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Risultati da 631 a 645 di 771

Discussione: L'insostenibile armonia della natura

  1. #631
    Opinionista L'avatar di Vega
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    A chi parlava la natura 65 milioni di anni fa col meteorite e le specie che si sono estinte?
    Capisco che è più bello, poetico e fa più presa, ma volendo uscire da questa tiritera dei messaggi della natura, stiamo semplicemente osservando quel che succede e di conseguenza valutiamo.

    Poi papi e Gretine non sono in grado di modificare tutto quello che concerne l'economia mondiale. Anche se di base avessero per caso ragione al 100%, trovano loro i soldi per fare campare i paesi del mondo, trovano loro risorse e tecnologie?

    L'elettrico è più che possibile vada a sparire come mezzo di locomozione almeno per le auto. Sarà una parentesi in attesa di altro e per tamponare un po' le emissioni in aria. Ma c'è sempre il problema di come produciamo l'elettricità. Hai voglia a dare fiato alla dentiera con la natura che parla e che bisogna agire. Quando l'hai ripetuto un milione di volte che hai risolto?
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  2. #632
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    L'hai anche spiegata te!Ma non mi sembra proprio che qualcuno stia agendo "istericamente", Rdc. Si tratta di capire se il Pianeta ci sta lanciando segnali rossi di pericolo oppure no, se ne sta rimanendo silente, quieto e placido.
    Con scarsi risultati, a quanto vedo.
    Me ne faro' una ragione

  3. #633
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Intanto il pacioccone, con invidiabile coerenza, tuona contro i cambiamenti climatici e la deforestazione e poi in piazza San Pietro fa portare un pino secolare di ventotto metri.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #634
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Già...
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  5. #635
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Intanto il pacioccone, con invidiabile coerenza, tuona contro i cambiamenti climatici e la deforestazione e poi in piazza San Pietro fa portare un pino secolare di ventotto metri.
    La Signora Pazza é in flagrante malafede.
    La conifera produce il massimo del suo effetto benefico durante la crescita: quando, cioé, col carbonio atmosferico costruisce tronco e rami con relativi aghi. Una volta raggiunta la maturità, il bilancio "carbonio" della pianta é praticamente in equilibrio. Il tagliare una conifera (sempreverde, ricordo) "matura" (e sostituirla con una di vivaio che riprenda il ciclo*) é un atto grato al pianeta.
    Quindi, meritevole dell'applauso di tutti. Greta e Signora Pazza compresi.
    Il "Pacioccone", per la lungimiranza della storia secolare della sua organizzazione, lo sapeva ed ha agito di conseguenza. E' solo per la tradizionale prudenza e modestia che non ha sottolineato il suo atto ecologico.


    (* Si chiama, in gergo, gestione durevole del patrimonio boschivo e forestale)

    Ultima modifica di restodelcarlino; 24-11-2021 alle 23:19

  6. #636
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    La Signora Pazza é in flagrante malafede.
    La conifera produce il massimo del suo effetto benefico durante la crescita: quando, cioé, col carbonio atmosferico costruisce tronco e rami con relativi aghi. Una volta raggiunta la maturità, il bilancio "carbonio" della pianta é praticamente in equilibrio. Il tagliare una conifera (sempreverde, ricordo) "matura" (e sostituirla con una di vivaio che riprenda il ciclo*) é un atto grato al pianeta.
    Quindi, meritevole dell'applauso di tutti. Greta e Signora Pazza compresi.
    Il "Pacioccone", per la lungimiranza della storia secolare della sua organizzazione, lo sapeva ed ha agito di conseguenza. E' solo per la tradizionale prudenza e modestia che non ha sottolineato il suo atto ecologico.


    (* Si chiama, in gergo, gestione durevole del patrimonio boschivo e forestale)

    Io direi di uscire un attimo dal lato ecologico e considerare che un albero è un essere vivente che ha diritto al suo secolare posto, è come se nel fior fiore degli anni ti troncassero......la carriera.

  7. #637
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Con scarsi risultati, a quanto vedo.
    Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, Rdc. Non è stato ottenuto molto, a Glasgow. Ma qualcosa indubbiamente si.

    Luci e ombre della conferenza Onu di Glasgow. Quali risultati possiamo valutare positivi?

