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Risultati da 16 a 30 di 70

Discussione: Filosofia e fede.

  1. #16
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Sarà grave ma non credo che il mio immaginario e le mie fantasie derivino dalla teologia di Paolo come sostieni tu.
    Io, invece, credo di sì. Si capisce che ne hai fatta di strada. Ma si capisce anche che sei ancora molto condizionato da ciò che ti hanno inculcato in testa.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Quando parlo di fede non mi riferisco solo alla fede cristiana.Il bambino ha fede nei suoi genitori,chi crede in un Dio ha fede in Lui e si abbandona a questa fede pur usando la mente per tutte le ricerche possibili.
    E' proprio questo il problema, cara Rachele. Lo hai affermato tu stessa e nemmeno te ne accorgi.
    La tua "fede" non è altro che il perpetuarsi dello schema psicologico "figlio-genitori", sostituendo la figura dei genitori con quella di dio e di una istituzione che ne fa le veci.
    La tua "fede" non è altro che il RIFIUTO psicologico di diventare adulti e voler perpetuare e rimanere nella condizione psicologica di "figli". E inventi il concetto di "dio" per sostituire la figura dei genitori per RIMANERE nella condizione psicologica di figlio.
    A questo segue la istituzione-chiesa che sostituisce la "famiglia" e il papa e i religiosi che diventano la rappresentazione fisica del "dio genitore" (mica per niente i religiosi vengono chiamati "padre" e "madre").

    In sostanza, la tua "fede" altro non è che una fuga dalla propria responsabilità. Una fuga dalla responsabilità di diventare adulti. Un tentativo di reiterare e mantenere la tua condizione psicologica di "figlio", che -psicologicamente- significa la PAURA di diventare adulti...di affrontare il mondo. Esattamente come fanno i bambini, psicologicamente continui a reiterare lo schema figlio-genitori dal quale non riesci a emanciparti, continui a rifugiarti dai tuoi genitori per chiedere la loro protezione..per farti dire da loro ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Solo che al posto dei genitori hai messo il concetto di "dio" e la chiesa che rappresenta psicologicamente i tuoi "nuovi genitori". Il concetto di "dio" e la chiesa non sono altro che STRUMENTI che la tua psicologia usa per reiterare e continuare a tenere in vita lo schema psicologico dal quale NON SAI EMANCIPARTI (e dal quale - inconsciamente - NON VUOI EMANCIPARTI)...e cioè lo schema "figlio-genitori"....continuando a rimanere nella condizione psicologica di "figlio".

    Ciò che tu chiami "fede" altro non è che un "disturbo della personalità"...cioè il RIFIUTO di diventare ADULTI. E' il tentativo psicologico di fuggire dalla realtà, il tentativo psicologico di rimanere nel grembo materno...di perpetuare la condizione di figlio...quando i nostri genitori erano il nostro "mondo" e ci proteggevano dal "mondo esterno".
    Ciò che tu chiami "fede" altro non è che il tentativo psicologico di perpetuare e rimanere nella condizione INFANTILE di FIGLIO...è cioè il RIFIUTO di CRESCERE e diventare ADULTI. A cosa è dovuto tutto ciò? Alla PAURA del diventare adulti. Il mondo esterno (con tutto ciò che in esso si trova...violenza, sopraffazione, morte, egoismo... ma anche gioia, amore, sesso, desiderio etc etc) viene visto come una minaccia...come qualcosa di troppo complesso, qualcosa di incomprensibile, che va oltre le nostre capacità di comprenderlo...ci si sente piccoli e indifesi rispetto al mondo esterno e alla sua complessità..e piscologicamente scatta la necessità di rifugiarsi dai genitori e perpetuare la condizione infantile...la condizione di figlio. Quando era tutto più semplice, quando ci sentivamo più sicuri, quando non eravamo direttamente esposti al mondo esterno, quando eravamo protetti dai nostri genitori, dalla loro sicurezza ed erano loro a proteggerci e dirci cosa era giusto e cosa sbagliato. E si sostituisce la figura dei genitori con il concetto di "dio" e con una istituzione che li rappresenti: la chiesa.

