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Risultati da 16 a 30 di 165

Discussione: Gesù e Giovanni Battista

  1. #16
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Lo Spirito Santo è stato promesso alla Chiesa. Da Gesù Cristo stesso, Suo Divino Fondatore.
    Se dici di no, sei un bugiardo. Di più, fai di Gesù Cristo stesso un bugiardo.

    Giovanni 14,16
    Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,

    Giovanni 14,17
    lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.

    Giovanni 14,26
    Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

    Giovanni 15,26
    Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;

    Giovanni 16,7
    Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.

    Giovanni 16,13
    Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla Verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
    amate i vostri nemici

  2. #17
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Lo Spirito Santo è stato promesso alla Chiesa. Da Gesù Cristo stesso, Suo Divino Fondatore.
    Se dici di no, sei un bugiardo. Di più, fai di Gesù Cristo stesso un bugiardo.
    Non sono bugiardo per il semplice fatto che secondo me lo spirito non avrebbe bisogno di mediatori, vedi che cosa ha combinato alla pentecoste; non sono bugiardo quando dico che si ha lo spirito di Gesù quando si è in sincronia con Lui; la chiesa, nel rapporto interpersonale con il Cristo, non c'entra per nulla, specialmente quando la supposta chiesa fa il contrario di quello che avrebbe voluto il suo presunto fondatore.

  3. #18
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Secondo te. Meno male. E chi sei te? Sai leggere o non sai leggere?
    Se Cristo ha detto quelle Parole, te sei un bugiardo: Un c'è nulla da fa'.
    Se un l'ha dette, i'bugiardo è Gesù Cristo, bugiarda la Chiesa, bugiardi tutti i Santi fatti dalla Chiesa e bugiardo anche il povero Conogelato. E sicuramente (questione di tempo) la Chiesa crollerà miseramente.
    amate i vostri nemici

  4. #19
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Io sono io e tu sei tu, mai stato bugiardo in vita mia; è una mia regola di vita. Quella che ho riportato è una delle tante interpretazioni. E poi perché il figlio di Dio avrebbe dovuto credere in una chiesa e non al singolo? C'è molta più libertà nel credere da soli.
    Quante volte ho detto che il Vangelo va interpretato? ma pare che a te entri ed esca dall'orecchio.
    Il famoso tuo discorso dove risulta evidente Gesù abbia dato mandato agli apostoli di fondare la sua chiesa, mi suona in testa come una campana ecclesiastica avendo, Gesù, tra l'altro, detto che le sue parole non passeranno.
    Ultima modifica di crepuscolo; 23-09-2020 alle 17:34

  5. #20
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Appunto! Allora rileggile. Perchè mi sa che le hai dimenticate...
    Non so, forse potrebbe aiutarti l'immagine....forse il sonoro....boh!




    Ti sembra stia fondando la Chiesa, su Pietro e sugli Apostoli, o una società che commercia noccioline valdostane in tutto il mondo? Dimmelo te.
    amate i vostri nemici

  6. #21
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    C'è sempre quella via di mezzo che tu non vuoi accettare.
    Un regista come Zeffirelli che vuoi che proponga se non un romanzo popolare, accettabile dal pubblico, considera che è un regista.

  7. #22
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Io sono io e tu sei tu, mai stato bugiardo in vita mia; è una mia regola di vita. Quella che ho riportato è una delle tante interpretazioni. E poi perché il figlio di Dio avrebbe dovuto credere in una chiesa e non al singolo? C'è molta più libertà nel credere da soli.
    Quante volte ho detto che il Vangelo va interpretato? ma pare che a te entri ed esca dall'orecchio.
    Il famoso tuo discorso dove risulta evidente Gesù abbia dato mandato agli apostoli di fondare la sua chiesa, mi suona in testa come una campana ecclesiastica avendo, Gesù, tra l'altro, detto che le sue parole non passeranno.
    I vangeli non vanno interpretati.
    Qui sta il tuo madornale errore.
    Ma vanno letti dal punto di vista degli autori che fanno "parlare" Gesù e fanno dire a Gesù le idee filosofiche e teologiche che avevano in testa gli autori stessi.

