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Discussione: Sindrome della capanna

  1. #181
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Siamo tutti sulla stessa barca! Cosa ci ha detto questo tempo? Che nessuno si salva da solo, Gatto e Axe.
    possiamo pure essere sulla stessa barca, ma se siamo in disaccordo sulla rotta utile per salvarsi, chi cede?

    nel tuo modo di ragionare è incistata la rimozione del conflitto, risolto col pensiero di aver ragione tu;
    è un pensiero che hanno in molti, ma la maggior parte delle persone adulte prima o poi interiorizza la circostanza per cui anche gli altri sono altrettanto convinti del loro, e verosimilmente restano della loro opinione; per cui, o vieni a patti, o ognun per sé; oppure la guerra;

    Che i nostri comportamenti, le nostre scelte e decisioni, sono legate ed hanno ripercussioni sugli Altri. Sempre! Lo ha ribadito ieri il presidente Mattarella
    ...
    Fanno appello, Bergoglio e Mattarella. Non possono normare! Si rivolgono alle nostre Coscienze di cittadini. Se non la si ha, tale consapevolezza, non possono costringere.
    ma come sarebbe a dire che "non possono normare o costringere" ???

    se ti possono costringere a non parcheggiare in doppia fila - visto che la cosa ha rilievo sugli altri - potranno costringerti a fare qualcosa da cui dipenderebbe addirittura il futuro della società; o no ?

    mi stai dicendo che il papa - tramite qualche agenzia cattolica - non è abbastanza popolare per raccogliere firme per una proposta di legge, oppure che non c'è nemmeno un parlamentare che gli darebbe retta, nientepopodimeno che sulla prospettiva di sopravvivenza della società stessa ?

    o che Mattarella è talmente alieno dal rappresentare il popolo italiano da non disporre nemmeno di una striminzita pattuglia di politici che ne condivida le preoccupazioni ? perché mai non potrebbero, come dici ? dov'è l'impedimento ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #182
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    Siamo tutti sulla stessa barca! Cosa ci ha detto questo tempo? Che nessuno si salva da solo, Gatto e Axe.
    Questo lo dici tu, poi abbiamo visto nel caso covid che ci si salva senza fastidi e si muore in funzione delle personali caratteristiche.
    Comunque si vuole indurre un pensiero di "fratellanza" universale che il concreto quotidiano contraddice e, al massimo si formano alleanze temporanee a giometria variabile che difficilmente includono cio' che per loro rappresenta una zavorra.
    Nella retorica tutto si dice di bello, nella concretezza ben altro impone soluzioni proprie funzionanti che producano un risultato positivo proprio, che eventualmente contenga risultati positivi pure per gli alleati.
    Ma se si deve considerare il mondo non se ne esce tante sono le istanze contrastanti e sconosciute.

  3. #183
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    possiamo pure essere sulla stessa barca, ma se siamo in disaccordo sulla rotta utile per salvarsi, chi cede?

    nel tuo modo di ragionare è incistata la rimozione del conflitto, risolto col pensiero di aver ragione tu;
    è un pensiero che hanno in molti, ma la maggior parte delle persone adulte prima o poi interiorizza la circostanza per cui anche gli altri sono altrettanto convinti del loro, e verosimilmente restano della loro opinione; per cui, o vieni a patti, o ognun per sé; oppure la guerra;


    ma come sarebbe a dire che "non possono normare o costringere" ???

    se ti possono costringere a non parcheggiare in doppia fila - visto che la cosa ha rilievo sugli altri - potranno costringerti a fare qualcosa da cui dipenderebbe addirittura il futuro della società; o no ?

    mi stai dicendo che il papa - tramite qualche agenzia cattolica - non è abbastanza popolare per raccogliere firme per una proposta di legge, oppure che non c'è nemmeno un parlamentare che gli darebbe retta, nientepopodimeno che sulla prospettiva di sopravvivenza della società stessa ?

    o che Mattarella è talmente alieno dal rappresentare il popolo italiano da non disporre nemmeno di una striminzita pattuglia di politici che ne condivida le preoccupazioni ? perché mai non potrebbero, come dici ? dov'è l'impedimento ?
    Nella nostra Libertà, Axe. Nella nostra Libertà di Coscienza. Nella nostra sensibilità di cittadini. Quella, se non ce l'hai, non potrà mai esserti imposta....

