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Discussione: Pensieri musica e parole....

  1. #91


    Ti credevo fragile e sbagliavo.
    Ti credevo sola e non lo eri.

    Ti credevo insicura e... forse lo sei.
    Ma non più di me o altri come te e me.

    E vorrei spiegarti cos'è la vita...
    ma rischio di esser presuntuoso.

    E vorrei spiegarti cos'è l'amore...
    e rischio di esser patetico.

    Chi sono io, oltre il mio vissuto,
    per spiegare a te, cos'è la vita?

    La vita va vissuta e scoperta da se...
    e non spiegata attraverso gli occhi di un altro.

    E se tu vorrai il tuo tempo, per capirla e viverla...
    allora prendilo e perdonami.

    Perdona le mie angustie e le mie paure.
    Perdona le mie intrusioni.

    Sono solo le preoccupaxioni di un padre...
    che vuole il meglio per te...

    spingendoti verso il bordo del precipixio...
    sicuro che tu sia già in grado di volare...

    ma che è disposto ad aspettare
    affinché tu ti senta finalmente in grado
    di spiccare il volo e vivere la tua vita
    al meglio delle tue possibilità.

    E così il mio compito sarà terminato.
    E tu sarai in grado di capire...
    le mie angustie e i miei timori...
    per non esser stato capace
    di insegnarti di volare.

    Mentre tu magari...
    desideravi semplicemente...
    camminare...

    ed ero io a non aver capito...
    qual'era il vero compito...
    a me attribuito.
    Bambol utente of the decade

  2. #92



    E venne il giorno in cui ella si presentò.
    Non fu facile riconoscerla.
    Non era certo come me l'aspettavo.
    Era allegra, gioiosa, leggiadra e...
    danzava.

    Danzava e cantava.
    Ed era bella, tremendamente bella.

    Solo a guardarla m'innamorai.
    Fui preso dalla sua stessa euforia e...
    al suo cenno di avvicinarmi...
    non seppi resistere e cominciai a ballare
    insieme a lei.

    Ed il tempo si fermò.
    La musica, la danza, la gioia, sembrava durassero in eterno.
    Non seppi più contare il tempo in cui danzammo insieme.
    Tra giravolte, movimenti dei fianchi e delle gambe...
    in un ritmo sempre più avvolgente...
    in cui le nostre mani si toccavano...
    i nostri corpi si sfioravano...
    e l'eccitazione... saliva alle stelle.

    E in verità non mi interessava altro che ballare.
    Ballare e girare in tondo... insieme a lei.

    La testa si svuotò da ogni forma di pensiero.
    Ed il cuore si alleggeriva ad ogni passo e...
    la coscienza sembrava abbandonarmi...
    mentre volteggiavo su me stesso...
    mentre danzavo forsennatamente...
    insieme a lei.

    Ad ogni passo mi sentivo sempre più leggero.
    Ad ogni passo, si sentivo sempre più felice.
    Non mi importava d'altro.
    Ed era questo il punto.

    E quando raggiunsi l'apice...
    solo in quel momento mi accorsi che...
    nessun'altro danzava intorno a noi.
    Solo io e lei.

    Tutti gli altri invece erano fermi...
    erano fermi e ci fissavano...
    ci fissavano sgomenti.

    Non uno sguardo di gioia nei loro occhi...
    non un cenno d'euforia.... solo sgomento.

    Perché eravamo solo in due ad essere euforici?
    Perché gli altri intorno a noi non erano anch'essi euforici?
    Perché non ballavano come facevamo noi?

    Ma nel frattempo continuavo a ballare...
    Peggio per loro mi dicevo...
    che non sanno cogliere i piaceri della vita...
    continuavo a dirmi.

    Mentre pensavo queste cose,
    mentre ballavo insieme alla mia bella...
    la musica cominciò ad affievolirsi...
    fino a terminare.

    Il tempo ricominciò a scorrere.
    E a quel punto capii ciò che gli altri avevano già capito.
    A quel punto capii chi era la bella danzatrice...
    che tra tutti i presenti... scelse proprio me, per ballare.

