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Discussione: Chiudiamo le palestre

  1. #1
    Party Crasher L'avatar di okno
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    Chiudiamo le palestre

    Avrete letto in giro...

    Luoghi in cui ci si dovrebbe dedicare allo sport, in cui gli appassionati dovrebbero semplicemente passare un paio d'ore del loro tempo facendo quello che amano e che invece spesso incontrano:

    - xenofobia;
    - razzismo;
    - violenza senza senso;
    - linguaggio osceno;
    - ambienti velatamente o meno politicizzati.

    E come se non bastasse, a volte ci scappa il morto.

    Lo dico senza ipocrisia, con tutto quello che la cronaca riporta, pure essendo un appassionato non credo che ci porterei mio figlio.

    Ma basta parlare dello stadio, il tema doveva essere la palestra.

    Cosa ne pensate di questa campagna mediatica contro le palestre, in particolare di sport da combattimento e nello specifico delle MMA?
    "Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli


    -=1313=-

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Avrete letto in giro...

    Luoghi in cui ci si dovrebbe dedicare allo sport, in cui gli appassionati dovrebbero semplicemente passare un paio d'ore del loro tempo facendo quello che amano e che invece spesso incontrano:

    - xenofobia;
    - razzismo;
    - violenza senza senso;
    - linguaggio osceno;
    - ambienti velatamente o meno politicizzati.

    E come se non bastasse, a volte ci scappa il morto.

    Lo dico senza ipocrisia, con tutto quello che la cronaca riporta, pure essendo un appassionato non credo che ci porterei mio figlio.

    Ma basta parlare dello stadio, il tema doveva essere la palestra.

    Cosa ne pensate di questa campagna mediatica contro le palestre, in particolare di sport da combattimento e nello specifico delle MMA?
    Io non credo che la soluzione sia chiudere le palestre. Allora dovremmo chiudere le curve di ogni sport, e tante altre situazioni simili. Il problema è di tipo culturale. Casomai si dovrebbero sensibilizzare in questo senso coloro che frequentano questi ambienti. Creare iniziative culturali connesse alle attività sportive. Purtroppo lo sport spesso viene posto come antitetico alla cultura, mentre invece anche lo sport, se fatto bene, è cultura.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Trovo assurdo chiudere le palestre.
    Allora chiudiamo tutto, poligoni di tiro sportivi, tiro con l'arco, eliminiamo pure il calcio che a livelli agonisti non è uno sport tranquillo, che fin da bambini genitori esaltati li spingono a far, del male.
    Mio figlio pratica Muay thai da anni e non va in giro a spaccar la faccia a quelli che gli fanno girar le palle, anzi è tutto fuorchè rissoso.È consapevole delle sue potenzialità e capacità, e sa che è proibito usarle fuori dalla palestra, addirittura considerato arma bianca.
    Anzi una palestra come si deve dove c'è un insegnante corretto, un vero insegnante, insegna a incanalare l'aggressività, insegna appunto che al di fuori della palestra non si combatte.
    Piuttosto bisognerebbe controllare e verificare cosa e chi gira all'interno di tante palestre, allontanando i soggetti pericolosi, non idonei che rappresentano un pericolo, se non addirittura chiudendo quelle palestre scorrette.

    P.s. l'insegnante di mio figlio è marocchino, nel senso che è nato e proviene dal Marocco, non insegna razzismo e non gira razzismo, manco violenza senza senso.
    Ultima modifica di LadyHawke; 09-09-2020 alle 16:10
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Soliti discorsi idioti fatti da alcuni idioti che non sanno di cosa stanno parlando. Ho amici che hanno praticato ed insegnato un'arte marziale, conosco dei ragazzi di ottimo carattere che le praticano. Le arti marziali hanno una tradizione millenaria che insegna la lealtà, il rispetto dell'avversario, una certa ricerca interiore e la cura del proprio corpo. A me personalmente non attirano, anche se pratico lo yoga, ma riconosco il loro alto valore educativo e formativo per dei giovanissimi. Che poi qualche testa di cacio scambi il karate come mezzo per fare del male a qualcuno ovviamente la colpa non è dell'arte marziale, ma del testa di cacio.
    Ultima modifica di Turbociclo; 09-09-2020 alle 16:54
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  5. #5
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Io non credo che la soluzione sia chiudere le palestre. Allora dovremmo chiudere le curve di ogni sport, e tante altre situazioni simili. Il problema è di tipo culturale. Casomai si dovrebbero sensibilizzare in questo senso coloro che frequentano questi ambienti. Creare iniziative culturali connesse alle attività sportive. Purtroppo lo sport spesso viene posto come antitetico alla cultura, mentre invece anche lo sport, se fatto bene, è cultura.
    *****
    amate i vostri nemici

