La colpa è il reato, la trasgressione della legge; il peccato è il tradimento del proprio senso spirituale.
Il fondamentalista che uccide è colpevole di un grave reato per la legge e per la morale comune ma nel suo spirito non è peccatore perché è convinto di agire bene (Sebbene anche il suo credo vieti di uccidere ma evidentemente non è interpretato nella maniera giusta)
L'ebreo credente che fa un lavoretto di sabato è innocente per la legge e la morale ma è peccatore perché è consapevole di tradire il suo credo.
I grandi dittatori della storia erano colpevoli di genocidi ma anche peccatori perché,pur appartenendo a credi religiosi che condannano la violenza e pur consapevoli di fare il male lo commettevano ugualmente per interessi umani.
Chi sa che quello che fa è sbagliato e lo fa ugualmente è un peccatore.
Nei tribunali si giudicano le colpe non i peccati;il giudizio sui peccati spetta soltanto a Dio.
Per il peccatore la penitenza più grande è la consapevolezza di aver offeso Dio.Tutte le altre penitenze possono solo lenire il dolore spirituale ma non guariscono l'animo.