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Discussione: il destino del corpo

  1. #1
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    Smile il destino del corpo

    La filosofa Francesca Rigotti in un articolo sul settimanale "Domenica" de "Il Sole 24 Ore" del 27 giugno scorso ha pubblicato un articolo dal titolo "Meglio un bel tatuaggio che l'eterna beatitudine". Condivido la sua riflessione sul "destino del corpo". Cono non inorridire

    In sintesi la saggista dice che nel nostro tempo il corpo lo curiamo e lo alleniamo: la promessa cristiana di portarlo nell'aldilà è ormai poco convincente perché la morte non è più vista come un passaggio a un'altra fase dell'esistenza.

    La vita dell'anima nell'eterna beatitudine (o nell'eterno castigo) promessa dalla religione cristiana è divenuta un'aspettativa fumosa o incredibile.

    La morte ha cessato da tempo di essere il passaggio a un'altra fase dell'esistenza e si è ridotta a una semplice uscita dalla vita. Di conseguenza la vita del nostro corpo è l'unica vita che abbiamo.


    Quali sono le conseguenze sociali e soprattutto le dimensioni filosofiche aperte da questa concezione?

    Abbiamo solo un corpo, la vita del nostro corpo è l'unica vita che abbiamo e quella vita è la nostra unica possibilità individuale.
    Possiamo trasmettere la vita della specie riproducendo, al seguito della pulsione biologica, la vita collettiva.

    La secolarizzazione ha condotto anche coloro che credono nelle religioni che promettono la vita eterna nell'aldilà, ad attaccarsi alla fugace vita a termine dell'aldiqua.

    Il secolarismo, nella ricostruzione fattane da Charles Taylor, filosofo cattolico credente, significa uscita della religione dalla sfera pubblica nonché allontanamento della gente da Dio e dalla Chiesa e declino delle pratiche religiose. Si tratta di un fenomeno iniziato storicamente nel mondo occidentale intorno al 1500 e sviluppatosi in alcuni paesi più che in altri, e in virtù del quale la fede in Dio da assioma che era all'interno di un contesto in cui non credere era virtualmente impossibile è diventata un'alternativa, una possibilità umana fra le tante.

    La società moderna è diventata secolare cosí come è diventata democratica e la maggioranza dei suoi componenti sono di fatto laici (che siano fedeli a una religione, scettici, agnostici, dubbiosi, atei convinti).

    La vita eterna dell'anima nell'eterna beatitudine è divenuta un'aspettativa fumosa e poco convincente, cosí come pochi si dedicano alla cura dell'anima per garantirle l'immortalità.

    L'impegno contemporaneo, anche di molti credenti, più che mirare all'immortalità dell'anima, si concentra sulla cura del corpo, da mantenere in vita e proteggere dalla vecchiaia e dalle malattie attraverso interventi tecnici di vario genere e di diversa portata. Ci troviamo di fronte a un fantasma dell'immortalità che non si fonda sul predominio delle religioni quanto sul mito dell'uomo perfezionato dalla scienza e dalla tecnica.

    La cura dell'anima, gestita dalle chiese e dai loro apparati e allenata dagli esercizi spirituali ha ceduto il passo alla cura del corpo e del cervello allenati dagli esercizi fisici e mentali.

    La storia mostra che per molti secoli in Europa la preoccupazione per la salvezza dell'anima immortale stava al centro e meno ci si occupava della salute del corpo.

    La preoccupazione principale era quella di «morire in grazia di Dio», confessati e comunicati e unti nell'ultimo sacramento, con la consapevolezza di non avere il peccato mortale sull'anima. Il peccato mortale, quello che condanna l'anima alla morte eterna.


    Oggi la preoccupazione principale di tutti, credenti e non credenti, è di morire senza accorgersene (ma anche di non morire soli, che sono due desideri contraddittori).

