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Discussione: Nascita dell'Antico Testamento

  1. #16
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Sarebbe più sensato dire che Dio è l'immagine dell'uomo e non viceversa.
    Eppure la Genesi ci rivela questo:

    E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza...

    Dio creò l'uomo a sua immagine;
    a immagine di Dio lo creò;
    maschio e femmina li creò.» (Gen 1, 26-27)

    Liberi. Come Lui. Dotati di discernimento. Come Lui. Fatti per amare. Come Lui.

    Che cosa rende indivisi l’uomo e la donna allo stesso modo di Dio, anche se in forma analogica? L’Amore! L’Amore è anche un affetto, è anche un sentimento, è anche un’emozione, o meglio questi sono caratteri che rivelano l’Amore perché, soprattutto, esso è quella pasta che forma il corpo umano. Il corpo umano è esattamente la materia dell’Amore, dove le due Persone vanno a fondersi nell’indivisa unità dell’essere umano. L’Amore, come lo Spirito Santo, è nell’uomo una condizione, uno status, una missione, un habitat, perché è l’unità cioè il fondersi stesso dell’uomo e della donna. È l’Amore che giustifica l’esistenza dell’uomo, è l’Amore che è il senso ultimo, profondo e radicale dell’essere umano. Esso è testimone perenne ed eterno che l’uomo e la donna non sono due persone diverse, ma un unico e indiviso essere e come Dio è Amore (e proprio l’Amore lo fonda nella Sua unità e trinità, così l’uomo è Amore e l’essenza e la natura dell’Amore sono le Persone stesse che amandosi formano una carne sola, cioè un unico individuo umano. Ecco, questo è Dio come immagine e somiglianza.

    Ripetiamo allora il testo di Genesi: «Quando Dio creò l’uomo, lo fece simile a sé. Lo creò maschio e femmina, li benedisse, e quando furono creati pose loro il nome di “Uomo”». Così il Nome della Persona-maschio e della Persona-femmina mentre si amano è Uomo, Uomo come il nome proprio di Pietro è Pietro. Questo Uomo è analogicamente Dio stesso. E Gesù lo conferma contro tutta la tradizione ebraica: «Così non sono più due, ma una carne sola e l’uomo non separi quello che Dio ha congiunto» (Mt 19,6). In sintesi: Dio sta alla sua natura una e trina come l' Uomo sta alla sua natura maschile e femminile, questo dice la Bibbia.
    amate i vostri nemici

  2. #17
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    IV
    Narrano le Cronache che durante il regno di Giosia una copia di un non meglio precisato “Libro della Legge” venne ritrovata per caso da un sacerdote tra le casse delle offerte, mentre nel Tempio di Salomone erano in corso lavori di restauro. Il sacerdote lesse qualche passo del misterioso volume, ne parlò ad uno scriba e lo scriba portò quel volume al re.
    Venne mandata a chiamare una profetessa, per quella che oggi chiameremmo una perizia di autenticità, e la profetessa dichiarò che quello era appunto il Libro della Legge mosaica. E Giosia annunciò una grande riforma religiosa e morale, basata su quel Libro.
    La somiglianza tra questo racconto della Cronaca dei Re e molti episodi di falsi storici ha ovviamente spinto gli studiosi a vedere in quel Libro della Legge un testo redatto dai sacerdoti d’allora, per giustificare l’opera di riforma che il re Giosia voleva intraprendere; e oggi si ritiene che questo Libro della Legge sia il Deuteronomio, la cui data di composizione risalirebbe dunque, secondo gli studiosi attuali, al VII sec. a. C. e non all’epoca di Mosè.
    In realtà, nella storia di re Giosia spicca subito un tratto singolare che contrasta con questa ipotesi: i sacerdoti del Tempio non erano in grado di stabilire quale fosse il valore del Libro ritrovato e dovettero rivolgersi ad una profetessa! (i rapporti tra clero e mistici non erano e non sono mai stati buoni, in nessuna religione) .
    Quale che fosse il contenuto e l’antichità del Libro, questo particolare dà alla vicenda un tono di disperazione. Non fu la riscoperta della retta via, a cui segua l’inizio di una riforma trionfale; fu la scoperta sgomenta di una decadenza culturale, e senza che nulla, nemmeno i sacerdoti del Tempio, lasciasse sperare che tale decadenza potesse essere arginata.
    La profetessa aggiunse che il ritrovamento di quel libro avrebbe prodotto grossi guai, perché sicuramente ne sarebbe emanato, ora, tutto lo sdegno del vero Dio tanto a lungo dimenticato ( 2 Re 22,3 e sg. ).
    Giosia se ne sgomentò, e la riforma fu espressione del suo sgomento: per placare il Dio si affrettò ad eliminare tutti i maghi, i negromanti, gli idoli e tutti gli abomini che vi erano nelle terre di Giuda e di Gerusalemme, fece bruciare le immagini di Astarte, di Baal, di Moloch, ne demolì gli altari, ne massacrò i sacerdoti, eliminò dai templi del Dio dei padri le stanze dei prostituti sacri, le scuderie dei cavalli consacrati alle divinità solari ed altri annessi aggiuntisi fin dall’epoca di Salomone. E commenta la Cronaca dei Re: “Non c’era mai stato un re come lui, che si rivolgesse al Signore con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutta la sua forza, secondo la Legge di Mosè; né ve ne furono di simili dopo di lui” ( Re 23,25 ).
    Nondimeno re Giosia morì di lì a poco, nel tentativo di arginare un’incursione del faraone. Il faraone! Il figlio di quegli Dei egizi che Mosè aveva abbandonati uccise personalmente, al primo assalto, precisa la Cronaca, il re ebreo votatosi al Dio dei padri, che Mosè aveva narrato. Una faida divina? Oppure restaurare Dei non è da tutti, e non sempre si può?
    E dopo l’incresciosa morte di Giosia, i suoi successori dimenticarono il Libro della Legge e prudentemente ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore ( Re, 23,37; 24, 9 e sg.).

