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Discussione: L'insostenibile armonia della natura

  1. #406
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    Ragazzi, voi amate scherzare, ma questo non è proprio il momento: I prossimi anni saranno decisivi. Per noi ma ancor più per chi verrà dopo di noi. Come si fa ad essere così insensibili? Così ciechi di fronte a dati scientifici e matematici? Per una volta che finalmente sembra che i politici si stiano muovendo, siamo noi popolino a fare ironia?!?!?!
    Che stai facendo materialmente?
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  2. #407
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    Ragazzi, voi amate scherzare, ma questo non è proprio il momento: I prossimi anni saranno decisivi. !
    Non so neanche se ci arrivo.

  3. #408
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Congelato ha detto:
    Non si può affrontare il degrado ambientale senza prestare attenzione alle cause di quello umano e sociale....
    Caro Cono il degrado umano è sempre uguale ... forse che nel medioevo il degrado umano era minore di adesso?
    Piuttosto darei la colpa a molti altri fattori ... l'industrializzazione competitiva a livello globale nata da una una connessione mondiale di tutti i processi produttivi è uno dei tanti ... una popolazione in costante aumento con conseguente incremento delle necessità e degli sprechi ... una tecnologia che richiede una sempre maggiore domanda di materie prime ... che a sua volta crea una maggiore disparità tra i paesi non ancora sviluppati ... purtroppo l'aumento globale della temperatura porta vieppiù ad un esodo di gente che manca di acqua e terre coltivabili ed i media che mostrano come il tenore di vita nei paesi sviluppati sia di gran lunga migliore accelera questo processo!😇

  4. #409
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma alla fine gente qual'è il senso di ripetere sempre le stesse cose? È facile fare fiato alla dentiera e dire che tutti devono fare la propria parte, che dobbiamo affrancarci dai combustibili fossili ecc...
    Ma come dicevo, dovremmo sostituire tutto quello che produce energia nelle case con altri sistemi, buttare via le auto a benzina, diesel. Vi pare che da qui al 2030 si possa modificare ogni singola abitazione del pianeta?
    Che tutti abbiano l'auto elettrica?
    E con cosa produciamo l'energia pulita che serve a tutto questo, più per fare andare le industrie e altro?
    Pontificare va bene fino ad un certo punto, poi c'è la realtà e la pratica, le tasche della gente.
    E poi ci vogliono leggi, se vogliamo che da qui a qualche anno sparisca ciò che inquina.
    Da non dimenticare l'impatto economico che ci sarebbe se smettessimo di usare petrolio, gas, carbone da qui a pochi anni.
    Siamo 5 continenti e tanti Stati e più di 7 miliardi di persone. Fate voi.
    A parte che mi trovo perfettamente d'accordo col pensiero di Vega, stavo facendo una riflessione da ignorante in materia di energia, ad esempio rinunciare completamente ai combustibili fossili sarebbe possibile? Io non credo.

    Per fare un esempio banale mi viene in mente una riflessione che ho fatto recentemente, mettiamo che si riesca ad acquistare un'auto completamente ecologica che va solo a corrente e si voglia fare un viaggio o spostarsi per lavoro mi sono domandata un'auto completamente elettrica che autonomia ha?
    Ho cercato con google mi restituisce che può avere 290km di autonomia. Ho chiesto sempre a google quanto ci vuole per ricaricare un'auto elettrica mi dice 8 ore.
    Ora non so se sono valori reali però mettiamo che si possegga una sola auto in famiglia elettrica e si voglia fare 400km, oppure ancora di più, percorrere tutto il nostro paese per la lunghezza fino che ne so Calabria? Più di 1000 km?
    Ma quante ore o giorni ci si dovrebbe mettere, compreso le fermate per ricaricarsi? Per un viaggio di 400 km con i carburanti attuali ci si mettono circa 4 ore. Che facciamo ogni tot km cambiamo auto, lasciamo quella scarica e ci pigliamo una carica come se fosse un monopattino? Diventerebbe un'odissea, si potrebbe tornare alla carrozza e cavalli!
    Ritorniamo a viaggiare a piedi o in carrozza( per settimane o mesi). E gli aerei? Li convertiamo pure loro ad energia elettrica?
    Ecco meglio che smettiamo di viaggiare e spostarci lontano, è più ecologico.
    Oppure rinunciare all'auto solo con il treno( elettrico), non sempre e per tutti fattibile e neanche economico per una famiglia numerosa, senza contare che non ti porta fin davanti a casa.
    Ma poi pure le case, radiamole al suolo tutte le vecchie e antiche per crearle nuove secondo parametri ecologici, con impianti fotovoltaici...siamo poi sicuri che i pannelli non creeranno problemi quando saranno da smaltire in massa?
    Perchè non è mica una bazzecola mettere mano in una casa "vecchia" e rifarla per essere più ecologica e meno inquinante.
    Che poi stia diventando un business col il bonus 110 %, basta vedere quanti condomini pure in zone turistiche, in cui si vive pochi mesi l'anno, stanno rifacendo facciate e cappotti, serramenti ecc...già....finchè ce n'è di soldi, poi vedremo come girerà.

