Un giorno camminavo per strada, felice e contento, con il sorriso sulle labbra, come spesso mi capita, quando sono sopra pensiero.
Non ricordo a cosa stessi pensando, però ricordo ero di buon umore, sereno... e questo di per se, è molto positivo, non trovate?

Dunque dicevo... camminavo per strada, quando all'improvviso mi accorsi che dietro di me, non vi era alcuna mia ombra riflessa a terra.
Nessuna immagine di me stesso riprodotta su una parete... eppure era una giornata di sole.

Un sole caldo, ma non invadente, che ti lasciava un dolce tepore sulla pelle, proprio come piace a me.
Mi giravo e rigiravo, ma niente, non producevo nessuna ombra, tanto che andai nel panico.

Ricordo, tornai indietro, poi andai avanti e nel frattempo mi guardavo intorno, nella frenetica speranza di rivedere me stesso, riprodotto sul pavimento.
Niente. Osservai gli altri intorno a me. Li vedevo camminare, ognuno per la propria strada, presi dai propri pensieri e... seguiti dalla propria ombra riflessa.

Solo io ero diverso. Solo io ero privo dell'ombra.

Cominciai a vagare per le strade, guardando tutti... non ero più sereno, piuttosto, stordito, preoccupato...
fin quando vidi un anziano signore seduto su una panchina, nel parco, che mi guardava e sorrideva.

Lì per lì, non ci feci caso, ma quando mi girai nuovamente verso di lui, mi accorsi che il suo sorriso era diventato più ampio ed espressivo e... continuava a fissarmi con insistenza.
Mi fissava e sorrideva... allora mi avvicinai a lui, indispettito e... nel pieno del mio sgomento e della mia più totale frustrazione, gli chiesi con rabbia, per quale motivo si stesse prendendo gioco di me.

Lui allora, con estrema gentilezza e garbo mi rispose che sorrideva per la mia ingenuità. Io continuavo a non capire e allora lui si alzò, così notai subito che anche lui era privo di ombra,
nonostante il sole lo irradiasse così come irradiava me. Entrambi non producevamo ombra, solo che lui, sembrava non esserne turbato.

E mi disse : "Stai tranquillo, non hai affatto perso la tua ombra, semplicemente non la produci più e... sai perché?"
feci cenno di no con il capo e lui continuò... "Perché il sole è dentro di te e quindi tu rifletti la sua luce, per questo non produci più ombra."
Detto questo, si girò e se ne andò per la sua strada, lasciandomi più sgomento di prima.

"Il sole è dentro di me" questo mi ripetevo, mentre lo guardavo allontanarsi.
Ripresi anch'io la mia strada, riflettendo sulle parole dell'anziano, dandomi il tempo di riprendermi e...
ritornare ad essere felice e contento, senza più preoccuparmi di nulla.