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Risultati da 196 a 210 di 357

Discussione: Flashback sull'Italia

  1. #196
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    La Provvidenza assume diverse forme oltre a quelle elencate, anche quella dello Stato, tutte umane, fisiche e non divine.

    Le tasse le pagano tutti quelli che hanno un reddito fisso e dovrebbero pagarle anche chi fisso non ce l'ha.
    Anche i pensionati usufruiscono di sanità gratis e altri sgravi se hanno i requisiti, come chiunque e normalmente in una comunità, rappresentata in questo caso dallo Stato, ci si fa carico delle famiglie più bisognose, si presume che lo siano anche le famiglie numerose.
    È ovvio che per crescere tanti figli con un solo reddito, se non si è Berlusconi, ci si deve appoggiare a qualcuno, o a qualcosa, quindi dipendere da altri.
    Ora non si può sindacare sul numero di figli che debba avere una famiglia o imporre un numero come in certe dittature, e neanche criticare chi non ne ha o non ne vuole, di fatto però se un paese è composto più da anziani che giovani e di figli se ne fanno sempre di meno il rapporto è sbilanciato, non va bene, chi ci governa dovrebbe domandarsi il perchè e agire di conseguenza in aiuto alle famiglie, ai giovani ecc...come già è stato detto nei vari commenti e come fanno in altri stati.

    Questo se guardiamo al nostro paese Italia, se teniamo alla nazionalità, mentre se osserviamo più da lontano l'intero pianeta, non ci stiamo affatto estinguendo dato che siamo più di sette miliardi, se i figli non li facciamo noi li faranno altre popolazioni e andranno a compensare quei paesi come il nostro che se ne fanno meno.
    La popolazione mondiale non potrà crescere all'infinito senza conseguenze per l'intero pianeta.
    C'è posto per tutti, Lady: Il problema è l'egoismo. Il rinchiuderci in noi stessi, delegando gli altri ("ci penseranno loro"). Calcoliamo tutto in moneta: Primo, non soffrire. Secondo, non rischiare. Terzo, avere tutto assicurato. Ci illudiamo, in tal modo, di padroneggiare la Vita, ma non è così! Non ci accorgiamo che la Vita, con tale visione ristretta, sparisce. Sparisce dentro di noi. Come facciamo a darla, la Vita, se non la possediamo? Il risultato è perlappunto il flashback del quale stiamo parlando: Sconfortante!
    amate i vostri nemici

  2. #197
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è posto per tutti, Lady: Il problema è l'egoismo. Il rinchiuderci in noi stessi, delegando gli altri ("ci penseranno loro"). Calcoliamo tutto in moneta: Primo, non soffrire. Secondo, non rischiare. Terzo, avere tutto assicurato. Ci illudiamo, in tal modo, di padroneggiare la Vita, ma non è così! Non ci accorgiamo che la Vita, con tale visione ristretta, sparisce. Sparisce dentro di noi. Come facciamo a darla, la Vita, se non la possediamo? Il risultato è perlappunto il flashback del quale stiamo parlando: Sconfortante!
    Grazie Cono per aver scritto ciò che molte donne pensano.

    Fertilità a tutti.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  3. #198
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Veramente avevi iniziato tu a parlare di pensioni



    Ma possiamo anche parlare di Welfare.
    Escludiamo pure le classi alte e Berlusconi che pur avendo cinque figli non ha bisogno del sussidio per il doposcuola, ma anche l'ingegnere o l'architetto single se vogliono avere il poliziotto che pattuglia il quartiere, l'ambulanza pronta quando gli viene il coccolone, il vigile del fuoco che accorre quando gli va a fuoco la cucina, o il massaggiatore che gli toglie la cervicale, non se la caveranno solo con le tasse o pagando il ticket privato con i loro risparmi, perchè se il 95% delle famiglie che hai citato tu avesse smesso di fare figli, non ci sarà il poliziotto, non ci sarà l'autista dell'ambulanza, non ci sarà il vigile del fuoco ... e così via.
    Quindi, invece di cercare un colpevole fra chi fa più figli o fra chi non ne fa nessuno, credo che alla fine sia una questione di equilibrio ma anche di solidarietà.
    Hai di più?
    Permetti a chi ha di meno di raggiungere livelli sociali dignitosi pagando di più.
    Hai di meno?
    Non lasciarti sfuggire le occasioni che scuola e società tengono aperte per te.
    Accetta che Cono agisca secondo la sua morale e renditi conto che anche la tua condotta alla fine fa capo a una fede (laica).
    Ti ringrazio! Di cuore
    amate i vostri nemici