    Si nota questo passaggio di mentalità in un esempio illustre che è l'Amleto di Shakespeare, dei primissimi anni del '600. È il passo in cui lo spettro del padre di Amleto racconta al figlio le modalità della sua morte: il vecchio Amleto fu avvelenato da Claudio, lo zio del giovane Amleto, mediante istillazione di un veleno nelle orecchie mentre dormiva nel suo giardino. Il veleno è chiamato hebenon ed era stato forse prodotto con le bacche dell'albero del tasso:
    "Mentr'io dormivo in giardino, com'era sempre mio costume al pomeriggio, tuo zio se ne venne di furto nel momento del mio più pieno abbandono, con il succo del maledetto hebenon entro una fiala, e versò ne' padiglioni delle mie orecchie quella lebbra distillata, il cui effetto ha una tale inimicizia con il sangue dell'uomo, che trascorre le porte e i viali naturali del corpo rapido come l'argento vivo, e con sùbita energia coagula e caglia il sangue più sano e delicato, come farebbero delle gocce d'acido versate nel latte" (Shakespeare, Amleto, I,5, 62-7o).

    Qual era il senso di quella morte? di sorprendere nel sonno il re, impedendogli una morte cosciente! Questa infatti gli avrebbe permesso di pentirsi dei suoi peccati e forse di salvare l'anima dalla dannazione eterna.

    Pensiamo alle strade dei paesi e delle città italiane, ancora costellate da edicole in cui le anime del Purgatorio si dimenano tra le fiamme (le cosiddette anime in pena) invitando i passanti a dire per loro una prece che possa diminuire il tempo della purga e avvicinare la salvezza dell'anima stessa.

    Oggi l'individuo con la sua vita sulla terra, singola e singolare, ha soppiantato l'idea dell'individuo cristiano dotato di un'anima che ha la possibilità di ascendere al cielo dell'eterna beatitudine dopo il giudizio di Dio e godere della vita eterna, perché l'individuo dotato di anima ha un inizio ma non ha una fine.

    In un certo senso il cristianesimo ha introdotto l'idea dell'individualità dell'anima personale, oggi sostituita dalla singolarità del corpo. E se la cura dell'anima era affidata al sacerdote pastore di anime, la cura del corpo è affidata al medico, delle membra e del cervello.

    Cono, ultimo eroe del cristianesimo fuggente, coraggio !
    Ultima modifica di doxa; 01-07-2021 alle 21:23

  2. #2
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non inorridisco, è la mentalità corrente, amico Doxa: Dio non c'è, il preambolo di tutto è questo. E se Dio non c'è, abbiamo a disposizione solo questa vita. Raschiamola tutta, dunque. Fino al fondo del barile.

    Sapienza 2

    Dicono fra loro sragionando:
    «La nostra vita è breve e triste;
    non c'è rimedio, quando l'uomo muore,
    e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi.
    Siamo nati per caso
    e dopo saremo come se non fossimo stati.
    È un fumo il soffio delle nostre narici,
    il pensiero è una scintilla
    nel palpito del nostro cuore.
    Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere
    e lo spirito si dissiperà come aria leggera.
    Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo
    e nessuno si ricorderà delle nostre opere.
    La nostra vita passerà come le tracce di una nube,
    si disperderà come nebbia
    scacciata dai raggi del sole
    e disciolta dal calore.
    La nostra esistenza è il passare di un'ombra
    e non c'è ritorno alla nostra morte,
    poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
    Su, godiamoci i beni presenti,
    facciamo uso delle creature con ardore giovanile!
    Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
    non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
    coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano;
    nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza.
    Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia
    perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.
    Spadroneggiamo sul giusto povero,
    non risparmiamo le vedove,
    nessun riguardo per la canizie ricca d'anni del vecchio.
    La nostra forza sia regola della giustizia,
    perché la debolezza risulta inutile.
    Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
    ed è contrario alle nostre azioni;
    ci rimprovera le trasgressioni della legge
    e ci rinfaccia le mancanze
    contro l'educazione da noi ricevuta.
    Proclama di possedere la conoscenza di Dio
    e si dichiara figlio del Signore.
    È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
    ci è insopportabile solo al vederlo,
    perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
    e del tutto diverse sono le sue strade.
    Moneta falsa siam da lui considerati,
    schiva le nostre abitudini come immondezze.
    Proclama beata la fine dei giusti
    e si vanta di aver Dio per padre.
    Vediamo se le sue parole sono vere;
    proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
    Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
    e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
    Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
    per conoscere la mitezza del suo carattere
    e saggiare la sua rassegnazione.
    Condanniamolo a una morte infame,
    perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà».
    La pensano così, ma si sbagliano;
    la loro malizia li ha accecati.
    Non conoscono i segreti di Dio;
    non sperano salario per la santità
    né credono alla ricompensa delle anime pure.
    Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità;
    lo fece a immagine della propria natura.
    Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
    e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.
    amate i vostri nemici

