Quelle del Vangelo! Quelle delle Sacre Scritture in senso generale, Eternauta. Se Dio esiste e ci ha rivelato la Sua Parola, chi siamo noi per dire "non me ne curo"? Per dire "che me ne frega"? Saremmo degli stolti, no? Proprio come l'uomo della parabola.
“Noi abbiamo bisogno di assimilare il Vangelo, non semplicemente di leggerlo. La Parola va mangiata, va divorata, va consumata. Non può solo essere letta, cioè non bisogna rimanere a distanza di sicurezza dalla Parola, essa deve entrare dentro di me in maniera esistenziale. Finché non entra nella nostra vita in maniera esistenziale, il vangelo rimane anche esso una sovrastruttura, rimane come l’olio nell’acqua, non riesce a mescolarsi. Deve, invece, assimilarsi alla nostra storia, cioè dobbiamo capire (è un dono dello Spirito, è una particolare grazia che ci dà lo Spirito Santo) quella che è Parola per me, Parola rivolta a me, Parola esistenziale, Parola di vita eterna, Parola che mi fa vivere.”
da L.M.EPICOCO, “La vita come la fine del mondo. Meditazioni sull’apocalisse”,EDB, p. 142)