  6. #6
    رباني L'avatar di King Kong
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    Provocazione legittima.
    Come in altri contesti, il problema non è l’oggetto in se’, ma dell’uso che se ne fa.
    Sono d’accordo con chi dice che il problema è sempre individuale e non di categoria. Alle spalle c’è necessariamente un problema di cultura o, in questi casi, anche del messaggio che chi investe un ruolo di istruttore deve trasmettere.
    Se dai in mano una pistola e metti una divisa addosso a qualcuno senza una preparazione adeguata, ne esce un poliziotto che spara ad un bambino autistico in preda a una crisi; se oltre a una pistola e a una divisa ti preoccupi di fornire un addestramento adeguato, hai il poliziotto in grado di trattare per un tempo indeterminato con un individuo armato fino alla resa o a un momento propizio per mettere fine alla situazione senza fare uso delle armi.

    P. S.: certo che anche il corriere della sera che scrive nome e cognome dei testimoni chiave, non è il massimo esempio del trionfo della ragione...
    Ultima modifica di King Kong; 10-09-2020 alle 07:54
    Aut hic aut nullubi

  7. #7
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    A me viene anche in mente Karate Kid e il Cobra Kay. Alla fine spesso finire nelle mani dell'istruttore sbagliato può essere fatale. Anche per questo credo che ci vorrebbero maggiori controlli su chi insegna queste discipline. L'insegnamento è qualcosa di molto serio, ma alla fine su chi insegna attività sportive vi sono pochissimi controlli.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  8. #8
    L'avatar di dietrologo
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    non sono mai stato in palestra ... averlo avuto il tempo per farlo , ma immagino sia come dicessero a me ora chiudiamo le piste di velocità perchè vi ammazzate tra di voi o il parapendio che sto valutando ..magari mi vado a sfracellare sopra qualcuno
    c'è qualche mina vagante anche tra di noi che normalmente una volta individuato viene espulso , così penso esista in ogni sport compreso questo in discussione

  9. #9
    Party Crasher L'avatar di okno
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    A me viene anche in mente Karate Kid e il Cobra Kay. Alla fine spesso finire nelle mani dell'istruttore sbagliato può essere fatale. Anche per questo credo che ci vorrebbero maggiori controlli su chi insegna queste discipline. L'insegnamento è qualcosa di molto serio, ma alla fine su chi insegna attività sportive vi sono pochissimi controlli.
    Perché invece quali controlli ci sono su chi insegna a scuola? Ci sono professori ignoranti, professori negazionisti, professori nazisti. Proprio perché al mondo ci sono persone così, le trovi anche in questi ambienti. Le palestre non sono da meno.

    L'unica cosa che veramente puoi controllare è che questi abbiano titolo per insegnare, e normalmente questo avviene. Io per tenere i corsi ho dovuto a mia volta seguire dei corsi di formazione e dare degli esami. L'accesso a questi corsi però non è assolutamente subordinato a una pratica precedente, non in tutti gli sport almeno. Quindi c'è si un tema di controllo, ma non nel senso di andare a controllare cosa fanno le persone in palestra (impensabile) ma agendo a monte, a livello federale.

    Per esempio, la FPI (che segue il pugilato) o la FIJLKAM (che si occupa di Judo, Karate e lotta) sono federazioni nazionali che hanno l'esclusiva su tutto il territorio per lo sport di cui si occupano. Se vuoi fare pugilato quindi devi essere tesserato in FPI, se vuoi fare Judo ugualmente dovrai essere tesserato FIJLKAM. Funziona come per il calcio, dove c'è la FIGC. E come per il calcio non vuol dire che se non sei tesserato qualcuno ti fa la multa se giochi la domenica con gli amici su un campo, allo stesso modo puoi fare a pugni su un ring improvvisato o salire sul tatami per fare un po' di lotta senza preoccuparti. Ma non puoi aprire scuole calcio, non puoi insegnare calcio, così come per pugilato e judo.

