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Discussione: Flashback sull'Italia

  1. #121
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Perché non parlare allora anche dell'altro lato della medaglia cioè del come fare fronte per campare tipo 4-6 figli a carico più anche la consorte se non lavora?
    E' facile riempire pagine e pagine di colpevolizzazioni alla ggggente, che è egoista, che è ancora Peter Pan, che ha il braccino corto e l'apericena da fare e poi non guardare anche a quanto sia fattibile sfornare diversi figli, con uno o due stipendi e vivere dignitosamente e provvedere a tutto.
    Ma non hai letto? Te l'ha spiegato lui: La precarietà economica spesso è solo un comodo alibi. Misuriamo purtroppo tutto sulla convenienza: Il primo pensiero che viene alla mente riguardo a un Figlio non è più "Quanto Amore ci regalerà?" ma "Quanto ci costerà?".
    amate i vostri nemici

  2. #122
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    No, 88 anni, vecchio, punto.
    Recalcati ha sessant'anni: Può andarti bene?

    MassimoRecalcati, tra i più noti psicanalisti in Italia, insegna alle Università di Pavia e Verona. Dirige l’IRPA (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata) e collabora con la Repubblica. I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Per Raffello Cortina ha pubblicato. Tra gli altri, L’uomo senza inconscio )2010), i due volumi su Jacques Lacan (2012-2016), Cosa resta del padre? (2017), Contro il sacrificio (2017) e Alimentare il desiderio (con M. A.Rugo).

    "Gli esseri umani preferiscono le tenebre alla luce? La schiavitù alla libertà? La vita morta alla vita viva? Dopo L’uomo senza inconscio, Massimo Recalcati ritorna con questo libro a interrogare la clinica psicoanalitica nel suo rapporto con le trasformazioni cruciali della società contemporanea e della psicologia delle masse. Al centro non è più la dimensione perversa di un godimento neo-libertino che rifiuta la Legge, ma il ritiro sociale del soggetto, la sua introversione melanconica. Il muro emerge come il simbolo inquietante del nostro tempo; è il muro della chiusura della vita nei confronti della vita; è la tendenza neo-melanconica al rifiuto della trascendenza dell’esistenza.
    Come dire: possono ancora nascere figli in una società che esprime un bisogno clinico di muri? Che sta melanconicamente delineando il proprio fine-vita?
    Viviamo in un tempo che pretende di sottrarsi alla dimensione simbolica. Anziché aprirsi verso l'esterno (e quindi verso l'altro), la società del XXI secolo preferisce rinchiudersi entro confini che considera rassicuranti, nella malriposta speranza di riuscire a eludere la complessità dell’esistenza individuale e collettiva.
    La colpa di «esistere» è l'elemento fondamentale della melanconia, uno stato che fa percepire la realtà come priva di senso così che chiudersi nel «proprio mondo» diventa l'unica soluzione possibile. Il soggetto melanconico alza un muro simbolico che lo separa dagli altri, un'azione psichica privata che diventa anche pubblica: non viviamo forse un'epoca che della chiusura, dell'esclusione e del rifiuto (anche e soprattutto della trascendenza) ha fatto un simbolo?"

    https://www.scuolaslow.it/index.php?...=16&Itemid=101
    amate i vostri nemici

  3. #123
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    e quale sarebbe il "senso profondo" da dare alla vita per renderla "accettabile", al punto tale da desiderare che la vivano anche altri, cioè gli ipotetici figli?


    Che siamo al mondo per Amore, Sandor. Non per un casuale incontro di aminoacidi. Che è l'Amore che muove tutto, non i soldi. Che è molto più importante l'ESSERE, che l'AVERE. Che fra la culla e la bara ciascun uomo è chiamato a lasciare un'impronta di Bene. A favore di tutti! Poichè non siamo isole. Siamo interdipendenti, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Non è vero che da soli si sta meglio. Da soli si muore: Lentamente, poco alla volta, senza che ce ne rendiamo conto....