    LA FORCHETTA E IL BENE COMUNE

    "Che cosa è il Bene Comune?
    Non mettere una forchetta che disattiva il freno per riaprire una funivia che altrimenti sarebbe rimasta chiusa alla riapertura delle attività dopo il lockdown.
    Questa, infatti, secondo gli inquirenti sembrerebbe la causa della tragedia del Mottarone.
    Puoi andare tutti i giorni alla Caritas, puoi pulire ogni settimana il vialetto di casa tua, ma se non fai bene quello che sei chiamato a fare, non solo giri a vuoto, ma fai danni. Altro che Bene Comune.
    Ogni giorno scegliamo il bene o il male.
    Ogni giorno possiamo fare il nostro lavoro come un capolavoro o con sciatteria.
    Ogni giorno, con le nostre scelte, possiamo migliorare o peggiorare la vita delle persone.
    Anche se fai un lavoro ripetitivo come il gestore di una funivia hai delle responsabilità immense.
    Anche se sei un funzionario pubblico, perchè da quella pratica dimenticata può dipendere il futuro di una coppia che vorrebbe costruire casa.
    Anche se sei un professore perchè da come spieghi Leopardi puoi trasformare un ragazzo depresso in un poeta.
    Anche se sei padre o madre perché se educhi o non educhi un figlio non è la stessa cosa.
    Tutto educa e tutti educano, per questo anche se non hai intenzione di farlo – di fatto – lo fai lo stesso. Così come non decidere, in fondo è decidere. Anche non educare, in fondo è educare.
    Fare bene bene quello che siamo chiamati a fare.
    Fare bene il nostro lavoro. Mettere l’anima nella nostra quotidianità.
    Questo è il Bene Comune."

    GIGI DE PALO - Presidente associazione forum famiglie
    amate i vostri nemici

  4. #184
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Questo lo dici tu, poi abbiamo visto nel caso covid che ci si salva senza fastidi e si muore in funzione delle personali caratteristiche.
    Comunque si vuole indurre un pensiero di "fratellanza" universale che il concreto quotidiano contraddice e, al massimo si formano alleanze temporanee a giometria variabile che difficilmente includono cio' che per loro rappresenta una zavorra.
    Nella retorica tutto si dice di bello, nella concretezza ben altro impone soluzioni proprie funzionanti che producano un risultato positivo proprio, che eventualmente contenga risultati positivi pure per gli alleati.
    Ma se si deve considerare il mondo non se ne esce tante sono le istanze contrastanti e sconosciute.
    Vero: Le istanze sono molteplici, Gatto. Si tratta di individuare le priorità. Le urgenze. Cosa, oggi come oggi, è veramente importante....

    «NON VOGLIAMO RASSEGNARCI A UN PAESE STANCO E RIPIEGATO SU SÉ STESSO»


    «I figli migliorano il clima sociale, lo arricchiscono, lo curano perché sono loro oggi a volere un mondo diverso, migliore di quello che è stato finora costruito»

    Il declino demografico è un'emergenza non solo italiana ma europea. Si parla tanto di sviluppo sostenibile.

    Ma occorre essere chiari: non ci sarà alcuno sviluppo sostenibile, in Italia come in Europa, senza equilibrio intergenerazionale. Perciò dobbiamo capire che le politiche demografiche non sono costi ma investimenti.

    Che cosa può accadere se nascono meno bambini? Perché dovrebbe toccare le nostre vite? Meno siamo e meglio stiamo. O no?

    Purtroppo no. E non è solo una questione demografica.

    Lo sarebbe se le donne italiane non volessero – lo dicono tutti i dati – due figli e invece ne fanno in media solo 1,24.

    Lo sarebbe se l’80% dei giovani italiani – come mostrato da uno studio dell’Istituto Toniolo pubblicato qualche anno fa – non avesse risposto: vorrei due o più figli.

    Ecco, allora, che la natalità diventa una questione più grande. Un tema che ha che fare con i desideri e i sogni degli italiani. Nessuno escluso.