    Quando in un vangelo Gesù parla e dice delle cose, quelle NON SONO le parole del Gesù storico. Ma sono le idee e convinzioni filosofiche/teologiche dell'autore del vangelo e che l'autore del vangelo mette in bocca a Gesù e fa dire a Gesù.
    Ecco perchè dai vangeli emergono dei Gesù così diversi tra loro che, spesso, dicono cose contrastanti e inconciliabili tra loro. Non è perchè Gesù era schizofrenico e nemmeno perchè gli autori dei vangeli avevano frainteso e riportato male le parole di Gesù.
    E' perchè DIVERSE erano le convinzioni teologiche degli autori che gli autori stessi hanno messo in bocca a Gesù quando Gesù parla nei loro vangeli.

    Nel vangelo di Marco, NON E' il Gesù storico che parla, ma E' MARCO CHE PARLA TRAMITE GESU'. Cioè Marco fa "parlare" Gesù e mette in bocca a Gesù le sue (di Marco) idee teologiche. E fa dire a Gesù ciò in cui lui (Marco) credeva (che, nel caso di Marco, era la teologia inventata da Paolo e il Gesù mitizzato inventato da Paolo).
    Lo stesso vale per Luca, Matteo, Giovanni, Tommaso e tutti gli altri (esistono almeno una ventina di vangeli e TUTTI presentano Gesù diversi tra loro perchè diverse erano le idee teologiche che avevano in testa gli autori che facevano "parlare" Gesù nei loro testi).


    Infatti, una branca importantissima dello studio sul Gesù storico si occupa di individuare (in base all'analisi incrociata di tutti i testi a disposizione degli studiosi...non solo i vangeli, le lettere, gli atti... ma anche i commenti di autori del III e IV secolo che spesso facevano riferimento a brani tratti dai vangeli che loro avevano in mano e che erano MOLTO diversi dai vangeli giunti fino a noi a causa dei copisti che hanno aggiunto nel corso dei secoli nuovi pezzi qua e là per dare importanza a nuove visioni teologiche sopraggiunte) QUALI delle parole di Gesù contenute nei vangeli siano state effettivamente dette dal Gesù storico. Si calcola NON PIU' del 5%.

    Se non hai capito questo, non hai capito NULLA.
    Ultima modifica di xmanx; 24-09-2020 alle 14:59
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  8. #23
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Chi si occupa delle parabole di Gesù, così come ci vengono riportate dai primi tre Vangeli, poggia su un terreno storico particolarmente solido: esse sono, in certo modo, parte della roccia primordiale della tradizione. E' noto a tutti che le immagini si imprimono nella memoria più stabilmente di un argomento astratto. Ciò riguarda specialmente le parabole di Gesù, di modo che queste rispecchiano di pari passo e con particolare chiarezza la Buona Novella, il carattere escatologico della sua predicazione, la serietà del suo appello alla penitenza, la sua opposizione al fariseismo.
    Dietro al testo greco traspare dovunque la lingua materna di Gesù. Anche il corredo delle immagini è tolto dalla vita palestinese.
    Le parabole di Gesù, inoltre, sono qualcosa di completamente nuovo, nessuna parabola ci è stata tramandata da tutta la letteratura rabbinica anteriore a Gesù, all'infuori di due metafore di Hillel (c. 20 a.C.). C'è da chiedersi seriamente se il modello di Gesù non abbia contribuito in forma determinante ( accanto ad altri influssi, ad es. le favole di animali sorte in Grecia) al sorgere del genere letterario delle parabile rabbiniche.
    Se a tutto questo aggiungiamo che il confronto delle parabole sinottiche con quelle dell'ambiente , ad es. con il linguaggio figurato dell'apostolo Paolo o con le similitudine dei rabbini, manifesta una marcata originalità personale, una singolare chiarezza e scioltezza, una padronanza inaudita della forma, dobbiamo concludere di trovarci davanti ad una tradizione particolarmente fedele; cosicché, quando leggiamo le parabole, noi siamo immediatamente vicini a Gesù.
    Le parabole di Gesù non soltanto sono, nel loro insieme, tramandate in forma quanto mai attendibile, ma costituiscono pure, almeno sembra, un soggetto del tutto privo di problemi. Esse conducono gli ascoltatori in un mondo a loro familiare, dove tutto e tanto semplice e chiaro, che persino un bambino può capirle; tanto evidente, che l'uditore non può che rispondere sempre: Si, è proprio così.
    Ed invece la parabole rappresentano per noi un arduo problema, che consiste nella determinazione del loro originale significato.