    Ed io come uno sciocco c'ero cascato.
    Ma non fui dispiaciuto, anzi!!!

    Non era stato come l'avevo immaginato.
    E cioè, doloroso, triste... cupo. No!
    Anzi, mi aveva preso con gioia, euforia
    e non lo considerai certo un inganno.

    No!

    Era stata la scelta giusta.
    Per tutta la vita sono stato allegro, gioioso, contento.
    E quindi.... ecco la coreografia ideale per la mia dipartita.

    Un momento euforico, gioioso e leggiadro per congedarsi dalla vita.
    Un modo che rispecchiasse il modo in cui avevo vissuto.
    Si. Era giusto che accadesse in quel modo.

    E lei, la Morte...
    volle riservarmi questo riguardo.
    Era venuta a prendermi con la stessa gioia ed euforia
    che mi aveva sempre contraddistinto in vita.
    Il ballo, il ballo di San Vito...fu il suo omaggio nei miei confronti.
    Un modo elegante con cui presentarsi e... invitami a seguirla.

    Senza remore, senza rimpianti...
    senza tristezze e suppliche di circostanza...
    che rendono triste l'evento.

    E ben venga dunque... se così dev'essere!!
    Ed il paradosso fu che alla fine...
    mi toccò dirle anche "GRAZIE!!"

    Grazie per avermelo reso indolore...
    Grazie per un ultimo momento di gioia...
    di euforia... di contentezza...
    di estrema felicità.

    Lei mi fece un sorriso e... si congedò.
    Evidentemente aveva altro da fare e...
    non poteva più rimandare.

    E a me non rimase che andare avanti...
    per scoprire cosa ci fosse più in là...
    più in là... nell'aldilà.

    E mi avviai cantando...
    "Non c'era da vinì, non c'era da vinì,
    non c'era da vinì e so' vinutu,
    so' li sospiri tua, so' li sospiri tua,
    so' li sospiri tua
    m'hannu chiamatu.

    Ah uellì, mu lu vecu ti vinì,
    mu lu vecu ti nchianà,
    mi ta la manu e si ni va.
    Ah uellì, mu lu vecu ti vinì
    mu lu vecu ti nchianà,
    mi ta la manu e si ni va.
    E sì chiù bella tu, e sì chiù bella,
    e sì chiù bella tu ti na cirasa,
    iata all'amori tua, iata all'amori tua,
    iata all'amori tua quannu ti vasa."

    Bambol utente of the decade

  3. #93


    The first time my old friends realized that I spoke some English,
    they put me in the car and took me to a disco in Taormina.

    Their intent was to make me approach the foreign tourists who were leaving the disco,
    and, with a rose in hand, try to approach them to hand them the rose and start a shy
    conversation in order to start a sort of relationship.

    I was a 14 year old boy, my older friends were already 18 years old....
    I was terrified by this idea, but they persisted and with a dozen roses we stood at the exit
    of the disco waiting for the girls to come out to approach them.

    Some girls were intrigued by this little boy who, with a rose in his hand, approached them,
    gave them the roses and then tried to start a conversation, trying to invite them for a drink together...
    but at the sight of the other friends, the curiosity ended soon and they walked away.
    Other girls then as soon as they approached me, they ran away or even asked for help.

    It was a bad experience, contrary to my nature that made me understand that any approach
    must always be accompanied by spontaneity and kindness and without any kind of forcing,

    I will never forget the look of some who, not understanding what was happening, showed fear
    in their eyes, and even now, looking back on those moments, I am sorry.
    Bambol utente of the decade

  4. #94



    (Grammaticalmente (and politically) scorretto)

    Quando fummo giovani ebbimo entusiasmo da vendere.
    E ce ne strafottemmo i coglioni di convenzionarci alla massa.

    Ma poi chi era la massa?
    Degli ebeti intellettuali, con il dito mignolo allungato mentre sorseggiavano il the.