    Ormai fare un figlio è diventato un lusso, se è vero che è una delle prime cause di povertà.

    Ma come può diventare fonte di povertà la nascita di un bambino? Un tempo era ricchezza.

    Oggi è uno dei cambiamenti che mette in difficoltà le famiglie.

    Senza contare che se non riparte la natalità, se non riusciamo a rendere più sostenibile l’equilibrio intergenerazionale crolla tutto.



    Vivaddio: gli anziani vivono sempre più a lungo. Ma se diminuiscono i giovani, cosa accadrà tra una decina di anni?

    Banalmente: chi pagherà le pensioni se si assottiglia il numero di chi paga le tasse?

    Ci può essere “Green Economy” e uno sviluppo sostenibile senza un equilibrio generazionale?

    Ci può essere una vera innovazione senza giovani?

    Potremo ancora permetterci una rete di servizi sociali per i più fragili adeguata se crolla il numero dei lavoratori?

    Come potremo far crescere il Pil se continuiamo ad avere un segno meno riguardo il numero delle nascite?

    E ancora: la sanità sarà ancora gratuita, se ogni 1.000 lavoratori ci sono - già oggi - circa 600 pensionati?

    Non ci sono dubbi: la natalità è la nuova questione sociale, perché se non interveniamo ora, crolla tutto.

    Ed è una questione sociale universale, che riguarda tutti, anche chi i figli – liberamente – non li ha voluti o non li vuole fare e non desidera figli propri. Perché riguarda il futuro.

    Perché ha che fare con la speranza di un popolo.

    Perché anche chi sceglie liberamente di non avere figli propri (mettere al mondo o non mettere al mondo un figlio non deve mai essere un obbligo) avrà bisogno delle generazioni di domani.

    Siamo tutti genitori del Paese di domani.


    https://www.famigliacristiana.it/art...jr19DnxzVORK3I
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  5. #185
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Nella nostra Libertà, Axe. Nella nostra Libertà di Coscienza. Nella nostra sensibilità di cittadini. Quella, se non ce l'hai, non potrà mai esserti imposta....
    ma come non può essere imposta ? :

    LA FORCHETTA E IL BENE COMUNE

    "Che cosa è il Bene Comune?
    Non mettere una forchetta che disattiva il freno per riaprire una funivia che altrimenti sarebbe rimasta chiusa alla riapertura delle attività dopo il lockdown.
    Questa, infatti, secondo gli inquirenti sembrerebbe la causa della tragedia del Mottarone.
    appunto, lo vedi che confermi quello che ho scritto ?

    chi ha compiuto quella scelta di inibire il freno, secondo te, se la caverà con un sarebbe stato meglio decidere altrimenti, come nel caso di un cambio opinabile da parte di un allenatore di calcio, oppure gli faranno un culo com'un paiolo ?
    proprio perché di bene comune si tratta, c'è la LEGGE, che IMPONE, anche a chi farebbe diversamente;

    ma tu qui parli di fare figli, e citi FC, che pure ne fa una questione economica, niente affatto di decadenza morale ed egoismo, come sostieni tu:


    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Vero: Le istanze sono molteplici, Gatto. Si tratta di individuare le priorità. Le urgenze. Cosa, oggi come oggi, è veramente importante....

    «NON VOGLIAMO RASSEGNARCI A UN PAESE STANCO E RIPIEGATO SU SÉ STESSO»


    «I figli migliorano il clima sociale, lo arricchiscono, lo curano perché sono loro oggi a volere un mondo diverso, migliore di quello che è stato finora costruito»

    Il declino demografico è un'emergenza non solo italiana ma europea. Si parla tanto di sviluppo sostenibile.

    Ma occorre essere chiari: non ci sarà alcuno sviluppo sostenibile, in Italia come in Europa, senza equilibrio intergenerazionale. Perciò dobbiamo capire che le politiche demografiche non sono costi ma investimenti.

    Che cosa può accadere se nascono meno bambini? Perché dovrebbe toccare le nostre vite? Meno siamo e meglio stiamo. O no?

    Purtroppo no. E non è solo una questione demografica.