    Penso che tutti qui dentro abbiano capito che qualcosa per migliorare si deve fare,nelle proprie pissibilità, non siamo insensibili, ma tra il dire e il fare ....si devono fare i conti con la realtà.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  5. #410
    Opinionista L'avatar di gillian
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    C'è da considerare un'altro fatto ... l'elettricita non è una energia primaria ... ma un conduttore di energia ....l'elettricità non è gratis e per generarla ci vuole un'altra energia ... e questa energia la si ricava per lo più dalle centrali termiche a carbone oppure ad olii combustibili o a gas (che dicono essere meno inquinante) .... ed allora siamo al punto di prima.

    Poi abbiamo l'energia delle centrali nucleari che non emettono CO2 ma solo ... rifiuti radioattivi
    Rimangangono le centrali idroelettriche, eoliche e l'energia solare ... l'energia da fusione nucleare è pulita e senza limiti (autosostenibile) ma è lontana di 20 anni per essere attuata su larga scala.
    Ci vorrebbe una invenzione epocale ... un mangia CO2 ... in realtà alcuni dispositivi sono già alla studio ma la grossa difficoltà è che l'anidride carbonica nell'atmosfera è molto diluita, lo 0,04% per unità d'aria atmosferica.
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  6. #411
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    Le colonnine di ricarica veloce ci mettono una mezz'ora più o meno per ricaricare l'auto. Però immaginiamoci un'autostrada dove invece che 5 minuti dal benzinaio tocca stare almeno mezz'ora. Considerando il flusso di mezzi che c'è...
    Alcune auto arrivano anche sui 350-400 km di autonomia, ma poi il consumo dipende da cosa tieni acceso, tipo aria condizionata.
    Per lavoro noi abbiamo le auto elettriche, stiamo pian piano dismettendo quelle termiche, però è chiaro che rimane il problema ricarica, che per ora viene fatto nella maggioranza dei casi con le colonnine a ricarica più lenta sparse nelle sedi.
    Con il primo lockdown ed il dover stare a casa, si è presentato il problema di far ripartire la auto perché c'è una batteria aggiuntiva che permette l'avvio e che se l'auto sta ferma alcuni giorni, si scarica. E vai di chiamata per far venire a prendere le auto scariche e portarle in officina. Questo almeno sulle elettriche della prima mandata. Ora le stanno cambiando e su queste però non so se c'è lo stesso problema.
    Chi ha un garage o un giardino/resede dove poter mettere l'auto se la ricarica a casa, chi non ce l'ha bisogna che abbia a disposizione più colonnine di quelle di adesso e che siano magari veloci, altrimenti tocca tenere l'auto alcune a ricaricare ed avere la fortuna di trovare una colonnina libera.

    Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, anche qui non è che li fabbrichiamo con la bacchetta magica, servono materiali per costruirli, serve il silicio che viene ottenuto con un procedimento un pò dispendioso, visto che va purificato (di solito sta unito con altri elementi) per ottenere il rendimento energetico che serve.
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  7. #412
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    C'è da considerare un'altro fatto ... l'elettricita non è una energia primaria ... ma un conduttore di energia ....l'elettricità non è gratis e per generarla ci vuole un'altra energia ... e questa energia la si ricava per lo più dalle centrali termiche a carbone oppure ad olii combustibili o a gas (che dicono essere meno inquinante) .... ed allora siamo al punto di prima.