    È inevitabile la difficoltà di mettere d’accordo tutti i paesi presenti alle Conferenze sul clima.

    Ma in un processo partecipativo, se da un lato si cerca di spostare sempre più in alto l’asticella degli obiettivi, dall’altro è necessario raggiungere una mediazione accettabile da tutte le quasi 200 nazioni coinvolte.

    Ed è indubbia l’evoluzione che si è avuta dalla firma del Protocollo di Kyoto del 1997, che vedeva impegnate solo le nazioni industrializzate (ma con la defezione del Canada e la non ratifica da parte degli Usa), all’Accordo di Parigi del 2015.

    In quella occasione venne adottato l’importante target dei 2 °C da non superare rispetto all’era preindustriale (ma senza impegni vincolanti). Per finire con la Cop26 appena conclusa a Glasgow. Insomma, una slavina che si è trasformata in una piccola valanga e che potrebbe diventare in futuro così potente da spezzare i vecchi assetti e aprire la strada ad un mondo ambientalmente e socialmente più sostenibile.

    Quest’ultima conferenza è stata fortemente influenzata dalla decisiva pressione di milioni di giovani mobilitati nelle strade di mezzo mondo. Ricordiamo che la Commissaria UE, Ursula von Der Leyen, ha esplicitamente sottolineato di essersi decisa ad alzare il target europeo di riduzione delle emissioni al 2030 dal 40 al 55% rispetto al 1990 proprio dalla sollecitazione venuta dalle marce di giovani che hanno invaso le città.

    Quale giudizio dare sulle conclusioni della COP? Ci sono certamente dei risultati positivi. Ne citerei tre principali, ma anche molti aspetti ancora da affrontare.

    È stato mantenuto l’obiettivo di 1,5 °C. Ricordiamo che oggi già viviamo, drammaticamente, un incremento di 1,1 °C.

    All’inizio del 2015 è uscito per Edizioni Ambiente un mio libro dal titolo ”2 °C, Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l’economia”, seguito da una nuova edizione nel 2016 dopo la Cop21. Il titolo è rimasto lo stesso malgrado nell’Accordo di Parigi la pressione delle piccole isole del Pacifico avesse fatto aggiungere nel testo finale “di evitare possibilmente di superare 1,5 °C” che avrebbe potuto farle sparire sott’acqua.

    E il successivo rapporto degli scienziati dell’IPCC uscito nell’ottobre 2018 “Special Report on Global Warming of 1.5 °C” aveva in effetti evidenziato i gravi rischi collegati ad un superamento di questa temperatura.

    Dunque, che al centro dei risultati della Cop di Glasgow ci sia stato solo il riferimento al grado e mezzo di incremento va considerato sicuramente un ottimo segnale.

    Naturalmente si tratta di un obiettivo tutt’altro che scontato. Ma da questo punto di vista, un secondo risultato importante riguarda la richiesta, a tutti i paesi che non l’hanno ancora fatto, di alzare i propri obiettivi di riduzione al 2030 presentandoli alla prossima conferenza che si terrà a novembre 2022 in Egitto.

    Va poi sottolineata la sostituzione all’ultimo minuto dell’impegno a “intensificare gli sforzi verso la riduzione”, e non più “verso l’eliminazione”, del carbone senza sistemi di cattura dell’anidride carbonica (molto costosi e applicabili solo per una parte delle centrali) e la fine dei sussidi ai combustibili fossili inefficienti.

    Il passaggio dal “phasing out” al “phasing down” imposto dall’India ha provocato molti malumori tra i delegati.

    Ma anche su questo bisogna essere chiari. È la prima volta nelle conferenze sul clima delle Nazioni Unite che si cita espressamente il combustibile più dannoso. Inoltre, evidentemente, paesi come l’India, la Cina, ma anche il Sud Africa e l’Australia, e vicino a noi la Polonia e la Serbia, che dipendono dal carbone per il 60-80% della generazione elettrica, hanno bisogno di tempo per ridurne l’uso.

    Si tratterà di capire quindi come accelerarne l’uscita di scena con una forte spinta sulle rinnovabili. L’India ad esempio punta a passare dagli attuali 150 GW solari ed eolici a 500 GW nel 2030. Ma potrebbe fare di più se arrivassero le famose risorse promesse nel 2009 dai paesi ricchi.