    Lo sarebbe se le donne italiane non volessero – lo dicono tutti i dati – due figli e invece ne fanno in media solo 1,24.

    Lo sarebbe se l’80% dei giovani italiani – come mostrato da uno studio dell’Istituto Toniolo pubblicato qualche anno fa – non avesse risposto: vorrei due o più figli.
    allora non è vero che c'è questo egoismo diffuso che sostieni, il calcetto, la discoteca, la vacanzina, l'auto nuova... oggi facciamo, pensiamo...
    Ecco, allora, che la natalità diventa una questione più grande. Un tema che ha che fare con i desideri e i sogni degli italiani. Nessuno escluso.

    Ormai fare un figlio è diventato un lusso, se è vero che è una delle prime cause di povertà.

    Ma come può diventare fonte di povertà la nascita di un bambino? Un tempo era ricchezza.

    Oggi è uno dei cambiamenti che mette in difficoltà le famiglie.

    Senza contare che se non riparte la natalità, se non riusciamo a rendere più sostenibile l’equilibrio intergenerazionale crolla tutto.



    Vivaddio: gli anziani vivono sempre più a lungo. Ma se diminuiscono i giovani, cosa accadrà tra una decina di anni?

    Banalmente: chi pagherà le pensioni se si assottiglia il numero di chi paga le tasse?

    Ci può essere “Green Economy” e uno sviluppo sostenibile senza un equilibrio generazionale?

    Ci può essere una vera innovazione senza giovani?

    Potremo ancora permetterci una rete di servizi sociali per i più fragili adeguata se crolla il numero dei lavoratori?

    Come potremo far crescere il Pil se continuiamo ad avere un segno meno riguardo il numero delle nascite?

    E ancora: la sanità sarà ancora gratuita, se ogni 1.000 lavoratori ci sono - già oggi - circa 600 pensionati?

    Non ci sono dubbi: la natalità è la nuova questione sociale, perché se non interveniamo ora, crolla tutto.

    Ed è una questione sociale universale, che riguarda tutti, anche chi i figli – liberamente – non li ha voluti o non li vuole fare e non desidera figli propri. Perché riguarda il futuro.

    Perché ha che fare con la speranza di un popolo.

    Perché anche chi sceglie liberamente di non avere figli propri (mettere al mondo o non mettere al mondo un figlio non deve mai essere un obbligo) avrà bisogno delle generazioni di domani.

    Siamo tutti genitori del Paese di domani.
    tutte cosa su cui concordo al 101%, e non da ieri o oggi;

    ma si tratta di valutazioni di mera opportunità economica, che persino FC - teoricamente latrice di un messaggio morale di apertura alla vita come dovere, almeno di chi abbia una vita sessuale attiva - colloca nell'ambito della libertà personale, in questo caso assoluta, indiscutibile, non censurabile, non negoziabile - parrebbe senza alcun giudizio morale su chi decida di avere o meno figli; almeno così è scritto;

    ma la risultante operativa di questo discorso di FC è una necessaria apertura all'immigrazione, se non altro per i tempi di ripopolamento, visto che i 20enni di sangue italiano dovrebbero fare 3 figli a coppia da prima di subito - cioè, da prima di subito devi anche cedere loro lo scettro del potere, a maschi e femmine - per appianare il gap in 30 anni - il tempo che uno di quelli diventi un medico, un insegnante, ecc... - e che a questi 3 figli provveda il patrimonio dei pensionati;


    tu vuoi che i 20enni facciano figli e non privilegino la vacanza o il calcetto ? quelli, giustamente, ti dicono: se tu vuoi che io mi assuma questa responsabilità, scendi dal pulpito, smetti di fare le prediche su come si deve vivere, cedi proprietà e potere;
    se tu, invece, vuoi essere padrone in una società gerontocratica e maschile, goderti i "diritti acquisiti" durante anni di malgoverno, i giovani, e le donne per prime, ti fanno il gesto dell'ombrello, con buona pace degli illustri pensatori catastrofisti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #186
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    ma si tratta di valutazioni di mera opportunità economica, che persino FC - teoricamente latrice di un messaggio morale di
    Non nell'ottica di chi auspica il sacrificio personale e confida in una indefinita provvidenza per risolvere i problemi concreti.
    Fattori largamente disattesi e la questione resta come e' a fronte di meri auspici retorici che perorano, ma non rimuovono gli ostacoli.