    Poi abbiamo l'energia delle centrali nucleari che non emettono CO2 ma solo ... rifiuti radioattivi
    Rimangangono le centrali idroelettriche, eoliche e l'energia solare ... l'energia da fusione nucleare è pulita e senza limiti (autosostenibile) ma è lontana di 20 anni per essere attuata su larga scala.
    Ci vorrebbe una invenzione epocale ... un mangia CO2 ... in realtà alcuni dispositivi sono già alla studio ma la grossa difficoltà è che l'anidride carbonica nell'atmosfera è molto diluita, lo 0,04% per unità d'aria atmosferica.
    I mangia CO2 ci sarebbero già, gli oceani e le piante soprattutto
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  8. #413
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    Altre possibilità sarebbero quelle di immagazzinare l'energia che ci offre la terra, ad esempio l'elettricità dei fulmini e il calore dei vulcani; oppure che proviene dallo spazio come le particelle super energetiche alfa, beta e gamma.
    Per l'acqua basterebbe saper raccogliere l'umidità dell'aria, che, come direbbe il grande Puffo, è gratis.

  9. #414
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    Ragazzi, voi amate scherzare, ma questo non è proprio il momento: I prossimi anni saranno decisivi. Per noi ma ancor più per chi verrà dopo di noi. Come si fa ad essere così insensibili? Così ciechi di fronte a dati scientifici e matematici? Per una volta che finalmente sembra che i politici si stiano muovendo, siamo noi popolino a fare ironia?!?!?!
    Ohi ohi cono, sempre a fare l'indignato speciale, che vede tutti brutti e cattivi. E sono anni che vai avanti col solito cliché. Ma non ti sei un pò rotto i' hoglioni?
    Chi è che se ne frega, è insensibile?
    Capiscono tutti fuorché te. Possibile che sbagli sempre valutazione, che le informazioni, le riflessioni, i dubbi e un tot di disincanto e scetticismo siano sempre per te pretesto per stracciarti le vesti?
    Oh falla un pochino finita Conino!
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  10. #415
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Le colonnine di ricarica veloce ci mettono una mezz'ora più o meno per ricaricare l'auto. Però immaginiamoci un'autostrada dove invece che 5 minuti dal benzinaio tocca stare almeno mezz'ora. Considerando il flusso di mezzi che c'è...
    Alcune auto arrivano anche sui 350-400 km di autonomia, ma poi il consumo dipende da cosa tieni acceso, tipo aria condizionata.
    Per lavoro noi abbiamo le auto elettriche, stiamo pian piano dismettendo quelle termiche, però è chiaro che rimane il problema ricarica, che per ora viene fatto nella maggioranza dei casi con le colonnine a ricarica più lenta sparse nelle sedi.
    Con il primo lockdown ed il dover stare a casa, si è presentato il problema di far ripartire la auto perché c'è una batteria aggiuntiva che permette l'avvio e che se l'auto sta ferma alcuni giorni, si scarica. E vai di chiamata per far venire a prendere le auto scariche e portarle in officina. Questo almeno sulle elettriche della prima mandata. Ora le stanno cambiando e su queste però non so se c'è lo stesso problema.
    Chi ha un garage o un giardino/resede dove poter mettere l'auto se la ricarica a casa, chi non ce l'ha bisogna che abbia a disposizione più colonnine di quelle di adesso e che siano magari veloci, altrimenti tocca tenere l'auto alcune a ricaricare ed avere la fortuna di trovare una colonnina libera.
    Ecco quindi le batterie tendono a scaricarsi restando ferme, inoltre presumo che le auto con una batteria più potente e quindi che garantiscono più chilometri siano anche le più costose e perciò non alla portata di tutte le tasche. Probabilmente in futuro troveranno il modo di migliorarle magari a prezzi inferiori comunque oggi l'acquisto di un'auto nuova tanti non possono permettersela, e manco cambiar auto ogni volta che si sognano che una inquina di più dell'altra e ti impediscono di circolare durante mesi invernali se appartiene alla categoria euro 0, 1, 2, euro tot.
    Si vive indebitati a vita per rincorrere l'auto sempre più ecologica perchè altrimenti vai a piedi o con i mezzi.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  11. #416
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Dobbiamo ripensare i nostri stili di vita. Al centro, adesso, c'è la crescita, il PIL, il denaro. Ma se i parametri continueranno ad essere questi, è chiaro che possono sorgere le vostre mille domande (come faremo, quanto ci vorrà, quanto costerà, siamo troppi, euro 1 euro 2, le risorse, le materie prime eccetera)
    Non ci sfiora neppure, manco ci passa per la testa la necessità di rimettere al centro l'Uomo. La Persona. L'intrinseca Dignità della quale è rivestita. Sia che abiti in un attico di Manhattan che in una favelas di Rio. Si fa presto a dire che non bisogna parlare di Peccato, ma l'indecente e immonda forbice che c'è fra Nord e Sud del mondo in materia di ripartizione della ricchezza e delle risorse, voi come la chiamate? Così, per curiosità.