    Quindi come funziona: in FIJLKAM se voglio insegnare judo dovrò prima di tutto avere la cintura nera, che semplicemente è il modo migliore per chiarire che l'atleta ha almeno 8/10 anni di pratica continua (e forse addirittura non basta perché potrebbe volerci il secondo Dan, ma non cambia il succo). Dopodiché potrò accedere al corso allenatori federale, dare esami, aggiornarmi, diventare tecnico ecc...

    Io per diventare allenatore di Muay Thai ho fatto un corso di 2 weekend presso una ASD che in quel momento organizzava corsi riconosciuti dal CONI, ho dato i miei esami, ho speso i miei soldi ed ho ottenuto il mio diploma. Senza che nessuno sapesse chiaramente da dove arrivassi, da quanto praticassi e per quale motivo (più o meno, sono stato introdotto e presentato... ma capisci dove voglio arrivare, no?)

    Diversamente per diventare istruttore di Kali Escrima ho dovuto sudare 15 anni. Ma è un caso, perché anche qui conosco realtà di persone improvvisate che hanno ottenuto i certificati ONLINE!!

    Il problema è quindi che ci sono sport che non hanno una federazione di riferimento, e che quindi non seguono standard unificati a nessun livello.

    E a parte le parodie e le caricature come il telefilm che citi, ci sono anche altri motivi ben più banali di quelli del maestro delinquente: tecniche insegnate male, infortuni (anche gravi) causati da preparazione tecnica inadeguata, da scarsa preparazione nel primo soccorso, da attrezzature scadenti...

    Tutto questo, secondo mio personalissimo parere, perché ci sono sport in cui vogliono mangiare in mille e allora ognuno si coltiva il suo orticello. Nella Thai (ma come nelle MMA, nella Kick, ecc..) ci sono 1000 "federazioni" (tra virgolette perché in realtà non si tratta di vere federazioni ma di ASD) che hanno il permesso dagli enti di promozioni sportive a organizzare corsi ed eventi su tutto il territorio, che il più delle volte sono in competizione tra loro, e a cui non interessa minimamente unificarsi sotto un'unica vera entità riconosciuta, perché vorrebbe dire smetterla di mangiare (di incassare soldi in tessere, di vendere diplomi, di organizzare eventi, di prendere sponsor...).

    Poi come le teste di cazzo e i delinquenti ci sono anche nel pugilato (o nel calcio), almeno l'insegnamento non è lasciato al buon senso del singolo, ci sono degli standard.
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  10. #10
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Perché invece quali controlli ci sono su chi insegna a scuola? Ci sono professori ignoranti, professori negazionisti, professori nazisti. Proprio perché al mondo ci sono persone così, le trovi anche in questi ambienti. Le palestre non sono da meno.

    L'unica cosa che veramente puoi controllare è che questi abbiano titolo per insegnare, e normalmente questo avviene. Io per tenere i corsi ho dovuto a mia volta seguire dei corsi di formazione e dare degli esami. L'accesso a questi corsi però non è assolutamente subordinato a una pratica precedente, non in tutti gli sport almeno. Quindi c'è si un tema di controllo, ma non nel senso di andare a controllare cosa fanno le persone in palestra (impensabile) ma agendo a monte, a livello federale.

    Per esempio, la FPI (che segue il pugilato) o la FIJLKAM (che si occupa di Judo, Karate e lotta) sono federazioni nazionali che hanno l'esclusiva su tutto il territorio per lo sport di cui si occupano. Se vuoi fare pugilato quindi devi essere tesserato in FPI, se vuoi fare Judo ugualmente dovrai essere tesserato FIJLKAM. Funziona come per il calcio, dove c'è la FIGC. E come per il calcio non vuol dire che se non sei tesserato qualcuno ti fa la multa se giochi la domenica con gli amici su un campo, allo stesso modo puoi fare a pugni su un ring improvvisato o salire sul tatami per fare un po' di lotta senza preoccuparti. Ma non puoi aprire scuole calcio, non puoi insegnare calcio, così come per pugilato e judo.