  3. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    -- Eppure la Genesi ci rivela questo: E Dio disse: «Facciamo... maschio e femmina li creò -


    Curioso... come si vuol girare e rigirare la frittata a secondo della convenienza.

    Il primo racconto della Genesi (quello inserito DOPO l' ultimo esilio babilonese) è stato totalmente ignorato dal primo dottrinario di questa religione (il Tarso).

    Infatti egli preferiva di gran lunga la rozza edizione dei Kabhiru _ quella che privilegia la storiella del divinVasaio / che si sporca le mani.. per impastare non solo il fantoccio di fango, ma anche tutti gli altri organismi viventi.
    Quelli stessi che, secondo gli illuminati autori, erano non solo completamente a totale disposizione ma altresi' sottomessi Al gioiello della divina-creazione: il peloso bipede !

    Il Tarso rinuncia dunque alla sconfinata potenza della divina "parola"/ appunto quella che avrebbe dato origine "simultanea" alla mitica prima coppia umanoide !

    Infatti come non dimenticare quei celebri passi tarsioti _ atti a "ridimensionare" il ruolo della donna.. alludendo proprio a quei "famosi" passi della rozza Genesi, ovvero quando il divinVasaio l' avrebbe creata per Ultima.. proprio perchè, fra la miriade di animali creati (Gen. 2.19), nessuno era in grado di soddisfare il peloso bipede (Gen. 2.20):

    Ecco i suoi passi celebri:

    - capo della donna è Er Macho ! (1 Cor. 11.3).. poichè
    - l' uomo è gloria dell' Abba' _ ma la "donna" è gloria del Maschione (1 Cor. 11.7).. poichè
    - l' uomo NON viene dalla donna ma viceversa (1 Cor. 11.8).

    E poi come d' abitudine.. si contraddiceva /
    come quella della nuova ispirazione (?) della Galati ove l' autonominatosi "ministro" del futuro diocristiano.. riporta:

    - NON c'è piu' maschio e Femmina Nel (suo) Messia/Cristo Pneumatico (3.28)

    Ah _ quella devastante botta alla testa.......



    Ma ecco che i suoi diligenti allievi sviluppano (in peggio) la sua sgangherata dottrina _ adducendo che la "Donna".. è colei che:

    - fu formato "Dopo" macho-Adam ( 1 Tim. 1.13) - e pertanto..

    semmai Ella intendesse salvarsi (?!) dovrebbe dedicarsi totalmente e umilmente al ruolo di "fattrice" (!): 1 Timoteo 2.15 !!


    Questo è il Baraccone dottrinario del cristianesimo !

    --
    Ultima modifica di esterno; 07-04-2021 alle 16:41

  4. #19
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E' curioso invece come ficchi San Paolo (il tuo terrore, il tuo spettro, la tua fissazione) in ogni dove. Omettendo oltretutto quei passi che danno fastidio al tuo pregiudizio ancestrale....

    "E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito."

    EFESINI 5
    amate i vostri nemici

  5. #20
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    Curioso... come si vuol girare e rigirare la frittata a secondo della convenienza.

    Il primo racconto della Genesi (quello inserito DOPO l' ultimo esilio babilonese) è stato totalmente ignorato dal primo dottrinario di questa religione (il Tarso).

