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Discussione: Beati quelli che piangono

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Comunque il cristiano punta tutto sul dopo morte, evidentemente è una consolazione per chi soffre ingiustamente allorquando il dio in cui crede è un dio di giustizia; di una giustizia tale da ripagare abbondantemente la sofferenza subita.
    In effetti il cristiano crede in un altra vita o la stessa in modo diverso, quindi si affida a Dio lasciando che tutto si compia in attesa della promessa di Gesù.
    Questo credo sia una fede cristiana che, non avendo la certezza di una morte definitiva, rimane aperta ad ogni evenienza.
    Nella mente dell'afflitto che piange lacrime amare trovare Dio nelle sue lacrime risulta alquanto difficile, è più facile maledire che benedire.
    Per essere un cristiano sofferente non basta il nome di Cristo a ridare la salute ma bisogna sapere chi si cela dietro quel nome, e spesso troverai che dietro quel nome si cela qualcuno che Cristo non è, perché quello lì è sempre un Cristo come dovrebbe essere, infatti come dovrebbe essere il Cristo è la logica di chi non vuole ammettere che Cristo è e basta.
    Quello che volevo dire in intesi è che è difficile pensare che un afflitto che rientra nelle consolazioni di cui cono ha parlato non possa imprecare Dio.

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Comunque il cristiano punta tutto sul dopo morte, evidentemente è una consolazione per chi soffre ingiustamente allorquando il dio in cui crede è un dio di giustizia; di una giustizia tale da ripagare abbondantemente la sofferenza subita.
    In effetti il cristiano crede in un altra vita o la stessa in modo diverso, quindi si affida a Dio lasciando che tutto si compia in attesa della promessa di Gesù.
    Questo credo sia una fede cristiana che, non avendo la certezza di una morte definitiva, rimane aperta ad ogni evenienza.
    Nella mente dell'afflitto che piange lacrime amare trovare Dio nelle sue lacrime risulta alquanto difficile, è più facile maledire che benedire.
    Per essere un cristiano sofferente non basta il nome di Cristo a ridare la salute ma bisogna sapere chi si cela dietro quel nome, e spesso troverai che dietro quel nome si cela qualcuno che Cristo non è, perché quello lì è sempre un Cristo come dovrebbe essere, infatti come dovrebbe essere il Cristo è la logica di chi non vuole ammettere che Cristo è e basta.
    Quello che volevo dire in intesi è che è difficile pensare che un afflitto che rientra nelle consolazioni di cui cono ha parlato non possa imprecare Dio.
    Dio questo lo sa. Conosce profondamente l'Uomo. Tutti i Salmi contengono grida di dolore e implorazioni verso Lui "Perchè, Signore? Fino a quando?"
    La grande Speranza e la grande consolazione cristiana portata dalla Beatitudine che stiamo esaminando, è che Dio raccoglie una per una le nostre lacrime. Che Cristo, come splendidamente racconta un anonimo brasiliano, cammina accanto a noi. Sempre! Specialmente quando siamo nella prova e nel dolore.

    “Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signore

    e rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata.

    E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme:

    le mie e quelle del Signore.

    Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma.

    Proprio nei giorni più difficili della mia vita.

    Allora ho detto: “Signore, io ho scelto di vivere con te

    e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me.

    Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti difficili?

    E lui mi ha risposto: “Figlio, tu lo sai che ti amo

    e non ti ho abbandonato mai:

    i giorni nei quali c’è soltanto un’orma nella sabbia

    sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio”.
    amate i vostri nemici

  3. #3
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Dio questo lo sa. Conosce profondamente l'Uomo. Tutti i Salmi contengono grida di dolore e implorazioni verso Lui "Perchè, Signore? Fino a quando?"
    La grande Speranza e la grande consolazione cristiana portata dalla Beatitudine che stiamo esaminando, è che Dio raccoglie una per una le nostre lacrime. Che Cristo, come splendidamente racconta un anonimo brasiliano, cammina accanto a noi. Sempre! Specialmente quando siamo nella prova e nel dolore.
    Perché quando stiamo bene e tutto va a meraviglia pensiamo poco a Dio, invece quando va male ci si stringe il sederino e vorremmo che Dio ci aiutasse perché ci sentiamo un po' in colpa rispetto al nostro passato e presente, in che modo difficile dirlo, ma ci affidiamo a Lui o Lo malediamo se non troviamo nostre colpe.
    Ripeto, è dificile trovare chi soffre e piange facendosi strumento di Dio. Si possono citare tutti i passi che vuoi ma in un modo o nell'altro quelle di Gesù sono parole così paradossali che solo chi riesce ad incarnarle, perché ci si rispecchia, può aspirare alla beatitudine, come se tale beatitudine fosse già operante seppur in forma abbozzata; ma chi non crede che Gesù possa farlo non può provare quella consolazione che precederebbe gradualmente una gioia sempre più intensa, primizia per un buon frutto maturo.
    Nonostante lo dica l'anonimo brasiliano io non credo che Cristo cammini sempre accanto a noi, per camminarci dovrà pur esserci un morivo, altrimenti che salvatore sarebbe, non è mica tana libera tutti, anche se Gesù potrebbe averci giocato.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Perché quando stiamo bene e tutto va a meraviglia pensiamo poco a Dio, invece quando va male ci si stringe il sederino e vorremmo che Dio ci aiutasse perché ci sentiamo un po' in colpa rispetto al nostro passato e presente, in che modo difficile dirlo, ma ci affidiamo a Lui o Lo malediamo se non troviamo nostre colpe.
    Ripeto, è dificile trovare chi soffre e piange facendosi strumento di Dio. Si possono citare tutti i passi che vuoi ma in un modo o nell'altro quelle di Gesù sono parole così paradossali che solo chi riesce ad incarnarle, perché ci si rispecchia, può aspirare alla beatitudine, come se tale beatitudine fosse già operante seppur in forma abbozzata; ma chi non crede che Gesù possa farlo non può provare quella consolazione che precederebbe gradualmente una gioia sempre più intensa, primizia per un buon frutto maturo.
    Nonostante lo dica l'anonimo brasiliano io non credo che Cristo cammini sempre accanto a noi, per camminarci dovrà pur esserci un morivo, altrimenti che salvatore sarebbe, non è mica tana libera tutti, anche se Gesù potrebbe averci giocato.
    L'anonimo brasiliano dice pure che Gesù ci prende in braccio nei momenti più duri.

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