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Discussione: Pensieri musica e parole....

  1. #31


    Quando ti ho chiesto di baciarmi... l'ho fatto per conoscerti.
    Quando ti ho chiesto di seguirmi... l'ho fatto per coinvolgerti.
    Quando ti ho chiesto di ascoltarmi... l'ho fatto per guardarti.
    Quando ti ho chiesto di abbracciarmi... l'ho fatto per sentire il tuo cuore.

    E mentre ti abbracciavo... ho capito di amarti.
    Mentre ti ascoltavo... ho capito di volerti
    mentre ti baciavo... mi nutrivo di te.

    Della tua semplicità... della tua sincerità...
    del tuo dolce sorriso.

    E non c'era niente che mi mancasse...
    niente che mi turbasse, mentre ti stavo accanto.
    Tu eri il mio equilibrio, il mio rifugio, il mio giudizio.

    Ma nel mio cuore ero cosciente, sapevo che tu non saresti rimasta.
    E non perché non mi amassi, anzi... di questo ne ero certo..
    perché me l'hai più volte dimostrato.

    Semplicemente perché segui il tuo istinto...
    che ti dice di non fermarti... ti dice di non... voltarti
    e ti spinge a spostarti... ora qui, ora là...

    Alla ricerca della giusta dimensione... in cui tuffarti appieno...
    e provare nuove e inebrianti avventure ed emozioni d'amore.

    Così, quando ci siamo separati... ho perso il candore.
    Quando ci siamo separati... ho perso l'amore.
    Quando ci siamo separati... ho perso il tuo cuore.

    Ciò che mi rimane adesso è un ricordo di te, che mi trafigge di gioia,
    ma anche di acuto dolore.

    E non c'è niente che possa fare, se non immaginarti per la tua via...
    mentre sorridi al sole... facendo brillare chiunque ti si avvicini...
    donandogli un pizzico del tuo amore, sufficiente per accendere un cuore.

    Ma io ho capito sai? Non è colpa tua.
    La tua è una missione...
    quella di andare per il mondo a donare... amore.

    Il vero problema... sono gli affetti collaterali.
    Perché niente ritorna come prima...
    come se nulla fosse accaduto.

    Qualcosa rimane.
    Anche se solo un ricordo.

    Quindi io sono lo stesso felice.
    Perché qualcosa di te...
    è rimasto per sempre...
    con me.
    Bambol utente of the decade

  2. #32


    Un giorno mi accorsi di non essere chi ero. Fu quasi per caso.
    Guardando dalla finestra, tutto mi apparse, all'improvviso, chiaro.
    Ciò che vedevo, non era ciò a cui credevo.
    Eppure, lo stesso paesaggio si presentava ai miei occhi.
    Cosa era cambiato?

    Apparentemente nulla. Ero cambiato io.
    Una metamorfosi anteriore mi pervase.
    Come un bruco che si trasforma in farfalla...
    mi ero trasformato in una persona diversa.
    Com'è accaduto?

    Non saprei. Semplicemente, vedevo le cose in maniera diversa.
    Se prima anteponevo me stesso a tutto ciò che mi circondava...
    adesso, guardavo solo ciò che mi circondava, ignorando me stesso.
    E come mai?

    Credo di aver raggiunto una condizione di perenne equilibrio.
    Essendo in sintonia con me stesso, non avevo più bisogno di focalizzarmi.
    Potevo distogliere lo sguardo e osservarmi intorno.
    E cosa hai notato?

    Ho notato tantissime cose. Per esempio...
    la rugiada che al mattino bagna i fiori,
    una lucertola che si scalda al sole,
    uno scarabeo che attraversa la strada,
    un cane che si avvicina scodinzolando,
    un spazzino che pulisce il marciapiede...

    Ok, ma queste cose accadono ogni giorno,
    ci vuol poco a notarle, non ci vedo nulla di
    particolare.

    Hai ragione, tutto questo e molto altro, accade ogni giorno, ma...
    se non ti fermi ad osservare, allora è come se non fossero mai accadute, mai esistite...
    E allora?