  3. #3
    Opinionista L'avatar di esterno
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    -- abbiamo a disposizione solo questa vita.. --



    Veramente lo era per i correligionari del Gesu' della storia !!

    Piu' volte è stato postato.. riguardo la dottrina degli israeliti, ovvero come, per secoli e secoli, la Prima (!) religione RI-velata NON contemplava una vita post-mortem !!
    E cio' ad iniziare dai primissimi (leggendari-mitici) patriarchi.. e ai successivi autorevoli personaggi Inviati quaggiu' da detto iddio !
    Come infatti riportavano gli "ispirati" autori dell' iddio biblico !!

    Dovresti ripassare- rileggere il Pentateuco ( e poi a seguire il Libro dei profeti..).

    Tante volte ti è stato riportato che SOLO a partire dall' avvento di Antioco IV
    - con la conseguente "contaminazione greca" - l' ebraismo accetto' ed inderi' nella sua dottrina la prospettiva di un fantasioso-fantastico aldila' !!

    Tu come catechista dovresti conoscere lo pseudo-Daniele + il 2 Maccabei - e proprio quel Sapienza (ULTIMO dell' A.T.) !!

    Cosi' come Prima di questi autori - in tutto il Tanak (!) NON troverai nessun passo di un sedicente "fantastico-stravagante DOPO" !!

    E durante la vita del Gesu' storico - ancora - era presente la profonda spaccatura tra i sadducei e i farisei su questa specifica tematica !!

    (Leggiti a tal proposito il capitolo 22 del nick-Matteo (e/o il nick Luca _ capitolo 20 !!).. la storiella della donna maritata con ben 7 mariti.. (ovviemente detto numero è meramente "simbolico" !!)

    Sara' poi il "fariseo" tarsiota _ (pur NON sapendo !) giura e spergiura circa l' esistenza di un fantastico/radioso/gagliardo.. post-mortem !
    E soprattutto Eterno !!
    Detto Tarso è stato un gran manipolatore.. perchè, ai convertiti, garantiva con matematica certezza.. quello che lui stesso NON sapeva !!

    Del resto Ineguaglibile ed Insuperabile è rimasta, nella storia dell' umanita',
    la sua Mega-Bufala riguardo la certissima quanto imminente Parousia - quaggiu' - del redentore del mondo !

    Di detta parousia.. proprio lui che NON sapeva - ma, imperterrito, continuava a pontificare l' imminente quanto incredibile evento agli sbigottiti suoi uditori...

    Come un regista holywoodiano, il tarsiota.. descrive lo spettacolare scenario:

    - allo squillo del trombettiere celeste.. dalla magiche nubi si udiranno cori angelici per annunciare la fatidica discesa del salvatore del mondo.. Fara' risorgere quelli che sono polvere..ecc...ecc..
    e poi Tutti insieme - si troveranno sopra le nubi per stare - sempre - con lui.... (1 Tessalonicesi - cap. 4 ) --

    Un Fiasco gigantesco.. alla tarsiota / tanto da ricorrere al salterio per metterci una toppa !

    SE Non si sa _ meglio tacere (perchè mai ingannare i semplici ??)