    Infatti egli preferiva di gran lunga la rozza edizione dei Kabhiru _ quella che privilegia la storiella del divinVasaio / che si sporca le mani.. per impastare non solo il fantoccio di fango, ma anche tutti gli altri organismi viventi.
    Quelli stessi che, secondo gli illuminati autori, erano non solo completamente a totale disposizione ma altresi' sottomessi Al gioiello della divina-creazione: il peloso bipede !

    Il Tarso rinuncia dunque alla sconfinata potenza della divina "parola"/ appunto quella che avrebbe dato origine "simultanea" alla mitica prima coppia umanoide !

    Infatti come non dimenticare quei celebri passi tarsioti _ atti a "ridimensionare" il ruolo della donna.. alludendo proprio a quei "famosi" passi della rozza Genesi, ovvero quando il divinVasaio l' avrebbe creata per Ultima.. proprio perchè, fra la miriade di animali creati (Gen. 2.19), nessuno era in grado di soddisfare il peloso bipede (Gen. 2.20):

    Ecco i suoi passi celebri:

    - capo della donna è Er Macho ! (1 Cor. 11.3).. poichè
    - l' uomo è gloria dell' Abba' _ ma la "donna" è gloria del Maschione (1 Cor. 11.7).. poichè
    - l' uomo NON viene dalla donna ma viceversa (1 Cor. 11.8).

    E poi come d' abitudine.. si contraddiceva /
    come quella della nuova ispirazione (?) della Galati ove l' autonominatosi "ministro" del futuro diocristiano.. riporta:

    - NON c'è piu' maschio e Femmina Nel (suo) Messia/Cristo Pneumatico (3.28)

    Ah _ quella devastante botta alla testa.......



    Ma ecco che i suoi diligenti allievi sviluppano (in peggio) la sua sgangherata dottrina _ adducendo che la "Donna".. è colei che:

    - fu formato "Dopo" macho-Adam ( 1 Tim. 1.13) - e pertanto..

    semmai Ella intendesse salvarsi (?!) dovrebbe dedicarsi totalmente e umilmente al ruolo di "fattrice" (!): 1 Timoteo 2.15 !!


    Questo è il Baraccone dottrinario del cristianesimo !

    --
    Ho preso spunto dall'autore che così traduce la creazione dell'uomo:

    E Tutta la Divinità disse:
    "Faremo l''adam ( l'umanità)
    nella nostra ombra
    secondo il nostro modo di assimilare.
    E saranno questi a tenere lo scettro
    per i pesci del mare
    e per gli uccelli dei cieli
    e per le bestie che camminano
    e per tutti i rettili che si muovono contraendosi
    sopra la terra"
    E Tutta la Divinità diede forma all'umanità
    nella sua ombra.
    Nell'ombra di Tutta la Divinità le diede forma
    e diede loro forma
    di maschi e di femmine.
    Ecc.

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    - E' curioso invece come ficchi San Paolo (il tuo terrore, il tuo spettro, la tua fissazione) in ogni dove. Omettendo oltretutto quei passi che danno fastidio al tuo pregiudizio ancestrale.... -


    Infatti _ è evidente che tu ti sei ben guardato di leggere autori ebrei, i confratelli del (tuo) dioincarnato.. che odiano in modo acerrimo quell' ex-epilettico tarsiota !

    Egli è la causa delle loro disgrazie plurisecolari _ quelle indicibile sofferenze perpetrate dai tuoi compagni della croce _ gli ineguagliabili sterminatori di popoli.

    Seppur non ebreo condivido le loro sofferenze!
    Invece di andare nei santuari della madonna santissima _ potresti fare un bel viaggetto a:
    - Buchenwald / Dachau / Bergen Belsen.. ti renderai conto l' apice della malvagita' umana manifestata-espressa dall' uomo "cristiano" _ imbevuto di odio tarsiota !

    Potrai vedere il risultato di quel nefasto passo della 1 Tessalonicesi 2.15 !!
    Invece di cianciare, parla con i rabbini su questo Tarso ! Noterai come di colpo il loro umore cambi..

    Altro che disco rotto _ voi credenti della croce dovreste iniziare la mattina - sempre - con il mea culpa.
    E' inutile che mi posti le sue lettere-epistole / le ho studiate in quell' infausto seminario..

    E comunque non argomenti a quanto avevo evidenziato.. ovvero perchè mai il (tuo) tarsiota, che ben conosceva le sue scritture, ha usato quel rozzo e primitivo racconto della Genesi (quella dell' iddioVasaio) e non il primo capitolo ?

