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Discussione: DIO e la Complessità

  1. #46
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Chi è che nega il fenomeno religioso?
    Sono semmai criticabili certe pretese su base religiosa, tipo appunto il fatto che una qualche religione spieghi oggettivamente il perché dell'esistenza, un qualche suo fine. Come sempre sarebbe da dimostrare e non basta credere e dar fiato alla dentiera.
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  2. #47
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Dato per scontato che l'esistenza di Dio non può essere dimostrata io credo sia inutile cercare di dimostrarlo attraverso concetti che vanno oltre la realtà contingente, quella cioè con la quale ci scontriamo tutti i momenti, anche se una complicata ginnastica mentale potrebbe servire a far "sragionare" il cervello da ciò per cui è portato, cioè il semplice e chiaro ragionamento. A me piace seguire certi ragionamenti ma se devo mettere in moto il cervello lo metto in moto se so dove mi porta, ma se poi non so dove mi conduce allora preferisco fare marcia indietro.
    Se Dio esiste, ed io ci credo, penso sia possibile sentirlo solo a livello sentimentale, ed è talmente sentimentale che risulta impossibile oggettivarlo, cioè passare dal personale sentimento che il credente prova a quello, per me impossibile, di farlo capire ad altri. Personalmente le prediche non le ho mai ben sopportate come non sopporto la negazione di ogni possibile approccio verso un'idea di Dio. Detto questo ribadisco, e tutti ormai lo sanno, che amo il Vangelo, ma non lo amo perché è complicato, lo amo perché è semplice, come lo era l'ispiratore; quindi quando sento termini preceduti da "meta" o termini il cui significato lo devo cercare in dizionari od enciclopedie comincio a dubitare non tanto sul significato che facilmente si trova quanto sul fine che poi sarebbe il punto di arrivo, ma che non arriva mai....a pacificare il mio cervello che ritorna ad essere complicato, senza più raccapezzarsi; se per conoscere Dio, che, come dicevo, per me non avviene tramite la mente ma tramite il sentimento che placa la mente stessa, devo arrabattarmi a mettere su carta dopo carta con l'intenzione di costruire un castello di carte che al minimo soffio rovina su se stesso, allora non ci provo nemmeno ed alla minima complicanza lascio costruire ad altri.
    Per concludere, personalmente a volte sento la presenza di Dio, ma non so spiegarlo; questo mi sembra sia un umile approccio verso la realtà che ci circonda; perché la devo spiegare nel mio modo quando so benissimo che di modi ce ne stanno tanti, tanti quante sono le teste che desiderano sentirlo?
    Ribadisco, ed ognuno può crederci o no, è più facile riscontrare Dio nelle semplicità di un sentimento che riempie l'anima piuttosto che nella complessità che l'anima distrugge.

    Ps. Un consiglio; Vega è una brava ragazza cui piace sfasciare i castelli in aria sboccacciatamente, ma rende bene l'idea, quindi lasciatela fare, e gustatevi il meglio. Non prendetevela, è un consiglio che do volentieri perché la conosco ormai da tanto tempo.....e come il vino più invecchia e più diventa buono, così non è per Vega che più più invecchia e più diventa acetognola
    Vega, spero che tu mi perdoni, ma gli altri novelli devono imparare a conoscerti gustandoti.
    Ultima modifica di crepuscolo; 26-03-2021 alle 14:01

  3. #48
    Opinionista L'avatar di Vega
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    E vù siete voi duri di comprendonio, no io acida e bisbetica!

    E se quello che tu chiami sentire attraverso il sentimento o una qualche percezione interiore non fosse altro che un condizionamento culturale e/o un meccanismo psicologico, del cervello?
    Poi questo sentimento guarda quante divinità ha creato. Toccherebbe mettersi d'accordo fra tutti con queste percezioni.
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  4. #49
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Cool DIO fra scienza e religione (II°)

    Le ragioni storiche che hanno dato origine alla religione cristiana sono ormai arcinote, ma la considerazione delle metodologie usate per la costituzione di quella gigantesca opera teologica che tutti considerano “il libro dei libri” cioè la Bibbia, mi portano a pensare che l’ontologia umana sia lontana dalla concezione razionale della gente, alla luce delle nuove teorie evoluzionistiche ed antropologiche rimane sempre aperta … soprattutto per i non credenti la domanda Dio esiste?