  7. #187
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Allora ragazzi, proviamo a riassumere:

    1) E' indubbio che la questione denatalità racchiude problematiche varie e disparate. Abbiamo sviscerato il fattore economico e quello etico/morale. Abbiamo detto che le due cose sono collegate. A monte di quella economica, è presente una crisi morale...valoriale....chiamiamola pure esistenziale.

    2) Il futuro delle nuove generazioni si decide adesso. Dipende dalle scelte (individuali e civili) che in molti campi verranno prese nei prossimi mesi.

    3) In questo senso, prima i devastanti cambiamenti climatici e poi la pandemia, ci stanno offrendo la "magnifica" opportunità di spendere bene i miliardi di euro messi a disposizione. Tornare o svoltare verso il "GREEN" significa indubbiamente tornare o svoltare verso un modo di vivere + semplice. Più naturale. Più a misura d'uomo. Poichè (e qua rispondo direttamente ad Axe) "anche chi sceglie liberamente di non avere figli propri (mettere al mondo o non mettere al mondo un figlio non deve mai essere un obbligo) avrà bisogno delle generazioni di domani. Siamo tutti, genitori, del Paese di domani."
    amate i vostri nemici

  8. #188
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Allora ragazzi, proviamo a riassumere:

    1) E' indubbio che la questione denatalità racchiude problematiche varie e disparate. Abbiamo sviscerato il fattore economico e quello etico/morale. Abbiamo detto che le due cose sono collegate. A monte di quella economica, è presente una crisi morale...valoriale....chiamiamola pure esistenziale.
    posto che "morale" e "esistenziale" sono due cose diverse, che ci sa una crisi morale - cioè, che le persone che compongono la società si comportino in modo peggiore di un "prima" non identificato, perché questa è la crisi morale - lo sostieni tu e altri fini pensatori, tipo Pillon; il quale, se non altro, interviene con proposte e affermazioni, discutibili, nel senso positivo del poterle discutere, perché sono concrete e si atteggiano a legge;

    2) Il futuro delle nuove generazioni si decide adesso. Dipende dalle scelte (individuali e civili) che in molti campi verranno prese nei prossimi mesi.

    3) In questo senso, prima i devastanti cambiamenti climatici e poi la pandemia, ci stanno offrendo la "magnifica" opportunità di spendere bene i miliardi di euro messi a disposizione. Tornare o svoltare verso il "GREEN" significa indubbiamente tornare o svoltare verso un modo di vivere + semplice. Più naturale. Più a misura d'uomo.
    veramente, la misura d'uomo è "naturalmente" complicata, ambiziosa, per ora inquinante, come naturalmente l'uomo è propenso a fare; nessuna specie si moltiplica così e, conseguentemente, inquina e devasta, assoggetta il pianeta a questa peculiarità;

    a me tutta questa filosofia del semplice e naturale sembra una pubblicità del Mulino bianco; cioè la propaganda di qualcosa di rassicurante come idea vista in tv, che poi in effetti è un pacco di biscotti industriali che qualcuno deve vendere a qualcun altro, suggerendo immagini di serenità di plastica.
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  9. #189
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    Amen: Te non recepisci il messaggio. L'analisi di questo Tempo. L'invito a rivedere la tua Vita cambiando ottica. Amen, così sia. I più illustri pensatori, i più grandi studiosi della materia, i più autorevoli sociologi, antropologi, filosofi, scrittori, giornalisti, l'Onu, le agenzie governative, la UE, l'Istat, l'Inps, il Papa: Mulino bianco. Ok. Comunque fai progressi. Prima erano solo "simpatici vecchietti"....

    Io invece spero con tutto il cuore che Guccini non abbia ragione, alla fine.