    -
    -
    Ultima modifica di esterno; 08-04-2021 alle 15:54

  7. #22
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E' curioso invece come ficchi San Paolo (il tuo terrore, il tuo spettro, la tua fissazione) in ogni dove. Omettendo oltretutto quei passi che danno fastidio al tuo pregiudizio ancestrale....

    "E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito."

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    Ma forse dimentichi tu questo:

    22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24 Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.
    25 Mariti, amate le vostre mogli...
    e poi anche:

    Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.
    Come già fatto notare in precedenza, è evidente la disparità di trattamento se vogliamo proprio prendere in maniera letterale ciò che c'è scritto.
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  8. #23
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    «Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge» (1Corinzi 14:34).
    Paolo è il mito di Cono perché fiero sostenitore dei carismi.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  9. #24
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    E dei peni!
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  10. #25
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Che sia penoso non c'è alcun dubbio!
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  11. #26
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E' una grande figura di Santo, Paolo, ragazze. Dobbiamo sempre tenere conto del contesto storico e della cultura del tempo, altrimenti non veniamo a capo del problema e, facilmente, ci scandalizziamo...
    Le sue argomentazioni sulla Donna, se vengono guardate solo dal nostro attuale punto di vista sociale, suscitano scandalo, perplessità e dovrebbero essere considerate come “reazionarie”, cioè come dei falsi ragionamenti di un conservatore ad oltranza, che tende a mantenere lo “status quo” e a favorire indebitamente l’Uomo sulla Donna. Ma la visione paolina della Donna non è una teoria sociale, quanto piuttosto una visione teologica, che investe la problematica sociale del rapporto fra i 2 Generi e la supera nella visione cristiana dell’Amore. È un germe che progressivamente tende a trasformare la società fino ad abolire qualsiasi differenza: “Non c’è più né Giudeo né Greco, non c’è più né schiavo né libero; non c’è più maschio e femmina. Tutti voi siete uno nel Cristo Gesù” (Gal 3, 28).
    Parlare pertanto, della Donna nelle lettere di S. Paolo è vedere come l’Apostolo delle genti ha cercato, nella sua attività pastorale, di impostare e risolvere questo delicato problema del rapporto di Amore tra l’Uomo e la Donna nel piano salvifico di Dio. E’ chiaro che Paolo è un uomo del suo tempo: un giudeo della Diaspora. La sua mentalità, quindi, risente di un doppio influsso: l’influsso della mentalità giudaica, tutta improntata sulle idee dell’A.T., in cui la funzione essenziale della Donna è quella di essere la custode della casa in quanto sposa e la conservatrice e incrementatrice del popolo di Dio in quanto madre e l’influsso ellenistico, che, pur non riconoscendo una totale parità della Donna con l’Uomo, tendeva, grazie alle teorie della filosofia stoica, a liberalizzare il ruolo della Donna nella società greco-romana, all’interno della quale Paolo visse ed esercitò il suo apostolato.

    Da questo duplice influsso deriva molto probabilmente quell' "ambiguità" paolina circa il problema delle Donne nella comunità cristiana. Paolo proclama chiaramente l’uguaglianza tra Uomo e Donna dinanzi a Dio e dinanzi a Cristo (Gal 3,28). Anzi, arriva al punto, abbastanza rivoluzionario per il suo tempo, di affermare: “Né l’Uomo può fare senza la Donna, né la Donna senza l’Uomo. Poiché come la Donna fu tratta dall’Uomo, così l’Uomo nasce dalla Donna, e tutto viene da Dio” (1Cor 11,11-12).
    amate i vostri nemici

  12. #27
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma sei sicuro che I Galati risolva la questione del rapporto uomo-donna e la considerazione della donna?

    ...Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. 20 Ora non si dà mediatore per una sola persona e Dio è uno solo. 21 La legge è dunque contro le promesse di Dio? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; 22 la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo.
    23 Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24 Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. 25 Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. 26 Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, 27 poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. 29 E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
    Qui mi pare che il sunto della questione sia un altro, fede e legge e come considerare le persone di fronte a dio indipendentemente da vari fattori tipo paese di provenienza, status sociale, genere ecc.... Non mi sembra che si possa dirimere esattamente la questione dei rapporti fra i generi da qui.
    Se poi anche fosse che da qui si può trarre spunto, nel momento in cui riproponi i carismi, gli scimmiottamenti, la divisione dei compiti (pisseri) in casa e altra robetta, mi sembra che I Galati non ti servano ad un piffero.
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  13. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    -- Dobbiamo sempre tenere conto del contesto storico e della cultura del tempo.... -





    E' la solita solfa....
    E allora che dire di quella fantastica "ispirazione" del terzo consustanziale ?