    Allora avrai vissuto in mezzo a tante cose belle e straordinarie,
    senza essertene mai accorto... il che equivale a non vivere.
    Che vita è quella di trascorrere la maggior parte del tempo,
    concentrato su te stesso, come se tutt'intorno non esistesse nulla?

    E invece, noi stessi esistiamo solo se ci amalgamiamo con tutto ciò
    che ci circonda... dobbiamo esser parte dell'insieme,
    per esser parte di noi stessi.

    Di questo, mi sono accorto, quel giorno... ed ho iniziato a vivere.
    Bambol utente of the decade

  3. #33


    Sirio era un cavallo vero.
    Non era facile cavalcarlo.

    Quando gli salivo in groppa... diventavo nervoso.
    E lui lo percepiva, quindi era meglio, non esser nervosi.

    Huhaaa, huhaaa, gli dicevo, ma lui mica partiva.
    Zi, zi, zi, zi zi.... grugnivo con la bocca... e lui niente.

    Allora pigiavo leggermente i talloni sul fianco e lui, con ritrosia...
    cominciava a muovere qualche passo.

    Era lui che andava...
    io mi limitavo a stargli in groppa.

    Sirio non era un cavallo mansueto. Aveva carattere.

    Passeggiando con lui, imboccavo vie e sentieri impervi e guardavo sempre le sue orecchie.
    Fino a quando erano rivolte in avanti, allora non c'erano problemi.

    Le orecchie di Sirio erano importanti.
    Se li dirigeva all'indietro, verso di te,
    allora bisognava preoccuparsi.

    Quel giorno commisi l'errore di fare una passeggiata con lui...
    ed altri amici cavalieri, i quali avevano tutti delle giumente.
    Giumente in calore.

    Sirio era un cavallo vero. Non un brocco mansueto.
    E per un cavallo vero, le giumente... si montano.

    Provai a mettermi sopra vento. Niente da fare. Si girava all'indietro.
    Provai a rimaner distanziato. Peggio, le sentiva e si eccitava.

    Fu difficile cavalcare quel giorno. Anzi, impossibile.
    Sirio nitriva, sbuffava, si alzava su due zampe,
    nel tentativo di disarcionarmi.

    Rimasi in groppa, con molta difficoltà e fatica.
    Ma non era finita. Passarono delle ore.... tremende.

    Allora lasciai il gruppo perché stavo rovinando la passeggiata a tutti,
    dirigendomi verso casa, quando, all'improvviso, le sue orecchie si
    girarono all'indietro. Un istante dopo, Sirio si tuffo all'indietro,
    nel tentativo di liberarsi definitivamente di me.

    Feci appena in tempo a tuffarmi di lato, per evitare di esser schiacciato...
    dal suo corpo in caduta.

    Mi feci male ad una spalla e decisi di continuare a piedi...
    ma Sirio non si faceva trainare.

    Si era trasformato nel più cocciuto dei muli.
    Tirava per la direzione in cui sentiva gli odori.
    Odori di giovani giumente in calore.

    Alla fine riuscii a tornare indietro.
    Feci entrare Sirio nel suo box, mentre nitriva e scalciava di brutto e...
    mi andai a sdraiare su una branda, sfinito, distrutto e... dolorante.

    Non dissi nulla a mio padre... ma questi lo venne a sapere lo stesso.
    Una mattina prese Sirio e lo portò alla fiera. Tornò da solo.

    Sirio era un cavallo vero, non un castrato. Un cavallo vero, non va a
    passeggio con delle giumente, specie se queste sono in calore.
    Questo imparai, a mie spese, quel giorno.

