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Discussione: L'insostenibile armonia della natura

  1. #46
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio

    Ambiguità rilevante sotto numerosi aspetti, e pertanto ancora più dannosa, qualora non compresa, sia per l’ambiente e i risultati lavorativi, sia per la salute.
    Ambiguità che trova la sua origine in Genesi – 3, 23:

    Il Signore Dio lo scacciò [Adamo] dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto”.

    Da questo singolo verso della Bibbia scaturisce l’associazione lavoro = condanna.
    [/COLOR][/B]



    Gil
    Anrei più prudente con l'interpretazione dei singoli versetti biblici e prenderli come esempio o paradigma negativo per giustificare l'innovazione con teorie moderne.
    "Il suolo da cui é stato tratto" é riferito alla natura di Adamo, rappresentante dell'umanità. Lavorare il suolo da cui era stato tratto significa correggere quelle caratteristiche intrinseche nella nostra natura che, nonostante la scienza divina acquisita (versetto precedente), ci invitano a comportamenti egoistici e individualisti che stanno alla base della millenaria ambiguità che hai citato.
    Aut hic aut nullubi

  2. #47
    Opinionista L'avatar di gillian
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    È probabile che la citazione della Bibbia da parte dell'autore non sia delle più felici ... D'altra parte non è il mio terreno ... L'ho riportata in quanto l'ambiguità sul lavoro trova riscontro ... sempre a mio avviso, in quello che l'autore sostiene successivamente.

    "Tale visione si rafforza nella sofisticata pòlis di Atene, quando gli “uomini liberi” - liberi di pensare, discutere e votare - erano appunto tali perché liberi dal lavoro – attività adibita agli schiavi!

    L’aristocrazia, il clero e il popolo di tutti i tempi e luoghi non hanno mai avuto dubbi su quanto fosse ignobile per un aristocratico lavorare, e quanto invece il volgo fosse destinato a servire questi ultimi col duro lavoro necessario alla propria sopravvivenza – tutti con la serenità di condividere una legge di natura, nonché la benedizione divina!

    Poi, a partire dalla rivoluzione borghese del XVIII secolo, il lavoro ha assunto forti valenze positive, diventando: condizione di affermazione personale e di crescita sociale (“Il lavoro nobilita l’uomo”); un possibile epitaffio (“ha dedicato la propria vita al lavoro”); fondamento di repubbliche (il primo articolo della costituzione italiana), e – sul versante ironico… - conditio sine qua non sessuale (“chi non lavora, non fa l’amore.” - Celentano dixit, proprio durante la stagione di scioperi dell’“autunno caldo” – guarda caso…).

    L’imprimatur filosofico a quest’impensato nuovo status del lavoro è stato conferito da Karl Marx, con la sua rivoluzionaria affermazione: “Il lavoro crea l’uomo”. Da quel momento l’essere umano non è tale, non esiste, è nulla – senza il lavoro!

    Com’è stata possibile una così repentina e sconvolgente “trasvalutazione” del lavoro, da valore molto negativo a valore assolutamente positivo, e soprattutto – a quale scopo?

    E in quale misura il nostro sistema psicofisico e cognitivo è riuscito ad assorbire la nuova concezione del lavoro, oppure con quali sintomi mostra di patire tale evidente ambiguità storico-culturale?"

    Poi, a partire dalla rivoluzione borghese del XVIII secolo, il lavoro ha assunto forti valenze positive, diventando: condizione di affermazione personale e di crescita sociale (“Il lavoro nobilita l’uomo”); un possibile epitaffio (“ha dedicato la propria vita al lavoro”); fondamento di repubbliche (il primo articolo della costituzione italiana), e – sul versante ironico… - conditio sine qua non sessuale (“chi non lavora, non fa l’amore.” - Celentano dixit, proprio durante la stagione di scioperi dell’“autunno caldo” – guarda caso…).

    L’imprimatur filosofico a quest’impensato nuovo status del lavoro è stato conferito da Karl Marx, con la sua rivoluzionaria affermazione: “Il lavoro crea l’uomo”. Da quel momento l’essere umano non è tale, non esiste, è nulla – senza il lavoro!

    Com’è stata possibile una così repentina e sconvolgente “trasvalutazione” del lavoro, da valore molto negativo a valore assolutamente positivo, e soprattutto – a quale scopo?