    -

  4. #4
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Più che vederla in contrapposizione con il culto dell'anima, a me viene in mente la celebrazione del corpo presso la cultura classica e anche presso quelle antecedenti.
    Se poi vi sia un legame tra politeismo e corpo e monoteismo e anima, non so ma penso a una poesia di Kavafis, ad esempio, intitolata Ricorda, corpo in cui esso è descritto come strumento, luogo, vivente entità che raccoglie, mette insieme e testimonia il percorso che lo ha interessato.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  5. #5
    Opinionista
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    “Ricorda, corpo…”, del poeta greco Costantino Kavafis

    Ricorda non solo quanto fosti amato, corpo,
    non solo i letti sopra cui giacesti,
    ma anche quei desideri che per te
    brillavano negli occhi apertamente,
    tremavano nella voce – resi vani
    da qualche impedimento casuale.

    Ora che tutto è parte del passato,
    è come se ti fossi concesso
    anche a quei desideri – ricordali brillare
    negli occhi volti verso te,
    tremare nella voce, per te, ricorda, corpo.

  6. #6
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Proprio questa.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  7. #7
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    La filosofa Francesca Rigotti in un articolo sul settimanale "Domenica" de "Il Sole 24 Ore" del 27 giugno scorso ha pubblicato un articolo dal titolo "Meglio un bel tatuaggio che l'eterna beatitudine". Condivido la sua riflessione sul "destino del corpo". Cono non inorridire

    In sintesi la saggista dice che nel nostro tempo il corpo lo curiamo e lo alleniamo: la promessa cristiana di portarlo nell'aldilà è ormai poco convincente perché la morte non è più vista come un passaggio a un'altra fase dell'esistenza.

    La vita dell'anima nell'eterna beatitudine (o nell'eterno castigo) promessa dalla religione cristiana è divenuta un'aspettativa fumosa o incredibile.

    La morte ha cessato da tempo di essere il passaggio a un'altra fase dell'esistenza e si è ridotta a una semplice uscita dalla vita. Di conseguenza la vita del nostro corpo è l'unica vita che abbiamo.


    Quali sono le conseguenze sociali e soprattutto le dimensioni filosofiche aperte da questa concezione?

    Abbiamo solo un corpo, la vita del nostro corpo è l'unica vita che abbiamo e quella vita è la nostra unica possibilità individuale.
    Possiamo trasmettere la vita della specie riproducendo, al seguito della pulsione biologica, la vita collettiva.

    La secolarizzazione ha condotto anche coloro che credono nelle religioni che promettono la vita eterna nell'aldilà, ad attaccarsi alla fugace vita a termine dell'aldiqua.

    Il secolarismo, nella ricostruzione fattane da Charles Taylor, filosofo cattolico credente, significa uscita della religione dalla sfera pubblica nonché allontanamento della gente da Dio e dalla Chiesa e declino delle pratiche religiose. Si tratta di un fenomeno iniziato storicamente nel mondo occidentale intorno al 1500 e sviluppatosi in alcuni paesi più che in altri, e in virtù del quale la fede in Dio da assioma che era all'interno di un contesto in cui non credere era virtualmente impossibile è diventata un'alternativa, una possibilità umana fra le tante.

    La società moderna è diventata secolare cosí come è diventata democratica e la maggioranza dei suoi componenti sono di fatto laici (che siano fedeli a una religione, scettici, agnostici, dubbiosi, atei convinti).

    La vita eterna dell'anima nell'eterna beatitudine è divenuta un'aspettativa fumosa e poco convincente, cosí come pochi si dedicano alla cura dell'anima per garantirle l'immortalità.

    L'impegno contemporaneo, anche di molti credenti, più che mirare all'immortalità dell'anima, si concentra sulla cura del corpo, da mantenere in vita e proteggere dalla vecchiaia e dalle malattie attraverso interventi tecnici di vario genere e di diversa portata. Ci troviamo di fronte a un fantasma dell'immortalità che non si fonda sul predominio delle religioni quanto sul mito dell'uomo perfezionato dalla scienza e dalla tecnica.

    La cura dell'anima, gestita dalle chiese e dai loro apparati e allenata dagli esercizi spirituali ha ceduto il passo alla cura del corpo e del cervello allenati dagli esercizi fisici e mentali.