    Non gliene feci una colpa, ma...
    un cavallo che cerca di ammazzare il suo cavaliere...
    non lo si può più tenere.
    Ultima modifica di bumble-bee; 22-12-2021 alle 09:58
    Bambol utente of the decade

  4. #34


    Ach komm, du Schöne, bring den Wein zu mir

    Oh, vieni qui bellezza, portami del vino

    Bring den Wein zu mir, ich verdurste hier

    Portami del vino, sto morendo di sete

    Ach komm, du Schöne, bring den Wein zu mir

    Oh, vieni qui bellezza, portami del vino

    Denn mir ist nach Wein und Weib

    Sono venuto per le donne e il vino

    Ich schenk′ dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Wenn du tanzt mit mir, dann komm' ich zu dir

    Se ballerai con me, allora verrò

    Ich schenk′ dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Dann bekommst du Wein und Weib

    E riceverai donne e vino

    Oh komm, du Schöne, auf den Tisch hinauf

    Oh, vieni bellezza, qui sul tavolo

    Auf den Tisch hinauf, komm wir tanzen drauf

    Qui sul tavolo, ci balleremo sopra

    Oh komm, du Schöne, auf den Tisch hinauf

    Oh, vieni bellezza, qui sul tavolo

    Denn es soll uns jeder seh'n

    Così tutti potranno vedere

    Ich komm' hinauf für einen Kuss von dir

    Verrò lassù per un tuo bacio

    Einen Kuss von dir, ja den wünsch′ ich mir

    Ich komm′ hinauf für einen Kuss von dir

    Will ich oben bei dir steh'n

    Voglio essere lassù con te

    Die Sünde lockt und das Fleisch ist schwach

    So wird es immer sein

    Die Nacht ist jung und der Teufel lacht

    Komm wir schenken uns jetzt ein

    Und später, Schöne, teil das Bett mit mir

    E più tardi bellezza dividi il letto con me

    Teil das Bett mit mir, dass ich nicht so frier′

    Und später, Schöne, teil das Bett mit mir

    E più tardi bellezza dividi il letto con me

    Es soll nicht dein Schaden sein

    Non ti arrecherà alcun danno

    Doch nur wenn du heut keine Andre küsst

    Solo se oggi non bacerai nessun'altra

    Keine Andre küsst, wenn treu mir bist

    Se non bacerai nessun'altra, se mi sarai fedele

    Doch nur wenn du heut keine Andre küsst

    Solo se oggi non bacerai nessun'altra

    Sonst schläfst du wohl allein

    Altrimenti, dormirai tutto solo

    Die Sünde lockt und das Fleisch ist schwach

    So wird es immer sein

    Die Nacht ist jung und der Teufel lacht

    Komm wir schenken uns jetzt ein

    Ich schenk' dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Te ne porterò solo se ballerai con me

    Wenn du tanzt mit mir und zwar jetzt und hier

    Se ballerai con me, qui e ora

    Ich schenk′ dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Ich will tanzen Leib an Leib

    Voglio ballare corpo a corpo

    Ich schenk' dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Te ne porterò solo se ballerai con me

    Wenn du tanzt mit mir, dann komm′ ich zu dir

    Ich schenk' dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Te ne porterò solo se ballerai con me

    Dann bekommst du Wein und Weib

    E riceverai donne e vino

    Ich schenk' dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Te ne porterò solo se ballerai con me

    Wenn du tanzt mit mir und zwar jetzt und hier

    Se ballerai con me, qui e ora

    Ich schenk′ dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Ich will tanzen Leib an Leib

    Voglio ballare corpo a corpo

    Ich schenk′ dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Wenn du tanzt mit mir, dann komm' ich zu dir

    Se ballerai con me, allora verrò

    Ich schenk′ dir ein nur wenn du tanzt mit mir

    Dann bekommst du Wein und Weib

    E riceverai donne e vino

  5. #35


    Quel giorno decisi di vedere il mondo con i miei occhi.
    Libero da turbamenti, libero da condizionamenti, semplicemente per com'era.

    Ma non ero consapevole del pericolo a cui sarei andato incontro.
    Un pericolo che poteva condizionare il mio cammino...
    e fin'anche la mia stessa esistenza.

    Ma è anche vero che prima o poi bisogna mettersi in gioco...
    per non vivere la vita, per sentito dire.

    Mi girai indietro un'ultima volta... salutai tutti e andai.

