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Discussione: l'"amore" deve essere...

  1. #1
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    l'"amore" deve essere...

    sovversivo;

    superando la mia pigrizia, avvio una discussione;

    per mia esperienza, chi si innamora, lo fa sotto l'azione di un traino chimico e ormonale; ma quello che avviene nella psiche e che "libera" certe pulsioni, fino a dar loro un costrutto sentimentale, è la necessità di sovvertire uno schema, subito o auto-imposto, o entrambi;

    ogni persona vive per educazione entro un ambito di limitazioni del desiderio e ruoli, ove si determinano aspettative e progetti, e un'identità: sono questa persona che desidera questo e quello, ciò che è legittimo nel mio quadro di esistenza;

    spesso però, queste limitazioni e aspettative sono opprimenti, anche quando la persona in questione è convinta della loro pregiatezza; in questo caso si determina un conflitto tra alcuni aspetti della personalità che domandano una realizzazione e sono sospesi, e il modello di esistenza che è stato acquisito e/o elaborato;
    spesso si tratta di aspetti che per una morale consolidata nella personalità - costituita come tale, o equivocata per altri motivi - rappresentano un carattere in ombra e pulsionale, a cui non si riesce a dare uno spazio e una legittimità;

    lo sforzo per contenere queste pulsioni implica un enorme dispendio di energia creativa, di vitalità; e alla lunga genera depressione;

    l'altro di cui ci si innamora - oltre che essere necessariamente attraente, almeno in misura modica - in qualche modo svolge sempre una funzione liberatoria, di accettazione funzionale - e perciò, autorizzazione - sovvertire il modello esistenziale che è diventato opprimente,
    per questo ci si innamora spessissimo dell'analista, visto che la sua funzione implica esattamente l'astensione dal giudizio morale e l'obiettivo di liberare energia vitale e creativa;
    l'innamorato si sente potentissimo e aperto all'oblatività, perché improvvisamente si è liberato di quel peso oppressivo che gli sequestrava energie e disponibilità, lo costringeva ad essere concentrato su se stesso;

    paradossalmente, di converso vale anche quando si lascia, che non è disamore, ma solo la conseguenza della presa d'atto di quell'oppressione e una rielaborazione dell'identità : non voglio più essere quella persona vincolata a quell'equilibrio !

    ovviamente, tutto è molto grigio e sfumato; i rapporti, belli o brutti, nascono e muoiono;

    ma, in retrospettiva, spesso si può distinguere, personalmente e un po' anche dall'esterno, il sentimento di gratitudine che si prova quando un amore ha effettivamente rappresentato un passo di elaborazione decisivo, e resta traccia di quella felicità, dal sentimento di rancore ed espropriazione nel caso in cui sia prevalsa una scelta di conformità ad un equilibrio fondato su basi di rimozione di quelle pulsioni "ombra", in cui la strumentalizzazione - che c'è sempre - è avvenuta in funzione regressiva, elaborata consapevolmente o inconsapevolmente come opprimente, e allora pure l'intimità viene rielaborata come intrusione, violazione, priva di gioia;

    non credo sia possibile parlare di questi sentimenti senza affrontare la questione delle pulsioni rimosse, il bisogno di vedere in qualche modo riconosciute le proprie pulsioni riprovevoli - non solo quelle sdoganabili come lecite, ma anche quelle autenticamente cattive e meschine se si vuole, che dipendono da fragilità e conflitti inesausti - e che non si esauriscono nell'ombra; semplicemente, operano sottraendo l'energia vitale che serve a rimuoverle.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #2
    رباني L'avatar di King Kong
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    Senza polemiche, ma é quel "deve essere" che mi disturba.
    Alla fine mi sembra che venga messo un modello sul banco degli imputati a ragione di pregiudizi più che prove ( "implica un enorme dispendio di energia creativa"; "alla lunga genera depressione"; " la strumentalizzazione - che c'è sempre"...), per promuoverne un altro di cui si dettano contorni altrettanto dogmatici: "in qualche modo svolge sempre una funzione liberatoria"; "sovvertire il modello esistenziale che è diventato opprimente".