    Infatti già nei primissimi tempi, fin dai primi decenni dopo la morte di Gesù, le parabole hanno subito interpretazioni discordanti. Così si è cominciato molto presto a trattare le parabole come se fossero allegorie, e per lunghi secoli l'allegorizzazione ha avvolto del suo fitto velo il significato delle parabole.

  9. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Chi si occupa delle parabole di Gesù, così come ci vengono riportate dai primi tre Vangeli, poggia su un terreno storico particolarmente solido: esse sono, in certo modo, parte della roccia primordiale della tradizione.
    Non c'è alcun dubbio che le parabole di Gesù siano parte della roccia primordiale della tradizione. Infatti si ispirano alla teologia di Paolo che è antichissima e risale agli albori del cristianesimo.
    Ciò non significa, però, che le abbia dette il Gesù storico.
    E non significa nemmeno che le ha inventate Paolo, ma le ha inventate e scritte un autore che si ispirava alla teologia di Paolo.

    Non c'è nessuna prova storica che dimostri che siano state dette effettivamente dal Gesù storico.
    Anzi...esistono prove storiche documentali che dimostrano proprio il contrario.
    E sai perchè? Perchè è Paolo stesso a dirci - nella lettera ai Galati - che la sua teologia NON DERIVA dai discepoli di Gesù. Discepoli che lui frequentava e conosceva (senza però aver mai conosciuto Gesù).
    Nella lettera ai Galati, è Paolo stesso a dirci che la sua teologia E' UNA SUA PERSONALE INVENZIONE e che non gli è stata trasmessa dai discepoli (Pietro e Giovanni e Giacomo - il fratello di Gesù) che lui aveva incontrato e frequentato a Gerusalemme dopo la sua conversione.

    Ora...le parabole dei sinottici (che troviamo in Marco, perchè Luca e Matteo le hanno copiate da Marco) fanno proprio riferimento alla teologia di Paolo (l'imminente avvento del regno di dio sulla terra). Una teologia che Paolo stesso ci dice che NON viene dai discepoli che più erano vicini al Gesù storico (Pietro e Giovanni e Giacomo..il fratello di Gesù).
    Questo è ciò che ci dice Paolo.
    Se le parabole (che contengono la teologia di Paolo) erano le vere parole del Gesù storico, come mai Paolo dice che la sua teologia (che è quella contenuta in quelle parabole) NON VIENE dai discepoli di Gesù (che evidentemente ben conoscevano il Gesù storico, quello che pensava e quello che aveva detto)?
    O Paolo dice il FALSO nella lettera ai Galati o, effettivamente, Paolo (che ben conosceva Pietro, Giovanni e Giacomo) ha inventato una teologia (che è quella contenuta nelle parabole) che NON HA NULLA A CHE VEDERE con ciò che Pietro e Giovanni gli hanno detto sul Gesù storico nel loro incontro di Gerusalemme.

    Quindi quelle parabole sono state inventate e scritte da un autore che faceva parte del clan di Paolo e che credeva alla teologia inventata da Paolo (l'avvento imminente del regno di dio sulla Terra) e sono state poi riprese da Marco (anche lui originariamente apparteneva al clan di Paolo e credeva nella teologia di Paolo) che le ha messe in bocca a Gesù nel suo vangelo. E poi Luca e Matteo le hanno copiate dal testo di Marco.
    Ma Gesù non le ha mai dette.

    Un altro esempio ce l'abbiamo nel vangelo di Giovanni.

    Nel vangelo di Giovanni c'è un celebre dialogo: il dialogo tra Gesù e Nicodemo (Gv 3,1-15).

    [1]C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. [2]Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». [3]Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce ànothen, non può vedere il regno di Dio». [4]Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». [5]Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. [6]Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. [7]Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. [8]Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». [9]Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». [10]Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? [11]In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. [12]Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? [13]Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. [14]E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, [15]perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

    Nicodemo, un capo dei Giudei, va da Gesù e gli dice che è un maestro venuto da Dio perchè nessuno può fare i segni che lui fa se Dio non è con lui.
    Gesù gli risponde: "Se uno non nasce ànothen, non può vedere il regno di Dio".