    Chi ha "fede" non crede davvero in dio. Ma usa il pretesto della "fede" per perpetuare la sua condizione psicologica di "figlio". Usa il pretesto della "fede" per rifiutarsi di crescere e per perpetuare la sua condizione psicologica di "figlio", per rimanere nel grembo materno, perchè è sopraffatto dalla PAURA del mondo esterno e vede il mondo esterno come una minaccia.
    Ultima modifica di xmanx; 28-09-2020 alle 16:38
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  3. #18
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Quando parlo di fede non mi riferisco solo alla fede cristiana.Il bambino ha fede nei suoi genitori,chi crede in un Dio ha fede in Lui e si abbandona a questa fede pur usando la mente per tutte le ricerche possibili.
    Chiosa migliore non esiste

    "Se non diventerete come bambini, non entrerete nel Regno di Dio" (Matteo 18)

    "Ti benedico Padre, perchè hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti. E le hai rivelate ai piccoli!" (Matteo 11)
    amate i vostri nemici

  4. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    . Si capisce che ne hai fatta di strada.
    Si, all'indietro.

  5. #20
    La psicologia e la filosofia vanno bene a braccetto ma sono alibi umani per nascondere vuoto,insoddisfazione e solitudine che spesso generano rabbia e ribellione e tengono lontana una pace e una serenità interiore che permettono l'apertura verso tutti.
    L'uomo negando Dio non riesce ad evitare il veleno della superbia,del "Faccio tutto io" e per questo non riesce a raggiungere la felicità pur nelle tempeste della vita.

  6. #21
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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  7. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    La psicologia e la filosofia vanno bene a braccetto ma sono alibi umani per nascondere vuoto,insoddisfazione e solitudine che spesso generano rabbia e ribellione e tengono lontana una pace e una serenità interiore che permettono l'apertura verso tutti.
    L'uomo negando Dio non riesce ad evitare il veleno della superbia,del "Faccio tutto io" e per questo non riesce a raggiungere la felicità pur nelle tempeste della vita.
    Purtroppo è proprio la "fede", spesso e volentieri, ad essere un alibi per nascondere la volontà di non crescere, di rimanere bambini e di rifugiarsi nell'utero materno.
    Lo stagista.
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  8. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    La psicologia e la filosofia vanno bene a braccetto ma sono alibi umani per nascondere vuoto,insoddisfazione e solitudine che spesso generano rabbia e ribellione e tengono lontana una pace e una serenità interiore che permettono l'apertura verso tutti.
    L'uomo negando Dio non riesce ad evitare il veleno della superbia,del "Faccio tutto io" e per questo non riesce a raggiungere la felicità pur nelle tempeste della vita.
    senza filosofia non potresti parlare di nulla, e tanto meno di "Dio", perché nessuna categoria concettuale cui ricorri corrisponderebbe a quella dell'interlocutore; parleresti della Trinità, e ics penserebbe ai tre olandesi del Milan di Sacchi;

    ma la vera ingenuità dell'idea che esponi è che l'assenza di un dio convenzionale implichi necessariamente quel veleno della superbia che dici;
    capisco che questo è il pensiero più diffuso tra molti credenti, ma è estremamente ingenuo e arcaico, poco informato; che è un eufemismo per ignorante; non è un insulto; vuol dire che non sa, non è informato;

    le cose stanno esattamente all'opposto, e non lo dico io, ma Paolo di Tarso nella Romani; dovresti conoscerla; molti la conoscono, ma molti non ne hanno capito il senso: coloro che non hanno legge sono legge a se stessi...