    Per questo preferisco amare e essere amato lontano dal microscopio del prete e dell'analista e l'intesa con una donna preferisco viverla piuttosto che misurarla con l'uno o con l'altro metro.
    Aut hic aut nullubi

  3. #3
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Io non penso che l'amore sia sempre "sovversivo", a volte ci si innamora di persone molto simili, dello stesso ambiente, educazione, ecc. Però, per la mia esperienza, l'amore ti cambia sempre. Se non ti cambia, ti apre a nuove cose, modi di pensare, probabilmente non è amore, ma un altro degnissimo sentimento tipo affetto, attrazione fisica, il lasciarsi amare del narcisista. Un nuovo amore, con la tempesta chimica che porta, è una terraformazione (googlate, o voi non appassionati di fantascienza )
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  4. #4
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Senza polemiche, ma é quel "deve essere" che mi disturba.
    ovviamente, non è un "deve" precettizio, ma la mia opinione retrospettiva su ciò che avviene, con tutti i limiti di esperienza personale che ho premesso;
    Alla fine mi sembra che venga messo un modello sul banco degli imputati a ragione di pregiudizi più che prove ( "implica un enorme dispendio di energia creativa"; "alla lunga genera depressione"; " la strumentalizzazione - che c'è sempre"...), per promuoverne un altro di cui si dettano contorni altrettanto dogmatici: "in qualche modo svolge sempre una funzione liberatoria"; "sovvertire il modello esistenziale che è diventato opprimente".

    Per questo preferisco amare e essere amato lontano dal microscopio del prete e dell'analista e l'intesa con una donna preferisco viverla piuttosto che misurarla con l'uno o con l'altro metro.
    non c'è nessun "imputato"; solo un'ipotesi di dinamica, che si può perfettamente voler ignorare, se si crede;

    io ho notato che nuovi amori e fine dei passati coincidono il più delle volte con una rielaborazione radicale dell'identità e dei patti cui si era giunti con la società; è una specie di rivoluzione;
    magari dopo una certa età l'elaborazione è stata talmente graduale e ponderata che il tutto avviene in modo più "pacifico";

    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Io non penso che l'amore sia sempre "sovversivo", a volte ci si innamora di persone molto simili, dello stesso ambiente, educazione, ecc. Però, per la mia esperienza, l'amore ti cambia sempre. Se non ti cambia, ti apre a nuove cose, modi di pensare, probabilmente non è amore, ma un altro degnissimo sentimento
    non so... dipende da cosa decidi di guardare nella transizione da uno statu ad un altro; lasciare casa dei genitori è una rivoluzione, o può esserlo, anche se ci si accasa con qualcuno di affine; oppure può essere obbedienza, e la rivoluzione è non farlo;

    quello che mi interessava rilevare è la liberazione di energia che in un'intimità felice si produce per il venir meno della necessità di essere conformi ad un modello; a quella persona piacciono pure i tuoi lati ombra; anzi, quelli in qualche modo sono funzionali alla sua esigenza di essere capito, ed entrambi ora si sentono cittadini liberi della loro repubblica, invece di clandestini che devono nascondersi, mentire a se stessi, giustificarsi, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #5
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Una cosa del tipo "se per farglielo venire duro devo lusingarlo o fingere di essere diversa da quella che sono, se lo può anche mettere sotto salamoia" ?
    È un pensiero che mi ha confidato mia cugina
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
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  6. #6
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    È un pensiero che mi ha confidato mia cugina
    Magda, in questi casi, l'ortografia corretta è Cuggina, sallo

    so' 'ntipatico, eh ?!
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Per una volta che volevo sembrare nordica...
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  8. #8
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Eccomi qua, io sono passata dalla quasi figlia di Cono
    Alla Dama del purgatorio
    Chiedete e vi sarà detto