    Quindi come funziona: in FIJLKAM se voglio insegnare judo dovrò prima di tutto avere la cintura nera, che semplicemente è il modo migliore per chiarire che l'atleta ha almeno 8/10 anni di pratica continua (e forse addirittura non basta perché potrebbe volerci il secondo Dan, ma non cambia il succo). Dopodiché potrò accedere al corso allenatori federale, dare esami, aggiornarmi, diventare tecnico ecc...

    Io per diventare allenatore di Muay Thai ho fatto un corso di 2 weekend presso una ASD che in quel momento organizzava corsi riconosciuti dal CONI, ho dato i miei esami, ho speso i miei soldi ed ho ottenuto il mio diploma. Senza che nessuno sapesse chiaramente da dove arrivassi, da quanto praticassi e per quale motivo (più o meno, sono stato introdotto e presentato... ma capisci dove voglio arrivare, no?)

    Diversamente per diventare istruttore di Kali Escrima ho dovuto sudare 15 anni. Ma è un caso, perché anche qui conosco realtà di persone improvvisate che hanno ottenuto i certificati ONLINE!!

    Il problema è quindi che ci sono sport che non hanno una federazione di riferimento, e che quindi non seguono standard unificati a nessun livello.

    E a parte le parodie e le caricature come il telefilm che citi, ci sono anche altri motivi ben più banali di quelli del maestro delinquente: tecniche insegnate male, infortuni (anche gravi) causati da preparazione tecnica inadeguata, da scarsa preparazione nel primo soccorso, da attrezzature scadenti...

    Tutto questo, secondo mio personalissimo parere, perché ci sono sport in cui vogliono mangiare in mille e allora ognuno si coltiva il suo orticello. Nella Thai (ma come nelle MMA, nella Kick, ecc..) ci sono 1000 "federazioni" (tra virgolette perché in realtà non si tratta di vere federazioni ma di ASD) che hanno il permesso dagli enti di promozioni sportive a organizzare corsi ed eventi su tutto il territorio, che il più delle volte sono in competizione tra loro, e a cui non interessa minimamente unificarsi sotto un'unica vera entità riconosciuta, perché vorrebbe dire smetterla di mangiare (di incassare soldi in tessere, di vendere diplomi, di organizzare eventi, di prendere sponsor...).

    Poi come le teste di cazzo e i delinquenti ci sono anche nel pugilato (o nel calcio), almeno l'insegnamento non è lasciato al buon senso del singolo, ci sono degli standard.
    Si condivido in toto. Purtroppo è vero, molte discipline non hanno federazioni di riferimento e questo porta ad una vera giungla. Anche questo intendevo quando dico che mancano controlli... Senza contare che secondo me chi insegna dovrebbe essere sottoposto a valutazioni psicologiche...
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
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    il controllo deve e può soltanto essere diffuso; è un fatto culturale, di massa, una domanda di tanti rivolta al CONI, ecc...

    posto questo, il rapporto tra arti marziali e violenza è lo stesso che in qualunque altra attività; forse anche minore, perché bene o male chi pratica qualche puntello alla propria dignità di solito lo pone;

    il vero problema non sono le arti marziali e gli sport di combattimento, ma la coca; chiunque abbia un po' di esperienza riconosce gli estremi di certi comportamenti privi di freni negli effetti della coca; è una cosa comunissima la violenza in strada per futili motivi, scatenata da qualcuno che si è fatto da poco;

    Severgnini ha proposto di rendere pubblica l'identità di chi viene beccato; forse è gogna, eccessiva; ma controlli a tappeto e misure progressive sarebbero auspicabili; trovato una volta, sospesa la patente per 6 mesi e poi controlli per 2 anni; beccato una seconda volta, patente tolta per 10 anni e interdizione a determinati lavori; e così via...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    L'ossessione di chiudere, di vietare, di censurare, di reprimere, di controllare ciò che non piace (le palestre).
    E' tipica di una certa cultura di regime.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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