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Discussione: San Gregorio Nazianzeno

  1. #1
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    San Gregorio Nazianzeno

    Siccome siamo in clima natalizio, non ci farà male parlare di santi
    che sono stati anche dei grandi letterati. San Gregorio Nazianzeno
    é il più importante dei tre grandi Padri Cappàdoci ( esseno gli altri
    come si sa, S. Basilio, e S. Gregorio di Nissa) e la sua splendente figura é
    rimasta inalterata nella fuga dei secoli.
    Gregorio Nazianzeno ( 329-390) é il più grande poeta cristiano in
    lingua greca, fu più poeta che teologo. Nacque ad Arianzo, borgo della
    Cappadocia, studiò con Basilio ad Atene e fu tiranneggiato dal padre che,
    vescovo di Nazianzo, lo obbligò ad accettare la carica di suo coadiutore.
    Gregorio, animo timido e sensibilissimo prima accettò e poi fuggì, ma sic
    come nell'ordinazione sacerdotale si afferma " Tu sei sacerdote per sem
    pre alla maniera di Melchisedeck", tornò perché era oramai sacerdote a
    tutti gli effett . Fine !^ parte.

  2. #2
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    2a parte. San Gregorio Nazianzeno..


    Fu eletto da Teodosio vescovo di Costantinopoli, e presiedette il concilio di CostantinopoliI (381),
    ma dopo varie contestazioni lasciò il concilio e tornò a Nazanzio e da lì ad Arianzo.
    Usa queste celebri parole nella sua Autobiografia, allorché lascia il concilio di Costantinopoli, e
    Manzoni si ispirò ad esse per il suo Addio ai Monti.

    Egli dice: " Addio, augusta basilica,- addio, Santi Apostoli...Addio, cattedra pontificale. Addio, celebre
    città, eccelsa per l'ardore della fede e l'amore verso Gesè Cristo.
    Addio, Oriente e Occidente, per i quali ho tanto combattuto, e che mi avete esposto a tante battaglie.
    Addio, miei figli, conservate l'eredità che vi é affidata. Ricordatevi delle mie sofferenze e che la grazie
    del Nostro Signore Gesù Cristo sia sempre presso di voi". (Continua)

  3. #3
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    2a parte. San Gregorio Nazianzeno..


    Fu eletto da Teodosio vescovo di Costantinopoli, e presiedette il concilio di CostantinopoliI (381),
    ma dopo varie contestazioni lasciò il concilio e tornò a Nazanzio e da lì ad Arianzo.
    Usa queste celebri parole nella sua Autobiografia, allorché lascia il concilio di Costantinopoli, e
    Manzoni si ispirò ad esse per il suo Addio ai Monti.

    Egli dice: " Addio, augusta basilica,- addio, Santi Apostoli...Addio, cattedra pontificale. Addio, celebre
    città, eccelsa per l'ardore della fede e l'amore verso Gesè Cristo.
    Addio, Oriente e Occidente, per i quali ho tanto combattuto, e che mi avete esposto a tante battaglie.
    Addio, miei figli, conservate l'eredità che vi é affidata. Ricordatevi delle mie sofferenze e che la grazie
    del Nostro Signore Gesù Cristo sia sempre presso di voi". (Continua)

  4. #4
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    3a parte. San Gregorio di Nazianzo.

    Come già accennato, appena lasciò Costantinopoli si recò a Nazianzo e poi ad Arianzo.
    Là scrisse, studiò e compose versi. Lascio' orazioni, lettere e molte poesie, 18 mila versi.
    Ricordiamo, ed é importante, che tutto l'VIII libro dell'antologia palatina è costituita dagli epigrammi
    del nazianzeno. Fu uomo molto mite e tormentato, teologo profondissimo, difese l'unità e trinità di Dio
    e la teologia dell'incarnazione a testimonianza dell'amore di Dio verso l'uomo, ma le basi della teologia
    e della cristologia vennero gettate solo col concilio di Efeso.
    Ribadì l'ìimportanza dell'unione di theoria e praxis, e tutti quanti sappiamo come sia facile parlare di morale
    pur non essendo esseri morali. Dovremo aspettare la grande lezione di Kant sull'etica, dopo quella del
    nazianzeno, per scuotere le nostre coscienze.
    Diceva che ognuno di noi ha dentro di sè una casa inconcussa in cui si trova il suo Dio, che proteggiamo da oltraggi
    esterni e per il quale siamo disposti a dare la vita. Sappiamo che il tracciato della nostra esistenza é molto breve
    e che ci ricongiungeremo presto con Lui.
    Si battè per la coerenza di theoria e praxis, nella vita di ciascuno di noi, e il suo tormento interiore lo avvicina ad
    Agostino, e lo supera addirittura alcune volte. Fine

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