    Ciao, a martedì.
    amate i vostri nemici

  4. #124
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma non hai letto? Te l'ha spiegato lui: La precarietà economica spesso è solo un comodo alibi.
    questa è un'opinione, non una spiegazione;

    Misuriamo purtroppo tutto sulla convenienza: Il primo pensiero che viene alla mente riguardo a un Figlio non è più "Quanto Amore ci regalerà?"
    e non è convenienza questa ???

    ma "Quanto ci costerà?".
    ma meno male !!!

    a volte il tuo candore è davvero illuminante; vediamo:

    il secondo interrogativo, quello che censuri, è segno di responsabilità: la consapevolezza di dover impegnare e dedicare risorse; e gratuità: si tratta di una scelta consapevolmente unilaterale, un nostro desiderio, che implica l'unilaterale rinuncia a pretese in corrispettivo; trovo sanissimo e moralmente virtuoso questo pensiero, poiché puntella i doveri;

    il primo - quanto amore ci regalerà ? - è davvero la confessione ingenua di quello stesso egoismo - lo facciamo per noi stessi, quel figlio-oggetto, per nostre esclusive necessità esistenziali, compensare carenze d'amore, incapacità, squilibri affettivi - ma travestito da spontaneismo fricchettone, con tutto il corredo di sciaguratezze irresponsabili;

    è un po' la filosofia da campo nomadi, che sono spesso e volentieri aperti alla vita in quel modo, e anche con una loro peculiare nozione di gioia difficile da capire per chi viva in altro modo;
    di regola, se per scelta e trascuratezza non fai in modo di garantire un certo standard materiale ai figli, la legge - che rappresenta la morale comune - quei figli te li toglie;

    ma poi, ti resta da spiegare il perché problema della denatalità occidentale sia essenzialmente e molto marcatamente italiano; se in paesi limitrofi e affini si fanno figli, e l'unica differenza è il regime assistenziale e il lavoro e carriera garantiti alle madri, vuol dire che quella precarietà economica non è affatto il comodo alibi che sostieni, ma la determinante essenziale;
    altrimenti, spiega:
    che c'è in Italia di moralmente tanto malato rispetto a Francia, Olanda, Germania..?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #125
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Recalcati ha sessant'anni: Può andarti bene?

    MassimoRecalcati, tra i più noti psicanalisti in Italia, insegna alle Università di Pavia e Verona. Dirige l’IRPA (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata) e collabora con la Repubblica. I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Per Raffello Cortina ha pubblicato. Tra gli altri, L’uomo senza inconscio )2010), i due volumi su Jacques Lacan (2012-2016), Cosa resta del padre? (2017), Contro il sacrificio (2017) e Alimentare il desiderio (con M. A.Rugo).

    "Gli esseri umani preferiscono le tenebre alla luce? La schiavitù alla libertà? La vita morta alla vita viva? Dopo L’uomo senza inconscio, Massimo Recalcati ritorna con questo libro a interrogare la clinica psicoanalitica nel suo rapporto con le trasformazioni cruciali della società contemporanea e della psicologia delle masse. Al centro non è più la dimensione perversa di un godimento neo-libertino che rifiuta la Legge, ma il ritiro sociale del soggetto, la sua introversione melanconica. Il muro emerge come il simbolo inquietante del nostro tempo; è il muro della chiusura della vita nei confronti della vita; è la tendenza neo-melanconica al rifiuto della trascendenza dell’esistenza.
    Come dire: possono ancora nascere figli in una società che esprime un bisogno clinico di muri? Che sta melanconicamente delineando il proprio fine-vita?
    Viviamo in un tempo che pretende di sottrarsi alla dimensione simbolica. Anziché aprirsi verso l'esterno (e quindi verso l'altro), la società del XXI secolo preferisce rinchiudersi entro confini che considera rassicuranti, nella malriposta speranza di riuscire a eludere la complessità dell’esistenza individuale e collettiva.
    La colpa di «esistere» è l'elemento fondamentale della melanconia, uno stato che fa percepire la realtà come priva di senso così che chiudersi nel «proprio mondo» diventa l'unica soluzione possibile. Il soggetto melanconico alza un muro simbolico che lo separa dagli altri, un'azione psichica privata che diventa anche pubblica: non viviamo forse un'epoca che della chiusura, dell'esclusione e del rifiuto (anche e soprattutto della trascendenza) ha fatto un simbolo?"

    https://www.scuolaslow.it/index.php?...=16&Itemid=101
    Parto dalla prima osservazioni su questo scritto, Recalcati prima afferma che "viviamo in un tempo che pretende di sottrarsi alla dimensione simbolica (cosa mai egli intenda con la dimensione simbolica probabilmente si evince leggendo l'intero libro, forse), alla fine scrive " Il soggetto melanconico alza un muro simbolico che lo separa dagli altri, un'azione psichica privata che diventa anche pubblica: non viviamo forse un'epoca che della chiusura, dell'esclusione e del rifiuto (anche e soprattutto della trascendenza) ha fatto un simbolo?" ... ma allora?