    Dallo scrittore di fantascienza Isaac Asimov, viene un messaggio prezioso per i negoziatori della Cop26:

    “Nessuna decisione sensata può più essere presa considerando non solo il mondo come è, ma il mondo come sarà”.

    Dunque l’inserimento della riduzione dei combustibili fossili rappresenta una scelta importante.

    Naturalmente molti sono stati delusi dalle conclusioni della conferenza e in effetti ci si aspettava una maggiore radicalità rispetto ad un’emergenza climatica che continua ad accelerare. Ma la speranza è che si sia messo in moto un meccanismo che porterà ad uno straordinario trasferimento di risorse pubbliche e soprattutto private dal mondo dei fossili alle soluzioni in grado di ridurre le emissioni.

    GIANNI SILVESTRINI

    Gianni Silvestrini (Aosta, 26 dicembre 1947) è un saggista e ricercatore italiano. Dal 1977 al 1996 ha svolto l'attività di ricercatore presso l'Università di Palermo e il CNR nel campo delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica e delle politiche energetiche.

    Nel 2001 ha vinto l'European Solar Prize di Eurosolar Italia per "l’impegno speso nella promozione delle fonti energetiche rinnovabili"[1].

    Dal 2004 al 2007 ha svolto attività di ricerca e didattica presso il Politecnico di Milano; ha coordinato tra il 2003 e il 2020 le edizioni del Master Ridef - Energia per Kyoto (Energie Rinnovabili, Decentramento, Efficienza Energetica) promosso dal Politecnico.

    Dal 1997 al 2000 è stato consigliere del Ministro Edo Ronchi, proseguendo dal 2000 al 2002 il suo impegno nel Ministero dell'Ambiente con la qualifica di Direttore generale coordinando tra l'altro la campagna nazionale "Domeniche senz'auto"[senza fonte], il programma "10.000 tetti fotovoltaici" ed avviando il servizio del car sharing (ICS) in Italia.[2]

    Nel 2006 diviene consigliere del Ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, e, l'anno seguente, Presidente della sezione Ecolabel del Comitato italiano per l'Ecolabel e per l'Ecoaudit. Nel 2009 non riveste più questi due incarichi. Caduto il Governo Prodi l'8 maggio 2008, il 6 novembre sposa pubblicamente la promessa ambientalista di Barack Obama che vuole «mettere fine entro 10 anni alla dipendenza dal petrolio, 10% di rinnovabili entro 4 anni, ridurre in 10 anni del 15% i consumi di elettricità», e trasferire 15 miliardi di dollari all'anno dalle industrie carbonifere allo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, in linea col "pacchetto 20-20-20" dell'UE.[3]

    È direttore scientifico del Kyoto Club e della rivista e del portale QualEnergia.it. https://www.qualenergia.it/

    Ex presidente del Green Building Council Italia[4], al 2009 è presidente di Exalto, una società di servizi progettuali e di consulenza strategica (ESCo) attiva nel campo delle rinnovabili e dell'economia circolare.[5] Ricopre anche la carica di presidente onorario del Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), che riunisce 27 associazioni italiane operanti nel settore.

    https://www.qualenergia.it/articoli/...nza-sul-clima/
    amate i vostri nemici

  8. #638
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, Rdc. Non è stato ottenuto molto, a Glasgow.
    ....e tutto il resto....
    Cono, guarda che scrivendo
    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Con scarsi risultati, a quanto vedo.
    Me ne faro' una ragione
    mi riferivo al fatto che i risultati della spiegazione della favoletta della Natura erano nulli, dato che , evidentemente, non l'hai compresa.
    Mi sembra di aver suggerito già di collegare un cervello ragionante agli occhi. O mi sbaglio?
    Vabbé....me ne faro' una ragione. Sono abituato.