    Beh! Effettivamente per gli uomini di fede la domanda non si pone proprio, ma per la scienza?

    Può la "scienza", così come la intendiamo oggi, indagare questo ambito - e arrivare a una risposta? La questione non è nuova, e non è un caso che nel corso dei secoli filosofi e pensatori di ogni credo e partito abbiano versato fiumi d'inchiostro per... raccontare il loro pensiero sulla questione.

    Questa discussione potrebbe portare ad una trattazione infinita sui come (e sui SE) la scienza e gli scienziati (che presi uno per uno possono essere credenti o meno) possano arrivare a un'ipotesi condivisa sull'esistenza o la non-esistenza di Dio.

    Certamente la scoperta della non centralità dell’essere umano in un universo in espansione , lo spazio-tempo che avvolge, senza averne la percezione, il cosmo intero, le onde gravitazionali …ogni giorno siamo bombardati da notizie di scoperte che non fanno che allontanare la gente dalla concezione biblica di un uomo generato dalla costola di una donna … poiché pochi credo che siano quelli che sanno cos’e l’interpretazione eziologica metastorica della Bibbia … ma questo al credente non può importare meno di niente.

    Certo è che le novità scientifiche e la tecnologia hanno creato nell’uomo qualunque una “forma mentis” ben lontana da quelli degli uomini vissuti qualche millennio fa.


    Certamente questa continua rivoluzione scientifica ha inferto un colpo mortale a quelli che potremmo considerare agnostici … e poi la Fisica, recentemente ha dato l'idea che la scienza sia in grado di dare una risposta alla questione, complice, forse, la scoperta del bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio” una definizione assai sgradita agli scienziati, ma che è solo una invenzione giornalistica.

    Infatti non c’è nulla di divino in questa particella prevista da Higgs quale distributore della materia nelle varie particelle.

    Ma come un’altra particella che distribuisce materia alle altre particelle?

    In realtà sembra che questa particella dimostri piuttosto l'esistenza del campo di Higgs (appunto), il quale permea l'intero Universo e con il quale tutte le particelle interagiscono e, così facendo, acquisiscono la loro massa. Al di là della fisica, è una scoperta intrigante, che alla lontana e in qualche modo, giustifica il nome, particella di Dio, evitato come la peste dagli scienziati ma non dagli "uomini", perennemente alla ricerca di qualcosa che li trascenda.

    Fino a che punto la scienza può spingersi nel dimostrare l'esistenza o l'inesistenza di Dio?

    Un'invenzione umana. La questione si potrebbe forse risolvere con la logica, ma la cosiddetta prova regina nessuno l'ha ancora trovata.

    Emily Thomas (filosofa, università di Durham, UK) scriveva qualche mese fa che la vastità dello Spazio è la dimostrazione lampante che «Dio non esiste: l'Universo ha oltre 13 miliardi di anni, la Terra circa quattro miliardi di anni e gli umani si sono evoluti circa 200.000 anni fa... l'equivalente di un battito di ciglia rispetto ai tempi dell'Universo.»

    Eppure il dio delle religioni è sempre "antropocentrico", concentrato sugli esseri viventi. «Come possiamo spiegarlo? La risposta più semplice è che Dio non esista».

    Si può dunque, scientificamente, essere certi che quella di Dio sia una costruzione umana?

    Per i credenti l'esistenza di Dio non ha bisogno di prove né di giustificazioni: è un atto di fede, e la sua esistenza si riconosce nel creato. L'essere divino, inoltre, si rivela solo a chi è predisposto ad accoglierlo. Anche in questo caso, riflettono alcuni scienziati, qualche considerazione di carattere storico può (forse) aiutare.