    (non so se si possono postare link a blog esterni ma questo è quello che ho trovato:

    "Secondo il rapporto Censis, pubblicato oggi 4 dicembre, in Italia non si fanno più figli, la didattica a distanza ha aumentato il gap tra studenti, l’ansia e la paura sono i sentimenti predominanti.

    In modo particolare si è ancora di più scavato il solco fra poveri e ricchi per causa del Covid, che poi si riflette pure nella scuola e nei livelli di istruzione.

    Infatti, dice il Censis, a fronte del 22% di cittadini che campano con un sussidio di emergenza, quelli che vantano un patrimonio che supera il milione sono il 3%, di cui 40 persone sono miliardari che hanno aumentato il loro già cospicuo patrimonio durante la prima ondata dell’epidemia.


    Ma a soffrire sono anche i giovani che subiscono il declassamento sociale, mentre si prefigura per loro un futuro ancora più incerto
    .

    Per il Censis infatti il 50,3% dei giovani vive in una condizione socio-economica peggiore di quella vissuta dai genitori alla loro età. In particolare per 40 lavoratori autonomi su 100, i figli sono passati in una classe occupazionale inferiore, dentro i ranghi degli operai e del terziario non qualificato.


    Un altro dato significativo che dal Censis viene fuori, riguarda la divisione sociale che si sta manifestando, sempre per causa del covid, tra chi ha la sicurezza del lavoro e chi no. Lo pensa l’85,8% degli italiani per i quali appunto il solco sociale riguarda pure chi ha reddito fisso e chi no, tra i garantiti assoluti, come i dipendenti pubblici, 3,2 milioni, e i 16 milioni di pensionati."










    Questo è quello che vedo io:

    Donna, ha studiato da segretaria, diplomata con buoni voti, stage non retribuito durante le superiori, trova lavoro in un grande call center, con contratti di sei mesi in sei mesi arriva alla bella età di 29 anni, finalmente viene assunta a tempo indeterminato, negli ultimi due anni ha trovato un valido compagno, all'età di 30 anni, grazie al padre di lui che ha aiutato economicamente, comprano una casa (con mutuo) e fanno un figlio, probabilmente sarà figlio unico, per l'età, 31, perché il ricordo del dolore del parto forse è ancora troppo vivido.

    Uomo, 27 anni, non ha voluto studiare dopo le medie, lavora da scaffalista, il reddito è quello che è, vive con mamma e papà, ha una ragazza che ha lavorato da commessa con contratti a tempo determinato, vive dalla madre, sopravvivono entrambe grazie alla reversibilità del marito/padre defunto... ma davvero due messi così, come mai potrebbero pensare di mettere su famiglia? Andando a vivere a casa dei genitori? Forse

    Donne, entrambe 24 anni, una diplomata in Istituto Tecnico, l'altra liceo psicopedagocico, quattro stage non retribuiti (due a testa), non c'era la possibilità di farle studiare oltre latitando il padre da ogni punto di vista. Una ha fatto un anno di servizio civile, poi la cameriera in un ristorante (contratto garanzia giovani, doveva lavorare 8 ore, ne lavorava anche 13 a parità di stipendio), poi la standista per sei mesi, scaffalista occasionalmente, ora è in prova per sei mesi come commessa in un supermarket e teniamo le dita incrociate. Fidanzata da qualche anno, lui ha 28 o 29 anni, laureato bene tre anni fa, ha lavorato di sei mesi in sei mesi in ancora sei mesi, ora non lo hanno assunto, ma sono stati gentili da avvisare due mesi prima, sta cercando occupazione. L'altra, con invalidità, lavora tre giorni alla settimana, un'ora al giorno, pagata pochissimo, quasi pareggia tra quello che guadagna e quello che spende per spostarsi, occasionalmente anche scaffalista un paio di volte al mese, il fidanzato dovrebbe laurearsi nel 2021, non farà la magistrale perché i genitori non riescono a mantenere le spese, vedremo...