    Li riconoscevi bene... con quella sorta di ciglio accigliato, dente avvelenato... e culo bruciato.... e pure di brutto!!
    Sembravano tutti con la schiena ritta, ritta come se avessero ingerito per il didietro...un manico di scopa.

    Che sorta di ribrezzo lungo la schiena, provatti, spesso.
    Nel vederli lì, tutti insieme a complimentarsi a Vicenza!
    A masturbarsi di complimenti.... loro i soli eletti... e ciechi.
    Loro e la loro consapevolezza dell'essere....
    essere questa grancoppoladiziovicenzo!!!

    E ci guardavano dall'alto al basso, come se gli schifati fossino egli.
    E invece, gli schifati eravamo noi.... noi essi.

    "E' una regola.... è una convezione...."
    E allora? Me ne sbatto i cosiddetti....

    E questa pretesa di sapere, elli, come funziona il mondo...
    "Da che mondo è mondo, si fa così!!"
    E chi lo disse? Chi lo stabilette che si fa cosi?
    Io faccio come mi pare.... e parlo come mi piace.

    E se mi va di congentivare prima del condizionale, ebbene io congentivizzo!!
    Faccio quello che voglio....

    E se dovrei scegliere, io scegliessi sempre come mi pare a me
    e non come vi pare a voi e pure a egli!!!

    Avete capito o no???
    Avete capito o no???
    Ah, ecco... mi pareva.
    Ultima modifica di bumble-bee; 12-02-2023 alle 09:21
    Bambol utente of the decade

  5. #95
    Ah, alla fine l'ha pubblicato... Meglio così, anche se doppio.
    Ultima modifica di bumble-bee; 12-02-2023 alle 09:15
    Bambol utente of the decade

  6. #96


    Cogliere una rosa è facile.
    Spesso la si coglie d'istinto.
    Senxa pensarci.
    Soddisfacendo una sorta di bisogno naturale...
    e personale.

    Cogliendo la rosa, la facciamo nostra, ci appartiene.
    La osserviamo.... ne sentiamo il profumo...
    la morbidexxa.

    Già. E poi?
    Niente.
    Il bisogno cessa.

    E che ne sarà della rosa?
    Immersa in un bicchiere...
    pieno d'acqua a metà.
    Immobile e sgomenta...
    a fissare il nulla e...
    in attesa di sfiorire.
    E l'acqua non la potrà salvare.

    Eppure, siamo soddisfatti.
    L'atto di averla colta ci ha appagati.
    Ha colmato un bisogno del momento.
    Che poi è passato alle spalle.

    E allora mi chiedo...
    perché non fermarsi a fissare la rosa...
    la dove sta, senxa coglierla?

    E attendere quella sensaxione di appagamento,
    ammaliati dalla sua meravigliosa bellexxa...
    per poi proseguire sulla nostra strada...
    senxa che la rosa possa infine sfiorire...
    in un triste bicchiere.... vuoto a metà?
    Sacrificata al nostro egoismo
    travestito da labile bisogno...

    Che poi... se riflettiamo,
    il nostro egoismo non si limita a cogliere solo una rosa...

    Ascoltate le parole della canxone, per esempio...
    Si riferiscono anch'esse ad una rosa...
    una rosa che va a farsi cogliere per strada...
    per soddisfare l'egoismo travestito da bisogno...
    e sfiorire giorno dopo giorno.

    Siamo tutti delle rose....
    che splendono al sole e profumano ...
    finché qualcuno ci lascia la libertà
    di farci stare dove si sta.
    Bambol utente of the decade