  4. #199
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Niente, non ti entra proprio il concetto: Dio esiste!!!!!!!

    "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe." (Luca 17)

    Per coloro che ritengono Dio veritiero e di conseguenza si fidano di Lui, tutto è poi Provvidenza: Il lavoro, anche se precario e instabile, l'aiuto dei parenti, un rimborso irpef inaspettato, l'essere in buona salute, avere una Moglie o un Marito al nostro fianco coi quali condividere il cammino della Vita, una cerchia di amici che sanno tutto di noi, condividendo gioie e dolori e mille altre piccole cose, Laura.
    Cona ed io non siamo persone speciali e soprattutto non siamo superiori a nessuno: Spettatori di un'opera, questo si. Di un'opera di Dio!


    Certo che quello che scrivi è veramente fantastico! A parte che "dio esiste" è una credenza e non un fatto, per il resto mi pare che di dio se ne faccia uso molto personale e messo di mezzo come il prezzemolo per ogni cosa. Siamo sempre al do ut des, all'opportunismo. Dio sembra essere una specie di bancomat, di macchinetta dispensa favori. Questa idea di vita che proponi, col dio tappabuchi per le proprie scelte, è proprio giusta? Ed il dio tappabuchi lo è altrettanto? Qui si propone pure la fede come un mezzo per ottenere qualcosa. Credi ed otterrai. Al che questo è creare proprio l'immagine del credente come un gradino sopra gli altri, speciale, che ottiene i favori della divinità.
    Poi come al solito cerchi di mascherare l'altro lato della medaglia, che è appunto quella delle difficoltà, economiche e non solo, e devi scansare l'ostacolo rifugiandoti nella solita retorica, nelle frasi fatte, nelle spiegazioni religiose. Difatti non ti sei mai preso la briga di parlare di come si vive, come si può fare con tanti figli, soluzioni, escamotage, idee da mettere in pratica e con un pò di vera gioia aggiungerei. Ci sono solo tiritere e paternali, la caccia al peccatore e all'egoista. Ma quando andavo io all'asilo per esempio, non partiva mezzo stipendio per frequentarlo. Oggi non è così. Quindi, per quanto tu cerchi di far finta che i problemi nella gestione di una famiglia numerosa non ci siano, sei ben conscio anche tu che sono reali e vissuti pure sulla propria pelle.
    Ti fai tanto promotore del bene dei figli, dei bambini e poi esce fuori che (per te con la scusa di dio e degli aiuti che piovono con la fede e tramite la divinità), c'è la possibilità di mettersi nei casini, di vivere sopra le proprie possibilità, il rischio dell'indigenza, mettendo proprio di mezzo quei soggetti che tu definisci sempre innocenti, bistrattati dalla società. Poi aggiungici i pensieri, lo stress, l'ansia o la vergogna se si deve chiedere soldi ad altri soggetti oppure altre cose che servono, come anche lo stress per gestire i figli, non potergli portare in vacanza, dare quel che chiedono o chiedere un aiuto ai propri parenti o amici.
    Non è che ce l'ho per principio con chi fa figli o ne fa tanti ma è anche ovvio che bisogna fare i conti con le proprie possibilità, con l'ambiente in cui si vive, con quello che il proprio Stato offre e non ultime le proprie responsabilità come persona e genitore.
    Ricorda anche che se siamo qui a dire è pure perché tu ci tiri per i capelli. Va bene se uno è più contento delle famiglie con tanti figli, ma questo non autorizza e giustifica a scassare i cosiddetti ogni giorno al mondo, soprattutto poi se non è oro tutto quel che luccica.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  5. #200
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Grazie Cono per aver scritto ciò che molte donne pensano.

