sessualità. E si deve parlare della sessualità così. E si deve vivere la sessualità così, in questa dimensione: dell'amore tra uomo e donna per tutta la vita".

    Papa Francesco ha anche sottolineato che "le nostre debolezze, le nostre cadute spirituali, ci portano a usare la sessualità al di fuori di questa strada tanto bella, dell'amore tra l'uomo e la donna. Ma sono caduche - ha affermato a braccio il Papa -, come tutti i peccati. La bugia, l'ira, la gola... Sono peccati: peccati capitali. Ma questa non è la sessualità dell'amore: è la sessualità 'cosificata', staccata dall'amore e usata per divertimento. È interessante come la sessualità sia il punto più bello della creazione, nel senso che l'uomo e la donna sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio, e la sessualità è la più attaccata dalla mondanità, dallo spirito del male. Tanti soldi si guadagnano con l'industria della pornografia, per esempio. È una degenerazione rispetto al livello dove Dio l'ha posta. E con questo commercio si fanno tanti soldi".

    E ha infine invitato i ragazzi a "custodire" la loro "dimensione sessuale", l'"identità sessuale". "Custoditela bene - ha detto -. E preparatela per l'amore, per inserirla in quell'amore che vi accompagnerà tutta la vita".

    https://www.avvenire.it/papa/pagine/...sso-non-e-tabu

    Ciao!
    amate i vostri nemici

  11. #26
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    Certo: Ma un giorno Dio ti domanderà conto del Dono che ti ha fatto. Questo è poco ma sicuro.
    Allora no grazie, nemmeno quando ho avuto davvero bisogno ho mai accettato nulla, meno che mai un regalo non richiesto con clausole di cui dover dare conto, adori un cravattaro?

    Devi rivedere la definizione di dono.
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    Moderatore droghe

  12. #27
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    "Chiedere conto del Dono..." E' come se regalassi a un amico una cravatta per poi incaxxarmi con lui perché non la porta mai. Lasciamo perdere.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  13. #28
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    Io li chiamerei talenti.
    Allora si che si devi renderne conto, ma a noi stessi.

  14. #29
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    Questo è più accettabile ed è valido sia in una concezione laica che religiosa, ma i talenti non sono uguli per tutti: Rocco Siffredi è stato dotato (da Dio o dalla natura) di talenti fuoi dal comune nella sfera della sessualità e ha saputo farli fruttare. 'ndo vado io che ho il fisico da sollevatore di dubbi esistenziali?
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  15. #30
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    Il talento, come viene messo bene in evidenza nel Vangelo, è una facoltà in cui si eccelle, ma non è detto che sia riferita al sesso, anche se lo può.
    Viene detto chiaramente che tale eccellenza sia un bene che è auspicabile sia messa a disposizione di chi non l'ha, o di tutti, e non tenuta nascosta per usufruirne a modo proprio, cioè non perché lo sappia solo io e me ne giovi a mio piacimento, in sostanza lo seppellisca in me.
    Questo è il concetto che volevo sottolineare; inoltre solo per vie traverse, cioè forse credendo alla predestinazione, si può vedere come un dono dato da Dio ma è consono pensarlo come un dono di cui ognuno dispone e mette a disposizione degli altri o di Dio se ci crede.
    Caro Doppio, avrai anche tu sicuramente un talento in cui eccelli da mettere a disposizione.
    Ultima modifica di crepuscolo; 18-07-2020 alle 19:07

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