    E in quale misura il nostro sistema psicofisico e cognitivo è riuscito ad assorbire la nuova concezione del lavoro, oppure con quali sintomi mostra di patire tale evidente ambiguità storico-culturale?"

    È d'altra parte evidente uno sconfinamento dell'autore dell'articolo in considerazioni socio-economiche nonché storico-culturali (addirittura bibliche!) che ben poco hanno da vedere con la dinamica non lineare degli stati di natura caotica la cui caratteristica è rappresentata dalla concezione che un minimo mutamento dello stato può causare conseguenze imprevedibili e cambiare in maniera sostanziale tutti i paradigmi iniziali.
    Tutto ciò, fino ad allora è stato un concetto inconcepibile portando una vera e propria rivoluzione nella concezione della fisica post newtoniana quando le relazioni lineari causa-effetto spazio-temporali hanno imperato per secoli!
    Ultima modifica di gillian; 22-03-2021 alle 01:02

  3. #48
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Io l'ho fatto pochi giorni fa (non nel mortaio ): ho visyo tutte quelle piantine di basilico e non ho resistito...

    Ma voi genovesi lo fate col pecorino?
    No! Noi usiamo il parmigiano-reggiano ... prima usavamo il pecorino locale ...quando ancora gli scambi culinari erano limitati ... anche l'olio deve essere rigorosamente Ligure!

    Ciao!

    Gil
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  4. #49
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    L’intervento di King Kong, mi ha fatto ripensare all’artico dello psichiatra N. Antonucci … a fronte di una citazione della Bibbia* , sì di effetto, ma non ben meditata … d’altra parte le interpretazioni bibliche danno luogo a diverse interpretazioni da parte di stuoli di eminenti teologi e studiosi della materia, mi sono chiesto come l’evoluzione del concetto di lavoro sia effettivamente cambiato storicamente e come molti altri parametri storici si siano evoluti nel tempo, pensiamo a come è cambiata la nostra religione, come il ruolo delle donne nei paesi liberali abbia assunto un ruolo centrale nel potere decisionale, e che dire dell’aborto, dell’omosessualità ed ultimamente la notizia della Spagna di accettare l’eutanasia …

    La mia impressione è che l’Antonucci, psichiatra molto interdisciplinare, non sia andato veramente fuori tema, ma abbia considerato la storia con i suoi accadimenti ed accidenti una sorta di evoluzione dove le infinite variabili storico-ambientali-culturali-etiche (e chi più ne ha più ne metta!) possano dispiegarsi, anche se non matematicamente, in una maniera semi-ordinata e non proprio casuale … perciò mi sono chiesto : “esiste una qualche correlazione tra la teoria del caos e le scienze sociali e la storia dell’uomo?”

    Definizione di caos in un ambito non fisico

    La definizione prevalentemente accettata di caos che lo descrive come un comportamento aperiodico a lungo termine in un sistema deterministico limitato, avente una sensibile dipendenza dalle condizioni iniziali , solleva dunque alcune questioni importanti: se l’esistenza di andamenti caotici da una parte impone fondamentali limiti di prevedibilità, dall’altra suggerisce che certi fenomeni che evolvono nel tempo, mostrando comportamenti apparentemente casuali, potrebbero essere più prevedibili di quanto si creda perché governati da leggi deterministiche.

    In sostanza, riconoscendo la natura dinamica di un sistema e studiandone le eventuali instabilità, la teoria del caos permette di far emergere delle regolarità nascoste attraverso l’identificazione di “tracce” di determinismo; la presenza di tali elementi consente di descrivere il sistema e di fornire una previsione a breve termine.

    Alla luce di quanto descritto, si può quindi intendere il caos come una classe di segnali che hanno un comportamento intermedio tra un andamento regolare e prevedibile e uno accidentale ed imprevedibile. Lo studio del caos è stato esteso in molti ambiti, talvolta lontani da quelli originari, apportando dei risultati diversi rispetto a quelli ottenuti nelle scienze fisico-naturali.

    Si è cercato di capire come il caos deterministico e i concetti principali di questa teoria sono stati usati anche nelle scienze sociali.

