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Discussione: Sindrome della capanna

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  1. #1
    Opinionista
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    Siamo tutti sulla stessa barca! Cosa ci ha detto questo tempo? Che nessuno si salva da solo, Gatto e Axe.
    Questo lo dici tu, poi abbiamo visto nel caso covid che ci si salva senza fastidi e si muore in funzione delle personali caratteristiche.
    Comunque si vuole indurre un pensiero di "fratellanza" universale che il concreto quotidiano contraddice e, al massimo si formano alleanze temporanee a giometria variabile che difficilmente includono cio' che per loro rappresenta una zavorra.
    Nella retorica tutto si dice di bello, nella concretezza ben altro impone soluzioni proprie funzionanti che producano un risultato positivo proprio, che eventualmente contenga risultati positivi pure per gli alleati.
    Ma se si deve considerare il mondo non se ne esce tante sono le istanze contrastanti e sconosciute.

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Questo lo dici tu, poi abbiamo visto nel caso covid che ci si salva senza fastidi e si muore in funzione delle personali caratteristiche.
    Comunque si vuole indurre un pensiero di "fratellanza" universale che il concreto quotidiano contraddice e, al massimo si formano alleanze temporanee a giometria variabile che difficilmente includono cio' che per loro rappresenta una zavorra.
    Nella retorica tutto si dice di bello, nella concretezza ben altro impone soluzioni proprie funzionanti che producano un risultato positivo proprio, che eventualmente contenga risultati positivi pure per gli alleati.
    Ma se si deve considerare il mondo non se ne esce tante sono le istanze contrastanti e sconosciute.
    Vero: Le istanze sono molteplici, Gatto. Si tratta di individuare le priorità. Le urgenze. Cosa, oggi come oggi, è veramente importante....

    «NON VOGLIAMO RASSEGNARCI A UN PAESE STANCO E RIPIEGATO SU SÉ STESSO»


    «I figli migliorano il clima sociale, lo arricchiscono, lo curano perché sono loro oggi a volere un mondo diverso, migliore di quello che è stato finora costruito»

    Il declino demografico è un'emergenza non solo italiana ma europea. Si parla tanto di sviluppo sostenibile.

    Ma occorre essere chiari: non ci sarà alcuno sviluppo sostenibile, in Italia come in Europa, senza equilibrio intergenerazionale. Perciò dobbiamo capire che le politiche demografiche non sono costi ma investimenti.

    Che cosa può accadere se nascono meno bambini? Perché dovrebbe toccare le nostre vite? Meno siamo e meglio stiamo. O no?

    Purtroppo no. E non è solo una questione demografica.

    Lo sarebbe se le donne italiane non volessero – lo dicono tutti i dati – due figli e invece ne fanno in media solo 1,24.

    Lo sarebbe se l’80% dei giovani italiani – come mostrato da uno studio dell’Istituto Toniolo pubblicato qualche anno fa – non avesse risposto: vorrei due o più figli.

    Ecco, allora, che la natalità diventa una questione più grande. Un tema che ha che fare con i desideri e i sogni degli italiani. Nessuno escluso.

    Ormai fare un figlio è diventato un lusso, se è vero che è una delle prime cause di povertà.

    Ma come può diventare fonte di povertà la nascita di un bambino? Un tempo era ricchezza.

    Oggi è uno dei cambiamenti che mette in difficoltà le famiglie.

    Senza contare che se non riparte la natalità, se non riusciamo a rendere più sostenibile l’equilibrio intergenerazionale crolla tutto.



    Vivaddio: gli anziani vivono sempre più a lungo. Ma se diminuiscono i giovani, cosa accadrà tra una decina di anni?

    Banalmente: chi pagherà le pensioni se si assottiglia il numero di chi paga le tasse?

    Ci può essere “Green Economy” e uno sviluppo sostenibile senza un equilibrio generazionale?

    Ci può essere una vera innovazione senza giovani?

    Potremo ancora permetterci una rete di servizi sociali per i più fragili adeguata se crolla il numero dei lavoratori?

    Come potremo far crescere il Pil se continuiamo ad avere un segno meno riguardo il numero delle nascite?

    E ancora: la sanità sarà ancora gratuita, se ogni 1.000 lavoratori ci sono - già oggi - circa 600 pensionati?

    Non ci sono dubbi: la natalità è la nuova questione sociale, perché se non interveniamo ora, crolla tutto.

    Ed è una questione sociale universale, che riguarda tutti, anche chi i figli – liberamente – non li ha voluti o non li vuole fare e non desidera figli propri. Perché riguarda il futuro.

    Perché ha che fare con la speranza di un popolo.

    Perché anche chi sceglie liberamente di non avere figli propri (mettere al mondo o non mettere al mondo un figlio non deve mai essere un obbligo) avrà bisogno delle generazioni di domani.

    Siamo tutti genitori del Paese di domani.


    https://www.famigliacristiana.it/art...jr19DnxzVORK3I
    amate i vostri nemici

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Nella nostra Libertà, Axe. Nella nostra Libertà di Coscienza. Nella nostra sensibilità di cittadini. Quella, se non ce l'hai, non potrà mai esserti imposta....
    ma come non può essere imposta ? :

    LA FORCHETTA E IL BENE COMUNE

    "Che cosa è il Bene Comune?
    Non mettere una forchetta che disattiva il freno per riaprire una funivia che altrimenti sarebbe rimasta chiusa alla riapertura delle attività dopo il lockdown.
    Questa, infatti, secondo gli inquirenti sembrerebbe la causa della tragedia del Mottarone.
    appunto, lo vedi che confermi quello che ho scritto ?

    chi ha compiuto quella scelta di inibire il freno, secondo te, se la caverà con un sarebbe stato meglio decidere altrimenti, come nel caso di un cambio opinabile da parte di un allenatore di calcio, oppure gli faranno un culo com'un paiolo ?
    proprio perché di bene comune si tratta, c'è la LEGGE, che IMPONE, anche a chi farebbe diversamente;

    ma tu qui parli di fare figli, e citi FC, che pure ne fa una questione economica, niente affatto di decadenza morale ed egoismo, come sostieni tu:


    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Vero: Le istanze sono molteplici, Gatto. Si tratta di individuare le priorità. Le urgenze. Cosa, oggi come oggi, è veramente importante....

