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Discussione: Il "Purgatorio" della biblioteca di Discutere

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  1. #1

    Il "Purgatorio" della biblioteca di Discutere

    In ogni biblioteca c'é una zona dove sono custoditi i libri « proibiti », chiamata ovviamente « Inferno » Ed anche nella mia c'é una zona particolare, dove sono conservate opere sconosciute ai più. Per esempio: il brogliaccio del capitolo 25a del capolavoro manzoniano, dove di parla di tale Donna Bauxede..oppure, il libretto originale dell'opera lirica « La muta di Acerra »....o, in una zona poco accessibile, il rarissimo poemetto goliardico « Eufigonia in Culide ».Perché lasciare questi capolavori a prender polvere?Quando nei caldi pomeriggi estivi non si sa cosa fare?
    Per allietare in maniera colta le ore sotto l'ombrellone, quindi, apro questa biblioteca virtuale, alla quale tutti/e sono invitati a collaborare pubblicando le opere nascoste negli « Inferni » delle proprie biblioteche personali. Comincio io.

    « Kanyulotto, o il cavaliere della mula »
    La celebre scena dell'incontro tra Kanyulotto e Ginefua, che un ignoto letterato dell'epoca ha tradotto e trascritto in prosa dai versi in rima baciata dell'originale in lingua d'oil .
    Spinti da irresistibile richiamo interiore, che grande desiderio preso lui di lei e lei di lui ha, si avvicinano, separati solo dalla griglia ferrata.
    Non c'é villania né viltà. Le mani si toccano, ma non giungono ad essere insieme, per colpa della grata d'acciaio.
    Kanyulotto si fa vanto : « Ginefua, se ti piaccio tanto, entrero' dentro. Non saranno i ferri a trattenermi»
    Ma ella a lui fa : « Non son le grate che mi preoccupano, ma i ferri della mia cintura, Forti a infrangerli, duri a fletterli...anche col più tornito cavalleresco acciaro. Non potete né sconnetterli, né strapparli abbastanza da sradicarli...e l'uso di fiamme differenti dal vostro ardore (fiamma ossidrica ? Nota di RdC) sono sconsigliabili, per la mia virginea epidermide »
    « Dama, che non ve ne cali ! Anche se i ferri sono forti, nulla, se non voi, puo' impedirmi di venire. Se concesso da voi mi sia, ho mano libera e per venire trovero' la maniera e la via. Ma se la cosa non vi é gradita, considero la via definitivamente sbarrata e mai passerei al di là dei ferri che mi precludono l'accesso a voi »
    « Calma, cavaliere, certo che voglio che voi veniate e che troviate la maniera di oltrepassare le ferree barriere. Lasciate che vada a letto, e non fate rumore, per non svegliare il siniscalco Koneu (detto « gelato », per la sua freddezza in materia) che deve vegliare la mia virtù. Non sarebbe né un gioco né un diletto, se si svegliasse per il trambusto ritmico, sia dei ferri divelti, sia dell'ansimar per la fatica del lavoro, sia per i gemiti di eventuali ferite o per la soddisfazione del lavoro portato a termine. Per cui, me ne vado, affinché nessuno possa pensare male per la mia presenza mentre voi ponete mano all'opera, e venite presso di me. »
    « Andate tranquilla, mia adorata Ginefua. Ho la mano esperta, e non svegliero' il siniscalco Koneu(gelato).Verro' rapidamente »
    La regina si allontana e Kanyulotto con le forze centuplicate dal desiderio, svelle le inferiate, incurante dei tagli alle dita
    « Il mignolo....bé, salvo la pulizia auricolare, nessun problema...Mano male che medio e anulare sono integri ed in piena efficienza »
    Scavalca la finestra, che é angusta. « Speriamo che tutte le aperture non siano cosi' scomode » pensa fra sé e sé. Costeggia il letto con Koneu(gelato) addormentato e ronfante ed arriva al letto della regina e l’adora, ed a lei s’inchina, ponendole la testa in grembo perché non c’è reliquia a cui creda più.
    E la regina a lui le braccia distende, e l’abbraccia,e stretto al petto se l’allaccia.
    Kanyulotto ora ha ciò che brama:la regina lo accoglie, ed ama che stia con lei e che le faccia...qualcosa, qualunque cosa per aprire quella maledetta cintura di castità integrale, copiata dal burqa dei saracini infedeli, che dalle caviglie alla base del collo copre e protegge le sue grazie e la sua virtù con una ferrea barriera invalicabile anche per i più infocati ardori.
    E' cosi' dolce il gioco ai due, vicini inavvicinabili, che n'ebbero, senza mentire, una gioia meravigliosa tanto che mai una tale cosa non fu udita né conosciuta. E da me resterà taciuta.
    Parti' il cavalier Kenyulotto, che gran piacere ebbe la notte intera.
    A richiamarlo la regina non prova.E manco ci pensa, che abbastanza ne ebbe di reiterati mugolanti, ansimanti quanto vani sforzi. L'ancella fidata le porta il catalogo dei cavalieri, dove ne cerca uno capace non solo di scardinare cuori, ma sopratutto casseforti.
    E Koneu (gelato) resto' a lambiccarsi per le tracce di sangue sulle lenzuola...conseguenza (come asserito) della depilazione con rasoio della peluria facciale della Regina...o traccia inequivocabile del suo fallimento come guardiano e garante di verginità di regali pulzelle ?


    Ho messo a disposizione il primo volume. Gli scaffali del "Purgatorio" attendono i vostri

    Le mie scuse a Chrétien de Troyes: ogni riferimento a "Lancillotto o il cavaliere della carretta" é assolutamente fortuito
    Ultima modifica di restodelcarlino; 15-07-2020 alle 20:08

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