    Francesco Guccini: "Non saremo migliori quando si tornerà alla normalità. Gli uomini non imparano, dimenticano"

    https://www.huffingtonpost.it/entry/...b606109f5f663a
    amate i vostri nemici

  10. #190
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Amen: Te non recepisci il messaggio. L'analisi di questo Tempo. L'invito a rivedere la tua Vita cambiando ottica. Amen, così sia. I più illustri pensatori, i più grandi studiosi della materia, i più autorevoli sociologi, antropologi, filosofi, scrittori, giornalisti, l'Onu, le agenzie governative, la UE, l'Istat, l'Inps, il Papa: Mulino bianco. Ok. Comunque fai progressi. Prima erano solo "simpatici vecchietti"....
    ma che ne sanno quelli della "mia ottica", dei motivi delle mie scelte - o di quelle di chiunque altro - che, secondo quello che intendi tu, loro vorrebbero sindacare ?

    questo tuo modo di interpretare la società è una specie di delirio infantile di onnipotenza - anche travestito da umiltà nel citare illustri pensatori; quando si parla di religione, giustamente, noti che è impossibile rimuovere l'anelito, malgrado altri illustrissimi pensatori abbiano ritenuto la religione un fattore dannoso, e la storia confermi inequivocabilmente il tutto scritto col sangue di troppi innocenti;

    bada che io non sto nemmeno giudicando bene/male; ti sto solo facendo presente quello che ad un adulto ragionevole dovrebbe sembrare ovvio:
    e cioè che determinate pulsioni istintive non sono mediabili efficacemente dal parere di qualcuno, illustre o vecchietto che sia;
    la gente migra, fa figli o non li fa, crede o meno, si esprime spinta da motivi che nessuno può condizionare, e la società non è un pupazzo mosso dalle idee di qualcuno, ma il risultato di questa somma di motivi individuali;

    qui sei tu a non capire quello che ti rispondo: a prescindere dai nostri personali auspici, mutuati da quelli degli illustri pensatori, la storia - che avresti dovuto imparare a scuola e poi nell'osservazione della cronaca - ci insegna che nessuno è mai riuscito a guidare i grandi movimenti sociali; e che quando qualcuno ci ha provato, il risultato sono stati crimini immani in nome dell'"uomo nuovo", che fosse socialista, nazista, "puro" o osservante, ecc...

    la scelta di fare o non fare figli, restare in Africa a morire di sete e sfruttamento, osservare o meno un culto, o tentare col barcone non viene influenzata da Galimberti, da Marx o da chiunque altro;

    questa cosa elementare certamente la capisci, ma evidentemente hai l'esigenza di proiettarti in un mondo fantastico in cui le parole sono spendibili come titolo morale;
    io non ho nulla in contrario, per carità; ma è come incapricciarsi perché nel fine settimana in cui hai preventivato di andare al mare ti ritrovi sotto un acquazzone.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #191
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    ...e di nuovo ci ricaschiamo Axe: Siamo incomunicabili. Accettiamolo. Vediamo la Vita e la Società in modo opposto. Non stiamo a riempire altre 200 pagine. Se per te le parole (guardacaso coincidenti) di tanti organismi e tante persone diverse per cultura, estrazione sociale e posizione politica, sono solo espressione di un mondo fantastico....di che stiamo a discutere?
    amate i vostri nemici

  12. #192
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    ...e di nuovo ci ricaschiamo Axe: Siamo incomunicabili. Accettiamolo.
    figurati se voglio convincere te; io sto solo commentando quello che scrivi, visto che siamo in un forum e altri leggono;

    Vediamo la Vita e la Società in modo opposto.
    certo: tu credi che arriva Galimberti, il papa o l'inps e le persone che hanno maturato una condizione esistenziale rispetto all'essere genitori cambino idea; possono cambiare idea sull'immigrazione, forse; non sulle loro pulsioni;

    Non stiamo a riempire altre 200 pagine.
    capisco, ti infastidisce essere contraddetto; ma qui non siamo al catechismo;

    Se per te le parole (guardacaso coincidenti) di tanti organismi e tante persone diverse per cultura, estrazione sociale e posizione politica, sono solo espressione di un mondo fantastico....di che stiamo a discutere?
    beh, certo con uno che non capisce quello che scrivo è difficile discutere:

    dopo le famose 200 pagine, in cui più volte ho scritto che gli allarmi demografici italiani sono giustificati, ma che in ogni caso le società vanno per conto loro e certamente non seguono le prediche ma, al più, obbediscono a polizie ed eserciti, per un po' di tempo, e tu non capisci, che ci posso fare ?

