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Risultati da 1 a 15 di 26

Discussione: Cuginaaaaaaa!!!!

  1. #1

    Cuginaaaaaaa!!!!

    Tu che sei una "Topa" ( ) di biblioteca...

    Sapresti trovarmi gli autori di queste novelle?

    Vengo e mi spiego :

    Quando frequentavo la prima elementare, presso il "Cenacolo" di Solarino (Sr), mio paese natio... fondato da un certo Paolo, il tasso.... perchè aveva un naso pronunciato, come quello di un tasso... e anche un tasso alcolico abbastanz.... o forse no, mi sto confondendo...

    perché veniva dalla Tassia, una regione situata nell'attuale Turchia... no, mi sbaglio ancora ....

    Ci sono, ora ricordo bene, era la Tarsia... Paolo il Tarso, così si chiamava, Uno dei tanti portabor... hahem... discepoli di Gesù.

    Quello più sui generis... un tantino "fumello" e che ammazzava i cosiddetti "coni", antica popolazione estremamente estremista cristian-cattolica, prima di avere in visione Dio, il quale, mentre lui diceva "E con questo sono cento coni..." ("che ammazzo", ndr), azz. cento coni? Occhio alla glicemia!!! Dio gli disse : "Paolo, perché" perseguisci" il mio popolo?"... Perché? Che ti hanno fatto i coni? Sei forse diabetico?

    E Paolo : "No, non sono diabetico... che c'entra... e che a me piaccio i rombi!!!

    E Dio : "Buoni i rombi, fatti fritti, nel ollio...."

    E Paolo : "Nooo, no i rombi che nuotano... i rombi, le figure geometriche!!"

    E Dio : "E che palle!!!"

    E Paolo : " No, te sei rincoglionito peccaso? I rombi.... le palle, so ovali.... i rombi invece... come faccio a spiegatte?'"

    No perché Paolo, tra le altre cose, era cittadino romano.... romano de Tarsia, ma sempre romano e parlava con l'accento de Ostia... infatti tutti gli dicevano "Ostia che accento!!"

    Ad ogni modo, alla fine si convertì anche lui al "conolicesimo", avvenne l'investitura della discepolanza... poi il pellegrinaggio verso Roma... prima del quale però, mentre si dirigeva verso Siracusa, prima città occidentale dove si impiantò il conolicesimo (ad opera di San Marzano... un alcolizzato.... vabbè lascia sta.... il quale fu inviato da Antiochia, città antiochissima situata in Siria, la Svizzera del Medioriente)....

    ebbene per farla breve, Paolo si riposò presso una fontana, dove poi venne fondata la "strepitosa" città di Solarino (strepitosa perché un bel giorno, io vi nacqui, in una casetta malandata, una specie di capanna, in pieno centro (in piazza Plebiscito, il lontano ... Ottobre del '68), ecc. ecc. ecc.

    Dunque, dicevo, mentre frequentavo il "Cenacolo" (così era chiamato il centro scolastico del paese), nel mio lebbrosario... hahem... dicevo, nel mio sussidiario, lessi le seguenti novelle di imprecisata provenienza per i quali, grazie alla tua rinomata professionalità e sex appeal (ma che c'entra? C'entra, c'entra), ti chiedo di risalire agli autori :

    Prima novella

    Dovete sapere che per i turchi, il lavoro rappresenta una forma di condanna per ogni singolo individuo che vive sulla terra, per questo, ogni buon turco, nella vita, è sempre alla ricerca dell'ozio. Vi erano veri e propri professori dell'ozio. Così un giorno, un genitore, per insegnar meglio al figlio l'arte dell'ozio, lo porto da un celebre professore, molto rinomato nella zona per i suoi consigli ed esempi sull'argomento. Bussò alla porta del professore, si presentò e gli chiede se poteva insegnare al figlio la nobile arte di oziare. Il professore acconsentì e disse al genitore di ritornare la sera. Chiusa la porta di casa, portò con se in giardino il giovane e gli disse di fare tutto ciò che vedeva fare a lui. Dopo di che, si sdraiò su una sdraio all'ombra di un albero di fichi per riposare.

    Di tanto in tanto, cadeva un fico dall'albero. Il professore si alzava, prendeva il fico, si sdraiava nuovamente e lo mangiava. Il giovane lo imitò ed entrambi passarono il giorno raccogliendo e mangiando fichi. Verso sera, all'ennesima caduta di un fico dall'albero, il giovane allievo esclamò "Fico, perché non mi cadi direttamente sulla bocca?".

    Infine il genitore venne a riprendere il suo figliolo e, quando chiese al professore a che ora dovesse riportare il figlio l'indomani... il professore rispose : "A nessuna ora."
    Allora il genitore si allarmò e chiese se il suo figliolo si fosse comportato male o in maniera sconveniente... ed il professore gli rispose "Suo figlio non ha niente da imparare da me, sono io piuttosto che ho imparato da lui, quindi è già pronto per questa nobile arte."