    Per me amore è un cristiano che ti capisce e capisce la tua lingua in tutti i sensi
    Io sono partita da lontano e la rivoluzione la sto facendo, in mezzo al coronavirus
    Pranzo, poi torno però!
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  9. #9
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Ma anche io ero la figlia di Cono Ma cosa ci è successo ? Come direbbe Berne, Babbo Natale non è arrivato, allora siamo fuoco agli abeti
    La ricompensa che ci aveva promesso l'educazione patriarcale non è arrivata, abbiamo visto il bluff.
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  10. #10
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Esattamente
    I comportamenti hanno radici profonde e vengono da lontano (come ho avuto modo di dire pure a Kanyu)
    Una spiegazione me la sono data, percorrendo il dolore, tuuuuuutto quello che ne è derivato, a ritroso
    Per anni, eh no, a me i giorni non bastano
    Ho capito che tutto il pacchetto non ha funzionato
    Senza che la colpa fosse di uno soltanto
    Anche se da un punto in poi ci ho visto pure altro, oltre al fatto: io non ho capito
    E io non ho taciuto, ho sempre parlato
    Semplicemente dall’altra parte interesse ad ascoltare non ce ne era, tutto vissuto nell’ottica che tutto fosse una perdita di tempo
    E poi semplicemente è subentrato il fatto che io non volessi parlare
    E’ tanto bello parlare con chi ti capisce
    Che di fare sforzi per comunicare non te ne viene proprio più
    Io non ho difficoltà a fare i conti con la me dalla quale ero partita
    Ma lei non doveva essere la sola a manifestarsi
    Sono tantissimo di più
    E mi circondo della compagnia di chi apprezza la mia presenza
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  11. #11
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    l'"amore" deve essere...sovversivo.

    Mah!
    L'amore segue e manifesta il momento psicologico che si sta vivendo.
    Se sto vivendo una fasa psicologica "sovversiva" anche il mio modo di amare sarà sovversivo.
    Se sto vivendo una fase psicologica "legalista" anche il mio modo di amare sarà legalista.
    Se sto vivendo una fase di risveglio o rinascita anche il mio modo di amare manifesterà questo desiderio di rinascita e sarà aperto al cambiamento e a esplorare cose nuove.
    Se sto vivendo una fase psicologica di affermazione del mio potere anche il mio modo di amare manifesterà la volontà di affermazione del mio potere.

    Non si può separare il proprio modo di vivere l'amore e il sesso dal proprio stato psicologico in quella fase della propria vita. Perchè il primo è una manifestazione del secondo.
    Ci si può innamorare di una persona per l'aspetto esteriore...ma in breve tempo si percepisce il suo stato psicologico.
    Poi entra in gioco anche il mio stato psicologico e quindi anche le mie aspettative.

    Se sto vivendo una fase "sovversiva" o di risveglio e rinascita e mi innamoro di una donna che sta vivendo una fase "legalista" (ma anche viceversa), dal mio punto di vista, è meglio lasciar perdere. Poi c'è chi si ostina a continuare la relazione nell'illusione che le persone e le cose possano cambiare...ma non cambiano. O meglio...non cambiano in quel momento. Può capitare di re-incontrarsi in futuro e magari le cose possono andare meglio.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  12. #12
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    l'"amore" deve essere...sovversivo.

    Mah!
    L'amore segue e manifesta il momento psicologico che si sta vivendo.
    Se sto vivendo una fasa psicologica "sovversiva" anche il mio modo di amare sarà sovversivo.
    Se sto vivendo una fase psicologica "legalista" anche il mio modo di amare sarà legalista.
    non c'è simmetria in queste due cose; perché la fase legalitaria per definizione pone un limite, e l'altro è strumento per confermare quel limite, per conformare;

    l'amore "deve" essere sovversivo perché è assunzione di rischio, accettazione di ciò che può sfuggire al controllo, come la personalità e il sentimento altrui; chi "ama" una persona confacente a quanto si è già stabilito come "programma" dell'esistenza, il partner "adeguato", non sta amando quella persona, ma la sua funzione di puntello;
    salvo poi scoprire di non aver nulla a che fare con quell'essere umano, una volta esaurita la funzione;