    In quanto "catechista" dovresti conoscere quell' altro significativo passo del GIA' citato Timoteo.. quel personaggio di cui avevo ricordato quanto egli fosse stato il misogino-gemello del Tarso, per via dell' infausto suo passo 1 Tim. 2.15 _ e per questo ti sei un po' alterato..

    E cio' dimostra come, al credente, la "verita'" fa molto male (come cantava la Caselli nazionale)..

    Ebbene l' altro passo di questo Timoteo, compare del Tarso (Atti 20.5) è presente nella sua "mitica" 2 lettera ove egli ribadiva e riaffermava che OGNI parola presente nel sacro testo:
    - è divinamente "ispirata" ! (2 Tim. 3.16)

    A conferma della sua veridicita' lo stesso vicario del redentore del mondo, Giacchino Pecci/Leone XIII, proprio su "quel famoso passo" della 2 Timoteo emano', nel novembre 1893, la famosa enciclica Providentissimus Deus !

    Un modo per riaffermare non solo la validita' di Tutti (!) i passi biblici ma soprattutto era un atto solenne atto a ribadire e maledire i malefici Modernisti !

    Questi incarnati di Belzebu' infatti osavano RI-leggere, "autonomamente" (!), in modo Critico i sacri testi.. e cio' con il preciso intento di picconare quel Baraccone dogmatico.. quello stesso che poggia sui quei (sacri) testi !

    E dunque quel sedicente "contesto storico" dovrebbe andare a farsi friggere _ nei confronti dalla sacra "Ispirazione" celeste..

    E invece dimostra solamente che è tutto opera dell' umanoide...




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  14. #29
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    - Parlare pertanto, della Donna nelle lettere di S. Paolo è vedere come l’Apostolo delle genti ha cercato, nella sua attività pastorale, di impostare e risolvere questo delicato problema del rapporto di Amore tra l’Uomo e la Donna nel piano salvifico di Dio... -




    Perchè Non leggi gli "specialisti" della tua stessa parrocchia _ quelli che si dedicano a commentare ed interpretare gli oscuri passi delle scritture ?

    Questi infatti ribadiscono come il Tarso abbia "accantonato" la nuova visione che voleva apportare il (futuro) dio cristiano / il Gesu' terreno, e che proprio il clero dominante del suo tempo voleva impedire !

    Come del resto fara' il Sinedrio della croce papista nei confronti di coloro che volevano attuare il messaggio evangelico.. e sono stati brutalmente arsi Vivi da questa gentaglia della croce.. come per esempio:

    - gli apostolici (fra Dolcino)
    - hussiti (Jean Hus) -
    - catari-Albigesi
    - valdesi...eccc..ecccc....

    Ora proprio quegli "specialisti" commentano quel passo della Donna samaritana che, adiacente al pozzo di Giacobbe (l' acqua e il pozzo / e relativa simbologia...), "osava" parlava con il giudeo Jeshua ben Joseph, tanto che gli stessi apostoli erano scandalizzati per il duplice abominio che commetteva il Gesu' storico, colui che andava oltre le stolte convenzioni del supponente popolo Primogenito:

    - 1 ) parlare con una "donna" (la schifezza del genere umano _ secondo questi rozzi ignoranti/monoteisti.. umanoidi, pur sempre creati a somiglianza del divinVasaio),

    - 2 ) samaritana _ stirpe nemica storica dell' ebraismo.


    Per il gesuita-biblista J. Moingt (autore de: Bella storia di "dio") _ il Gesu' storico è il Rinnovatore.. quello che portava "aria fresca" _ non cosi' per il Tarso.. quello "ancorato" al suo rozzo monoteismo !

    Per Pepe Rodriguez invece era un frustrato, impotente, supponente-egocentrico e sgraziato (trascrivo alla lettera !)
    Non avendo mai conosciuto il Gesu' somatico.. l' autodesignatosi sapiente celeste e "ministro" del Messia/Cristo Pneumatico si proponeva comunque di allargare la platea dei convertiti - Ma
    secondo la sua personalissima interpretazione (!).. e comunque la Donna tale era e tale Doveva rimanere ! ovvero sempre:

    - muta e occhi a terra..
    - semmai volesse imparare qualcosa (sic !) avrebbe dovuto chiederlo al Maschio e solo a casa.. (1 Corinzi 14.34 !)..
    - alla faccia del precedente 1 Cor. cap. 11) - -

    edificanti passi Ispirati del polmone "taroccato" !

    -

    -

  15. #30
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    ....alle funzioni doveva coprirsi il capo con il velo ( se ben ricordo).

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