    Noi oggi sappiamo con certezza da quando gli uomini hanno iniziato a farsi delle domande su misteri, spiriti e divinità. Reperti del paleolitico (il primo periodo della preistoria: corrisponde al Pleistocene, ossia da 2,5 milioni a 10.000 anni fa) suggeriscono che i nostri lontani parenti adoravano varie entità. Si ritiene che l'idea di "grandi divinità" - ossia singolari esseri in grado di punire o premiare, specialmente nell'aldilà - iniziò a farsi strada appunto 2,5 milioni di anni fa, con lo scopo di spiegare, ma anche di rafforzare, unire, spaventare e via dicendo.

    L'idea di un premio, un "paradiso", aiuta infatti gli individui a essere più cooperativi e le comunità a prosperare. Tuttavia, storicizzare la nascita delle religioni non basta a dimostrare che Dio sia un'invenzione umana.

    Allo stesso modo, non conferma la tesi opposta di chi sostiene di aver avuto esperienze di pre-morte e di aver conosciuto per brevi istanti un aldilà di luce e serenità.

    A dispetto di ciò che raccontano romanzi e film, questa condizione ai confini della morte è indagata dalla scienza perché decretare una morte è spesso più complesso di quanto si pensi, e gli studi contemplano l'uso di sostanze allucinogene - che pare inducano esperienze analoghe agli stati clinici di pre-morte.
    Romanzi e film ci giocano parecchio, ma la verità è che nessuna di queste ricerche si è mai sognata di indagare un ipotetico aldilà, né di dare una risposta alla fatidica domanda con la quale abbiamo iniziato.

    Nessuno scienziato ha mai neppure potuto confermare un miracolo: storicamente, la maggior parte di ciò che veniva definito "miracolo" è stato col tempo spiegato alla luce di nuove conoscenze (e ciò che ancora non è spiegabile potrebbe esserlo in futuro).

    E quindi? Quindi niente, siamo esattamente al punto di partenza. Stai a vedere che dobbiamo pure dare ragione a Friedrich Nietzsche, che un secolo fa scriveva: "In realtà fra la religione e la vera scienza non ci sono parentele, né amicizia e neanche inimicizia: vivono semplicemente su pianeti diversi"
    .


    Libero adattamento da:
    https://www.focus.it/cultura/storia/...ricerca-di-dio


    Gil
    Ultima modifica di gillian; 26-03-2021 alle 17:05
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  5. #50
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    A Vega.

    Si è probabile ma non sono così ipocrita come lo fu Caifa che si fece seppellire con accanto i lasciapassare per tutte le divinità da lui conosciute perché aveva paura della morte; di quella ce n'è una soltanto

  6. #51
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    caro gillian il cosiddetto "atto di fede" per me non è un atto, quasi come prendere una pillola, la fede è un continuo movimento dell'anima dove ragione e sentimento si uniscono e separano in continuazione. Secondo me la prima domanda che il primitivo si è posto, si veda il comportamento delle scimmie, sarà stata difronte alla morte: incredulità, stranezza ed ineluttabilità. Io credo che tutto sia partito da lì; la morte ci accompagna ovunque ed è inspiegabilmente ed ineluttabilmente sempre presente.
    Gli spiriti,ecc. sono venuti dopo per spiegare quello che ancora oggi non trova una spiegazione che ci soddisfi. Le prime sepolture erano sotto il pavimento di casa, come se il morto fosse ancora lì.
    Per quanto riguarda la particella è ovvio che scoprire la prima componente dell'universo sembrerebbe di sapere tutto, o per lo meno non avere nulla da cui partire prima. Sinceramente a me non interessa più di tanto, casomai semplice curiosità, ma non mi risolve la vita.
    Ultima modifica di crepuscolo; 26-03-2021 alle 17:18

  7. #52
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    Per i credenti l'esistenza di Dio non ha bisogno di prove né di giustificazioni: è un atto di fede, e la sua esistenza si riconosce nel creato. L'essere divino, inoltre, si rivela solo a chi è predisposto ad accoglierlo. Anche in questo caso, riflettono alcuni scienziati, qualche considerazione di carattere storico può (forse) aiutare.