  7. #97
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    In un incantevole paese della regione dei trulli
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    Era una reginetta di bellezza con il mondo negli occhi
    Non c'era spazio per la gravità con l'attrazione del suo sorriso
    Era una reginetta di bellezza con il mondo negli occhi
    Penseresti che sia innamorata, innamorata, innamorata di te
    Tira come la gravità
    Lei ondeggia tra la folla
    come una passerella tutta sua,
    fissano il suo cuore
    e li trasforma tutti in oro
    Il rosso sulle sue labbra continua a distrarre i suoi occhi
    Il marrone sui suoi occhi continua a distrarle le labbra
    Immagine di un tocco, o un assaggio di un desiderio
    Essere innamorato di lei
    Era una reginetta di bellezza con il mondo negli occhi
    Non c'era spazio per la gravità con l'attrazione del suo sorriso
    Era una reginetta di bellezza con il mondo negli occhi
    Penseresti che sia innamorata, innamorata, innamorata di te
    Come se fosse innamorata di te
    L'amore è come McDonald's per i
    dipendenti cardiaci Finché non mi viene un infarto
    Ho chiuso con quello, divertiti con quello
    Diventando vegano come se stessi lasciando tutta la spazzatura dietro
    Tu dici di essere diverso,
    io dirò che cambierò,
    entrambi impazziamo perché rimaniamo gli stessi
    Se non ti facessi mai del male
    Prometteresti di essere proprio qui al mio fianco Prometterò
    di essere fedele
    Volevo solo credere che l'amore è cieco
    A dire la verità, la nostra innocenza se n'è andata e fuori dalla porta
    ho bisogno di te al mio fianco
    Era una reginetta di bellezza con il mondo negli occhi
    Non c'era spazio per la gravità con l'attrazione del suo sorriso
    Era una reginetta di bellezza con il mondo negli occhi
    Penseresti che sia innamorata, innamorata, innamorata di te
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    Non c'era spazio per la gravità con l'attrazione del suo sorriso
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    Penseresti che sia innamorata, innamorata, innamorata di te
    Come se fosse innamorata di te
    Come se fosse innamorata di te
    Sì, lei è la mia reginetta di bellezza con il suo mondo nei miei occhi
    Non c'è spazio per la gravità con l'attrazione del suo sorriso
    Lei è la mia reginetta di bellezza con il suo mondo nei miei occhi
    E penso di essere innamorato, innamorato, innamorato di lei
    Sì, lei è la mia reginetta di bellezza con il suo mondo nei miei occhi
    Non c'è spazio per la gravità con l'attrazione del suo sorriso
    Lei è la mia reginetta di bellezza con il suo mondo nei miei occhi
    E penso di essere innamorato, innamorato, innamorato di lei
    Era una reginetta di bellezza
    Era una reginetta di bellezza
    Ora è la mia reginetta di bellezza con il mondo nei miei occhi
    E penso di essere innamorato, innamorato, innamorato di lei
    Come se fosse innamorata di me.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  8. #98
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    fissano il suo cuore
    e li trasforma tutti in oro
    Il rosso sulle sue labbra continua a distrarre i suoi occhi
    Il marrone sui suoi occhi continua a distrarle le labbra
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    Tu dici di essere diverso,
    io dirò che cambierò,
    entrambi impazziamo perché rimaniamo gli stessi
    Se non ti facessi mai del male
    Prometteresti di essere proprio qui al mio fianco Prometterò
    di essere fedele
    Volevo solo credere che l'amore è cieco
    A dire la verità, la nostra innocenza se n'è andata e fuori dalla porta
    ho bisogno di te al mio fianco
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    Come se fosse innamorata di te
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    E penso di essere innamorato, innamorato, innamorato di lei
    Come se fosse innamorata di me.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  9. #99
    La canzone è di Bob Dylan ma in tutta sincerità ho sempre preferito questa cover dei Byrds
    Il testo è una poesia ...
    Un infinitamente grande Bob


    My Back Pages
    (Bob Dylan)

    LE MIE PAGINE PASSATE

    Fiamme cremisi attraverso le mie orecchie
    Che srotolavano trappole alte e possenti.
    Piombavano bruciando su strade fiammeggianti
    usando le idee come mie mappe
    "Ci incontreremo sulla sponda, presto," dicevo
    fiero sotto il ciglio ardente.
    Ah, ma ero molto più vecchio allora,
    sono molto più giovane adesso.