    Fertilità a tutti.
    Volevo dirlo anche io, provassero a partorire gli uomini.

    @ Cono è facile parlare con l'utero e le sofferenze delle altre!
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  6. #201
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è posto per tutti, Lady: Il problema è l'egoismo. Il rinchiuderci in noi stessi, delegando gli altri ("ci penseranno loro"). Calcoliamo tutto in moneta: Primo, non soffrire. Secondo, non rischiare. Terzo, avere tutto assicurato. Ci illudiamo, in tal modo, di padroneggiare la Vita, ma non è così! Non ci accorgiamo che la Vita, con tale visione ristretta, sparisce. Sparisce dentro di noi. Come facciamo a darla, la Vita, se non la possediamo? Il risultato è perlappunto il flashback del quale stiamo parlando: Sconfortante!
    Non so, un conto è rischiare la propria di vita, un'altra rischiare quella degli altri, i figli in questo caso.

    Abbiamo una visione diversa della vita, dici che ci illudiamo padroneggiare la vita, dici che la vita sparisce, poi dice che non la possediamo... mah, la vita, per come la vedo io, fa veramente un po' come le pare e di certo non sono gli esseri umani ad averne il monopolio

  7. #202
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è posto per tutti, Lady: Il problema è l'egoismo. Il rinchiuderci in noi stessi, delegando gli altri ("ci penseranno loro"). Calcoliamo tutto in moneta: Primo, non soffrire. Secondo, non rischiare. Terzo, avere tutto assicurato. Ci illudiamo, in tal modo, di padroneggiare la Vita, ma non è così! Non ci accorgiamo che la Vita, con tale visione ristretta, sparisce. Sparisce dentro di noi. Come facciamo a darla, la Vita, se non la possediamo? Il risultato è perlappunto il flashback del quale stiamo parlando: Sconfortante!
    C'è posto per tutti dici? Anche per le guerre e le pestilenze allora. Dici che la sofferenza nobilita l'uomo?
    E allora cosa ci precipitiamo a trovare un vaccino, nuove cure e nuovi farmaci? Seguiamo la naturalità della vita e morte, senza opporci ad essa.
    Perchè scandalizzarci tanto di chi soccombe a causa di guerre e fame? È naturale conseguenza pure questa, quando si diventa troppi e con scarse risorse a disposizione è naturale litigare per accapparrarsele.
    Perchè curare il cancro? Perchè praticare anestesie se la sofferenza nobilita?
    E via dicendo, le mie sono solo provocazioni estreme.

    La vita è un continuo rischio Cono, solo la morte è certezza.
    Credo che chiunque dotato di buonsenso cerchi alleviare le proprie sofferenze o evitarle dove possibile, altrimenti sarebbe un masochista.
    Idem per i rischi, si valuta dove è il caso e dove no.
    Trovo più sconfortante i continui predicozzi e il non accettare che la realtà e la società rispetto a cento anni fa è cambiata e non si fermerà qui, continuerà a cambiare anche in futuro.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  8. #203
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    [QUOTE=Breakthru
    Abbiamo una visione diversa della vita, dici che ci illudiamo padroneggiare la vita, dici che la vita sparisce, poi dice che non la possediamo... mah, la vita, per come la vedo io, fa veramente un po' come le pare e di certo non sono gli esseri umani ad averne il monopolio[/QUOTE]

    chi sarebbe chi ha il monopolio della vita? Presumo che pensavi alla natura, se no chi?

