Per chi ne ha voglia comincio a spiegare l’Antropogenesi, cercherò di essere semplice, ma esaustivo... una catena ha sette ronde, ogni ronda ha sette globi (di diversa densità, quindi nel nostro caso 7 terre, noi siamo alla 4ª, la più materiale), ogni globo ha sette razze-madri. Il “Lha” é lo spirito guardiano del globo, che crea la nostra terra, sotto i reggenti (creatori del sistema solare, segni dello zodiaco, cintura del cielo, figli degli Elohim). Nelle antiche cosmogonie i mondi visibili ed invisibili sono anelli della medesima catena; dunque il Logos invisibile, con le sue sette gerarchie (rappresentate dal proprio angelo supremo), forma potenza interna ed invisibile, perciò nel mondo delle forme il Sole ed i 7 pianeti principali sono potenza attiva e visibile. Da ciò diciamo che ogni razza é nata sotto l’influenza di uno dei pianeti (ad esempio: la prima riceve influenza dal Sole e la terza da Venere). Il Sole, chiamato “occhio di Osiride”, era Logos e luce manifestata, mediante il settuplice raggio di questo, noi diveniamo coscienti del Logos attraverso il Demiurgo, considerato “creatore” del nostro pianeta: forza buona o cattiva, origine del bene e del male (siamo già nel materiale), i suoi aspetti differenziati nella natura gli fanno assumere un carattere o l’altro... idea simboleggiata dal dragone e dal serpente, che rappresentano la magia della mano destra e della sinistra. Sono allegorie che indicano la natura dell’uomo duplice, in quanto maschio e femmina, triplice se si considera l’essenza psichica e spirituale. Un commentario delle Stanze di Dzyan dice che la prima razza nasce sotto il Sole, la seconda sotto Giove, la terza sotto Venere, la quarta sotto la Luna e Saturno, la quinta sotto Mercurio. Allo stesso modo ogni forza attiva della terra proviene da uno dei “sette signori”; ad esempio la luce da Venere che la riceve tre volte e ne dona un terzo alla terra: per questo Terra e Venere sono dette sorelle gemelle, ma la Terra ne é subordinata. I due globi infatti si rappresentano uno sopra l’altro con la croce (svastica primitiva senza bracci). Questo é il segno dei principi maschile e femminile, positivo e negativo; sin dall’antichità si insegnò alla quarta razza che Venere (nelle tavole astronomiche) si rappresentava con un globo sopra ad una croce e la Terra viceversa. Il significato (esoterico) é il passaggio dalla terza alla quarta razza della terra, passaggio che portò alla riproduzione delle specie tramite unione sessuale. Ovviamente tale significato é stato nel tempo stravolto. Come già detto in un post precedente, la croce (o la Tau) inscritta nel cerchio significa “androgino”... decade nella separazione dei due sessi (croce senza cerchio) successivamente. Gli Egizi rappresentavano Venere con Ankh, la vita, o con la croce ansata (svastica), simboleggiando quanto appena detto sopra. Nell’India meridionale, Ardhanari porta la croce ansata per indicare lo status pre-sessuale della terza razza; Vishnu che attualmente si rappresenta con un loto sull’ombelico (da dove evolve Brahma, il punto centrale Nara), in un antichissimo bassorilievo é mostrato con i due sessi (Vishnu e Laksmi), in piedi su una foglia di loto che galleggia, mentre l’acqua risale la svastica (sorgente di generazione). La Terra é il prototipo subordinato di Venere, quest’ultimo (detto anche Sukra) viene allegoricamente trainato da 8 cavalli nati sulla terra. Venere é precettore della quarta razza di Giganti che sconfissero gli Dei minori e conseguirono il controllo della terra (secondo