    Non sarei più tornato... ma ancora non potevo saperlo.
    Ultima modifica di bumble-bee; 06-01-2022 alle 20:02
    Bambol utente of the decade

  6. #36


    Mi accorsi subito che il paesaggio intorno a me era diverso da come mi era stato descritto.
    Non vi erano quei colori vivi e accesi che avevo immaginato.
    Tutto era opaco e sbiadito. I colori sembravano gli stessi, di tonalità leggermente diversi
    che appiattivano i contorni dell'ambiente, contribuendo a rendere tutto l'insieme disordinato e confuso.
    Niente all'orizzonte si distingueva.

    Ciò mi creava ansia e turbamento, ma procedevo ugualmente, un passo alla volta.
    Bambol utente of the decade

  7. #37


    Arrivai in un villaggio.
    Sembrava non ci fosse nessuno, che fosse abbandonato.
    Imboccai la via principale.
    Un passo alla volta, girando la testa ora a destra, ora a sinistra.
    Nessuno.

    Dove sono tutti?
    Le porte e le finestre sono aperte...
    A terra vi sono oggetti.
    Valigie, giornali, carrozzine...
    una gran confusione.

    Sembrano siano andati via in fretta.
    Non vi è nessun mezzo in strada.
    Qualcosa o qualcuno li ha fatti fuggire.
    Perché?

    Era Aprile... era il 1986 e... non vi era nessuno.
    Bambol utente of the decade

  8. #38


    Qualcuno si è accorto di me.
    Mi osserva dall'alto.
    Mi grida qualcosa.

    Io non capisco, per istinto comincio a correre.
    La paura presto prende il soppravvento
    Si è impossessata di me.

    Si dice che si ha paura di ciò che non si comprende...
    è dannatamente vero.

    Corro e mi nascondo tra gli alberi,
    sperando di fa perdere le mie tracce.

    Non mi serve sapere.
    Non mi serve capire.
    Voglio solo scappare.
    Andare via da qui.

    Non era questo ciò che volevo vedere...
    non era questo ciò che volevo capire.

    Volevo vedere il mondo...
    vederlo con i miei occhi...
    capirlo da me.

    Ma la realtà è qualcosa che non si immagina.
    Si presenta e chiede il conto.
    Ti chiede di pagare il biglietto che hai comprato.

    Devi pagare la libertà che hai preteso.
    Quella stessa libertà che credevi ti fosse concessa.

    E in verità, ti è concessa...
    non gratuitamente però.
    Alla fine si paga sempre.
    Bambol utente of the decade

  9. #39


    E a quel punto, se non sei pronto, è facile perdersi.

    E non puoi tornare indietro...
    riavvolgere il nastro come se nulla fosse accaduto.

    E non c'è nessuno a consolarti.
    Nessuno che ti aiuti a superare le tue perplessità, le tue paure, le tue debolezze.

    Ci sei solo tu.
    Devi trovare in te stesso la forza.
    E non è facile.

    Perché fino ad ora eri stato nel tuo mondo...
    protetto e coccolato come un figlio.

    Ora quel figlio non c'è più, quel mondo non c'è più.

    Al suo posto c'è un uomo.... e quel mondo... non è lo stesso mondo.

    C'è un uomo che deve trovare la forza da se...
    altrimenti soccombe.

    E' questo il prezzo da pagare...
    per assaporare la propria libertà.
    Ultima modifica di bumble-bee; 06-01-2022 alle 20:51
    Bambol utente of the decade

  10. #40


    La realtà si è presentata in tutta la sua cruda verità.
    E' sempre un shock scoprirlo.

    Ma è anche vero che... se così è, ben venga
    piuttosto che vivere in un mondo fiabesco...
    descritto e pennellato dagli altri...
    che ti sviano e ti deviano...
    facendoti percorrere una strada sbagliata.

    Detto ciò non ti resta che salutare e continuare.
    Continuare ad andare avanti.
    E' l'unica cosa sensata da fare.

    Si dice che il mondo va avanti.
    Sacrosanta verità.
    Ogni attimo che trascorre, non torna mai indietro.
    Se sei distratto, ti passano avanti anni senza che tu abbia vissuto.

    E vivere è anche e soprattutto soffrire.
    Soffrire per capire cosa significa la gioia.