  9. #204
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Durante Visualizza Messaggio
    chi sarebbe chi ha il monopolio della vita? Presumo che pensavi alla natura, se no chi?
    La vita è una cosa che ti capita, nessuno , fino a prova contraria, sceglie di nascere. Decidono altri per te e si può venire al mondo desiderati o indesiderati.
    Per tanti che non vogliono procreare ma capita ce ne sono tanti che vorrebbero ma non capita.
    La vita fa come le pare

  10. #205
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio


    Certo che quello che scrivi è veramente fantastico! A parte che "dio esiste" è una credenza e non un fatto, per il resto mi pare che di dio se ne faccia uso molto personale e messo di mezzo come il prezzemolo per ogni cosa. Siamo sempre al do ut des, all'opportunismo. Dio sembra essere una specie di bancomat, di macchinetta dispensa favori. Questa idea di vita che proponi, col dio tappabuchi per le proprie scelte, è proprio giusta? Ed il dio tappabuchi lo è altrettanto? Qui si propone pure la fede come un mezzo per ottenere qualcosa. Credi ed otterrai. Al che questo è creare proprio l'immagine del credente come un gradino sopra gli altri, speciale, che ottiene i favori della divinità.
    Poi come al solito cerchi di mascherare l'altro lato della medaglia, che è appunto quella delle difficoltà, economiche e non solo, e devi scansare l'ostacolo rifugiandoti nella solita retorica, nelle frasi fatte, nelle spiegazioni religiose. Difatti non ti sei mai preso la briga di parlare di come si vive, come si può fare con tanti figli, soluzioni, escamotage, idee da mettere in pratica e con un pò di vera gioia aggiungerei. Ci sono solo tiritere e paternali, la caccia al peccatore e all'egoista. Ma quando andavo io all'asilo per esempio, non partiva mezzo stipendio per frequentarlo. Oggi non è così. Quindi, per quanto tu cerchi di far finta che i problemi nella gestione di una famiglia numerosa non ci siano, sei ben conscio anche tu che sono reali e vissuti pure sulla propria pelle.
    Ti fai tanto promotore del bene dei figli, dei bambini e poi esce fuori che (per te con la scusa di dio e degli aiuti che piovono con la fede e tramite la divinità), c'è la possibilità di mettersi nei casini, di vivere sopra le proprie possibilità, il rischio dell'indigenza, mettendo proprio di mezzo quei soggetti che tu definisci sempre innocenti, bistrattati dalla società. Poi aggiungici i pensieri, lo stress, l'ansia o la vergogna se si deve chiedere soldi ad altri soggetti oppure altre cose che servono, come anche lo stress per gestire i figli, non potergli portare in vacanza, dare quel che chiedono o chiedere un aiuto ai propri parenti o amici.
    Non è che ce l'ho per principio con chi fa figli o ne fa tanti ma è anche ovvio che bisogna fare i conti con le proprie possibilità, con l'ambiente in cui si vive, con quello che il proprio Stato offre e non ultime le proprie responsabilità come persona e genitore.
    Ricorda anche che se siamo qui a dire è pure perché tu ci tiri per i capelli. Va bene se uno è più contento delle famiglie con tanti figli, ma questo non autorizza e giustifica a scassare i cosiddetti ogni giorno al mondo, soprattutto poi se non è oro tutto quel che luccica.
    Ma scusa, l'ho pubblicato io sui giornali il rapporto Istat? L'emergenza natalità, il calo demografico, la chiusura alla Vita sono temi coneschi o sono invece d'importanza straordinaria riguardo al futuro della nostra Società? Tanto da scomodare i più illustri pensatori, esperti, sociologi, scrittori, filosofi, economisti, psicoterapeuti e pontefici che hanno pubblicato sul tema le loro analisi? Non è che "scassano i cosiddetti": Riflettono sui dati, sui numeri e sulle cifre e poi, di conseguenza, offrono chiavi di lettura, propongono soluzioni, invitano magari a cambiare rotta e stili di Vita....
    amate i vostri nemici

  11. #206
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Non so, un conto è rischiare la propria di vita, un'altra rischiare quella degli altri, i figli in questo caso.