    L'ho ha detto Gil nel suo ultimo articolo!😱

    Crep ... si usa dire "fare un atto fede" come fare "un atto di carità" ... però sei un po' pignolo!🤔

    ATTO DI FEDE: Si chiamano così quelle parti di una dottrina o simili che un adepto deve accettare senza alcuna spiegazione. Affermazione della verità di una credenza religiosa, politica o filosofica. In senso lato, anche la fiducia che vi si ripone.🙄

    Però se a te sembra una pillola ... vedo se la trovo in farmacia ... ne ho tanto bisogno!😇😅

    Ma lo sai che il bosone di Higgs ... mi ha cambiato la vita!
    Ne avevo pieno i bosoni ... di questa vita!🤣🤣🤣
    Ultima modifica di gillian; 26-03-2021 alle 18:07

  8. #53
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    Si sono abbastanza pignolo. sembrerebbe dalla definizione che l'atto di fede non guardi in faccia perché cieco, simile a credo ciecamente.
    Non fa per me.

  9. #54
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    E' un pò dura dire che 2,5 milioni di anni fa gli ominidi dell'epoca pensassero già ad un dio o degli dei che premiano e puniscono.
    Le prime tracce certe di qualcosa che possiamo ricondurre a credenze e riti le abbiamo molto dopo ed appaiono le prime sepolture, pitture rupestri (animali, scene di caccia, simboli), statuette (tipo le "veneri" preistoriche). Non è che ci sia traccia di divinità tipo quelle delle prime grandi civiltà e dei monoteismi.
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  10. #55
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    ma dici a me? Se dici a me ho detto la stessa cosa che dici tu, infatti prima non si capisce cosa sia la morte, ma è una cosa brutta o bella, dipende chi muore, poi, dopo, col tempo o nel tempo ( quando?) si cerca di darne un senso con spiriti,ecc.
    Prova a rileggere, ho riferito che non si conosce che cosa sia; per immaginarlo basta ritornare bambini per ricordare i nostri stessi sentimenti difronte alla morte, che poi qualcuno più grande cerca di dargli un senso è un'altra cosa.

  11. #56
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    ma dici a me? Se dici a me ho detto la stessa cosa che dici tu, infatti prima non si capisce cosa sia la morte, ma è una cosa brutta o bella, dipende chi muore, poi, dopo, col tempo o nel tempo ( quando?) si cerca di darne un senso con spiriti,ecc.
    Prova a rileggere, ho riferito che non si conosce che cosa sia; per immaginarlo basta ritornare bambini per ricordare i nostri stessi sentimenti difronte alla morte, che poi qualcuno più grande cerca di dargli un senso è un'altra cosa.
    Mi stupisco che tu ti stupisca ... ... il senso della morte nasce nello stesso momento della vita ... hai mai pensato dov'eri prima di nascere? qualcuno (tuo padre e tua madre ... biologici) hanno attaccato la spina ed ora che vedi la luce ti stupisci che la luce si possa spegnere di nuovo, che la spina si possa staccare!
    Qualcuno ha calcolato che dalle origini del Sapiens Sapiens siano morte 180 miliardi di persone e ,se la logica non mi tradisce , vuol dire che sono nate 180 miliardi di persone ... quindi io prossimamente pareggierò i conti facendo 180 miliardi + 1 a 180.000.001 ... e così faranno tutti i 6 o 7 miliardi che attualmente sono viventi sulla terra.

    Quindi caro Crep ... il senso della vita coincide con il senso della morte seguendo la scelta che la natura ha fatto di continuazione della specie trasmettendo di padre (e madre) in figlio il proprio patrimonio genetico, lo so che non ti piacciono i temini difficili, ma qualcuno l'ha chiamata Teleonomia.

    La natura (DIO?) poteva scegliere di rendere l'uomo immortale (in effetti di per sè la cellula è immortale(*) ... ma allora sulla terra ... se non ci fossero state guerre e pestilenze ed incidenti vari ...saremmo in 180 miliardi ... la natura (DIO?) ha fatto la scielta giusta ... le specie umane che si sono generate negli angoli più sperduti della terra si sarebbero mischiate dando origine ad una progenie più forte (contrariamente a quello che pensava Hitler).