    I rilevanti cambiamenti prodotti dalle scoperte del XX secolo inaugurarono una nuova visione di fare scienza negli studi fisico-naturali che ha influenzato anche le scienze sociali.
    Tra questi ambiti del sapere si è spesso instaurato un rapporto di potere, sulla base di un presunto criterio di esattezza, per cui in alcune tradizioni di pensiero le scienze fisiche, considerate come certe e perfette, hanno rappresentato per quelle sociali un modello di riferimento a cui tendere.

    Tale influenza ha visto nel corso della storia diversi momenti di espansione; si ricorda soprattutto il periodo positivista che nel corso dell’800 ha profetizzato una fede assoluta nei confronti dei metodi delle scienze naturali, ritenuti essenziali per lo studio della realtà sociale, in base all’idea che la vita dell’uomo appariva regolata da leggi che hanno la stessa necessità e immutabilità di quelle della fisica.

    La forte convinzione secondo cui l’unico metodo valido fosse dunque quello delle scienze naturali era tale che Comte considerava la sociologia, intesa come un possibile terreno di produzione di conoscenza basata su prove scientifiche, in termini di fisica sociale e in sintesi sosteneva che:
    - la realtà sociale in quanto “reale” può essere conosciuta in modo completo e perfetto;
    - nei fenomeni sociali vige una relazione di causa-effetto;
    - l’unico metodo valido è quello sperimentale;
    - solo grazie alla scienza si sarebbe pervenuti a una conoscenza oggettiva, in grado di scorgere le certezze autentiche, indiscutibili sulle quali si sarebbe eretto il nuovo ordine sociale.

    In tal senso, l’indagine conoscitiva è percepita, letteralmente, come un’operazione progressiva di disvelamento: un velo si frappone tra la realtà e la conoscenza che di essa ha l’uomo, e conoscere oggettivamente significa per l’appunto strappare quel velo, restituendo alla natura la sua limpidezza e trasparenza.

    Caos e complessità.

    La scoperta e lo studio dei concetti della teoria del caos come la non linearità, gli equilibri instabili, gli insiemi frattali, le biforcazioni e gli attrattori si contestualizzano in un periodo importante sul piano della ricerca scientifica in cui si pone in primo piano il carattere radicalmente costruttivo delle limitazioni della scienza e si favorisce l’inizio delle interrelazioni tra discipline tradizionalmente distanti, permettendo così ai ricercatori di inquadrare fenomeni differenti come i mercati azionari, i modelli meteorologici, i terremoti, i comportamenti collettivi, attraverso un’unica matrice concettuale , risiedente nell’idea di complessità.

    Tale concetto deriva principalmente dalla matematica e dalla fisica e, attraverso gli sviluppi delle teorie dei sistemi, dell’informazione, della cibernetica, dell’evoluzione, della termodinamica dei sistemi lontani dall’equilibrio e del caos, con il passare del tempo è stato oggetto di studio di altre discipline, come quelle sociali, fino a instaurare un’alleanza tra scienze umane e scienze naturali e a creare una “terza cultura”.

    Con la complessità si supera la visione riduzionista della scienza classica e si accoglie una prospettiva olistica nello studio dei sistemi, caratterizzati da dinamiche non lineari, che permette di scorgere fenomeni emergenti, ovvero fenomeni che si individuano non dalle singole componenti del sistema bensì dall’interazione globale tra esse.
    Tali proprietà emergenti danno luogo a nuove forme di autoorganizzazione. Tecnicamente “si parla di autoorganizzazione quando la dinamica del sistema presenta degli attrattori verso i quali il sistema tende a portarsi, se si trova nel bacino di attrazione di uno di questi.”

    L’adozione di nuovi modi di concepire la scienza che vede nella complessità il suo futuro è stata necessaria per cogliere le sfide dei cambiamenti degli ultimi decenni come la post-industrializzazione, l’economia globale, il collasso ambientale, i conflitti politico-culturali e di tutti quegli eventi, il cui studio si rivelava inadeguato con i tradizionali strumenti della scienza.

    Se da un lato la complessità si fa portatrice di quel senso di incertezza per lungo tempo rifiutata, dall’altro propone lo sviluppo di un pensiero multidimensionale che mostra come le varie categorie disciplinari specializzate contemplano aspetti comuni che nello stesso tempo bisogna distinguere e rendere comunicanti.