    il vero innamoramento produce un'energia vitale enorme proprio perché libera nella persona proprio tutte quelle energie prima impegnate ad essere conformi al "progetto"; si cambia identità, vita; si è persone nuove, si sotterrano tutti i "dover essere" voluti dagli altri e si riconosce qualcosa di buono negli aspetti di se stessi che prima si volevano rimuovere, negare: prima eri brava ragazza, "da sposare", poi diventi una maiala che scopre il sesso, per integrare questa cosa nella tua identità, come legittima; resti una brava ragazza, ma maiala; e improvvisamente te ne sbatti le ovaie di giudicare le tue amiche maiale, che prima censuravi ma invidiavi, con tanta fatica;
    e così via per tutto il resto; cambi lavoro, ambizioni, necessità di status sociale, di rendere conto agli altri; quello che prima poteva essere fonte di vergogna o frustrazione, diventa un perno di forza e orgoglio: sì, sono così, e allora ? c'è chi mi ama lo stesso, ed è meglio di voi !
    questa è sovversione, del cliché in cui si era ingabbiati, di alcune nevrosi, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #13
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Io credo invece che l'amore sia evoluzione. Ovviamente parlo dell'esperienza mia.
    Amare è crescere, da solo e come coppia.
    Accettare che l'altro sia diverso da te.
    Che l'altro prima o poi commetterà degli errori. E anche tu.
    Ma è anche scegliere: io amo finché ogni giorno sono libera di scegliere chi mi sta accanto senza sentirmi addosso costrizioni di alcun tipo.
    Con la consapevolezza che un giorno uno dei due potrebbe scegliere diversamente.
    Non sono mai stata un tipo romantico, una "innamorata dell'amore".
    Ma in tutta la mia razionalità e consapevolezza, ho capito quello di cui ho bisogno, quello che mi fa stare bene. Questo mi basta nel portare avanti le mie scelte.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  14. #14
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il vero innamoramento produce un'energia vitale enorme proprio perché libera nella persona proprio tutte quelle energie prima impegnate ad essere conformi al "progetto"; si cambia identità, vita; si è persone nuove, si sotterrano tutti i "dover essere" voluti dagli altri e si riconosce qualcosa di buono negli aspetti di se stessi che prima si volevano rimuovere, negare: prima eri brava ragazza, "da sposare", poi diventi una maiala che scopre il sesso, per integrare questa cosa nella tua identità, come legittima; resti una brava ragazza, ma maiala; e improvvisamente te ne sbatti le ovaie di giudicare le tue amiche maiale, che prima censuravi ma invidiavi, con tanta fatica;
    e così via per tutto il resto; cambi lavoro, ambizioni, necessità di status sociale, di rendere conto agli altri; quello che prima poteva essere fonte di vergogna o frustrazione, diventa un perno di forza e orgoglio: sì, sono così, e allora ? c'è chi mi ama lo stesso, ed è meglio di voi !
    questa è sovversione, del cliché in cui si era ingabbiati, di alcune nevrosi, ecc...
    Io però le mie amiche non le ho mai invidiate, ne’ censurate
    In quanto pure più incapaci di me
    Mi sa che sono in questa fase cmq, perché ho la forza di dormire cinque ore per notte, cosa improponibile per i miei standard di sonno finora
    Cmq è vero, bellamente te ne fotti
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  15. #15
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    si è persone nuove, si sotterrano tutti i "dover essere" voluti dagli altri e si riconosce qualcosa di buono negli aspetti di se stessi che prima si volevano rimuovere, negare: prima eri brava ragazza, "da sposare", poi diventi una maiala che scopre il sesso, per integrare questa cosa nella tua identità, come legittima; resti una brava ragazza, ma maiala; e improvvisamente te ne sbatti le ovaie di giudicare le tue amiche maiale, che prima censuravi ma invidiavi, con tanta fatica;
    e così via per tutto il resto; cambi lavoro, ambizioni, necessità di status sociale, di rendere conto agli altri; quello che prima poteva essere fonte di vergogna o frustrazione, diventa un perno di forza e orgoglio: sì, sono così, e allora ? c'è chi mi ama lo stesso, ed è meglio di voi !
    questa è sovversione, del cliché in cui si era ingabbiati, di alcune nevrosi, ecc...
    Io a ste cose ci sono arrivata senza bisogno di innamorarmi, però. Credo che siano meccanismi intrinsechi in noi, ribellioni che prima o poi escono indipendentemente dall'essere innamorati o meno.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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