    Perchè se vivi solo di gioia, non capirai mai il suo valore.

    Di ogni cosa, si scopre il suo valore, solo se si prova anche il suo esatto opposto.
    Bambol utente of the decade

  11. #41


    La chiave di tutto sta nel non pensare.

    Non pensare che ti stanno usando...
    Non pensare che sei solo un dente di un ingranaggio, un pedina.

    Illuderti di contare qualcosa... per chi? A quale scopo?
    Non gli serve a niente...

    Tu servi solo se segui il protocollo...
    se fai ciò che ti dicono di fare...
    senza pensare.

    E per non pensare ti annebbiano il cervello...
    ti distraggono con altri problemi.
    Problemi fittizi... non reali... inesistenti.

    Problemi solo per te, o meglio, per la tua testa...
    completamente confusa e alla deriva...

    E alla fine, ti propongono la cura.
    E li ringrazi pure...
    e continui a fare ciò che vogliono...
    loro.
    Bambol utente of the decade

  12. #42


    Ma un uomo è un uomo anche quando non sa o non si ricorda di esserlo.
    La sua natura scalpita, urla, si ribella... rifiuta ogni forma di sottomissione.

    E questo è pericoloso.
    E' pericoloso perché se non si sta attenti, la reazione diventa sproporzionata a ciò che si ha subito.
    Già, perché il turbinio di emozioni, per lungo tempo compresse, trattenute e represse... rischia di
    esplodere con un effetto tremendamente dirompente... per chiunque ci sia intorno... persino se stessi.

    in quanto a volte... la miccia... risulta essere troppo corta.
    Bambol utente of the decade

  13. #43


    Quando arriva uno di quei momenti...
    all'inizio c'è sempre una calma apparente.

    Tutto sembra in ordine... ogni cosa è al suo posto.
    Tutto è in perfetto silenzio... tutto sembra normale.
    E allora? Perché?

    Non ci sei più abituato.
    Ti hanno bombardato per mesi, anni, allo scopo di farti perdere tutte le tue certezze,
    le tue ancore di salvezza, i tuoi rifugi mentali, allo scolo di tenerti in pugno, sempre...
    incerto e contratto, pronto a scattare come una molla al minimo allarme, tanto da
    provare terrore, se per un solo secondo della tua vita tu... stai provando a... rilassarti.

    Non ti è concesso. Altrimenti il gioco è finito.
    E quindi, quando avverti quella strana sensazione di beatitudine... ecco che mandi tutto all'aria.
    Mandi tutto all'aria in un eccesso d'ira e frustrazione perché, paradossalmente...
    la tua mente ha imparato a rifiutarla l'idea di stare bene...
    in cambio di un più equilibrato e costante stato di agitazione,
    che da sfogo alle tue tue paure, alle tue frustrazioni, nevrosi...
    che ti fa stare in tensione...
    così per come hanno predisposto.

    Altrimenti hanno perso.
    Bambol utente of the decade

  14. #44


    E dopo? Dopo c'è altrettanta calma.
    Una calma diversa, però.
    Una calma che sopraggiunge dalla stanchezza, dallo sfinimento.
    Hai distrutto tutto attorno a te... consumando tutte le tue energie.

    Adesso sei steso sul pavimento, con gli occhi spalancati nel vuoto...
    perso nei pensieri... non hai più forze... respiri profondamente.

    Vorresti tornare indietro... a quando eri bambino.
    Riprovare l'innocenza di essere... senza dover per forza essere qualcuno.
    Guardare il mondo con gli occhi semplici di chi si meraviglia per ogni cosa...
    incapace di vederne le oscurità latenti... pronti a chiederti di pagare l'ennesimo... conto.
    Bambol utente of the decade

  15. #45


    E invece ti stanno tutti addosso.
    Pronti ad aiutarti, dicono.
    A prendersi cura di te.
    "Non devi preoccuparti di nulla", dicono "Ci pensiamo noi..."

    Ma tu non ha bisogno di loro.
    Tu non hai bisogno di nessuno...
    solo di te stesso.
    Bambol utente of the decade

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