    Caos e scienze sociali.


    Le strade percorse La teoria del caos è una branca della matematica che, mediante l’analisi della dinamica di un sistema con le sue eventuali instabilità, permette di far emergere delle regolarità nascoste, identificando “tracce” di determinismo. Si tratta chiaramente di un determinismo diverso da quello imposto dalla visione classica della scienza perché si insinua in sistemi non lineari estremamente sensibili alle condizioni iniziali.

    I sistemi sociali presentano tutte e tre le caratteristiche fondamentali del caos: l’aperiodicità, la dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali e la previsione solo di breve termine.
    Essi, infatti, risultano aperiodici in quanto sono spesso il risultato di comportamenti che si ripetono nel tempo, ma in modo mai identico, perché frutto di un percorso unico e irripetibile; presentano poi una sensibilità dalle condizioni iniziali, dato che piccole perturbazioni cambiano e a volte stravolgono la storia di un fenomeno; per questi motivi è possibile contemplare una previsione solo nel breve periodo.

    Inoltre, i sistemi sociali si caratterizzano per la quasi totale mancanza di linearità. Malgrado queste caratteristiche, lo studio del caos nelle scienze sociali ha incontrato molte resistenze a causa di una serie di motivi di carattere generale. Innanzitutto, la teoria del caos necessita di un uso massiccio di analisi matematica che in genere non è oggetto di studio da parte dei ricercatori sociali.

    A differenza degli studi di dinamiche caotiche, gran parte dei metodi e delle tecniche di ricerca sociale considera i fenomeni sociali come se fossero statici, limitandosi a fotografare una certa situazione in un dato tempo.

    Gran parte degli studi sul caos e sulla non linearità, e più in generale sull’uso della matematica nelle scienze sociali, sono infatti portati avanti prevalentemente da fisici, ingegneri e matematici ma, affinché la ricerca scientifica in questo settore realizzi degli effettivi sviluppi, è necessario l’intervento importante dei ricercatori sociali

    D’altro canto le osservazioni, i miglioramenti, le critiche sono costruttive nel momento in cui si acquisisce un’effettiva consapevolezza delle questioni in gioco. E’ chiaro che il matematico e il ricercatore sociale ricoprono dei ruoli distinti con competenze differenti, ma se esistono dei punti di incontro, seppur labili, tra matematica e scienze sociali, affinchè si generi valore sul piano conoscitivo, è importante sviluppare e condividere un codice che favorisca la loro comunicazione.





    https://flore.unifi.it/retrieve/hand..._tesi_ugov.pdf

    * Eva e Adamo sono considerati dai cattolici i progenitori di tutto il genere umano.

    La loro storia ci viene raccontata fin da quando siamo bambini, ed è bella e terribile, perché racconta dell’immenso amore di Dio, che scelse di creare queste due creature speciali per far loro dono del mondo meraviglioso appena scaturito dalle sue mani, ma racconta anche del peccato originale e di come il primo uomo e la prima donna delusero il loro Padre, meritando di essere cacciati dal suo Paradiso.

    Ma la storia di Adamo ed Eva nasconde in sé significati molto più profondi, che meritano sicuramente un esame più accurato. Ci basti pensare al fatto che accettare la loro esistenza significa riconoscere che tutta l’umanità discende dalla stessa coppia, e dunque che siamo tutti un’unica grande famiglia. Un concetto non indifferente, soprattutto in tempi in cui l’amore, la fratellanza e la misericordia vengono messi costantemente in discussione.

    Soffermandoci un momento su questa storia antica e affascinante, sui significati che nasconde, e che sono alla base della dottrina cattolica fin dalle sue origini… i concetti come il peccato originale e la mela del peccato hanno condizionato e regolato la vita di innumerevoli uomini e donne nel corso dei millenni, e ancora oggi noi viviamo il retaggio di quella colpa, di quel marchio d’infamia che ha segnato l’umanità tutta, e che solo il sacrificio di Gesù ha potuto rimettere in discussione.
    La storia della mela, il frutto proibito che avrebbe reso Adamo ed Eva uguali a Dio, donando loro la conoscenza del bene e del male, non è solo una storia per bambini. Anzi, essa è alla base della religione cattolica. Infatti la conseguenza del peccato originale è stata la caduta dell’uomo, la rottura della tacita alleanza tra lui e Dio, gli effetti della quale si ripercuotono da millenni sull’umanità tutta.

