“Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto …” scrisse Ludovico Ariosto nel proemio dell’Orlando furioso (1, 1).

Questo prologo fa pensare ai castelli, alle storie di cavalieri, principi e principesse. Ma in Europa il castello era altro: un'area fortificata, che a volte cingeva il villaggio con la chiesa.

All’interno della cinta muraria c’erano edifici con diverse funzioni, compreso quello riservato al feudatario e alla sua famiglia.
Elementi tipici del castello: la guarnigione dei soldati, le balestriere, le catapulte, le saracinesche, il cammino di ronda, i magazzini, gli alloggi per la milizia e per la servitù, torri e torrette. Il “mastio” o “maschio” era la torre più alta, serviva per l’estrema difesa in caso di invasione.



Dal XIV secolo nel castello il palazzo signorile, generalmente pianta quadrata o rettangolare con uno o più cortili, cominciò ad avere un portico al piano terra e più scale che permettevano di salire ai piani superiori.

Dal portico si accedeva ai locali di servizio, come il corpo di guardia, la "sala di giustizia" col trono per il signore, le scuderie, le cucine; nei sotterranei c’erano le prigioni e i magazzini; nei piani superiori le camere di abitazione, spesso ornate con affreschi, sculture, stemmi, iscrizioni religiose o araldiche.

Dal basso Medioevo nei castelli dove c’era spazio per un giardino, questo veniva delimitato da mura ed aveva al centro una fontana o un pozzo. Era riservato alla famiglia del nobile signore, alle dame e ai cortigiani.



Nel viridarium venivano collocate piante ornamentali e fiorifere, statue, panchine, voliere con uccelli canori, pergolati, piante usate in cucina per aromatizzare e quelle officinali per curare alcune malattie, come quelle delle vie respiratorie, oppure per cicatrizzare la pelle nel caso di lievi ferite superficiali, ecc..

Nelle serate festive del periodo estivo nel giardino venivano allestiti spettacoli all’aperto con la partecipazione di musici, giocolieri, menestrelli, ecc.; dame e cavalieri si intrattenevano piacevolmente danzando, conversando, giocando, anche a scacchi.