    La storia mostra che per molti secoli in Europa la preoccupazione per la salvezza dell'anima immortale stava al centro e meno ci si occupava della salute del corpo.

    La preoccupazione principale era quella di «morire in grazia di Dio», confessati e comunicati e unti nell'ultimo sacramento, con la consapevolezza di non avere il peccato mortale sull'anima. Il peccato mortale, quello che condanna l'anima alla morte eterna.


    Oggi la preoccupazione principale di tutti, credenti e non credenti, è di morire senza accorgersene (ma anche di non morire soli, che sono due desideri contraddittori).

    Si nota questo passaggio di mentalità in un esempio illustre che è l'Amleto di Shakespeare, dei primissimi anni del '600. È il passo in cui lo spettro del padre di Amleto racconta al figlio le modalità della sua morte: il vecchio Amleto fu avvelenato da Claudio, lo zio del giovane Amleto, mediante istillazione di un veleno nelle orecchie mentre dormiva nel suo giardino. Il veleno è chiamato hebenon ed era stato forse prodotto con le bacche dell'albero del tasso:
    "Mentr'io dormivo in giardino, com'era sempre mio costume al pomeriggio, tuo zio se ne venne di furto nel momento del mio più pieno abbandono, con il succo del maledetto hebenon entro una fiala, e versò ne' padiglioni delle mie orecchie quella lebbra distillata, il cui effetto ha una tale inimicizia con il sangue dell'uomo, che trascorre le porte e i viali naturali del corpo rapido come l'argento vivo, e con sùbita energia coagula e caglia il sangue più sano e delicato, come farebbero delle gocce d'acido versate nel latte" (Shakespeare, Amleto, I,5, 62-7o).

    Qual era il senso di quella morte? di sorprendere nel sonno il re, impedendogli una morte cosciente! Questa infatti gli avrebbe permesso di pentirsi dei suoi peccati e forse di salvare l'anima dalla dannazione eterna.

    Pensiamo alle strade dei paesi e delle città italiane, ancora costellate da edicole in cui le anime del Purgatorio si dimenano tra le fiamme (le cosiddette anime in pena) invitando i passanti a dire per loro una prece che possa diminuire il tempo della purga e avvicinare la salvezza dell'anima stessa.

    Oggi l'individuo con la sua vita sulla terra, singola e singolare, ha soppiantato l'idea dell'individuo cristiano dotato di un'anima che ha la possibilità di ascendere al cielo dell'eterna beatitudine dopo il giudizio di Dio e godere della vita eterna, perché l'individuo dotato di anima ha un inizio ma non ha una fine.

    In un certo senso il cristianesimo ha introdotto l'idea dell'individualità dell'anima personale, oggi sostituita dalla singolarità del corpo. E se la cura dell'anima era affidata al sacerdote pastore di anime, la cura del corpo è affidata al medico, delle membra e del cervello.

    Cono, ultimo eroe del cristianesimo fuggente, coraggio !
    Proprio perché è difficile credere in Dio chi ci crede non cede alle lusinghe del corpo. Alleniamo pure il corpo visto che ci stiamo dentro, fallo star bene attraverso la cura del mangiare e fallo muovere attraverso varie ginnastiche o sport, ma vivi spartanamente.
    Ovviamente questo è il modo di considerare il mio corpo, godere del corpo si ma attenzione a non farci prendere troppo, meglio un corpo libero che un corpo schiavo delle passioni. Che poi tutto serva per capire meglio questo non lo nego.
    Ultima modifica di crepuscolo; 04-07-2021 alle 12:20

  8. #8
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    La vita eterna dell'anima nell'eterna beatitudine è divenuta un'aspettativa fumosa e poco convincente, cosí come pochi si dedicano alla cura dell'anima per garantirle l'immortalità.