    È da quel singolo atto di disobbedienza che tutti i mali dell’uomo traggono origine. Prima di esso l’uomo era perfetto, immune dalle malattie e dalle ferite, immortale, felice.

    Questo atto nasce dalla volontà dell’uomo di poter decidere da solo cosa sia il bene, cosa sia il male, invece di affidarsi all’infinita saggezza e all’infinito amore di Dio.

    Il racconto del peccato originale, dalla tentazione da parte del serpente, al gesto di Eva di prendere la mela dall’albero e offrirla ad Adamo (albero che non va confuso con l’albero della vita è impregnato di riferimenti a innumerevoli racconti sacri precedenti. Interessante come le parole del serpente tentatore siano sufficienti a instillare nella prima donna il seme del dubbio, la convinzione che l’ordine di Dio di non mangiare i frutti dell’albero sia stata ingiusta. Soprattutto, fa riflettere il fatto che la promessa del serpente, che dice a Eva che mangiando la mela proibita lei e Adamo otterranno la conoscenza del bene e del male, diventando in pratica come Dio, risulti così irresistibile.
    Dopo che la mela è stata colta e assaggiata, tuttavia, la prima e unica cosa di cui Adamo ed Eva diventano consapevole è la propria nudità.
    La vergogna è il primo sentimento negativo provato dal primo uomo e dalla prima donna, un istante dopo la loro caduta.
    Scoperta subito la disobbedienza, Dio convoca i tre colpevoli, che tentano di scagionarsi incolpandosi l’uno con l’altro.

    La punizione di Dio li colpisce tutti, per primo il serpente, che viene maledetto, poi la donna, Eva, condannata alle sofferenze del parto e a essere sottoposta all’uomo, infine Adamo, condannato a dover trarre con fatica e sudore i frutti dalla terra che fino ad allora era stata prodiga e generosa con lui. Infine, e questo è certo il male peggiore derivato da questo atto sconsiderato, Dio condanna l’uomo e la donna, e con essi tutti i loro discendenti, alla morte fisica, laddove prima essi erano immortali.

    Occorrerà attendere migliaia di anni, e l’avvento di Gesù Cristo, perché questa terribile rottura possa conoscere la speranza di una riconciliazione. In Gesù i figli di Adamo conoscono la possibilità di riscatto,la vita eterna alla fine dei tempi, e solo per chi la saprà meritare.

    https://www.holyart.it/blog/articoli...-adamo-ed-eva/
    Ultima modifica di gillian; 22-03-2021 alle 11:04
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  5. #50
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Io l'ho fatto pochi giorni fa (non nel mortaio ): ho visyo tutte quelle piantine di basilico e non ho resistito...

    Ma voi genovesi lo fate col pecorino?
    Molti però ... come mia moglie non mettono né l'olio né l'aglio ma aggiungono un po' di pecorino ... risulta meno saporito ma più leggero e digeribile ... insomma in cucina si va anche a tentativi ...non è detto che la ricetta classica sia la migliore per tutti ... dipende come sempre dai gusti personali!...

  6. #51
    رباني L'avatar di King Kong
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    Trovo interessante l'analisi di Antonucci e capisco anche il partire dalla citazione biblica che però trovo superficiale, nel senso che ne dà un'interpretazione letterale.
    Avanzo l'ipotesi che i libri sacri facciano ampiamente uso della metafora e quindi poco si adattano a trarne conclusioni scientifiche, storiche, sociologiche e conseguenti.
    Giosuè 10, 12-13 venne strumentalmente usato dall'inquisizione per accusare Galileo Galilei poichè "Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici.
    Non è forse scritto nel libro del Giusto: "Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero" era, secondo le intenzioni dell'accusa, la prova che invece la natura del sole sarebbe quella di girare attorno alla terra. Un'eclatante trabocchetto dell'interpretazione letterale. Anche oggi leggiamo su ogni quotidiano che " il sole sorge alle... e tramonta alle.." ben sapendo che il sorgere e il tramontare é l'illusione creata dal movimento di rotazione della terra.
    Sul senso del "dover trarre con fatica e sudore i frutti dalla terra" ho già espresso la mia opinione nel post precedente.
    Aut hic aut nullubi