    Pregiudizi a metà distrutti balzavano fuori
    "Strappate tutto l'odio," gridavo,
    bugie che la vita è bianca e nera
    parlavano dal mio teschio. Sognavo
    romantiche gesta di moschettieri
    con radici profonde, in qualche modo.
    Ah, ma ero molto più vecchio allora,
    sono molto più giovane adesso.

    Visi di ragazze tracciavano le strade da seguire
    lontano da false gelosie
    apprendendo le politiche
    della storia passata
    impartite da evangelisti cadavere
    non pensate nonostante tutto.
    Ah, ma ero molto più vecchio allora,
    sono molto più giovane adesso.

    La lingua di un sedicente professore
    troppo serio per ingannare
    sentenziò che la libertà
    è solo l'uguaglianza nelle scuole
    "Uguaglianza," io pronunciai la parola
    come fosse un voto matrimoniale.
    Ah, ma ero molto più vecchio allora,
    sono molto più giovane adesso.

    In posa militare, puntavo la mano
    verso quei cani bastardi che insegnavano
    senza preoccuparmi del fatto che sarei diventato il mio nemico
    nel momento stesso in cui avrei cominciato a pontificare
    La mia esistenza guidata da battelli in confusione
    ammutinati da poppa a prua.
    Ah, ma ero molto più vecchio allora,
    sono molto più giovane adesso.

    Sì, restavo in guardia quando minacce astratte
    troppo nobili per essere ignorate
    mi ingannarono portandomi a pensare
    che avevo qualcosa da proteggere
    Bene e male, io definivo questi termini
    in maniera chiara, senza dubbi, in qualche modo.
    Ah, ma ero molto più vecchio allora,
    sono molto più giovane adesso.

  10. #100


    Fortunato era " 'nu buono uaglione "
    di corporatura gracile, delicata, molto educato e sensibile.
    Sempre allegro, apparentemente spensierato... aveva un buon carattere, molto affabile.
    In classe faceva "pane" con le ragazze ed era interessato ai loro discorsi. Era bravo in
    geografia, conosceva a memoria quasi tutte le capitali del mondo...

    Era originario di Avola, un paesino della provincia di Siracusa. Era pendolare, come me.
    In classe eravamo solo 4 maschi... poi tutte femmine. Molte pendolari come lui e me.

    La differenza si notava subito tra i cosiddetti "paesani" ed i "cittadini"....
    la mentalità dei cittadini era più aperta.... solo che io, mi sentivo più cittadino
    dei cittadini e cioè delle mie compagne siracusane... in quanto Augusta, il paesino da dove
    venivo io, avendo un grande porto commerciale e militare, era abitato da molti "stranieri" e
    cioè gente di ogni parte d'Italia, specialmente militari... e quindi il paesino di Augusta aveva
    un'apertura mentale ancora più aperta del capoluogo, dato che da molti anni ospitava
    gente di fuori, oltre che marinai di passaggio, provenienti da tutto il mondo. E quindi gioco
    forza culture e mentalità diverse si incontravano e si mischiavano tra loro, in un unico
    miscuglio di gente che non si meravigliava o si stupiva di niente...

    Fortunato invece si vedeva che era paesano. Parlava spesso in dialetto, il dialetto tipico avolese, che non
    aggiunge mai l'H quando incontra parole come "Chiodo" o "Chiave".... che si pronunciano inesorabilmente
    "Ciodu" o "Ciave" e da qui il detto : "A Ciave, appizzata 'ndo Ciodu".... che tradotto vuol dire :
    "La chiave appesa al chiodo"

    Fortunato era molto timido e impacciato e le sue movenze, molto effemminate, facevano fraintendere
    tutti coloro che ci avevano a che fare, specie gli altri ragazzi delle altre classi, che lo canzonavano
    spesso. Ma era attratto dalle ragazze. Il problema era che avendo movenze femminili non era molto
    credibile quando cercava di manifestare i suoi sentimenti verso l'altro sesso, per chi non lo conosceva
    come noi, compagni di classe, pronti sempre a difenderlo a spada tratta, sembrava uno dell'altro sesso.