    Ma a proposito delle varie razze comparse sulla terra: gialli, neri , bianchi, rossi, caffè-latte ... mancano i verdi ed i blu ...probabilmente sono nati separatamente ... altrimenti non potrebbero esserci tale biodiversità : oltre il colore della pelle caratteristiche antropologiche ben definibili, ognuno di noi potrebbe distinguere (indipendentemente dagli indumenti) un cinese da un europeo, ma si riconosconono bene le caratteritiche di uno svedese ed un italiano o di un polacco ...

    ma se tutte queste razze sono comparse sulla terra in epoche più o meno coincidenti, tutti dotati più o meno di intelligenza (a seconda del grado di civiltà raggiunta nei loro ambiti) sembra volerci suggerire che l'ambiente terrestre, dopo centinaia di secoli di evoluzione era ormai maturo ... per creare l'intelligenza ... queste considerazioni non smuoveranno di una virgola i credenti, ma a me sorge l'impressione che dato un certo ambiente favorevole alla vita così come la conosciamo noi ... la nascita dell'intelligenza sia un evento ineluttabile anche se la natura ha dovuto fare miliardi di mililiardi di tentativi per arrivarci .... altro che crezione dell'uomo in un giorno!


    Un'altra riflessione Crep , abbi ancora un po' di pazienza, ti sei reso conto, ritornando un attimo alle morti che ci sono state sulla terra, che noi siamo dei sopravvisuti, i nostri padri .... i padri dei nostri padri ... e via dicendo, sono tutti sopravvisuti a guerre, pestllenze, terremoti ed altri accidenti naturali ... almeno fino all'atto che avrebbe permesso la tua nascita?

    Meditate gente! ...meditate gente! ... diceva Renzo Arbore mentre pubblicizzava la



    (*) Le cellule sono immortali, lo si scoprì già nel 1912. Alexis Carrel dimostrò che le cellule sono immortali. ... Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito, fino che viene fornito il giusto nutrimento e la cellula viene ripulita dalle sue escrezioni.

    Chissa! Forse un giorno si scoprirà il sistema per ripulire le cellule ... ma forse non si scoprirà la maniera di ripulire le teste degli uomini dalle escrezioni che l'ambiente e le anomalie genetiche hanno creato!


    N.B. i pensieri di Gil non sono censurabili ... per poterlo fare rivolgersi all'amministrazione!

    Gil
    Ultima modifica di gillian; 27-03-2021 alle 09:08
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

  12. #57
    Opinionista L'avatar di gillian
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    DIO fra scienza e religione (III°)

    E se DIO non esistesse!

    Ragioniamo razionalmente per assurdo … e se Dio non esistesse …cosa cambierebbe?

    I casi sono due, o il creatore ed il creato sono distinti ed allora nulla cambierebbe, le religioni continuerebbero ad esistere, tutto l’universo che ci circonda resterebbe immutabile, l’armonia e la disarmonia tra l’uomo ed il creato continuerebbero a scontrarsi in una lotta senza fine … la complessità della natura e dell’essere rimarrebbe intonsa … insomma tutto continuerebbe come se nulla fosse accaduto.

    Ma nel caso che creatore e creato fossero immanenti, o per meglio dire se la creazione non fosse solo una promanazione del creatore (DIO?) ma Lui stesso fosse una inscindibile parte del creato, andando però contro alla narrazione Biblica, per cui noi saremmo stati creati per amarlo ed adorarlo ed essere emendati dal peccato originale (ma solo noi Cristiani! E gli altri non sono figli di dio? Per loro è riservato solo il contentino del limbo se si sono comportati bene?)…, beh! In tal caso senza di Lui l’universo intero sparirebbero all’istante!

    Ma in tal caso vorrebbe dire che Dio avrebbe bisogno del creato per sussistere …mentre DIO è assolutamente trascendente … e questa ipotesi è certamente da scartare.