  7. #52
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da gillian Visualizza Messaggio
    Come ti ho detto ho riportato il commento finale dell'articolo ... il quale da una sua interpretazione etica sulla teoria del caos ... che non so bene cosa c'entri con la teoria stessa ... ma devi pensare che molti di questi commentatori scientifici ... sono magari un po' bigotti.
    L' articolista crede di vedere nella costanza numerica dei rapporti che creano le strutture caotiche ... una mano suprema ... un DIO ... dove altri potrebbero vedere la supremazia di un ordine matematico di natura non Divina.������
    Pensa alla mia situazione ... me la suono e me la canto ... come qualcuno in questo sito mi ha già rimproverato ... Ma io per onestà ... dovrei riportare i pensieri diretti o riportati di questi studiosi ... fare possibilmente un confronto con altri teoremi di materie similari e magari aggiungere con cautela alcune impressioni personali ...
    Scusa ... ma non è mica tanto facile da gestire!������
    Per me, stai facendo un ottimo lavoro. Molto interessante! Se puoi, continua
    amate i vostri nemici

  8. #53
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Cool

    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Trovo interessante l'analisi di Antonucci e capisco anche il partire dalla citazione biblica che però trovo superficiale, nel senso che ne dà un'interpretazione letterale.
    Avanzo l'ipotesi che i libri sacri facciano ampiamente uso della metafora e quindi poco si adattano a trarne conclusioni scientifiche, storiche, sociologiche e conseguenti.
    Giosuè 10, 12-13 venne strumentalmente usato dall'inquisizione per accusare Galileo Galilei poichè "Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici.
    Non è forse scritto nel libro del Giusto: "Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero" era, secondo le intenzioni dell'accusa, la prova che invece la natura del sole sarebbe quella di girare attorno alla terra. Un'eclatante trabocchetto dell'interpretazione letterale. Anche oggi leggiamo su ogni quotidiano che " il sole sorge alle... e tramonta alle.." ben sapendo che il sorgere e il tramontare é l'illusione creata dal movimento di rotazione della terra.
    Sul senso del "dover trarre con fatica e sudore i frutti dalla terra" ho già espresso la mia opinione nel post precedente.
    Caro Kig Kong! rispetto le idee di tutti credenti, non credenti ed agnostici ... ciò tuttavia non può esimermi dalla mia più assoluta convinzione chel tutta la storia biblica sia da rivedere alla luce delle nuove complessità emerse con l'evolversi della scienza ... per cui tinvito a vedere il mio nuovo thread ... che ho appena aperto "DIO e la Complessità" ... dove il mio pensiero in materia si esplicita chiaramente!


    Gil
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  9. #54
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Per me, stai facendo un ottimo lavoro. Molto interessante! Se puoi, continua
    Grazie! Ma non vorrei essre visto come il sabotatore di convinzioni rispettabili e radicate, ma come colui che essendo in una posizione diametralmente opposta al pensiero vigente in materia religiosa ...possa alimentare un dibattito costruttivo.

    Ti invito , come ho già esternato a KIng Kong a leggere le mie personali opinioni nel nuovo Thread da me aperto "DIO e la Complessità"


    Gil
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  10. #55
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    I sabotatori sono ben altri....
    Io ti vedo come interlocutore. Le idee sono fatte per essere discusse e dibattute.
    amate i vostri nemici

  11. #56
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    Cool Fisica e Religione ... due visioni che possono collaborare!

    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    I sabotatori sono ben altri....
    Io ti vedo come interlocutore. Le idee sono fatte per essere discusse e dibattute.
    Conogelato ... non ho niente da aggiungere a ciò che dici ... le tue parole mi confortano nel proseguire con ulteriori indagini per il piacere di dibattere un argomento così delicato ... , senza il timore di offendere la sensibilità di persone che non la pensano come me ...

    Gil
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    Gil

  12. #57
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Perfetto! Qua la mano, allora
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  13. #58
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Perfetto! Qua la mano, allora
    Attento cono! NON MI CONOSCI ABBASTANZA ... POTRESTI AVERE FATTO INVOLONTARIAMENTE UN PATTO ... COL DIAVOLO!😈😈😈🤗
    Ultima modifica di gillian; 27-03-2021 alle 10:26

  14. #59
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non credo, sei un bravo ragazzo.
    Intanto oggi in tutto il mondo è la giornata della terra!