    Papa Francesco: “Lo sviluppo non è solo la crescita del Pil”
    Udienza ai partecipanti alla conferenza “Religions and the Sustainable Development Goals”

    Il Papa ha messo in guardia dal «sentiero pericoloso» di ridurre lo sviluppo alla crescita del Prodotto interno lordo (PIL), una convenzione che porta a «sfruttare irrazionalmente sia la natura sia gli esseri umani», in un discorso dedicato all’Agenda internazionale 2030 per uno sviluppo sostenibile, ricordando che, invece, è necessaria una «impostazione integrata degli obiettivi» e bisogna «rispondere adeguatamente sia al grido della terra sia al grido dei poveri».
    «Quando parliamo di sviluppo dobbiamo sempre chiarire: sviluppo di cosa? Sviluppo per chi? Per troppo tempo l’idea convenzionale di sviluppo è stata quasi interamente limitata alla crescita economica», ha sottolineato Francesco. «Gli indicatori di sviluppo nazionale si sono basati sugli indici del prodotto interno lordo (PIL). Ciò ha guidato il sistema economico moderno su un sentiero pericoloso, che ha valutato il progresso solo in termini di crescita materiale, per il quale siamo quasi obbligati a sfruttare irrazionalmente sia la natura sia gli esseri umani».

    E invece, «come ha messo in risalto il mio predecessore San Paolo VI – ha proseguito il Pontefice – parlare di sviluppo umano significa riferirsi a tutte le persone – non solo a pochi – e all’intera persona umana – non alla sola dimensione materiale». Pertanto, «una fruttuosa discussione sullo sviluppo dovrebbe offrire modelli praticabili di integrazione sociale e di conversione ecologica, perché non possiamo svilupparci come esseri umani fomentando crescenti disuguaglianze e il degrado dell’ambiente».

    Papa Francesco, che ha citato ampiamente la Caritas in veritate di Benedetto XVI ed ha menzionato l’appello di Giovanni Paolo II ad una «conversione ecologica», ha notato che «l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite propone di integrare tutti gli obiettivi attraverso le “cinque P”: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership», una «impostazione integrata», ripresa anche dalla conferenza vaticana, che, ha proseguito Francesco citando la sua enciclica Laudato si’ «può servire anche a preservare da una concezione della prosperità basata sul mito della crescita e del consumo illimitati, per la cui sostenibilità dipenderemmo solo dal progresso tecnologico. Possiamo ancora trovare alcuni che sostengono ostinatamente questo mito, e dicono che i problemi sociali ed ecologici si risolvono semplicemente con l’applicazione di nuove tecnologie e senza considerazioni etiche né cambiamenti di fondo», e invece «un approccio integrale ci insegna che questo non è vero» poiché «gli obiettivi economici e politici devono essere sostenuti da obiettivi etici, che presuppongono un cambiamento di atteggiamento, la Bibbia direbbe un cambiamento di cuore».

    https://www.lastampa.it/vatican-insi...pil-1.33686346

    Capite cosa c'è in ballo, amici ed amiche? La concezione stessa della Vita! Il concetto che abbiamo del nostro rapporto col Prossimo e con la Casa Comune. Altro che domandarsi quanto ci metteremo a ricaricare la nostra auto elettrica!!!!!
    Qua o si cambia registro o la Natura ci travolgerà. Già ci sta mandando segnali rossi di pericolo inequivocabili.
    amate i vostri nemici

  12. #417
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Eh, ma se la riconversione ecologica passa anche dall'auto elettrica, due domandine è necessario porsele, no? Perché poi arriva la pratica e quindi bisogna pensare a come far girare il meccanismo e se gira a regime.

    Per il PIL ti consiglio una bella ceretta!
    Lo so, ora dirai quanto è insensibile e superficiale Vega!