    Il vangelo di Giovanni è scritto in greco e ho riportato il termine greco originale (ànothen) poichè è la chiave per comprendere questo dialogo.
    Il termine greco "ànothen" ha, infatti, due significati e assume l'uno o l'altro a seconda del contesto della frase in cui è inserito.
    Può significare "una seconda volta" oppure "dall'alto".
    In altri termini, la parola greca "ànothen" ha due significati. Il fatto che la stessa parola greca abbia due significati è rilevante: Nicodèmo, infatti, interpreta la frase di Gesù come se si riferisse al "rinascere un'altra volta", ed è incredulo. Domanda quindi come può una persona rientrare nell'utero materno per essere partorita una seconda volta. Gesù gli risponde che non sta pensando a un parto in senso fisico, ma a una rinascita dal cielo...una rinascita "dall'alto". Cioè Gesù sta usando quella parola nel suo secondo significato.
    Quindi Nicodemo interpreta la parola "ànothen" come "rinascere una seconda volta" e Gesù gli dice che l'ha detta facendo riferimento al suo secondo significato e cioè "rinascere dall'alto".

    E' possibile comprendere questo dialogo solo se lo si legge nella lingua originale in cui è stato scritto. E cioè il greco. Questo accade poichè il doppio significato della parola greca ànothen non può essere tradotto con una equivalente parola nelle lingue moderne. I traduttori, quindi, in fase di traduzione devono decidere se tradurlo con "di nuovo" o con "dall'alto". Ciascuna delle due opzioni genera un problema nella traduzione, in quanto, affinchè il dialogo abbia senso e lo si possa comprendere, ànothen dovrebbe essere tradotto con una parola che - come per il greco - deve significare entrambe le cose: Nicodemo, infatti, lo intende in un modo, Gesù nell'altro.
    Ma una parola così, nelle lingue moderne, non esiste.
    E quindi i traduttori, in fase di traduzione, scelgono uno dei due signficati; e in questo modo non si coglie appieno il dialogo e il "fraintendimento" tra Gesù e Nicodemo intorno al quale ruota l'intero dialogo.

    Ora, la cosa davvero sorprendente è che Gesù e Nicodemo, in realtà, parlavano ARAMAICO e NON GRECO.
    E nemmeno in ARAMAICO esiste una parola equivalente alla parola greca ànothen e che abbia il suo doppio significato.
    Cioè, quel dialogo - che ruota attorno al fraintendimento della parola greca ànothen - in ARAMAICO non sarebbe mai potuto accadere.
    E', cioè, un dialogo che ha senso solo se fosse stato fatto in greco. Ma Gesù e Nicodemo non parlavano greco. Parlavano ARAMAICO.

    Conclusione?
    Quel dialogo è una invenzione dell'autore del vangelo, che parlava in greco. E che ha costruito un dialogo intorno al fraintendimento tra Gesù e Nicodemo sul significato da attribuire alla parola greca ànothen.
    Nella realtà vera, in cui si parlava ARAMAICO, quel dialogo costruito attorno al fraintendimento di una parola CHE ESISTE SOLO IN GRECO, non sarebbe mai potuto accadere. Per il semplice motivo che in ARAMAICO non esiste una parola che abbia due significati come la parola greca ànothen.


    Si tratta con tutta evidenza di un dialogo inventato in greco e che ha senso solo se espresso in greco.
    In ARMAICO quel dialogo non sarebbe mai potuto avvenire così come è stato riportato.
    In sostanza, quel dialogo NON E' MAI AVVENUTO. E' una invenzione dell'autore che pensava in greco e scriveva in greco e che ha messo in bocca a Gesù e Nicodemo un dialogo INVENTATO. Perchè INVENTATO? Perchè quel dialogo, che si basa sul fraintendimento di una parola che esiste SOLO in greco, sarebbe potuto accadere SOLO tra chi parlava in greco.
    Peccato che Gesù e Nicodemo parlassero l'ARAMAICO e non il greco.
    Ultima modifica di xmanx; 24-09-2020 alle 18:06
    Lo stagista.
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  10. #25
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Ci sono numerosi altri esempi.

    Nei vangeli Gesù direbbe: "Andate in tutto il mondo e convertite tutte le genti"....oppure: "La fine del mondo arriverà solo dopo che il vangelo sarà stato annunciato a tutte le genti".