  9. #639
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Conogelato ha detto:

    Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, Rdc. Non è stato ottenuto molto, a Glasgow. Ma qualcosa indubbiamente si.
    Cono non so come sono fatti i tuoi bicchieri! ... certamente qualcosa si sta muovendo nel bicchiere ma io vedo solo 1/8 di lambrusco e 7/8 di un bel niente!
    I cambiamenti climatici da decenni hanno una crescita esponenziale ... i provvedimenti presi daranno un loro primo esito fra una ventina d'anni ... nel mentre ... in attesa che la Cina (massimo inquinatore mondiale) decida di fare qualcosa ... ci beviamo l'ultimo "got de Lambrusc"
    Ultima modifica di gillian; 25-11-2021 alle 17:00
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  10. #640
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    1/8 è meglio di niente. Hai letto l'articolo di Silvestrini? E' necessario coltivare quel poco. E' doveroso, aggiungo io. Se conserviamo ancora un briciolo di sensibilità per i nostri figli e per chi verrà dopo di noi, è nostro dovere muoverci, impegnarci, fare qualcosa. Ognuno nel nostro piccolo. "Yes, I care!" Diciamolo tutti. Come Fratelli, Gillian. Fratelli tutti!
    amate i vostri nemici

  11. #641
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    1/8 è meglio di niente. Hai letto l'articolo di Silvestrini? E' necessario coltivare quel poco. E' doveroso, aggiungo io. Se conserviamo ancora un briciolo di sensibilità per i nostri figli e per chi verrà dopo di noi, è nostro dovere muoverci, impegnarci, fare qualcosa. Ognuno nel nostro piccolo. "Yes, I care!" Diciamolo tutti. Come Fratelli, Gillian. Fratelli tutti!
    Cono ... ammiro il tuo ottimismo ... come dice il proverbio "chi vive sperando muore cantando" ... è una bella cosa per ognuno di noi partecipare per così dire a questa campagna di pulizia del nostro pianeta ed alla sua ecosostenibilità ... purtroppo i numeri ci dicono che con tutta la buona volontà individuale di una gran parte di persone del pianeta il ns. contributo (operando tutti quei piccoli accorgimenti domestici) conterebbero tanto come 1 mentre Cina, Usa; India ed Europa da sole valgono 1.000.000 allora il tuo sforzo per quanto ammirevole unito a tutti gli sforzi degli uomini come te ... di buona volontà vale 1 contro 1.000.000 ... cioè niente.
    Non basta decarbonizzare il pianeta ... ma bisogna eliminare tutti i combustibili di origine fossile: petrolio e derivati (benzine, olii combustibili., cherosene , plastiche etc.) e gas metano che forniscono al pianeta il 92% dell'energia totale utilizzata dagli abitanti del pianeta, cioè tutte quelle fonti che hanno permesso il progresso in quasi tutti i campi ... per di più le energie ecologiche (ed in essa non metto gli impianti nucleari) non sono in grado di coprire tale necessità energetica neanche in una trascurabile percentuale.

    Cono ... non vorrei fare il catastrofista ... ma ai nostri pronipoti non rimane che prepararsi al peggio!
    Ultima modifica di gillian; 27-11-2021 alle 09:32
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  12. #642
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Ma perché i pronipoti, i vostri figli (io mi chiamo fuori se ne avessi il loro problema principale sarei io), noi stessi, è quasi sicuro che ormai sia semplicemente troppo tardi e ne vedremo di cose memorabili.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  13. #643
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Cono ... ammiro il tuo ottimismo ... come dice il proverbio "chi vive sperando muore cantando" ... è una bella cosa per ognuno di noi partecipare per così dire a questa campagna di pulizia del nostro pianeta ed alla sua ecosostenibilità ... purtroppo i numeri ci dicono che con tutta la buona volontà individuale di una gran parte di persone del pianeta il ns. contributo (operando tutti quei piccoli accorgimenti domestici) conterebbero tanto come 1 mentre Cina, Usa; India ed Europa da sole valgono 1.000.000 allora il tuo sforzo per quanto ammirevole unito a tutti gli sforzi degli uomini come te ... di buona volontà vale 1 contro 1.000.000 ... cioè niente.
    Non basta decarbonizzare il pianeta ... ma bisogna eliminare tutti i combustibili di origine fossile: petrolio e derivati (benzine, olii combustibili., cherosene , plastiche etc.) e gas metano che forniscono al pianeta il 92% dell'energia totale utilizzata dagli abitanti del pianeta, cioè tutte quelle fonti che hanno permesso il progresso in quasi tutti i campi ... per di più le energie ecologiche (ed in essa non metto gli impianti nucleari) non sono in grado di coprire tale necessità energetica neanche in una trascurabile percentuale.