    La Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è la più grande manifestazione ambientale dedicata al Pianeta e si celebra ogni anno da 51 anni.

    Nata nel 1970 per sensibilizzare il mondo all'importanza della conservazione delle risorse naturali della Terra, negli ultimi anni è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti.

    L’intento non è solo sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di processi naturali, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative. Ma anche quello di cercare di rimediare al danno già fatto.

    Perché salvare la Terra non è più solo un’opzione, è una necessità.

    Giornata della Terra: le parole nuove di chi ama il Pianeta
    E siccome per proteggere il nostro Pianeta servono energie nuove e parole nuove, in questa gallery vi presentiamo anche i neologismi più significativi nati grazie alla diffusione di una maggiore consapevolezza ambientale.

    Uno strumento linguistico utile e molto cool per descrivere la riscoperta del rapporto tra l’essere umano e la Terra, i trend per uno stile di vita più sostenibile e quelli più utilizzati dalle aziende.

    https://viaggi.corriere.it/eventi/ca...2-aprile-2021/
    amate i vostri nemici

  15. #60
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    Non credo, sei un bravo ragazzo.
    Intanto oggi in tutto il mondo è la giornata della terra!

    La Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è la più grande manifestazione ambientale dedicata al Pianeta e si celebra ogni anno da 51 anni.

    Nata nel 1970 per sensibilizzare il mondo all'importanza della conservazione delle risorse naturali della Terra, negli ultimi anni è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti.

    L’intento non è solo sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di processi naturali, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative. Ma anche quello di cercare di rimediare al danno già fatto.

    Perché salvare la Terra non è più solo un’opzione, è una necessità.

    Giornata della Terra: le parole nuove di chi ama il Pianeta
    E siccome per proteggere il nostro Pianeta servono energie nuove e parole nuove, in questa gallery vi presentiamo anche i neologismi più significativi nati grazie alla diffusione di una maggiore consapevolezza ambientale.

    Uno strumento linguistico utile e molto cool per descrivere la riscoperta del rapporto tra l’essere umano e la Terra, i trend per uno stile di vita più sostenibile e quelli più utilizzati dalle aziende.

    https://viaggi.corriere.it/eventi/ca...2-aprile-2021/
    Un doppio grazie cono .... il primo per il bravo .... il secondo per il ragazzo!

    Mi prendi su un punto particolarmente sensibile ... quando al telegiornale trasmettono quelle tremende scene di disastri provocati dal petrolio, dalle radiazioni, dagli incendi dolosi e non, dalla deforestazione etc. ....cambio canale ... la sofferenza che mi provoca un tale scempio è per me insostenibile.

    Sono da sempre un sostenitore del principio, che tanto tempo fa un divulgatore scientifico come Piero Angela aveva già segnalato, a cominciare dal suo primo libro "la vasca di archimede" .... principio secondo i quale la salute della terra era metaforicamente paragonata ad un oggetto immerso nell'acqua dove agivano due forze uguali e contarie ....come nel principio di Archimede.
    Su di esso agiscono forze come l'immersione di nuove tecnologie nella società che provoca spinte verso il basso facendo traboccare la vasca e le forze culturali capaci di usare quella stessa tecnologia per controbilanciarle.

    La domanda che in sintesi P. Angela si pone (ma non solo lui ...ma anche la comunità scientifica) "Riuscirà la scienza e la tecnologia a riparare i danni che essa stessa ha provocato?".

    Ora sembra che ci sia una conferenza a cui parteciperanno anche i più riottosi USA e CINA per stabilire un accordo globale di riduzione delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2030!
    Speriamo bene cono! ... Hai visto quelle scene in cui una tempesta di sabbia investiva i grattacieli di Pechino ... dovuta all'aradità crescente del deserto circostante ... forse anche i cinesi ... già abituati a portare la mascherina ancora prima del Covid ... stanno prendendo coscienza che una industrializzazione feroce ed incontrollata stia portando più costi che benefici!


    Il tuo acerrimo nemico!

    Gil
    Ultima modifica di gillian; 22-04-2021 alle 09:29
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

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