    Ma se questo è vero, come mai negli Atti degli apostoli è documentato che i primi apostoli, Pietro in testa, NON VOLEVANO battezzare i pagani? E che ci fu uno scontro tra Paolo da una parte e Pietro e Giacomo dall'altra su cosa fare coi pagani? Si dovette fare addirittura un concilio (quello di Gerusalemme del 50dc) per risolvere la questione.
    Gli Atti degli apostoli documentano in modo molto approfondito che Pietro era contrario a diffondere il vangelo tra i pagani. Nemmeno voleva entrarci in casa dei pagani! Figuriamoci convertirli e battezzarli.
    E lo stesso libro degli Atti testimonia che Pietro si ravvede SOLO a seguito di un "sogno".

    Ma come?
    Se Gesù aveva detto di convertire i Pagani (come traspare dai vangeli) come mai altri libri testimoniano il fatto che Pietro NON voleva covertire i pagani?
    Pietro si era forse dimenticato delle parole di Gesù? E, per di più, su un aspetto FONDAMENTALE come la conversione o meno dei pagani?
    E poi...gli Atti dicono che Pietro si ravvede SOLO in "sogno". Non dicono, come ci si aspetterebbe: "A un certo punto Pietro si ravvide e disse: che pirla sono stato. Mi ero dimenticato che Gesù stesso ci aveva detto di convertire i pagani".

    E' del tutto evidente che le parole messe in bocca a Gesù nei vangeli riguardanti la conversione dei pagani, non furono MAI dette dal Gesù storico. Ma furono delle invenzioni degli autori i quali pensavano, nella loro teologia, che era necessario convertire anche i pagani. E infatti i vangeli vennero scritti DOPO il 70dc quando la diatriba se convertire i pagani oppure no era già stata superata da un pezzo e si era deciso di convertire anche i pagani.

    Di esempi ce ne sono altri mille....ma mi fermo qui.
    Questi sono solo spunti per approfondire l'argomento. Non ti voglio convincere di nulla. ti ho dato elementi per STUDIARE la materia del Gesù storico...se vuoi farlo, bene. Se non vuoi farlo, bene lo stesso. Quello che fai e ciò in cui credi sono cazzi tuoi.
    Ultima modifica di xmanx; 24-09-2020 alle 18:29
    Lo stagista.
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  11. #26
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Ti ringrazio per la libertà che mi concedi, ma poiché sono nato cristiano, sono vissuto da cristiano, morirò anche da cristiano.
    Non posso credere agli uomini poiché mi hanno deluso; con loro posso scherzarci, ridere, bere insieme ma riguardo a Dio mi piace credere ciò che ho in mente io.

  12. #27
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    C'è sempre quella via di mezzo che tu non vuoi accettare.
    Un regista come Zeffirelli che vuoi che proponga se non un romanzo popolare, accettabile dal pubblico, considera che è un regista.
    Propone quel che trovi scritto nei Vangeli, Crep. Le Parole stesse di Gesù. Niente di artificiosamente inventato nè, tantomeno, un romanzo popolare...
    Per avere la prova che il Cristo abbia veramente detto quelle Parole, devi solamente chiederti: Si sono avverate o no? La Chiesa è ancora in piedi o no? Come mai ha attraversato ostacoli, contraddizioni, divisioni, scismi, regni, imperi, dittature nei secoli e nei millenni ed è ancora quì, lumen gentium, luce delle nazioni e sale della terra?
    Ultima modifica di conogelato; 25-09-2020 alle 01:37
    amate i vostri nemici