    l'assenza di un dio convenzionato, non determina un vuoto morale, ma genera uno spazio di responsabilità morale, necessaria;


    e la psicologia, che disprezzi, ti spiega il motivo:
    senza un limite, non è possibile desiderare nulla, e nemmeno quella superbia che denunci:
    se porti un bambino in un negozio di giocattoli e gli dai una somma, quello potrà desiderare qualcosa tra i giocattoli esposti alla sua portata;

    ma se non ha un limite di spesa e il negozio è un lungo corridoio senza fine - l'idea che il credente ingenuo ha dell'ateo - quel bambino sarà preso preda dell'angoscia, impossibilitato a desiderare, poiché tutto è intercambiabile; una condizione che è tutto fuorché quella della superbia;

    la realtà, al contrario, mostra che la vera immoralità e superbia non si genera nell'assenza di un dio convenzionale, poiché anche i non credenti seguono di necessità imperativi morali; bensì dall'osservanza a precetti mediati, cioè il clericalismo;
    ci si dice credenti, e si viene a patti col vicario, che però, in quanto umano, è discutibile;

    così ti spieghi il mafioso devoto, che nel suo bunker tiene le immagini sacre o finanzia e partecipa alle processioni, e poi ordina le stragi e, di seguito, tutta la devozione di forma, che consente l'estrema disinvoltura morale nella prassi,

    ora, si può ben essere credenti; ma non è detto che lo si debba argomentare in modo tanto ingenuo e arcaico, perché l'effetto è quello di sminuire il contenuto della stessa fede;
    poi, chiaramente ognuno ragioni come meglio crede e si goda il risultato di ciò che predica.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #24
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    a x e axe: quale sarebbe il problema relativo al bisogno di "protezione" che viene soddisfatto attraverso la "fede"? anche se fosse vero che il credente cerca nel "prete" un "padre", non vedo il problema. anzi mi pare che sia una ragione in più per rivolgersi alla chiesa nei momenti di difficoltà. o no?

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    a x e axe: quale sarebbe il problema relativo al bisogno di "protezione" che viene soddisfatto attraverso la "fede"? anche se fosse vero che il credente cerca nel "prete" un "padre", non vedo il problema. anzi mi pare che sia una ragione in più per rivolgersi alla chiesa nei momenti di difficoltà. o no?
    non capisco il perché tu mi ponga una domanda su una questione che non ho posto, ma che ha posto ics
    io non giudico le scelte personali e sentimentali, le preferenze della gente;

    qui, in religione, intervengo solo per far presenti errori logici e fattuali marchiani, mistificazioni evidenti e descrizioni falsate della realtà comprovata, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #26
    I vari dogmi (come ad esempio quello della Trinità) sono comunque frutto della mente umana che poi si sforza di risolvere i dubbi e le incongruenze con studi e discussioni interminabili.
    L'atteggiamento cristiano comprende la non violenza e il perdono.Chi non si attiene a questo e compie delitti tutto può essere meno che Cristiano anche se ne porta i simboli.Il Cristiano è uno che dà non uno che prende!

  12. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    I vari dogmi (come ad esempio quello della Trinità) sono comunque frutto della mente umana che poi si sforza di risolvere i dubbi e le incongruenze con studi e discussioni interminabili.
    L'atteggiamento cristiano comprende la non violenza e il perdono.Chi non si attiene a questo e compie delitti tutto può essere meno che Cristiano anche se ne porta i simboli.Il Cristiano è uno che dà non uno che prende!
    questa è un'opinione, che potrebbe anche essere rispettabile;

    ma per argomentarla devi partire da un riferimento che fa norma, precetto - come i testi evangelici - farne l'esegesi - cioè stabilire un senso chiaro ed univoco - e poi eventualmente giudicare se il comportamento sia stato conforme o meno, cristiano o meno; e di questo trattano la filosofia e le discussioni interminabili;

    altrimenti, le tue - o di chiunque altro, beninteso - restano parole in libertà, o una scelta di cose che si preferiscono e la dismissione di altre, a proprio piacimento;