    Cono ... non vorrei fare il catastrofista ... ma ai nostri pronipoti non rimane che prepararsi al peggio!
    No, siamo ancora incredibilmente in tempo! Il Pianeta...la Natura....il Cielo per chi ci crede, ci concedono ancora la possibilità di salvare la nostra Casa Comune. Ne sono convinto. Quel che si è messo in moto (con colpevole ritardo, è vero) è molto importante. Guai a delegittimare i Movimenti, le Associazioni di Scienziati, i nostri Giovani finalmente impegnati, le Onlus, le Agenzia non governative, il Santo Padre eccetera. Ci renderemmo ancor più abietti e colpevoli!
    amate i vostri nemici

  14. #644
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Ma lascia perdere le onlus , i muovimenti ... il santo padre .... cono torna coi piedi per terrra e leggi:

    Oltre un terzo delle emissioni di anidride carbonica e metano, i cosiddetti gas serra, è stata prodotta da appena 20 colossi internazionali dell’oil&gas. Nel complesso si parla di 480 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (una misura che indica l’impatto di gas serra diversi), pari al 35% di tutte le emissioni da combustili fossili e cemento prodotte su scala globale dal 1965 al 2017. Sul “podio” svettano la compagnia nazionale saudita Saudi Aramco (il 4,38% del totale), la multinazionale statunitense Chevron (il 3,2% del totale) e la russa Gazprom (3,19%), la ExxonMobil (Usa 3,09%) responsabili da sole di più di un decimo delle emissioni generate su scala internazionale negli ultimi 50 anni circa.
    Potranno questi colossi decidere di ridurre le loro emissioni con perdita di produzione e posti di lavoro!
    Ed osserva i grafici dell'andamento di emissione della Cina e dell'india che dal 1950 sono cresciuti in maniera esponenziale:
    https://ilbolive.unipd.it/it/news/25...ioni-gas-serra
    La Cina è passata in 70 anni da 0 emissioni a 10,6 miliardi di tonellate di Co2 e l'ndia da 0 emissioni a 2,4 miliardi di tonnellate ... ed il loro incremento continua a livello non esponenziale ma iperbolico fino a ieri!
    Sei tanto convinto che tutte queste potenze industriali e nazionali siano così disposte a diminuire la loro rincorsa verso la prosperità acquisita in così breve tempo?
    Forse le tue Onlus, le associazioni di scienziati, i muovimenti, il papa ei bla ... bla ... bla di Greta e dei vari G27, Glagow e compagnia cantante!
    Cono quarda i numeri ... e vedrai che la situazione è veramente irreversibile ... a meno che la scienza non trovi qualcosa che possa sostituire velocemente l'energia fossile!
    Ultima modifica di gillian; 30-11-2021 alle 09:58
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  15. #645
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
    Ma perché i pronipoti, i vostri figli (io mi chiamo fuori se ne avessi il loro problema principale sarei io), noi stessi, è quasi sicuro che ormai sia semplicemente troppo tardi e ne vedremo di cose memorabili.
    Doppio ... ho l'impressione che tu voglia vivere troppo a lungo ... le belle le vedranno i nostri nipoti (parlo in generale) ... e più in avanti i nostri discendenti ... ma non si sa .... ci potrebbe esser qualche scoperta scientifica dietro l'angolo (idrogeno verde, dspositivi mangia co2, fusione nucleare ....) comunque anche se fossero dietro l'angolo ... in maniera che tale scoperta fosse autosostenibile o si servisse di sostanze abbondantissime in natura (idrogeno), emissione di co2 = 0, economicamente e logisticamente conveniente etc . passerebbe del bel tempo prima che le grosse società si adattino a tale conversione o decidano di dismettere i loro colossali impianti con tutte le problematiche sociali connesse, e la nuova metodologia dovrebbe richiedere uno sforzo economico gigantesco e passare decenni prima che possa essere diffusa in tutto il mondo!

    Non dimentichiamoci che sotto i nostri mari e sotto la terra vi sono reti di metanodotti per migliaia di Km. che potrebbero essere dismesse .... oltre a tutti gli impianti di pompaggio!
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

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