    Ragazzo, 20anni, quello più incazzato di tutti i precedenti che ho elencato e dei prossimi che arrivano in seguito. Diplomato a pieno voti istituto professionale alberghiero, receptionist, tre stage non retribuiti durante gli studi, prova ad entrare all'ITS, ma... lasciamo perdere, per non perdere un anno a casa a fare nulla fa un corso post diploma, ora iscritto all'università, vorrebbe tanto ma tanto un lavoro, anche saltuario, nei sabati/domenica, nelle festività, anche "del cazzo" direbbe lui, ma una piccola indipendenza economica, nix, niet, nada... single

    Ragazzo, 20 anni, non so se incazzato perché non lo frequento molto. Diplomato a pieno voti istituto professionale alberghiero, cuoco, due stage non retribuiti durante gli studi, lavora in prova un mese in un noto albergo di una nota località sciistica, passato il mese gli propongono di lavorare in nero, lui rifiuta, non gli pagano neanche il mese in prova. Ora ITS enogastronomia, per non restare a casa a fare nulla. single

    Ne avrei ancora un paio, ma lasciamo perdere, voglio solo appuntare che gli ultimi due casi escono da un istituto che, sarà pure solo un professionale, ma venti anni fa garantiva un accesso immediato nel mondo del lavoro, non in nero.

    Poi chiaramente potrebbe anche essere che io viva in una bolla di sfigaggine e così gli altri che mi circondano
    Ultima modifica di Breakthru; 22-01-2021 alle 09:04

  6. #126
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
    È anche vero, però discutere non contempla sempre dover convincere gli altri, quella è la diputa dialettica, interessante, ma meno proficua della discussione, in una buona discussione tutti dovrebbero uscirne arricchiti.
    Vero "mon cher ami!"!, ma quando una discussione diventa buona?, quando una persona è scevra e conscia di tutti i suoi bias cognitivi e ne tiene conto, in modo da aprire una discussione senza usare una dei 38 (circa!) modi in cui si usa la dialettica...ne cito alcune:

    la Generalizzazione: trattare l'affermazione dell'avversario con valore relativo (particolare) come se avesse un valore assoluto (universale)
    l'Ampliamento: interpretare l'affermazione dell'avversario nel modo più generale possibile, restringendo invece la propria.
    la Confusione: porre all'avversario domande in un ordine diverso da quello nel quale se le sarebbe aspettate.

    Gli interlocutori di una buona discussione dovrebbro essere consci di tutto ciò?...beh! allora non si aprirebbe neanche una dicussione buona o cattiva che sia...per me una buona discussione nasce nel momento in cui l'interlocutore comprende i problemi dell'altro: " la comprensione dei problemi dell'altro è il massimo dell'intelligenza emotiva" diceva un famoso filosofo.
    Senza questa premessa l'argomentare non porta a nessun arricchimento ma a consolidare le proprie convinzioni.
    Cambiare le proprie credenze non è una cosa facile per il cervello...come avrai letto nel link da me proposto potrebbe provocare anche delle modifiche strutturali.
    Secondo Daniel Goleman: l’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia.

    Mentire a noi stessi è ben più radicato nella nostra anima del mentire agli altri.