    L'impegno contemporaneo, anche di molti credenti, più che mirare all'immortalità dell'anima, si concentra sulla cura del corpo, da mantenere in vita e proteggere dalla vecchiaia e dalle malattie attraverso interventi tecnici di vario genere e di diversa portata. Ci troviamo di fronte a un fantasma dell'immortalità che non si fonda sul predominio delle religioni quanto sul mito dell'uomo perfezionato dalla scienza e dalla tecnica.
    Direi meno male, se oggi si vive meglio e più a lungo è anche grazie alla cura del corpo e ricerca della salute fisica dato che con questo "vestito" ci dobbiamo convivere fino alla fine.
    Che poi qualcuno cerchi di andare "oltre" nell'aspirazione umana sfidando le leggi di natura, quindi la morte fisica, prolungando l'esistenza sempre più avanti nel tempo se non addirittura sognare l'immortalità fisica, è un'altra cosa.
    Non è che si vorrebbe morire "senza accorgersene" ma senza inutili sofferenze o prolungare un'esistenza da vegetale, nessuno credo abbia più voglia d'immolarsi a martire soprattutto se sempre più persone non credono all'esistenza di un'anima e una vita oltre la morte.
    Quindi si cerca di vivere meglio possibile questa che è certa avendo giustamente cura del proprio corpo e salute.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  9. #9
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Proprio perché è difficile credere in Dio chi ci crede non cede alle lusinghe del corpo. Alleniamo pure il corpo visto che ci stiamo dentro, fallo star bene attraverso la cura del mangiare e fallo muovere attraverso varie ginnastiche o sport, ma vivi spartanamente.
    Ovviamente questo è il modo di considerare il mio corpo, godere del corpo si ma attenzione a non farci prendere troppo, meglio un corpo libero che un corpo schiavo delle passioni. Che poi tutto serva per capire meglio questo non lo nego.
    E poi diventate bacchettoni, rosiconi, frustrati, benpensanti e rombiballe!
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  10. #10
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    E poi diventate bacchettoni, rosiconi, frustrati, benpensanti e rombiballe!
    Bah, questo tipo di caratteristiche le vedo equamente distribuite tra credenti e atei, solo con modalità differenti.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  11. #11
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    E poi diventate bacchettoni, rosiconi, frustrati, benpensanti e rombiballe!
    Guarda che ti sbagli di grosso; mai stato in vita mia bacchettone, rosicone, frustrato, benpensante e rompipalle.
    Credo tu abbia inviato un messaggio indirizzato a tutti i credenti indifferentemente, dimenticando che tu stessa hai fatto appello alle diversità di vedute dei credenti per poi dire, biasimando, che i credenti stessi non hanno un unico Dio.

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Guarda che ti sbagli di grosso; mai stato in vita mia bacchettone, rosicone, frustrato, benpensante e rompipalle.
    Credo tu abbia inviato un messaggio indirizzato a tutti i credenti indifferentemente, dimenticando che tu stessa hai fatto appello alle diversità di vedute dei credenti per poi dire, biasimando, che i credenti stessi non hanno un unico Dio.
    Diciamo che dire come l'hai detta e come altri dicono in maniera simile, quel tipo di pensiero spiana un pò la strada alla lista di caratteristiche che ho menzionato. Durante l'esercizio di allenamento poi uno vede gli altri e sente anche dentro qualcosa e allora, a forza di fare il primo della classe per farsi vedere dal maestro, va a finire che non avendo quello che hanno gli altri e non volendo o potendo fare quello che fanno gli altri, si diventa un pò intransigenti e rosiconi. La volpe e l'uva. Un pò più di soddisfazione e morbidezza potrebbe aiutare.
    Non che chi non abbia esattamente quel pensiero sia esente da invidie, frustrazioni e tutto il resto, c'è chi non è mai contento e patologicamente col dito puntato sul prossimo, però tutto questo distacco non è che produca davvero sempre serenità.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  13. #13
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    Veramente lo era per i correligionari del Gesu' della storia !!

    Piu' volte è stato postato.. riguardo la dottrina degli israeliti, ovvero come, per secoli e secoli, la Prima (!) religione RI-velata NON contemplava una vita post-mortem !!
    E cio' ad iniziare dai primissimi (leggendari-mitici) patriarchi.. e ai successivi autorevoli personaggi Inviati quaggiu' da detto iddio !
    Come infatti riportavano gli "ispirati" autori dell' iddio biblico !!

