Credi in un tuo, Gesù. Un Gesù concettuale, che ti sei fabbricato a misura. Nelle Sue Parole, Egli fonda la Chiesa su un peccatore come Pietro. Egli promette l'assistenza perpetua dello Spirito Santo, che va molto oltre la debolezza dell'istituzione-Chiesa. Parla dell'Eucarestìa e della Confessione raccomandando "Fate questo in memoria di me". Tutte cose che te disconosci.Originariamente Scritto da crepuscolo
Auguri.
amate i vostri nemici
Ma io distinguo, sei tu che sei tanto cieco da non vedere quanto sia ridicola, nella sua banalità, la frase che hai postato. Se mia figlia avesse scritto una frase così in seconda elementare, l'avrei portata di corsa dallo psicologo.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Perché il tuo di chi è?
Se va oltre la chiesa mi spieghi allora chi confessa, chi dà l'assoluzione spesso, quasi mai la condanna se non ai tempi del basso Medio Evo in cui, essa chiesa, poteva farlo, e l'ostia dopo la questua?
Ti sembra che se Gesù Cristo tornasse gli andrebbe bene così com'é? Per non dire come è stata nei secoli dei secoli.
Ringrazia il cielo che, nonostante tutto ancora la chiesa esista.
E non dire per via dello Spirito Santo, in quanto se leggi bene il Vangelo c'è scritto che lo Spirito spira dove vuole, come allora sembrava essere il vento.
Gesù ha maledetto il Tempio di Gerusalemme perché era fonte di ogni abominio e la Chiesa cristiana che cosa fa? Ne costruisce non uno ma migliaia, con S. Pietro che è il massimo del massimo.
Senti la canzone di Luigi Tenco " Cara Maestra" e poi ti renderai conto di che cosa era la chiesa per lui, ma so anche che tu non ti voglia rendere conto perché in fondo ti piace così com'é: "hai trovato il tuo posto nel mondo" parole sempre di Tenco.
Caro cono io non te ne voglio, anzi sono contento per te, ma non puoi spacciarmi per vero ciò che non è.
Perché mi fai gli auguri? ancora non è Pasqua.
Ultima modifica di crepuscolo; 18-03-2021 alle 14:53
Cara Pazza_ di_ Acerra, mi sei di confortoperché altrimenti si potrebbe pensare che io ce l'ho con cono.
Nessuno ce l'ha con Cono, è una bravissima persona. Ma certe sue uscite fanno cadere le braccia.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Una Persona semplice non potrà mai essere banale. Lo si diventa, banali e cattivi, quando la disprezziamo.
amate i vostri nemici
Il Sacerdote è una persona fragile. Come te e me. Come tutti. Ma ha ricevuto un mandato Divino dalle parole del Cristo. Lui e la Chiesa tutta.
« Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi » (1 Gv 1,8). E il Signore stesso ci ha insegnato a pregare: « Perdonaci i nostri peccati » (Lc 11,4), legando il mutuo perdono delle nostre offese al perdono che Dio accorderà alle nostre colpe. A proposito della Confessione sant'Ambrogio dice: « La Chiesa ha l'acqua e le lacrime: l'acqua del Battesimo, le lacrime della Penitenza »
Ti faccio gli auguri perchè non so cosa dirai quel Giorno davanti al Signore. Come ti giustificherai.
"Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno»
GIOVANNI 6
amate i vostri nemici
Purtroppo hai seri problemi a distinguere tra semplicità e banalità. Tanto che poi ti permetti di dare giudizi sulle persone, quando qui si discuteva di una frase, francamente ridicola nella sua vuotaggine. Sei superbo, Cono, Dio non ti approverebbe.
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Questo non mi quadra proprio.
Ci scommetto che non ha neanche le volontà di migliorarsi. Mi spieghi allora a che servono i voti?
Se presupponi che le persone che compongono la chiesa siano peccatori come noi tutto quello che dici non ha senso, il mandato, anche se fosse, non ha alcun senso.
Se non c'è un prima ed un dopo ma tutto resta com'è che senso ha? Ha che serve la vocazione se chi rappresenta il Cristo è peccatore come tutti?
E' facile e privo di qualsiasi responsabilità avere ciccì e coccò; come il prete di campagna che invitato a cena del povero contadino, alla domanda: " Che vuole una frittata od una salsiccia? " rispose: " Buona la frittata con la salsiccia! ".
Se vuoi avere responsabilità nell'insegnamento del Vangelo e soprattutto s vuoi essere ascoltato devi meritartelo, e poi che figura farebbe, ma soprattutto come si sentirebbe, un prete che dal pulpito predica la povertà mentre lui accumula denaro, o che parli di purità sessuale quando lui è impuro?
Io penso che la gente cambierebbe parrocchia, se poi le parrocchie risultassero tutte così uscirebbe dall'istituzione Chiesa.
Questo lo dovresti capire anche tu nonostante sia prevenuto.
In sostanza Gesù dice di fare come Lui. Più volte ha detto che il pane sono le sue parole, parole che escono dal corpo e dal sangue ( sai cosa significava il sangue e quant'era sacro per gli Ebrei) di Gesù, cioè dalla sua persona.
Intende: " Imitatemi", infatti gli apostoli dopo la sua morte cercarono di imitarlo pensando come Lui avrebbe pensato.
Non accetto i tuoi auguri perché sono tendenziosi e so già dove portano, alla mia futura condanna.
Comunque quel giorno non avrò niente da dire perché Dio sa sempre ciò che pensiamo e facciamo.
Forse tu pensi che mi dirà: " Perché crepuscolo non hai dato retta a cono? "
La Santità non è uno sforzo umano. Non ci salviamo con la forza dei nostri pugni chiusi, Crepuscolo...della nostra "volontà di migliorarsi".
Ci salviamo se prendiamo coscienza di essere (tutti) poveri peccatori. Bisognosi della Misericordia di Dio.
Il Sacerdote, il Vescovo, il Cardinale...il Papa stesso svolgono e prestano un servizio. Per amore a Cristo. Ma non sono esenti da peccato.
1551 « Questo ufficio che il Signore ha affidato ai Pastori del suo popolo è un vero servizio ». Esso è interamente riferito a Cristo e agli uomini. Dipende interamente da Cristo e dal suo unico sacerdozio ed è stato istituito in favore degli uomini e della comunità della Chiesa. Il sacramento dell'Ordine comunica « una potestà sacra », che è precisamente quella di Cristo. L'esercizio di tale autorità deve dunque misurarsi sul modello di Cristo, che per amore si è fatto l'ultimo e il servo di tutti.
1550 Questa presenza di Cristo nel ministro non deve essere intesa come se costui fosse premunito contro ogni debolezza umana, lo spirito di dominio, gli errori, persino il peccato. Mentre nell'amministrazione dei sacramenti viene data questa garanzia, così che neppure il peccato del ministro può impedire il frutto della grazia, esistono molti altri atti in cui l'impronta umana del ministro lascia tracce che non sono sempre segno della fedeltà al Vangelo e che di conseguenza possono nuocere alla fecondità apostolica della Chiesa.
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