    Fëdor Dostoevsky
    Ultima modifica di gillian; 22-01-2021 alle 11:54
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  7. #127
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma non hai letto? Te l'ha spiegato lui: La precarietà economica spesso è solo un comodo alibi. Misuriamo purtroppo tutto sulla convenienza: Il primo pensiero che viene alla mente riguardo a un Figlio non è più "Quanto Amore ci regalerà?" ma "Quanto ci costerà?".
    Cono non è che te la puoi cavare con due righe e con l'ha detto Pinco Pallino. Perchè se aneli a famiglie dai due figli in sù, bisognerà spiegare come fare con due stipendi che, se va bene, ad esempio possono arrivare sommandoli a mettere su 3000€ il mese oppure, ancora peggio, con un solo stipendio sotto i 2000€ a campare più di uno o due figli, affitto o mutuo, bollette, cibo, vestiario ecc...
    Non fare il finto tonto come al solito.
    Invece di fare le paternali ogni santo giorno, sii positivo e propositivo, spiega come campare 3, 4, 5 figli o più.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  8. #128
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Ah, ok, in effetti lo è, ma io gli avatar li metto un po' così, poi questo è un Charles Manson goliardico
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  9. #129
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Vero "mon cher ami!"!, ma quando una discussione diventa buona?, quando una persona è scevra e conscia di tutti i suoi bias cognitivi e ne tiene conto, in modo da aprire una discussione senza usare una dei 38 (circa!) modi in cui si usa la dialettica...ne cito alcune:

    la Generalizzazione: trattare l'affermazione dell'avversario con valore relativo (particolare) come se avesse un valore assoluto (universale)
    l'Ampliamento: interpretare l'affermazione dell'avversario nel modo più generale possibile, restringendo invece la propria.
    la Confusione: porre all'avversario domande in un ordine diverso da quello nel quale se le sarebbe aspettate.

    Gli interlocutori di una buona discussione dovrebbro essere consci di tutto ciò?...beh! allora non si aprirebbe neanche una dicussione buona o cattiva che sia...per me una buona discussione nasce nel momento in cui l'interlocutore comprende i problemi dell'altro: " la comprensione dei problemi dell'altro è il massimo dell'intelligenza emotiva" diceva un famoso filosofo.
    Senza questa premessa l'argomentare non porta a nessun arricchimento ma a consolidare le proprie convinzioni.
    Cambiare le proprie credenze non è una cosa facile per il cervello...come avrai letto nel link da me proposto potrebbe provocare anche delle modifiche strutturali.
    Secondo Daniel Goleman: l’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia.

    Mentire a noi stessi è ben più radicato nella nostra anima del mentire agli altri.

    Fëdor Dostoevsky
    Non è detto che sia necessario cambiare convinzioni, si può anche rimanere con le proprie idee, ma guardare momentaneamente le cose dalla prospettiva di un altro. Certo, meglio discutere tre persone aperte, ma credo che potrei discutere con un terrapiattista convito e quantomeno uscirne con qualche spunto sulla natura umana, sul funzionamento delle echo chambers o comunque qualcosa. Se si trattasse di un vero fanatico ne uscirebbe come è entrato, ma a me mica interessa migliorare gli altri, ho già un bel da fare con me stesso.
    Per come la vedo il tempo della discussione non è mai sprecato, so di avere un mio modo di vedere le cose, ma mi va anche di sentire altre visioni, pure se non concordo, anzi a maggior ragione quando non concordo, e non mi sembra rilevante che mi facciano o meno cambiare idea, meno che mai mi sembra rilevante cambiare le idee degli altri, sono una persona abbastanza noncurante dell'umanità, probabilmente piscerei addosso a qualcuno che vedo andare a fuoco solo se mi scappasse davvero e non trovassi un cesso pulito a disposizione.
    Ultima modifica di Doppio; 22-01-2021 alle 12:25
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    Moderatore droghe

  10. #130
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Cool Non solo amore