    Insomma Cono, oltre che per te stesso e per ungere lassù nell'alto di cieli, a chi serve quello che posti, che ripete per l'ennesima volta gli stessi concetti generici?
    Ti devono aver promesso cose mirabolanti e turche per passare le giornate a citare questi articoli.
    Che poi Cono che pontifica tanto, che fa oltre ad usare un pò di più la biciclettina? Ti sei affrancato dal riscaldamento a metano? Hai i pannelli fotovoltaici? Ti fai l'orto? Compri prodotti solo a Km0?
    Forse essere propositivi e proattivi potrebbe dare un esempio da seguire, uno spunto, un'idea per fare qualcosa nel proprio piccolo invece di pontificare e basta con gli articoli ripetitivi.
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  13. #418
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    C'è da considerare un'altro fatto ... l'elettricita non è una energia primaria ... ma un conduttore di energia ....l'elettricità non è gratis e per generarla ci vuole un'altra energia ... e questa energia la si ricava per lo più dalle centrali termiche a carbone oppure ad olii combustibili o a gas (che dicono essere meno inquinante) .... ed allora siamo al punto di prima.

    Poi abbiamo l'energia delle centrali nucleari che non emettono CO2 ma solo ... rifiuti radioattivi
    Rimangangono le centrali idroelettriche, eoliche e l'energia solare ... l'energia da fusione nucleare è pulita e senza limiti (autosostenibile) ma è lontana di 20 anni per essere attuata su larga scala.
    Ci vorrebbe una invenzione epocale ... un mangia CO2 ... in realtà alcuni dispositivi sono già alla studio ma la grossa difficoltà è che l'anidride carbonica nell'atmosfera è molto diluita, lo 0,04% per unità d'aria atmosferica.
    @ gillian.

    Questo non me l'avevano insegnato al liceo, cioè l'elettricità è un conduttore?
    Dove l'hai letto? L'elettricità é costituita da elettroni che scorrono dentro un condut-
    tore di metallo e rivestito da un isolante, in genere di plastica. Da dove prendi
    lea tue teorie? Una volta ti metti a dissertare sulla lingua greca e ti inventi il neu-
    tro mentre il sostantivo é maschile (scrivesti homoousion invece di homoousios)
    ora inventi che l'elettricità é un conduttore, l'avessi detto io alla monaca di fisica
    al liceo mi prendeva a calci.Qua mica siamo tutti asini.

  14. #419
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ogni tanto Gillian si diverte a mettere qualche errore.
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  15. #420
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    I mangia CO2 ci sarebbero già, gli oceani e le piante soprattutto

    Il plancton studiato si è adattato al riscaldamento globale seguito all'ultima era glaciale spostandosi verso nord

    la stupefacente ricchezza dell'ecosistema planctonico

    Artide e Antartide: oceani simili, batteri diversi

    Il plancton rappresenta la fonte principale di nutrimento per molti pesci, tra cui i merluzzi, e per questo che la sua sopravvivenza è di vitale importanza per la catena alimentare e per le attività economiche basate sulla pesca.
    Ora i ricercatori della Queen's University di Belfast hanno scoperto che il plancton della specie Calanus finmarchicus, diffusa nelle coste dell'Atlantico settentrionale è in grado di sopravvivere alle variazioni climatiche.
    L'effetto del cambiamento climatico sugli ecosistemi del pianeta è uno dei problemi scientifici cruciali su cui si stanno concentrando molti ricercatori in tutto il mondo.
    Come riferito sui “Proceedings of the Royal Society B”, questo plancton si è adattato al riscaldamento globale seguito all'ultima era glaciale, conclusasi circa 18.000 anni fa, spostandosi verso nord e mantenendo popolazioni di ampie dimensioni, il che suggerisce che tali organismi siano in grado di seguire l'attuale trasformazione dell'habitat.
    "Il nostro risultato, in contrasto con precedenti studi, suggerisce che questa specie sia in grado di spostarsi in risposta a precedenti cambiamenti nel clima terrestre secondo un processo di cruciale importanza per la sua sopravvivenza”, ha spiegato Jim Provan della School of Biological Sciences della Queen's, che ha partecipato alla ricerca. " Inoltre, la variabilità genetica della specie, cioè il grado di differenziazione tra gli individui, è rimasta alta”


    https://www.lescienze.it/news/2008/09/25/news/come_il_plancton_reagisce_al_global_warming-578231/
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

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