    Abbiamo una visione diversa della vita, dici che ci illudiamo padroneggiare la vita, dici che la vita sparisce, poi dice che non la possediamo... mah, la vita, per come la vedo io, fa veramente un po' come le pare e di certo non sono gli esseri umani ad averne il monopolio
    Infatti: Non lo hanno. Ce lo sta dicendo la pandemia. Hai voglia te di programmare tutto, assicurare tutto, pianificare tutto eccetera. E' bastato un minuscolo virus per sconvolgere l'esistenza di milioni di persone...
    Avere Figli, donare la Vita, è una cosa NATURALE. La cosa più bella del mondo, Breakthru. La "visione diversa" è arrivata a considerarla un rischio. Un salto nel buio. Un costo aggiuntivo nel budget familiare. Addirittura un gesto da irresponsabili! Pensa te a che livelli siamo arrivati.

    Che cosa ci ha portati a questo? Nel suo ultimo libro, “Il capitalismo e il sacro”, l’economista filosofo L. Bruni invita a riflettere sulla «devastazione umana e sociale prodotta dalla cultura-religione-idolatria» rappresentata dal capitalismo. Sotto accusa è la società dell’iper-consumo, un sistema economico e culturale che nel suo franare sembra travolgere tutto, anche gli ultimi scampoli di umanità. Sul New York Times, in una lunga analisi dal titolo emblematico, “The end of babies”, “La fine dei bambini”, Anna Sussman individua una possibile via d’uscita: «Il primo passo è rinunciare all’individualismo celebrato dal capitalismo e riconoscere che l’interdipendenza è essenziale per la sopravvivenza a lungo termine». Abbiamo condannato il comunismo, ma anche il capitalismo si sta mangiando i bambini. L’ultima “stazione” di questo “culto” che ha eretto l’egoismo a “regola di vita” sta conducendo all’estinzione della specie? Un aspetto emblematico della vicenda è che benché di figli ne nascano pochi ovunque nel mondo occidentale, tutte le ricerche indicano che le persone desiderano più bimbi di quelli che mettono al mondo. In questo “vorrei ma non posso” c’è il dramma della precarietà materiale e morale di questa epoca, perché di fronte l’uomo d’oggi ha una lista infinita di idoli da adorare e/o possedere prima e dopo la nascita di un figlio. La promessa di una vita intensa e ricca di cose, di esperienze, di libertà illimitata, può fermarsi di fronte al “limite” rappresentato da un bambino? Tutto il racconto moderno sulla famiglia è incentrato su una domanda di fondo: un figlio è l’inizio di una vita o l’inizio di una vita di rinunce? A truccare le carte, se ci pensiamo bene, è anche la dimensione iper-competitiva ingrediente principe della tensione capitalistica, e che può tradursi in ansia paralizzante quando ci si mette a pensare cosa serve a un bambino per poter vivere, ma soprattutto competere, per essere al pari degli altri. Per trovare una risposta rassicurante servirebbe una trama diversa da quella a disposizione. Nel suo ultimo libro, “Le Nuove Melanconie” (R. Cortina) lo psicanalista Massimo Recalcati porta a riflettere sul passaggio già consumato della crisi del sistema capitalistico e su quel che resta del «turbo-consumatore ipermoderno», orfano dell’illusione di non avere né limiti né confini. Il “vuoto” che è rimasto dopo questa crisi sta producendo «angoscia» e una «nuova domanda di sicurezza». Ed è in questo, scrive Recalcati, che si registra «l’affermazione di una nuova melanconia che corrompe la trascendenza vitale del desiderio, assegnando al desiderio stesso un destino di morte». Come dire: possono ancora nascere figli in una società che esprime un bisogno clinico di muri? Che sta delineando il proprio fine-vita? La cultura che ha trasformato tutto in merce, che ha reso i figli una conquista individuale, un trofeo di cui andare fieri, è diventata anche una società che non trova la forza di riprodursi, pur se ne percepisce ancora il desiderio. Il capolavoro ultimo di questo Grande Inganno collettivo è il tentativo di far apparire i figli come una delle cause della crisi ambientale. Bisognerebbe al contrario avere il coraggio di mostrare che le due crisi, quella climatica e quella delle nascite, sono prodotte dalla stessa matrice. All’origine c’è sempre l’individuo ripiegato su se stesso, che egoisticamente definisce la propria affermazione scaricando i costi del proprio benessere su qualcun altro e non accetta una revisione degli stili di vita. Forse in un mondo che corre meno, e riconosce il valore delle relazioni, ci sarà più posto per i boschi e anche per i figli. In questo senso una politica per la natalità deve scegliere se essere timida e irrilevante oppure avere la forza di affrontare una rivoluzione che è anche culturale.