    +++

    Questa novella la ricordo con piacere sin da quando la lessi la prima volta.... a scuola, pertanto sarei contento se si riuscisse a risalirne all'autore. Grazie in anticipo

    l'altra la racconterò in seguito.

    Confido in te, cara dolce e sempre amata... cugina!!!
    Ultima modifica di bumble-bee; 17-03-2021 alle 17:07
    Bambol utente of the decade

  2. #2
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Sai che non ne ho idea? Dalla morale della favola, potrebbe essere un riadattamento tratto dal Novellino per le scuole, ma non ne ho alcuna certezza.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  3. #3
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Grazie a un "piccolo aiuto" di una persona che desidera restare anonima, ho trovato quel che cercavi:
    Italo Calvino: "Fiabe Italiane". La fiaba si intitola La scienza della fiacca.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #4
    Wow.... ma grazie!!! Sono andato a rileggere la fiaba... la riporto qui .... solo che adesso mi intriga sapere chi è.... l'anonima!!!

    +++

    C'era una volta un vecchio Pocapagliese, che aveva un solo figlio. Per i Pocapagliesi, si sa, il lavoro è una punizione di Dio; perciò quando il figlio compie quattordici anni pensa di mandarlo a scuola ad imparare la scienza del non far niente.

    Nella strada del Pocapagliese viveva un grande professore, conosciuto e rispettato da tutti perché nella sua vita non aveva mai lavorato. Il vecchio Pocapagliese, perció, va a parlare al professore e lo trova in giardino, sdraiato all'ombra di un albero di fico, con un cuscino sotto la testa e uno sotto la schiena. Il vecchio Pocapagliese decide, prima di parlargli, di nascondersi dietro ad una siepe ad esaminare il comportamento del professore.

    Il professore stava fermo come un morto, a occhi chiusi, e solo quando un fico maturo cadeva lì vicino, allungava il braccio piano piano, lo portava alla bocca e lo mangiava. Poi ancora fermo come un morto, ad aspettare un altro fico.

    «Questo è proprio il professore che fa per me», esce allora dalla siepe, lo saluta e gli domanda se può insegnare a suo figlio tutta la sua scienza.

    - Uomo, - gli dice il professore con un filo di voce, - non parlare tanto, perché mi stanco ad ascoltarti. Manda qui tuo figlio, e basta.

    Il vecchio Pocapagliese torna a casa, prende il figlio per mano, gli dà un cuscino e lo porta in quel giardino.

    - Mi raccomando, - gli dice, - devi fare tutto quello che fa il professore.

    Il ragazzo, già molto portato per quella scienza, si sdraia sotto l'albero e vede il professore che quando casca un fico allunga una mano per prenderlo e mangiarlo. «Perché quella fatica dell'allungare il braccio?», si dice, e sta sdraiato a bocca aperta. Un fico gli cade in bocca, attentamente lo manda giù e, poi, riapre la bocca. Un altro fico casca un po' più lontano; non si muove, ma dice, piano piano: - Perché così lontano? Fico, cascami in bocca!

    Il professore, vedendo quanto fosse colto il ragazzo, gli dice: - Torna a casa, perché non hai niente da imparare, anzi, io ho da imparare qualcosa da te.

    E il padre fu tanto felice di avere un figlio così intelligente.

    +++

    Ho visto che alcune versioni parlano di un turco, come ricordavo io, questa invece si riferisce ai pocapagliesi....

    Grazie cugi!!!!
    Bambol utente of the decade

  5. #5
    Party Crasher L'avatar di okno
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    Un tizio di Pocapaglia mi ha venduto una chitarra due mesi fa, dev'essere stato un immigrato perché questo lavorava con piacere.
    "Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli


    -=1313=-

  6. #6
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    un immigrato dal sud al nord?
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  7. #7
    Party Crasher L'avatar di okno
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    Ma no!

    Bumble scriveva "si sa che per i pocapagliesi il lavoro è una punizione di dio", se così allora quello che ho conosciuto io decisamente non era pocapagliese doc
    "Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli


    -=1313=-

  8. #8
    Cuginaaaaaaa........

    Mi prendi a lavorare in biblio con te?

    Io sono quello pelato.



    Bambol utente of the decade

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Cuginaaaaaaa........

    Mi prendi a lavorare in biblio con te?

    Io sono quello pelato.



    Ora sono al lavoro e non posso ascoltare il video. Lo guardo stasera poi ti rispondo.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Ora sono al lavoro e non posso ascoltare il video. Lo guardo stasera poi ti rispondo.
    ok,
    Bambol utente of the decade

  11. #11
    CUGINAAAAAAAAA!!!!!! Ci parli tu con Putin???

    Bambol utente of the decade

  12. #12
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    No, ma nemmeno con Biden...
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  13. #13
    Cugina.... è nostro parente questo tizio che colloquia amorevolmente con Putin?



    Bambol utente of the decade

  14. #14
    Anzi, rettifico : Era nostro parente, quel tizio lì?


    Bambol utente of the decade

  15. #15
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    Comunque la "denazificazione" di uno stato da parte di un nazista importato a forza mi mancava. Gran parte dei russi non voleva questa avventura del ducetto di Peter.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

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