beh, però certe questioni sono oggettive, sempre in termini di marketing del "prodotto" che proponi; prendiamo un'esempio macroscopico: qual è il tema primario sociale per la Chiesa ? direi la famiglia, anzi, la Famiglia, come scriverebbe Cono;
ora, cosa ci dice la cronaca ? ci dice che un giorno sì e uno no, un uomo - non un uomo o una donna, 50/50% - uccide la propria compagna, in genere perché quella vuole lasciarlo o l'ha lasciato;
ovviamente, qualunque persona maggiore di 13 anni capisce che questi casi non sono isolati, e tutto il resto è mulino bianco; per avere quel numero di femminicidi, alla base devono esserci decine o centinaia di migliaia di casi di quotidiana violenza, più o meno materiale e milioni di casi di infelicità famigliare che restano sommersi;
cosa dice la Chiesa ? perdonatevi, vogliatevi bene, ma non divorziate, mai ! - in confronto, l'aspirante miss Italia che perora la pace nel mondo appare più appropriata ed autorevole- e recita il rosario con la glorificazione della donna, ma quella accuditrice dei "carismi", vocata all'accoglimento alle varie virtù ancillari del privato, ecc...
non c'è un commento critico sul modello culturale che produce quel sentimento di proprietà maschile; il perché è ovvio: la maggior parte dei fedeli assidui alla messa, i militanti, quelli che puoi portare al Family day al Circo Massimo, sostanzialmente non predica affatto la violenza, ma in fondo è convinta di quei ruoli, e pensa che la donna che sta a casa coi figli - quindi, non guadagna e non è libera di andarsene se infelice o maltrattata - sia meglio, una cosa buona e giusta;
secondo te, per quello che puoi osservare tu in famiglia o qui dentro, che influenza può realisticamente avere sulla maggior parte delle persone una chiesa rappresenta quella corrente di pensiero, soprattutto se ti metti nei panni di una donna, giovane o meno, madre o meno ?
ora, qui ci perdiamo nelle elucubrazioni sulla trascendenza o su raffinate esegesi di Gesù, ma una cosa che si vuole religione dovrebbe comunque portare un messaggio forte e chiaro - non importa quale, quello è il "prodotto", più o meno azzeccato, ma è libera scelta; e deve dire qualcosa di davvero importante, che si manifesta in comportamenti concreti;
per fare un esempio, io non sono vegano; ma la religione animalista che vediamo in giro, variamente coniugata, ha una sua forza intrinseca che incontra una sensibilità diffusa, sentita, che appartiene certamente anche a te e a quasi tutti, visto che quasi tutti amano gli animali; la gente che smette di mangiare carne e vestire derivati animali, che fa volontariato al canile, che fa militanza animalista, vistosa o discreta, comunque lo fa per un convincimento interiore, senza obbedire ad alcuna autorità o averne alcuna convenienza sociale, se non l'aggregazione eventuale con chi la pensa allo stesso modo; questo è un esempio di religione forte, anche se non si definisce chiesa;
ora, quello che dico è che puoi sostenere qualsiasi dio, pure quello tradizionalista cattolico o dei talebani, se credi; ma i discorsi dottrinari poi dovrebbero confluire su un'idea "forte" e importante, fondamentale, perché se propagandi un dio dovresti stare lì per quello, e deve essere chiaro a tutti che mondo prospetti;
mo', io vegano non potrei essere; alla carne del vitellino rinuncio volentieri, ma se mi togli la fritturina mi cruccio, anche perché credo e so che se il gambero e il calamaro non lo mangio io, se lo mangia un salmone o il granchio; aspetta mezz'ora di luce alle 4 di mattina a tira' su le reti e vedi cosa ti rimane; sei di mare, 'ste cose le sai
ma quando mi parla un vegano capisco quello che dice e comunque non gli posso dar torto più di tanto, perché ha un suo senso; se mi parla un cattolico standard che promuove la Dottrina lo capisco per cultura, ma è un discorso mediato; dal punto di vista del sentimento diffuso è come sentir parlare un nostalgico del Regno delle Due Sicilie o della Germania est.