    https://patronatosanvincenzo.it/blog...8-novembre-19/
    amate i vostri nemici

  12. #207
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La vita è una cosa che ti capita, nessuno , fino a prova contraria, sceglie di nascere. Decidono altri per te e si può venire al mondo desiderati o indesiderati.
    Per tanti che non vogliono procreare ma capita ce ne sono tanti che vorrebbero ma non capita.
    La vita fa come le pare
    Ma te non sei contenta di esserci? Avresti preferito il contrario? Te lo chiedo perchè sembra quasi che credi al caso. Che ciascuno di noi, in fondo, sia al mondo per caso.

    Scusami.
    amate i vostri nemici

  13. #208
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    C'è posto per tutti dici? Anche per le guerre e le pestilenze allora. Dici che la sofferenza nobilita l'uomo?
    E allora cosa ci precipitiamo a trovare un vaccino, nuove cure e nuovi farmaci? Seguiamo la naturalità della vita e morte, senza opporci ad essa.
    Perchè scandalizzarci tanto di chi soccombe a causa di guerre e fame? È naturale conseguenza pure questa, quando si diventa troppi e con scarse risorse a disposizione è naturale litigare per accapparrarsele.
    Perchè curare il cancro? Perchè praticare anestesie se la sofferenza nobilita?
    E via dicendo, le mie sono solo provocazioni estreme.

    La vita è un continuo rischio Cono, solo la morte è certezza.
    Credo che chiunque dotato di buonsenso cerchi alleviare le proprie sofferenze o evitarle dove possibile, altrimenti sarebbe un masochista.
    Idem per i rischi, si valuta dove è il caso e dove no.
    Trovo più sconfortante i continui predicozzi e il non accettare che la realtà e la società rispetto a cento anni fa è cambiata e non si fermerà qui, continuerà a cambiare anche in futuro.
    La Vita non è un accidente. Una valle di lacrime dove si soffre e basta, Lady. Gioie e dolori si accavallano. Felicità e prove si incrociano continuamente fra loro...
    La chiave sta nell'interpretare questa dinamica. Nel dare un senso e un significato profondo al nostro lottare e combattere quaggiù, sotto le Stelle.
    amate i vostri nemici

  14. #209
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma te non sei contenta di esserci? Avresti preferito il contrario? Te lo chiedo perchè sembra quasi che credi al caso. Che ciascuno di noi, in fondo, sia al mondo per caso.

    Scusami.
    Non é una domanda a cui so rispondere. Ci sono e lo prendo come un fatto, mi é andata bene per dove e quando sono nata, poteva andarmi peggio. É un caso? Penso di sì, tra tutti quegli spermatozoii e vari mesi di ovulazione...poi può essere che ci sia una ragione , ma é credere a qualcosa di indimostrato, ad oggi