    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Che siamo al mondo per Amore, Sandor. Non per un casuale incontro di aminoacidi. Che è l'Amore che muove tutto, non i soldi. Che è molto più importante l'ESSERE, che l'AVERE. Che fra la culla e la bara ciascun uomo è chiamato a lasciare un'impronta di Bene. A favore di tutti! Poichè non siamo isole. Siamo interdipendenti, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Non è vero che da soli si sta meglio. Da soli si muore: Lentamente, poco alla volta, senza che ce ne rendiamo conto..
    Conogelato! Dimentichi la dualità della mente umana che risulta un misto di amore ed odio, una miscellanea di bene e male…
    "Che siamo al mondo per Amore”
    ... cioè a dire l’amore con cui siamo nati”…direi piuttosto l’atto di fare l’"amore” che non è detto che sia fatto con amore…potrebbe nascere da un semplice atto istintuale di piacere…se non addirittura di odio come nel violentare le donne…
    Tu dici:
    Misuriamo purtroppo tutto sulla convenienza: Il primo pensiero che viene alla mente riguardo a un Figlio non è più "Quanto Amore ci regalerà?"
    Io direi “Quanto amore potremo dargli” …che è diverso…perchè indipendente da quello che il figlio potrebbe darci!
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  11. #131
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Io direi “Quanto amore potremo dargli” …che è diverso…perchè indipendente da quello che il figlio potrebbe darci!
    Tra l'altro... ma pure volendo sorvolare su quanto egoistico sia fare un figlio per vampirizzare il suo amore, perché dare per scontato che tutti lo desiderino.
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  12. #132
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma non hai letto? Te l'ha spiegato lui: La precarietà economica spesso è solo un comodo alibi. Misuriamo purtroppo tutto sulla convenienza: Il primo pensiero che viene alla mente riguardo a un Figlio non è più "Quanto Amore ci regalerà?" ma "Quanto ci costerà?".
    Cono, ma tu hai realmente paura che l'umanità si estingua?
    Probabilmente consideri l'essere umano superiore a tutti gli altri esseri viventi e quindi più meritevole di per perpetrare la sua specie ad ogni costo , sia esso di natura morale che di natura economica?
    Credi davvero, guardando alla realtà attuale, che l'umanità si estinguerà per poca prole? Cosa che, tra l'altro avviene - chissà perché- solo in determinate parti del mondo?
    La paura che tu ravvisi, sottendi, e di cui accusi le conseguenze nelle scelte altrui non sarà forse sorella della paura che prova chi pensa che senza più nascite l'umanità si estinguerà?
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  13. #133
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Che siamo al mondo per Amore, Sandor. Non per un casuale incontro di aminoacidi. Che è l'Amore che muove tutto, non i soldi. Che è molto più importante l'ESSERE, che l'AVERE. Che fra la culla e la bara ciascun uomo è chiamato a lasciare un'impronta di Bene. A favore di tutti! Poichè non siamo isole. Siamo interdipendenti, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Non è vero che da soli si sta meglio. Da soli si muore: Lentamente, poco alla volta, senza che ce ne rendiamo conto....

    Ciao, a martedì.

    E quindi si fanno i figli per un motivo che ha ancestrali radici: la paura della morte.
    E, aggiungo, la paura di morire soli.
    Chiaro.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  14. #134
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
    Non è detto che sia necessario cambiare convinzioni, si può anche rimanere con le proprie idee, ma guardare momentaneamente le cose dalla prospettiva di un altro. Certo, meglio discutere tre persone aperte, ma credo che potrei discutere con un terrapiattista convito e quantomeno uscirne con qualche spunto sulla natura umana, sul funzionamento delle echo chambers o comunque qualcosa. Se si trattasse di un vero fanatico ne uscirebbe come è entrato, ma a me mica interessa migliorare gli altri, ho già un bel da fare con me stesso.
    Per come la vedo il tempo della discussione non è mai sprecato, so di avere un mio modo di vedere le cose, ma mi va anche di sentire altre visioni, pure se non concordo, anzi a maggior ragione quando non concordo, e non mi sembra rilevante che mi facciano o meno cambiare idea, meno che mai mi sembra rilevante cambiare le idee degli altri, sono una persona abbastanza noncurante dell'umanità, probabilmente piscerei addosso a qualcuno che vedo andare a fuoco solo se mi scappasse davvero e non trovassi un cesso pulito a disposizione.
    Si...Doppio...la vedo pressa poco così anch'io...salvo che... sul pisciare...io lo farei per spegnere il fuoco...ma credo che non basterebbe!😅
    Il cesso pulito pubblico non a pagamento in Italia...scordatelo!😎
    A Firenze ho pagato 2 Euro per una pisciata...all'incaricato del servizio ho detto che neanche a Genova paghiamo tanto!🤬
    Ultima modifica di gillian; 22-01-2021 alle 15:49

  15. #135
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    Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
    Ah, ok, in effetti lo è, ma io gli avatar li metto un po' così, poi questo è un Charles Manson goliardico
    ah ecco. mi rallegra sapere che sia stato anche studente...

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