    «NON VOGLIAMO RASSEGNARCI A UN PAESE STANCO E RIPIEGATO SU SÉ STESSO»


    «I figli migliorano il clima sociale, lo arricchiscono, lo curano perché sono loro oggi a volere un mondo diverso, migliore di quello che è stato finora costruito»

    Il declino demografico è un'emergenza non solo italiana ma europea. Si parla tanto di sviluppo sostenibile.

    Ma occorre essere chiari: non ci sarà alcuno sviluppo sostenibile, in Italia come in Europa, senza equilibrio intergenerazionale. Perciò dobbiamo capire che le politiche demografiche non sono costi ma investimenti.

    Che cosa può accadere se nascono meno bambini? Perché dovrebbe toccare le nostre vite? Meno siamo e meglio stiamo. O no?

    Purtroppo no. E non è solo una questione demografica.

    Lo sarebbe se le donne italiane non volessero – lo dicono tutti i dati – due figli e invece ne fanno in media solo 1,24.

    Lo sarebbe se l’80% dei giovani italiani – come mostrato da uno studio dell’Istituto Toniolo pubblicato qualche anno fa – non avesse risposto: vorrei due o più figli.
    allora non è vero che c'è questo egoismo diffuso che sostieni, il calcetto, la discoteca, la vacanzina, l'auto nuova... oggi facciamo, pensiamo...
    Ecco, allora, che la natalità diventa una questione più grande. Un tema che ha che fare con i desideri e i sogni degli italiani. Nessuno escluso.

    Ormai fare un figlio è diventato un lusso, se è vero che è una delle prime cause di povertà.

    Ma come può diventare fonte di povertà la nascita di un bambino? Un tempo era ricchezza.

    Oggi è uno dei cambiamenti che mette in difficoltà le famiglie.

    Senza contare che se non riparte la natalità, se non riusciamo a rendere più sostenibile l’equilibrio intergenerazionale crolla tutto.



    Vivaddio: gli anziani vivono sempre più a lungo. Ma se diminuiscono i giovani, cosa accadrà tra una decina di anni?

    Banalmente: chi pagherà le pensioni se si assottiglia il numero di chi paga le tasse?

    Ci può essere “Green Economy” e uno sviluppo sostenibile senza un equilibrio generazionale?

    Ci può essere una vera innovazione senza giovani?

    Potremo ancora permetterci una rete di servizi sociali per i più fragili adeguata se crolla il numero dei lavoratori?

    Come potremo far crescere il Pil se continuiamo ad avere un segno meno riguardo il numero delle nascite?

    E ancora: la sanità sarà ancora gratuita, se ogni 1.000 lavoratori ci sono - già oggi - circa 600 pensionati?

    Non ci sono dubbi: la natalità è la nuova questione sociale, perché se non interveniamo ora, crolla tutto.

    Ed è una questione sociale universale, che riguarda tutti, anche chi i figli – liberamente – non li ha voluti o non li vuole fare e non desidera figli propri. Perché riguarda il futuro.

    Perché ha che fare con la speranza di un popolo.

    Perché anche chi sceglie liberamente di non avere figli propri (mettere al mondo o non mettere al mondo un figlio non deve mai essere un obbligo) avrà bisogno delle generazioni di domani.

    Siamo tutti genitori del Paese di domani.
    tutte cosa su cui concordo al 101%, e non da ieri o oggi;

    ma si tratta di valutazioni di mera opportunità economica, che persino FC - teoricamente latrice di un messaggio morale di apertura alla vita come dovere, almeno di chi abbia una vita sessuale attiva - colloca nell'ambito della libertà personale, in questo caso assoluta, indiscutibile, non censurabile, non negoziabile - parrebbe senza alcun giudizio morale su chi decida di avere o meno figli; almeno così è scritto;

    ma la risultante operativa di questo discorso di FC è una necessaria apertura all'immigrazione, se non altro per i tempi di ripopolamento, visto che i 20enni di sangue italiano dovrebbero fare 3 figli a coppia da prima di subito - cioè, da prima di subito devi anche cedere loro lo scettro del potere, a maschi e femmine - per appianare il gap in 30 anni - il tempo che uno di quelli diventi un medico, un insegnante, ecc... - e che a questi 3 figli provveda il patrimonio dei pensionati;


    tu vuoi che i 20enni facciano figli e non privilegino la vacanza o il calcetto ? quelli, giustamente, ti dicono: se tu vuoi che io mi assuma questa responsabilità, scendi dal pulpito, smetti di fare le prediche su come si deve vivere, cedi proprietà e potere;
    se tu, invece, vuoi essere padrone in una società gerontocratica e maschile, goderti i "diritti acquisiti" durante anni di malgoverno, i giovani, e le donne per prime, ti fanno il gesto dell'ombrello, con buona pace degli illustri pensatori catastrofisti.
    c'� del lardo in Garfagnana

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