Il credente ... Per definizione può credere quello che vuole o ... per lo meno a quelle che sono i dettami della sua fede ma una persona può fare una religione personale e per questo non è meno credente degli altri essere umani... come tutti i credenti del mondo . I terrapiattisti sono a loro modo dei credenti ... ma anche i Talebani credono nella Sharia che è il complesso di regole di vita e di comportamento dettato da Dio per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli.
Allora il tuo alfa e omega non mi dice un bel niente!🤔🙄
Per delucidazioni ... puoi chiedere alle donne dei Talebani ... naturalmente attraverso il burka!🤣🤣🤣
Crep ... allarga la tua visione del mondo che mi sembra molto restrittiva e di parte!🤔🙄
Ultima modifica di gillian; 24-08-2021 alle 17:27
Sono pienamente d'accordo con te, anche se esprimo la mia religiosità e ragiono anche su quella.
Per me l'importante e credere in ciò che ci riesce meglio, e, poiché non basta credere ma è importante poi concentrarsi in ciò che si fa e farlo bene o quantomeno onestamente e con sincerità, non servirebbe allo scopo mentire agli altri e persino a se stessi.
Io penso che esista un etica al credere.
Le credenze sono fattive: credere è considerare vero. Sarebbe assurdo, dire: “Sta piovendo, ma non credo che stia piovendo”. Le credenze aspirano alla verità, ma non la implicano. Possono infatti essere false, non giustificate da prove o adeguate considerazioni. Possono essere anche moralmente ripugnanti. Tra i candidati in questo campo le convinzioni sessiste, razziste o omofobe etc.
Questi giudizi possono implicare che credere sia un atto volontario. Ma spesso le credenze sono più simili a stati d’animo o atteggiamenti che ad azioni volontarie. Alcune credenze, come i valori personali, non sono scelte deliberatamente; vengono “ereditate” dai genitori e “acquisite” più o meno inavvertitamente dai propri pari, inculcate da istituzioni e autorità, assunte per sentito dire. Per questo motivo penso che il problema non sia come si giunge a sostenere una credenza, ma il rifiuto a cambiare opinione, che può essere un atto volontario ed eticamente sbagliato.
Ciao!
Meglio non riesco: Mi dispiace. Te l'avrò spiegato mille volte in questi anni, ma evidentemente sono limitato. Nella Laudato si', non si parla altro che del quesito che poni. Se non vuoi andare in libreria, te la lascio qui. Qui c'è tutta l'Enciclica!
https://www.vatican.va/content/dam/f...dato-si_it.pdf
Il peccato ha rotto l'Armonia iniziale Uomo/Animali, Uomo/Ambiente, Uomo/Donna: C'è scritto nella Genesi e c'è scritto nella Storia. Quella più recente! Quella che passa sotto i nostri occhi. Ora!
Pagina 11 articolo 8. "Il Patriarca Bartolomeo si è riferito particolarmente alla necessità che ognuno si penta del proprio modo di maltrattare il pianeta, perché «nella
misura in cui tutti noi causiamo piccoli danni ecologici», siamo chiamati a riconoscere «il nostro apporto, piccolo o grande, allo stravolgimento e alla
distruzione dell’ambiente ».
Su questo punto, egli
si è espresso ripetutamente in maniera ferma e stimolante, invitandoci a riconoscere i peccati contro
la creazione: «Che gli esseri umani distruggano la
diversità biologica nella creazione di Dio; che gli
esseri umani compromettano l’integrità della terra e
contribuiscano al cambiamento climatico, spogliando la terra delle sue foreste naturali o distruggendo
le sue zone umide; che gli esseri umani inquinino
le acque, il suolo, l’aria: tutti questi sono peccati».
Perché « un crimine contro la natura è un crimine
contro noi stessi e un peccato contro Dio».
Possiamo dire che non sia così? Te puoi dire che non è così?
amate i vostri nemici
Perchè, avevi dei dubbi?
Non ci sono molte alternative: O veniamo al mondo per un casuale incontro di aminoacidi oppure per un preciso Disegno d'Amore di Dio. O siamo più o meno simili ai nostri amici animali oppure siamo radicalmente e profondamente diversi. O la Morte pone fine a tutto oppure è l'inizio di una Vita infinita ed eterna. Ognuno la pensi come vuole e viva di conseguenza
amate i vostri nemici
Te stai diventando uno dei miei preferiti
A Max Planck e a tutti gli Scienziati credenti non interessa etichettare e impacchettare Dio dentro una qualsiasi religione. I loro studi e le loro osservazioni, li hanno portati a dire che dietro l'immenso spettacolo del Firmamento si nasconde una Mente Onnisciente Superiore: Tutto quì.
amate i vostri nemici
Ci credo che non sai cosa dire, perché non hai qualcosa da dire. Ti avevo chiesto in cosa consistono questa armonia e perfezione, quindi cos'era diverso prima dal dopo. Ti rifugi sempre nella ripetizione delle stesse cose e non entri mai nel merito delle questioni. Quindi, ci puoi spiegare in cosa consiste l'armonia e la perfezione, cosa c'era di diverso da ora e quando si è interrotto l'idillio? Se lo sai spiegare bene altrimenti sarebbe meglio per te evitare di infilarsi in queste discussioni in questi gineprai, perché inutile lanciare il sasso e poi ritirare la mano e ripetere sempre sempre le solite tiritere. Prenditi la responsabilità delle affermazioni che fai e cerca di argomentare, non come fai sempre.
Poi se parliamo del discorso distruzione della biodiversità ti farei notare che da quando c'è la vita sulla terra ci sono state tante estinzioni e quindi la biodiversità è venuta a mancare. Dal tuo punto di vista se ci mettiamo Dio dietro i meccanismi naturali dovresti rivolgere prima di tutto la questione biodiversità e morte degli organismi nelle ere geologiche al tuo caro amico invisibile.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Sfortunatamente, molte persone oggi sembrano prendersi una grande licenza con il diritto di credere, ignorando le propria responsabilità. L’ignoranza intenzionale e la falsa conoscenza che sono comunemente difese dall’affermazione “ho diritto a credere quello che voglio” non soddisfano i requisiti di verità. Consideriamo coloro che credono che gli allunaggi o il massacro alla scuola Sandy Hook fossero drammi irreali e creati dal governo; che Barack Obama è musulmano; che la Terra è piatta; o che il cambiamento climatico è una bufala. In questi casi, il diritto di credere è proclamato come un diritto negativo; il suo intento cioè è quello di precludere il dialogo, di deviare tutte le sfide, di impedire ad altri di interferire con il proprio credo e agire. La mente è chiusa, non aperta al dubbio. Possono essere “veri credenti”, ma non credono nella verità.
Credere, come volere, sembra indispensabile alla propria autonomia, è il fondamento ultimo della propria libertà. Ma, “La convinzione di un uomo non è sempre una questione privata, che riguarda solo lui”. Le credenze danno forma ad atteggiamenti e motivazioni, guidano le scelte e le azioni. Credere e conoscere si formano all’interno di una comunità epistemica, che ha delle conseguenze pratiche. C’è un’etica del credere, dell’acquisire, sostenere e abbandonare le credenze – e questa etica genera e limita il nostro diritto a credere. Se alcune credenze sono false, o moralmente ripugnanti, o irresponsabili, sono anche pericolose. E a quelle non abbiamo diritto.
Allora sia scritto: Da questo momento, Gillian è il mio beniamino!
amate i vostri nemici