  13. #28
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Ti ringrazio per la libertà che mi concedi, ma poiché sono nato cristiano, sono vissuto da cristiano, morirò anche da cristiano.
    Non posso credere agli uomini poiché mi hanno deluso; con loro posso scherzarci, ridere, bere insieme ma riguardo a Dio mi piace credere ciò che ho in mente io.
    Anche io sono cristiano.
    Ritengo che Gesù sia una figura importante e fondamentale per l'evoluzione dell'occidente e dell'umanità tutta.
    Ma non credo a tutte le pirlate del peccato, della salvezza, della resurrezione dei morti, del regno di dio dopo la morte e del ritorno di Gesù per instaurare il regno di dio, dell'inferno e del paradiso, di satana e di tutte le altre minchiate inventate dai preti. Non credo che Gesù sia "figlio di dio" etc etc
    Festeggio il Natale e la Pasqua perchè sono cristiano.
    Ma NON SONO cristiano-cattolico. Cioè penso che le teologie di paolo e di giovanni e i "sacri testi", sui quali si fonda il cristianesimo-cattolico, sia tutta spazzatura ideologica inventata, che NON HA NULLA a che vedere con la realtà del Gesù storico e con la sua effettiva missione sulla Terra.
    Lo stagista.
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  14. #29
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Se tentiamo di ritrovare il suono primitivo delle parabole, una cosa diverrà chiara innanzitutto: tutte le parabole di Gesù costringono l'uditore a prender posizione verso la sua persona ed il suo messaggio.

    E. Fuchs sottolinea con insistenza che le parabole sono implicitamente un'autotestimonianza cristologica. Se una parabole illustra la bontà di Dio, ciò avviene mediante la bontà attiva di Gesù. Se una parabola parla della basileia, Gesù "si nasconde" dietro la parola basileia, come suo "occulto contenuto". Il Fuchs scorge nelle parabole occulte l'autotestimonianza cristologica del Gesù storico.

    Le parabole sono infatti tutte colme del "mistero del regno di Dio" ( Mc 4,11), vale a dire della certezza della "escatologia realizzantesi".
    L'ora del compimento è qua, questa è la loro nota fondamentale.

    Il potente è disarmato, le forze del male debbono cedere, al malato giunge il medico, i lebbrosi sono mondati, il grande debito viene rimesso, la pecorella smarrita è ricondotta all'ovile, la porta della casa paterna si apre, i poveri ed i mendichi sono chiamati alla mensa, un padrone infinitamente benigno paga tutta la mercede, la grande letizia invade i cuori.
    E' sorto l'anno di grazia di Dio, poiché è comparso Colui, la cui occulta maestà traluce dietro ogni parola ed ogni parabola, il Salvatore.

  15. #30
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    Anche io sono cristiano.
    Ritengo che Gesù sia una figura importante e fondamentale per l'evoluzione dell'occidente e dell'umanità tutta.
    Ma non credo a tutte le pirlate del peccato, della salvezza, della resurrezione dei morti, del regno di dio dopo la morte e del ritorno di Gesù per instaurare il regno di dio, dell'inferno e del paradiso, di satana e di tutte le altre minchiate inventate dai preti. Non credo che Gesù sia "figlio di dio" etc etc
    Festeggio il Natale e la Pasqua perchè sono cristiano.
    Ma NON SONO cristiano-cattolico. Cioè penso che le teologie di paolo e di giovanni e i "sacri testi", sui quali si fonda il cristianesimo-cattolico, sia tutta spazzatura ideologica inventata, che NON HA NULLA a che vedere con la realtà del Gesù storico e con la sua effettiva missione sulla Terra.
    beh, bisogna che tu ti schiarisca un po' le idee

    essere cristiano non significa provare ammirazione per un predicatore ebreo osservante; e nemmeno è un'identità culturale di nascita;
    ma è proprio il credere ne Figlio di Dio e nella resurrezione, due cose imprescindibili e che uniscono tutti i cristiani, escludendo da quell'insieme che non ci crede;

    del resto, se festeggi la Pasqua, di cosa credi si tratti ? di una festa folk della primavera ? e il Natale come Sol Invictus ?

    altro è riprendere un discorso crociano su una generale impostazione culturale, peraltro molto discutibile;

    in teoria, chiunque potrebbe definirsi cristiano, rivendicando una propria nozione di quella condizione;
    in pratica - sotto il mero profilo strutturale, della forza dei concetti - so' strunzat'
    per il semplice motivo che nessuna di queste definizioni alternative non strutturate in teologia ha mai creato una posizione distinguibile e riconoscibile;
    la riprova è che la quasi totalità delle chiese sedicenti cristiane - anche di tradizioni tra loro ostili - riconosce reciprocamente la qualifica alla concorrenza, mentre la nega ai cani sciolti che obiettino su quei dogmi;

    l'identità di gruppo te la danno gli altri del gruppo, se ti riconoscono come uno dei loro.
    c'� del lardo in Garfagnana

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