    «Se, alla fine della vita, scoprissi che Dio non esiste, ne sarei profondamente deluso, ma non rimpiangerei di aver creduto all’Amore». Dietro questa battuta del Curato d’Ars si cela la certezza che Dio è Amore e che l’Amore non può deluderci.

    Maliziosa è la seguente riflessione di un teologo: «Se Dio non esistesse, avrebbe davvero torto a non esistere». Proprio così! Avrebbe davvero torto a non verificare, esistendo, la bella immagine che ci facciamo di lui…e che certamente è stato lui a suggerirci, l’immagine dell’Amore. Da dove potremmo averla presa se non da lui?

    In questo passo si giustifica l’esistenza di DIO in maniera riflessiva … come può non esistere DIO se nel mondo esiste la bellezza e l’amore … non si dimentica il teologo che nel mondo oltre all’amore esiste anche l’odio, la sofferenza provocata da guerre, malnutrizione, povertà … incredibili ingiustizie e cattiverie e sofferenze infinite che solo l’uomo perverso con la sua intelligenza può infliggere!
    Ma la risposta è sempre pronta ..Dio ci vuole mettere alla prova … oppure nel mondo esiste anche il male … lucifero … il demonio è sempre tra noi … pronto a strappare anime dal suo gregge.
    Ma se DIO è cosi onnipotente perché ha permesso che il male fosse tra di noi?
    Ma la risposta è sempre la stessa ... DIO ci mette alla prova etc. per cui finiamo in circolo vizioso che fa pensare al gatto che cerca di afferrarsi la coda!

    Un filosofo diceva: «Per me la principale prova dell’esistenza di Dio è la gioia che provo nel pensare che Dio esiste».
    Osservando il creato, l’universo con le sue leggi meravigliose, come possiamo non pensare a Colui che ha fatto tutto questo. Si può spiegare tutto ricorrendo al caso o alle teorie del big-bang?

    Fissando l’immensità del mare, uno scrittore francese diceva al suo amico: «Mi è molto difficile pensare che Dio non esista…Tutto parla di Lui».
    «Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.… Perché, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?» (Sap 13,1.9)


    Ma come? questi illustri filosofi e teologi non si sono accorti che l’uomo, il capolavoro di Dio, fatto a sua immagine e somiglianza, è la causa della distruzione di questa armonia!
    E’ notizia di ieri che una spedizione sotto la superfice del Polo Nord sono state trovate tracce di microplastica che stanno distruggendo il plancton, fonte primaria della produzione di ossigeno nel nostro ecosistema terrestre, che la continua caccia alle balene per ricavarne grassi ,olii ed anche cibi esotici per soddisfare il palato dei giapponesi, la balena mette in moto un ciclo del ferro tale per cui: mangia il krill, che a sua si nutre di fitoplancton. Gli escrementi delle balene arricchiscono gli oceani di ferro che stimola e facilita la formazione di fitoplancton , la caccia viene fatta molte volte solamente per sport, la caccia agli animali provvisti di corna … per poter fare bella mostra nei salotti dei benestanti o per essere rivenduta par fare oggetti vari soprattutto di avorio, l’uomo sta falcidiando l’amazzonia … altro grande polmone di ossigeno!

    «Dio esiste io l’ho incontrato» scrisse André Frossard, un giornalista francese ateo, dopo aver vissuto a 23 anni un’esperienza formidabile. Di ritorno dall’agenzia giornalistica, mentre il suo più caro amico entrò in un monastero, egli, per non annoiarsi, entrò in una piccola chiesa. C’era Gesù esposto nel SS. Sacramento. André vide un globo luminoso di una luce vivissima e in quell’istante comprese tutto. Capì che l’ateismo era una menzogna, che Dio esisteva, si sentì avvolto da una tenerezza indicibile e da una forza soprannaturale.
    Tornò in macchina e commosso disse all’amico: «Io credo!».

    Non a tutti è dato di fare tali esperienze sconvolgenti, però a tutti Dio, che è Padre, dà la grazia di credere e di fare esperienza del suo Amore.