    siccome un'esegesi avviene per forza, altrimenti i "cristiani" dovrebbero essere tutti ebrei osservanti, come lo era Gesù, bisogna farsene una ragione e affrontare le discussioni;
    capisci bene che deviare da quel modello senza spiegare il perché in sostanza significa dire: faccio come mi pare !
    che va pure bene, se credi;
    ma allora diventa un po' difficile dispensare o negare patenti di cristiano vero.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non capisco il perché tu mi ponga una domanda su una questione che non ho posto, ma che ha posto ics
    ok. ma secondo il tuo parere, ics dice "bene" o dice "male"? non si parla di preferenze "sempre" di "x", ma di un modo di vedere il rapporto con la fede che mi pare abbastanza "distruttivo". cioè pensare che il prete (ho detto il "prete" e non "uno qualsiasi") possa essere percepito come un padre, sempre dal cristiano in questione, mi pare una ragione "a favore" di quel tipo di rapporto, che poi è un rapporto "spirituale" e non anche "materiale", come invece col padre "biologico". non capisco questo tipo di ragionamento.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io non giudico le scelte personali e sentimentali, le preferenze della gente;
    non si tratta di preferenze ma di un ragionamento che parte dal principio per cui chi vede nel prete una persona di cui fidarsi è in sostanza un "bambinone" e non è cresciuto. tu come la vedi?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui, in religione, intervengo solo per far presenti errori logici e fattuali marchiani, mistificazioni evidenti e descrizioni falsate della realtà comprovata, ecc...
    mi pare che quello che ti dico rientri nel caso "mistificazioni evidenti". abbi pazienza.

  14. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    ok. ma secondo il tuo parere, ics dice "bene" o dice "male"?
    ...
    non si tratta di preferenze ma di un ragionamento che parte dal principio per cui chi vede nel prete una persona di cui fidarsi è in sostanza un "bambinone" e non è cresciuto. tu come la vedi?
    la vedo che, trattandosi di un giudizio psicologico, avrebbe senso solo intuitu personae;

    le cose di religione sono intricatissime, e spesso hanno aspetti contraddittori e paradossali, difficilmente descrivibili da un'idea così semplice;

    nel mondo moderno, di necessità anche una fede dichiarata per formule molto arcaiche - come tutti gli arcaismi - è di seconda o terza mano; solo per fare un esempio, senza voler essere irriverente;
    oggi, uno che si dicesse comunista e stalinista, non avrebbe comunque gli stessi percorsi mentali e motivazioni di chi avesse espresso la stessa opinione 80 anni fa; più o meno consapevolmente, serve uno sforzo, il ricorso ad una strategia di auto-suggestione, e le finalità sono molto più contorte e derivative;

    e così per la fede e le cose di religione; e questo è anche il motivo per cui è sbagliato pensare al credente come ad un superstizioso;

    un credente e praticante di oggi, anche se ingenuo o molto ignorante, resta comunque inserito in un meccanismo culturale della sua epoca molto sofisticato, che gli consente di ricostruire ed emulare una condizione mentale apparentemente arcaica e di dipendenza; perciò, il tratto di cui mi chiedi potrebbe essere infantile, come pensa ics, ma anche no; dipende dalle circostanze;

    mi pare che quello che ti dico rientri nel caso "mistificazioni evidenti". abbi pazienza.
    beh, diciamo che la questione è poco argomentata, e comprensibilmente; sarebbe un tema ponderoso, ma non hai torto;

    ho cercato in due righe di esporre quale sia il problema in questione; cioè, il fatto che gli stati mentali e culturali a fronte di un'idea, una prassi politica, religiosa, ecc... non sono replicabili e assimilabili; tu puoi ripetere un'esperienza di 30 anni prima, che so, un viaggio; ma la tua motivazione è necessariamente diversa; se io ti giudico come se fosse la stessa di 30 fa, verosimilmente sbaglio;
    è anche per questo che è problematico giudicare motivazioni e preferenze; uno può dire una scemenza e io pensare che sia un idiota; ma se quello vuol solo provocare, sono io quello poco arguto;

