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Discussione: Guelfi e Ghibellini

  1. #1
    رباني L'avatar di King Kong
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    Guelfi e Ghibellini

    Guelfi e i Ghibellini.

    I Guelfi e i Ghibellini furono due partiti che combattevano l’uno contro l’altro.
    I guelfi erano anche detti i NERI e i Ghibellini i BIANCHI.
    I Ghibellini, quasi tutti nobili, erano amici dell’imperatore perché si aspettavano di poter godere dei privilegi del Vassallaggio. I Guelfi invece erano per la maggior parte commercianti amici del Papa perché dalla Chiesa si aspettavano un sostegno nel commercio con l’estero dove l’influenza del Clero Cattolico era forte.
    Ciò nonostante, alcuni Guelfi facevano affari anche con i nobili e avrebbero voluto meno conflitti e più commerci, per questo si chiamarono Guelfi Bianchi. C’erano anche dei Ghibellini le cui famiglie erano legate al clero fino ad arrivare ad eleggere il Papa in casa propria e che segretamente patteggiavano con i Guelfi. Perciò a volte c’era chi si proclamava Guelfo pur parteggiando per i Ghibellini e chi, Ghibellino, era in combutta con i Guelfi. Altri non dicevano niente, sempre pronti a parteggiare per il partito vincente. Le città a maggioranza ghibellina costruiva le torri di guardia e le mura di cinta con la merlatura a coda di rondine mentre le città guelfe preferivano la merlatura quadrata, così quando entravi in città sapevi subito con chi avevi a che fare e ti comportavi di conseguenza. Più tardi, però, i Guelfi si resero conto che dalle torri con la merlatura a coda di rondine, i balestrieri potevano prendere meglio la mira e così iniziarono anche loro a costruire le mura e le torri come i Ghibellini. La confusione divenne grande e la situazione difficile, ma quando le guardie chiedevano: “Chi va là?” i più furbi rispondevano “Amici”, così non c’era pericolo di sbagliare. Anche nelle alte sfere della società di allora, la matassa era difficile da sbrogliare. L’imperatore, per essere più forte, andava a farsi incoronare a Roma dal Papa e il Papa, per essere più forte, lo scomunicava. In tutto questo non erano estranee le banche che finanziavano le guerre dei Ghibellini ottenendo come garanzie i terreni, oppure stavano dalla parte dei Guelfi, ipotecando navi e merci, realizzando grandi guadagni quando il loro cliente vinceva la guerra. Almeno qui, le cose erano chiare, fino a quando… Fino a quando alcuni banchieri si accorsero di guadagnare di più incamerando le garanzie del proprio cliente quando questi perdeva la guerra. Forse è nata allora l’abitudine delle banche di dare soldi ad entrambi i belligeranti.
    Agli addetti ai lavori non sarà sfuggito che entrambi i partiti ebbero origine in… Germania!
    I Ghibellini dalla Famiglia Staufer nella città di Weimblingen. Dal nome della città e dopo diverse storpiature, si arrivò a Ghibellini, mentre il partito dei Guelfi ebbe origine dalla famiglia dei Welfen.
    Personaggio famoso anche in Italia della famiglia Staufer è senz’altro Federico secondo (Stupor Mundi) che ha lasciato una vastissima eredità storica nel meridione, soprattutto in Puglia. Incoronato imperatore dal Papa Onorio terzo e scomunicato dal Papa Gregorio nono, sarà un esempio di politico illuminato, riformatore e tollerante. Ma anche prudente, tanto che la sua guardia del corpo era interamente musulmana poiché temeva un attentato del Papa e si fidava di più del Sultano che non si era opposto alla sua auto-proclamazione di Re di Gerusalemme (tiè!).
    Personaggio Guelfo tristemente noto alle cronache è Ernesto Augusto, principe di Hannover per aver: a) sposato Carolina di Monaco;
    b) preso ad ombrellate un fotografo;
    c) preso a calci una giornalista;
    d) aver massacrato il proprietario di una discoteca;
    e) aver orinato sul muro del padiglione della Turchia all’expo 2000 ad Hannover.
    Va beh, ognuno ha i rappresentanti che si merita.
    Fortunatamente oggi tutto è cambiato perché chi comanda viene eletto dal popolo e se voti un rappresentante, sei sicuro che questi lavorerà per quello che lo hai eletto fino alla morte, che chi è bianco, bianco rimane e chi è nero resta nero senza confusione fra bianchi che diventano neri o neri che diventano bianchi e neri diventati bianchi che tornano ad essere neri e votano bianco con i neri rimasti neri ma che non votano né bianco né nero.
    Va bene, oggi si deve stare attenti sotto quale campanella è finita la pallina, ma il resto è più chiaro.
    Ad esempio non c’entrano più le banche che i soldi dei loro clienti li hanno già spesi prima e da questi sono state salvate o sono da salvare. Dai neri… no, dai bianchi.. da entrambi, così vincono sempre.
    E questa volta la Germania non c’entra nulla.
    Parola.
    Aut hic aut nullubi

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    La mia città era metà guelfa e metà ghibellina, tanto che ci sono due palazzi comunali: c'era il Comune dei Guelfi, accanto al Duomo, e quello ghibellino altrove. È una storia piuttosto affascinante.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Ogni famiglia ha suo guelfi e suoi ghibellini.
    E più s'allarga l'insieme di riferimento, peggio è.
    A pensarci bene chi, inside, non è un po' guelfo e un po' ghibellino?
    Io qualche guerra intestina con me stessa l'ho dovuta combattere prima di raggiungere il nirvana della consapevolezza oggettiva e serena.
    Alleanze, tregue e pace sono solo la storia materializzata di percorsi di malsane consapevolezze mediate e sanate dal tempo e dall'età.

  4. #4
    Opinionista
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    Direi che sia la traduzione sociale di una legge fisica: ad ogni forza se ne oppone una uguale e contraria.
    In questo equilibrio instabile si vive in relativa tranquillità'.

  5. #5
    رباني L'avatar di King Kong
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    È in fondo il conflitto primordiale e costante, intrinseco alla natura stessa dell'essere umano.
    Il dilemma di Roboamo, il Cristo fra Giustizia e Misericordia del Perugino e i versi liberatori di Jialal-ud-Din Rumi:
    "Al di là di ogni concetto
    di agire nel giusto e di agire sbagliato,
    c'é un campo fiorito.
    Ti aspetterò lì".
    Aut hic aut nullubi

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