    Quando parlava in dialetto e gesticolava, sembrava una commare che spettegolava.... ma gli piacevano
    le femmine, eccome. Specialmente Daniela, una nostra compagna di classe.

    Quando andammo in gita a Como, provò senza successo ad approcciare Daniela, la quale non era interessata e
    fu con me che si sfogò, in quella triste occasione, lamentandosi del suo modo di essere, apparentemente poco
    virile, che, insieme alla sua timidezza, erano causa dei suoi problemi d'amore. Eravamo amici e mi dispiaceva
    per lui.

    Purtroppo dopo il diploma ci siamo persi di vista e, nonostante i social disponibili oggi, non mi è ancora capitato
    di rintracciarlo. Sarei curioso di sapere se alla fine ha trovato l'amore della sua vita e me lo immagino come allora,
    con i suoi capelli ricci e folti, anche se oramai grigi, ma sempre con il sorriso sulle labbra, il suo accento avolese e
    chissà, magari padre di famiglia, come me.

    La nostra è stata una generazione "analogica" da telefono fisso e a gettoni.... dove se non ti scambiavi il numero di telefono
    di casa, poi si perdevano le tracce... e spesso oggi i social non hanno risolto del tutto questo gap generazionale.

    Ciao Fortunato, ti auguro ogni bene, ovunque tu sia e qualunque cosa tu sia diventato nel mentre del trascorso della tua vita.
    Ultima modifica di bumble-bee; 22-03-2023 alle 20:45
    Bambol utente of the decade

  11. #101


    Quando scendo i guerra, quelle rare volte, è perché mi ci obbligano.
    La mia natura è pacifica, comprensiva, paziente...
    e questo a volte è un male.

    E' un male perché gli altri, coloro che hanno un approccio alla vita più aggressivo e spregiudicato, diciamo,
    scambiano la tua natura tranquilla per debolezza e pensano che possono rigirarti per come vogliono.

    Ma mica siamo scemi quelli come me... sappiamo da subito dove vogliono andare a parare...
    semplicemente temporeggiamo e magari all'inizio gliele facciamo passare, nella speranza che
    finisca lì, salvo poi constatare, inesorabilmente, che non si fermano più e alzano sempre la
    posta in gioco.

    E la prima "violenza" che metti in atto, è verso te stesso. Già, proprio così.
    Devi combattere con te stesso per cambiare temporaneamente la propria natura
    e renderti più cattivo, per affrontare a tua volta, i cattivi.

    Ma mica è facile andare contro la propria natura. E' una forzatura che comporta sfiancamento e dispersione di energie.
    Devi sforzarti ad essere duro, a non impietosirti e soprattutto, a non sentirti in colpa per questo temporaneo comportamento
    spietato e implacabile che riservi a costoro.

    E sei anche cosciente delle conseguenze che comporta questo tuo atteggiamento, perché la controparte, abituata alla sfrontatezza
    del proprio comportamento, non cederà facilmente ai tuoi primi tentativi di arginarli, persistendo e anzi portando all'estremo, la
    lotta per imporre il proprio punto di vista. E tu sempre di più devi resistere, per impedire che alla fine, raggiungano lo scopo che
    si sono prefissati.

    Addirittura ti faranno sentire in colpa, dimenticando le loro cattive azioni passate e risaltando le tue azione attuali, giudicate estreme,
    fuori luogo, immeritate, cattive, appunto.

    Ma tu sai che se sei arrivato fino a quel punto, è perché ti sei stancato di subire e quindi, semplicemente decidi di tracciare una linea
    che non bisogna più oltrepassare e nonostante ciò fatichi a resistere, agli attacchi continui e sfiancanti che adottano, per farti cedere.

    Oggi è andata così, mi sono mostrato implacabile, pur venendo incontro, parzialmente alle richieste ricevute, senza però soddisfarle
    in pieno, mostrando chiaramente il punto che non voglio si oltrepassi, per una questione di principio, merito e correttezza nei miei
    confronti.