    ma, se dice che vuol mangiare un barattolo grande di nutella al giorno per dimagrire, posso fargli presente che se intende seriamente la cosa - la mistificazione de la nutella fa dimagrire - probabilmente sbaglia; a meno che non corra ogni giorno una maratona di 42 km...
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la vedo che, trattandosi di un giudizio psicologico, avrebbe senso solo intuitu personae;
    si. però il discorso che lui fa mi pare anche argomentato, "a suo modo". mi pare si tratti non di una "impressione" o "opinione", ma qualcosa di radicato e quindi suscettibile di essere come dire "smentito".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    le cose di religione sono intricatissime, e spesso hanno aspetti contraddittori e paradossali, difficilmente descrivibili da un'idea così semplice;

    nel mondo moderno, di necessità anche una fede dichiarata per formule molto arcaiche - come tutti gli arcaismi - è di seconda o terza mano; solo per fare un esempio, senza voler essere irriverente;
    oggi, uno che si dicesse comunista e stalinista, non avrebbe comunque gli stessi percorsi mentali e motivazioni di chi avesse espresso la stessa opinione 80 anni fa; più o meno consapevolmente, serve uno sforzo, il ricorso ad una strategia di auto-suggestione, e le finalità sono molto più contorte e derivative;
    si, axe. sul comunismo, non è che si tratta di una adesione "volontaria". si tratta di una corrispondenza "interiore" a quel tipo di società e a quel tipo di "vita". insomma sarò anche banale ma credo che "ce devi nasce". altro non so.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e così per la fede e le cose di religione; e questo è anche il motivo per cui è sbagliato pensare al credente come ad un superstizioso;

    un credente e praticante di oggi, anche se ingenuo o molto ignorante, resta comunque inserito in un meccanismo culturale della sua epoca molto sofisticato, che gli consente di ricostruire ed emulare una condizione mentale apparentemente arcaica e di dipendenza; perciò, il tratto di cui mi chiedi potrebbe essere infantile, come pensa ics, ma anche no; dipende dalle circostanze;
    ma guarda, io direi che avere la possibilità, quando sei come dire "in ambasce", di rivolgerti ad un prete come anche ad un convento di suore, per qualsiasi tipo di esigenza "personale", sia davvero una "gran cosa", anche a prescindere dall'atteggiamento "mentale" che è alla base del fatto.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, diciamo che la questione è poco argomentata, e comprensibilmente; sarebbe un tema ponderoso, ma non hai torto;

    ho cercato in due righe di esporre quale sia il problema in questione; cioè, il fatto che gli stati mentali e culturali a fronte di un'idea, una prassi politica, religiosa, ecc... non sono replicabili e assimilabili; tu puoi ripetere un'esperienza di 30 anni prima, che so, un viaggio; ma la tua motivazione è necessariamente diversa; se io ti giudico come se fosse la stessa di 30 fa, verosimilmente sbaglio;
    ecco. il rapporto con la fede mi pare abbastanza "personale" e complesso. ma gli effetti di quel tipo di rapporto sulla vita di una persona, anche in senso materiale, mi paiono indiscutibili. e il complesso di edipo mi pare c'entri poco.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è anche per questo che è problematico giudicare motivazioni e preferenze; uno può dire una scemenza e io pensare che sia un idiota; ma se quello vuol solo provocare, sono io quello poco arguto;
    si. ma provocare non mi pare cosa da ics. secondo me l'ha buttata "semplicemente" là.

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    ma, se dice che vuol mangiare un barattolo grande di nutella al giorno per dimagrire, posso fargli presente che se intende seriamente la cosa - la mistificazione de la nutella fa dimagrire - probabilmente sbaglia; a meno che non corra ogni giorno una maratona di 42 km...
    capisco il rispetto per le idee "altrui", ma se "evidentemente" sono cavolate, allora va detto. dire che i cattolici italiani, anche ad esempio un andreotti, che gestì situazioni inenarrabili tipo il sequestro "moro", siano dei "bambinoni", beh direi che mi pare abbastanza "grossa" come cosa...

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