un’allegoria Hindu), ma anche i titani (allegoria occidentale) sono legati a Venere-Lucifer. Molti sono i cambiamenti che avvengono nel tempo contemporaneamente sui due pianeti, addirittura Sant’Agostino ne associa il diluvio di Noah del 1796 a.C. (circa). C’é anche un rapporto occulto tra Venere (che adottò la Terra) e la Luna (la madre della Terra, di fatto i nostri Pitri creatori si dicono “antenati lunari”, venuti sulla terra, che ne é pianeta successivo, dopo il Pralaya, seguente il compimento delle 7 ronde lunari). Il reggente del pianeta Venere, amò così tanto la Terra che vi si incarnò come “Usanas” e diede leggi perfette che poi furono trascurate e respinte. Secondo un’altra allegoria, questo reggente (Sukra) chiede a Shiva di proteggere i suoi discepoli dagli Dei guerrieri. Ancora un’altra allegoria narra di Vishnu che fu condannato da Sukra a rinascere sette volte per aver ucciso la madre (di Sukra), non alludendo peró ai 9-10 avatara di Vishnu, ma alle sette razze terrestri. Venere/Lucifero dunque portano luce fisica e mistica sulla Terra. Il numero 7 é di fondamentale importanza in tutte le culture e tradizioni, ma anche le cifre 1-3-5 hanno ruolo importante. Se prendiamo il manoscritto 9789 del British Museum -é messicano- richiama subito all’attenzione l’albero Sefirotico ! 10 frutti, non considerando la triade superiore fa 7, 10+2 (il maschio e la femmina che raccolgono i frutti) fa 12 (dodecaedro dell’universo). Il sistema numerico mistico ha il punto centrale (1), il triangolo (3), la stella a cinque punte (5), il quadrato con il triangolo in mezzo o la stella a sei punte con il punto centrale (7). Il quadrato mistico diviene cubo sul piano del creato, il 6 diviene 7 con la croce, di cui il 3 (linea orizzontale) é il femminile ed il 4 (linea verticale) é il maschile: il corpo é la croce di carne, sulla quale (crocifisso) mette a morte il Logos divino. Lo spirito e la natura insieme formano l’illusione, in fine tornano nel Parabrahaman immutabile. Lo spirito emana una doppia luce impercettibile ai sensi o luce eterea, secondo tutti (ma proprio tutti) i testi antichi ! Nell’occultismo abbiamo 3 tipi di luce: 1) astratta ed assoluta (tenebra), 2) manifesta-immanifesta (Logos), 3) luce riflessa nei Dhyani-Chohan (Elohim), che la diffondono poi nell’universo oggettivo. Nella Qabbalah le tre luci sono: 1) chiara/penetrante (Jehovah, che crea e penetra l’uomo, luce di Cristo in Occidente), 2) riflessa, 3) astratta (Alhim/Elohim, luce in generale): Alhim e Jehovah diventano la stessa cosa, e seppur divisi, compongono lo stesso Uno. Si é dimostrato che la luce é 20612 a 6561 (valore del rapporto integrale tra diametro e circonferenza), Dio/Alhim é 31415 (3,1415 π), riduzione del precedente, unità universale per calcolo e misura. Tornando alle 10 Sephiroth: sono 10 luci, ciò significa che la saggezza di Dio é nei numeri... la radice “Sphr” significa “calcolare”. Ultima cosa: Mercurio (Budha) é figlio di Soma (Luna) nei Purana, dunque é fratellastro maggiore di Terra, discendente dello spirito (dove la Terra é progenie del corpo). La Terra é chiamata “Sarpa Rajni” (regina dei serpenti) in quanto depone le vecchie pelli ogni ronda, dopo il buio; attualmente siamo alla 4ªronda/pianta-D/5ªrazza... Bisognerebbe imparare a capire ed interpretare quelli che apparentemente possono sembrare miti od allegorie, soprattutto se ripetuti similmente in tutte le culture del mondo antico (tradizioni erroneamente considerate distanti tra loro, che invece sono accomunate da un’unica radice) !