    E ottenuto il loro dietro front, a te rimane la stanchezza e la tensione di un giorno in cui ti sei posto in modalità "No mercy",
    per ottenere il rispetto della tua persona, ma soprattutto dare un messaggio e cioè, oltre una determinata soglia, non si passa!!

    E speriamo abbiano capito.
    Ultima modifica di bumble-bee; 13-04-2023 alle 21:21
    Bambol utente of the decade

  12. #102



    Quando sarà il momento giusto, allora mi verrà da dire, ciò che non ho ancora detto :

    1

    A tutti coloro che si pompano e si spompano, nell'ingigantire essi stessi, all'ennesima potenza, in ogni possibile e persistente occasione....
    "poveri illusi... pensate che il suono delle vostre parole ed il significato che voi date a queste, vengano percepite allo stesso modo da tutti coloro che vi stanno ascoltando?
    Niente di più sbagliato. Il dire le cose, comporta anche i toni, le sfaccettature e le eccezioni usate nel modo di esprimerle... tutto ciò fa si che ognuno che ascolta le percepisca
    in una maniera del tutto personale e non per forza, secondo il significato che voi volete dare a queste parole, quindi... non fatevi illusioni, ciò che veramente siete, prescinde da
    ciò che tentate di dite."


    2

    A tutti coloro che credono che la vita si basi su mostrare ciò che si crede di essere, piuttosto che ciò che si è in realtà dico :
    "La forza che vi da la sincerità di mostrarvi per ciò che siete, non ha eguali. Perché vi permette di essere ciò che siete al naturale, senza sforzarvi di fingere
    qualcosa che non siete... perché fingere è uno sforzo che non più durare per sempre... ad un certo punto si rende necessario "staccare" e riposare....
    e in quel momento mostrate ciò che veramente siete... quindi?


    Tanto vale esser voi stessi sempre, almeno siete sempre freschi e riposati e... soprattutto, non dovete aver paura di apparire per ciò
    che veramente siete. Naturalmente questo non è possibile per tutti. Coloro che non hanno un'alta integrità morale, sono condannati
    a fingere ciò che in natura non sono. E questa è già una condanna."
    Bambol utente of the decade

  13. #103
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Canzone molto bella, sul tempo che passa e che non torna indietro...

    Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
    Chi mi dà indietro quelle stagioni
    Di vetro e sabbia, chi mi riprende
    La rabbia e il gesto, donne e canzoni
    Gli amici persi, i libri mangiati
    La gioia piana degli appetiti
    L'arsura sana degli assetati
    La fede cieca in poveri miti
    Come vedi tutto è usuale
    Solo che il tempo stringe la borsa
    E c'è il sospetto che sia triviale
    L'affanno e l'ansimo dopo una corsa
    L'ansia volgare del giorno dopo
    La fine triste della partita
    Il lento scorrere senza uno scopo
    Di questa cosa che chiami vita
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  14. #104


    Ci sono persone che non sono fatte per stare da sole. Io sono una di queste.
    Ma non è un segno di insicurezza, tanto meno bisogno ossessivo di stare in compagnia.
    No.

    Semplicemente è un segno di completezza. Io in compagnia, mi completo.
    Raggiungo cioè il mio equilibrio. Provo quindi piacere, soddisfazione...
    a volte addirittura esaltazione.

    Dalle persone, dagli amici, traggo energia. In compagnia io dimentico la fatica, lo stress della giornata,
    i problemi, ogni pensiero negativo. Ascolto, parlo a mia volta, entro in empatia con gli altri...
    il tempo vola, passano le ore ed io mi ricarico come un cellulare.

    Quando incontro degli estranei poi, cerco di assumere un atteggiamento disinvolto, cercando
    di metterli a proprio agio. Spesso mi capita di parlare più con delle persone che incontro per la
    prima volta, piuttosto che parlare con chi già conosco.

    Ancora oggi sono in contatto con quasi tutti gli ex componenti della mia comitiva. Spesso faccio
    da anello di congiunzione e se qualcuno chiede notizie di qualcun'altro, è a me che chiede, perché sa
    che mantengo i contatti, anche se le frequentazioni non sono più costanti.