    basterebbe non mettersi le fette di salame davanti agli occhi come fai tu e tutto sarebbe chiaro: guarda la Cina:

    per decenni li hanno costretti ad un figlio per coppia, con la tragedia delle femmine abortite; ora si sono accorti che invecchiano e ci sono moltissimi più maschi giovani che femmine, con un elevatissimo grado di competitività, aggressività e nevrosi;

    solo che nel frattempo hanno anche spinto le ambizioni, e quindi ora che hanno deciso - come i tuoi saggi, dall'alto - che non va bene così, la gente risponde picche e considera che non è opportuno fare figli se non li si può rendere competitivi, e nessuno vuol tornare al modello tradizionale di famiglia e relazioni; siamo in Cina, una dittatura dove sono abituati quasi da un secolo ad obbedire; figurati in Italia, dove prevale il sentimento opposto, la diffidenza e il boicottaggio di qualunque armiamoci e partite;

    ti ho ripetuto mille volte che non sto giudicando il merito, bene/male, delle prediche, ma la praticabilità sul campo, l'efficacia di quelle prediche, che è un fatto oggettivo, non nostre opinioni;

    la maggior parte delle fonti che citi - eccetto il papa, che fa il mestiere suo, e forse gli psicologi televisivi in cerca di protagonismo - non esprime un discorso morale, ma di opportunità socio-economica che nel breve riguarda essenzialmente la questione dell'immigrazione;

    anche perché se, per ipotesi - estremamente improbabile -tutti i 20enni cominciassero a figliare come conigli servirebbero almeno 30 anni per apprezzare un riequilibrio demografico;
    nel frattempo, come rimpiazzi tutte le funzioni che vengono a mancare per la mancanza di giovani adulti che fanno gli idraulici, i vigili del fuoco, gli infermieri, ecc... ?

    qui l'incomunicabilità sta nella circostanza che tu sostieni: quanto è buona la torta di mele, bisognerebbe mangiarne ! e quando io ti faccio presente che non ci sono le mele e per coglierle bisogna fare 200 km a piedi, quindi è improbabile che la gente mangi torta di mele, te la prendi con me, come se io avessi detto che la torta di mele è cattiva

    quando inizierai a ragionare e discutere come un adulto ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #193
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    Non si mettono al mondo perchè siano "competitivi", i Figli. Ci si apre alla Vita per amarli. Per rispettarli. In tutte le loro scelte. Passando e trasmettendo loro quei Valori in grado poi di orientarli nel cammino dell'esistenza.
    amate i vostri nemici

  14. #194
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Non si mettono al mondo perchè siano "competitivi", i Figli. Ci si apre alla Vita per amarli. Per rispettarli. In tutte le loro scelte. Passando e trasmettendo loro quei Valori in grado poi di orientarli nel cammino dell'esistenza.
    nondimeno ogni genitore responsabile li costringe;

    lo hai fatto anche tu, altrimenti non avresti certo figli laureati in medicina, dove peraltro c'è il numero chiuso; cioè, esattamente un percorso competitivo rispetto al destino di cogliere i pomodori che sarebbe toccato loro se avessi lasciato che facessero ciò che volevano da piccoli; e, per quello che posso considerare io, hai fatto benissimo;

    però non mi dire che non si mettono al mondo i figli perché siano competitivi, perché è evidentemente una sciocchezza, a meno di non allevarli in una comune di freakettoni.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #195
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non solo lo dico, ma te lo ribadisco: I Figli si mettono al mondo per Amore. Siamo chiamati ad amarli. Totalmente! Indipendentemente da ciò che poi sceglieranno nella Vita...
    L'iper competitività, l'arrampicamento sociale, diventare "qualcuno" (tipiche espressioni ad esempio della società giapponese) conducono spesso tanti ragazzi alla depressione e al suicidio. Proprio perchè alla fine si è considerati macchine, robots, mezzi di produzione....nient'altro che vittime di un certo tipo di pressione sociale.
    amate i vostri nemici

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