  15. #210
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Infatti: Non lo hanno. Ce lo sta dicendo la pandemia. Hai voglia te di programmare tutto, assicurare tutto, pianificare tutto eccetera. E' bastato un minuscolo virus per sconvolgere l'esistenza di milioni di persone...
    Avere Figli, donare la Vita, è una cosa NATURALE. La cosa più bella del mondo, Breakthru. La "visione diversa" è arrivata a considerarla un rischio. Un salto nel buio. Un costo aggiuntivo nel budget familiare. Addirittura un gesto da irresponsabili! Pensa te a che livelli siamo arrivati.
    già...
    pensa te a che livelli siamo arrivati, qui:
    facciamo figli quando siamo ragionevolmente sicuri di poter dare loro un futuro decoroso;

    dove i figli si fanno in modo "naturale", ossia, come i conigli, cosa succede in effetti ?
    succede che quei bimbi si vendono e comprano, lavorano o si prostituiscono a cinque, dieci anni, muoiono di malattie come mosche; li vediamo ogni giorno negli spot delle organizzazioni umanitarie che chiedono fondi; bambini che muoiono di fame, bambine vendute, piccoli soldati, vittime di guerre per le risorse; ma gli egoisti siamo noi...
    come se decidere di fare figli non fosse comunque una scelta dettata da una propria personale esigenza, visto che non sono certamente quei figli ad averti chiesto di venire al mondo;


    Che cosa ci ha portati a questo? Nel suo ultimo libro, “Il capitalismo e il sacro”, l’economista filosofo L. Bruni invita a riflettere sulla «devastazione umana e sociale prodotta dalla cultura-religione-idolatria» rappresentata dal capitalismo. Sotto accusa è la società dell’iper-consumo, un sistema economico e culturale che nel suo franare sembra travolgere tutto, anche gli ultimi scampoli di umanità.
    questa è la tesi - estrema, più venata di confessionalismo - tipica di un trasversale complesso di colpa diffuso nell'Occidente da secoli, e venato di implicito razzismo;

    è una cosa che passa dal mito del "buon selvaggio" di epoca coloniale, e arriva fino alla tolleranza - oramai da mezzo secolo - di certi ambienti "di sinistra" nei confronti di prassi civili e politiche che si scusano e spiegano nei buoni selvaggi non occidentali, ma che sarebbero intollerabili qui anche in dosi omeopatiche, come tutti i distinguo relativi a prassi brutali di dittature di vario genere, purché sedicenti anti-capitaliste; se sono poveri o nemici del Satana amerikano, e difendono la loro cultura - cioè, l'ennesimo assetto oppressivo - che se ne fanno delle nostre libertà ?

    analogamente, l'economista-filosofo guarda la nostra pagliuzza - come siamo egoisti ! non facciamo figli se non siamo ragionevolmente sicuri di dar loro da mangiare, e magari abbiamo anche la pretesa che vadano all'università ! - ma non vede cosa succede al di là del suo naso, con quei bimbi sfornati naturalmente come conigli, e non nel Mulino bianco, morti per fame, venduti, prostituiti, ecc...

    l'aspetto grottesco del tutto, è che questi che denunciano la presunta malattia dell'Occidente, sono essi stessi quella malattia, tanto intrisi di sensi di colpa istillati dall'educazione confessionale da perdere l'orientamento su questioni essenziali, dove i fatti che abbiamo sotto il naso parlerebbero da sé, a volerli vedere;

    nell'Italietta che si spopola, ogni giorno, o quasi, un uomo uccide la sua compagna o ex, o in procinto di essere ex, per non parlare delle infinitamente maggiori violenze sommerse; c'è la pandemia; oltre il 90% delle persone che hanno perso il lavoro sono donne;
    le ragazze e i ragazzi vedono, leggono, registrano, osservano i loro genitori e diventano diffidenti nei confronti di quella roba che chiamiamo famiglia tradizionale;
    e fanno il gesto dell'ombrello, perché sono egoisti, edonisti...

    l'Occidente è malato, sì; la grande capacità di mezzi di comunicazione ha dato spazio di tribuna a qualsiasi idiota; ogni sedicente filosofo o esperto ha la capacità di pontificare e sparare cazzate da bar di paese, atteggiarsi ad autorità morale, senza rischiare di finire dentro la fontana di piazza, come accadeva al presuntuoso di turno;
    e, soprattutto, senza contraddittorio, senza nessuno che in un forum o in tv prenda il filosofo per una recchia e lo costringa a ragionare dei fatti, dei numeri, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

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