    A volte faccio veramente fatica a capire chi, nella vita, è un lupo solitario. Non che non senta a volte
    l'esigenza di stare da solo... ma è un momento breve, per me, giusto per analizzare le cose, capire
    come affrontare i problemi in modo da risolverli... ma sono momenti brevi, non sarei capace di
    isolarmi a lungo.

    Se poi mi capita di sentire la mancanza di qualcuno in particolare.... ebbene, semplicemente gli
    telefono e gli dico che avevo voglia di sentirlo.

    E così a volte chiamo Tiziana, di solito per il suo compleanno, l'8 Ottobre, o Dorina, o Cosimo o Gaspare...
    e tanti altri.... è come soddisfare una crisi d'astinenza.

    Che dite sono un drogato a mio modo?
    Io credo si tratti di affetto, se non addirittura amore...
    amore di un amico, verso un altro amico o amica...
    e vi garantisco che vengo ricambiato.
    Ultima modifica di bumble-bee; 05-05-2023 alle 22:56
    Bambol utente of the decade

  15. #105


    Di quel tempo, il 1985, ricordo la fanciullezza, la spensieratezza, l'entusiasmo.
    Gli anni di scuola, la motocicletta, le serate in discoteca... la Fiat uno turbo!!!

    Don't you, forget about me.
    When you call my name...
    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!

    Di quel tempo, dell'era atomica, Chernobyl... non era ancora scoppiata.
    Di quel tempo, ricordo gli americani, in Via Principe Umberto....
    ubriachi e in cerca di "comunisti" con cui fare a cazzotti.

    Gli inglesi invece... ci regalavano birre sciroppate...
    in cambio di birre vere!!!

    Don't you, forget about me.
    When you call my name...
    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!

    Di quel tempo, ricordo le gite in moto...
    i primi battiti di cuore...
    per la ragazza più bella del gruppo.
    Ricordo le gite scolastiche... A Genova, Milano...
    Le ore in pulmann a guardare il paesaggio e cantar canzoni!!

    Don't you, forget about me.
    When you call my name...
    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!

    Di quel tempo ricordo i pomeriggi...
    a registrare musicassette...
    a scambiare dischi...

    A quel tempo, si guardava Deejay television...
    Cecchetto, Scotti... e Jovannotti vari!!!!

    A quel tempo l'estate era calda, ma non troppo calda...
    l'acqua del mare, salata... ma dolce su tutto il corpo...

    Di quel tempo, ricordo gli esami di riparazioni di Settembre...
    l'inizio scuola di Ottobre...
    e i viaggi da pendolare, dalle sette del mattino...
    alle tre del pomeriggio!

    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!
    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!

    Di quel tempo... ricordo la mia città non essere più la mia città....
    Lasciare per cambiare....
    e ricominciare....
    ricominciare rapporti e relazioni...
    mal di pancia ed emozioni...
    estraneo in casa mia...

    Di quel tempo ricordo il primo viaggi in solitaria...
    Augusta-Taranto...
    per le visite militari...

    Di Taranto ricordo il lungomare...
    il ristorante "L'assassino"....
    ed un ragazzo che fu rapinato in centro.

    "Non andate oltre il ponte girevole"...
    ci dissero i militari di carriera...
    "Li non siete i benvenuti..."

    Ma noi eravamo solo ragazzi...
    E per un attimo dimenticai che mia zia Maria...
    lei era tarantina...

    mi manca mia zia Maria...
    un viso di sorriso...
    due occhi lacrimanti perenne gioia!!

    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!
    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!

    Di quel tempo non c'è rimasto poi molto...
    ne un gettone telefonico...
    ne una musicassetta con le canzoni preferite...
    ne la Fiat uno Turbo!!!!

    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!
    I say, la.... la-la laaaa.... la-la laaaa!!!!
    Ultima modifica di bumble-bee; 21-05-2023 alle 22:02
    Bambol utente of the decade

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