    La scienza ha ormai dimostrato come l’uomo soggetto a gravi privazioni o a terribili esperienze vive quelle fantastiche allucinazioni … che possono essere fabbricate artificialmente anche dagli allucinogeni … e che comunque non dimostrano l’esistenza di Dio!

    Eccone un altro esempio:

    Sul cadavere di un soldato americano ucciso nelle operazioni di guerra nel Mediterraneo venne trovata questa preghiera:
    «Ascoltami, o Signore.
    Non ti ho ancora mai parlato;
    adesso desidero dirti: come stai?
    Ascoltami, mio Dio.
    Mi hanno detto che tu non esistevi
    e come uno sciocco io ci credevo.
    L’altra sera, nel fondo di una buca scavata da un obice,
    ho visto il tuo cielo.
    Di colpo ho capito che mi hanno detto una menzogna.
    Io mi domando, o Dio, se tu accetterai di stringermi la mano;
    eppure sento che tu mi stai comprendendo.
    È curioso che mi sia stato necessario venire in questo posto
    infernale per avere il tempo di vedere il tuo volto.
    Io ti amo immensamente;
    ecco ciò che voglio che tu sappia.
    Chi lo sa? Può darsi che io giunga a te questa sera stessa.
    Noi non siamo mai stati amici finora e io mi domando, o mio
    Dio, se tu mi attenderai alla porta.
    Ecco, sono qui che piango, verso lacrime.
    Ah, se ti avessi conosciuto prima!
    Adesso bisogna che io parta.
    È strano: ma da quando ti ho incontrato
    non ho più paura della morte.
    Arrivederci …»


    Commovente … ma arrivederci … forse!

    Libero adattamento da:
    https://www.cenacologam.it/testimoni...non-esistesse/

    N.B. rimane il caso, quello più condiviso, che DIO sia sia trascendente che immanente, ma senza di Lui dovremmo fare a meno della sua immanenza ... ed io personalmente me ne farei una ragione!🤔🙄🤗😇😎
    Gil
    Ultima modifica di gillian; 27-03-2021 alle 14:13

  13. #58
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    Le cellule che rimangono come bacino di approvvigionamento sono le staminali e le cellule embrionali sono pure totipotenti.
    Esiste un limite alle duplicazioni delle singole cellule, vedere limite di Hayflick.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  14. #59
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Le cellule che rimangono come bacino di approvvigionamento sono le staminali e le cellule embrionali sono pure totipotenti.
    Esiste un limite alle duplicazioni delle singole cellule, vedere limite di Hayflick.
    Ti rispondo perché ho saputo ... che sei una femmina ...ed io ho un debole per le femmine ...anche se poi mi fregano!🤗😈
    Sì, interessante ... ma non ti pare che il tuo appunto sia piuttosto insignificante ... a fronte della tematica che ho proposto!🤔

  15. #60
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    Caro gillian, ormai non mi stupisco più, vuoi per esperienza fisica che intellettuale. Amo solo la mia libertà di poter decidere per quello che io credo sia il meglio per me e forse anche per gli altri, e se non lo fosse per gli altri sarei, condizionale, disposto a rinunciare anche al mio io.
    La libertà per me si esercita dal momento che sappiamo che cosa voglia dire "io", quindi è evidente che la nascita e la morte sono i limiti di questa libertà. Infatti non ho deciso io di venire al mondo come non ho deciso io di andarmene, a meno che non mi suicidi, che è il massimo rifiuto del nostro io con questo mondo.
    Comunque quello che avevo scritto in precedenza era per rispondere a Vega che ha giustamente sottolineato che Dio, gli spiriti, ecc. sono sorti dall'inspiegabilità della morte, specialmente di una morte in giovane età.
    Che poi noi siamo qui risulta evidente che un nostro propropro pro genitore sia sopravvissuto, non siamo mica figli delle stelle.
    Per ritornare infine a quello che posti, anche se non condivido molte cose ce ne sono altrettante che trovo interessanti; forse stai mettendo troppa carne al fuoco con il rischio che un po' vada bruciacchiata; a tuo pro c'è da dire che purtroppo gli interventi dei discuterini sono rari e questo non permette di focalizzare certi punti.

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