    Dovresti ripassare- rileggere il Pentateuco ( e poi a seguire il Libro dei profeti..).

    Tante volte ti è stato riportato che SOLO a partire dall' avvento di Antioco IV
    - con la conseguente "contaminazione greca" - l' ebraismo accetto' ed inderi' nella sua dottrina la prospettiva di un fantasioso-fantastico aldila' !!

    Tu come catechista dovresti conoscere lo pseudo-Daniele + il 2 Maccabei - e proprio quel Sapienza (ULTIMO dell' A.T.) !!

    Cosi' come Prima di questi autori - in tutto il Tanak (!) NON troverai nessun passo di un sedicente "fantastico-stravagante DOPO" !!

    E durante la vita del Gesu' storico - ancora - era presente la profonda spaccatura tra i sadducei e i farisei su questa specifica tematica !!

    (Leggiti a tal proposito il capitolo 22 del nick-Matteo (e/o il nick Luca _ capitolo 20 !!).. la storiella della donna maritata con ben 7 mariti.. (ovviemente detto numero è meramente "simbolico" !!)

    Sara' poi il "fariseo" tarsiota _ (pur NON sapendo !) giura e spergiura circa l' esistenza di un fantastico/radioso/gagliardo.. post-mortem !
    E soprattutto Eterno !!
    Detto Tarso è stato un gran manipolatore.. perchè, ai convertiti, garantiva con matematica certezza.. quello che lui stesso NON sapeva !!

    Del resto Ineguaglibile ed Insuperabile è rimasta, nella storia dell' umanita',
    la sua Mega-Bufala riguardo la certissima quanto imminente Parousia - quaggiu' - del redentore del mondo !

    Di detta parousia.. proprio lui che NON sapeva - ma, imperterrito, continuava a pontificare l' imminente quanto incredibile evento agli sbigottiti suoi uditori...

    Come un regista holywoodiano, il tarsiota.. descrive lo spettacolare scenario:

    - allo squillo del trombettiere celeste.. dalla magiche nubi si udiranno cori angelici per annunciare la fatidica discesa del salvatore del mondo.. Fara' risorgere quelli che sono polvere..ecc...ecc..
    e poi Tutti insieme - si troveranno sopra le nubi per stare - sempre - con lui.... (1 Tessalonicesi - cap. 4 ) --

    Un Fiasco gigantesco.. alla tarsiota / tanto da ricorrere al salterio per metterci una toppa !

    SE Non si sa _ meglio tacere (perchè mai ingannare i semplici ??)

    -
    La Rivelazione biblica è progressiva, Esterno. Non è che Dio, da subito, rivela tutto. In un colpo solo.
    Diciamo piuttosto che già in Abramo possiamo individuare i primi germi del Disegno Divino sull'umanità, quando gli promette che in lui, ormai anziano e senza figli, saranno benedette tutte le nazioni della terra. E che la sua discendenza sarebbe stata numerosa "Come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare".

    Ma poi, anche a Mosè, Dio non prospetta forse una Vita ultraterrena?

    "In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè:

    "Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io dò in possesso agli Israeliti.

    Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai suoi antenati" (Numeri, 27)
    amate i vostri nemici

  14. #14
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Direi meno male, se oggi si vive meglio e più a lungo è anche grazie alla cura del corpo e ricerca della salute fisica dato che con questo "vestito" ci dobbiamo convivere fino alla fine.
    Che poi qualcuno cerchi di andare "oltre" nell'aspirazione umana sfidando le leggi di natura, quindi la morte fisica, prolungando l'esistenza sempre più avanti nel tempo se non addirittura sognare l'immortalità fisica, è un'altra cosa.
    Non è che si vorrebbe morire "senza accorgersene" ma senza inutili sofferenze o prolungare un'esistenza da vegetale, nessuno credo abbia più voglia d'immolarsi a martire soprattutto se sempre più persone non credono all'esistenza di un'anima e una vita oltre la morte.
    Quindi si cerca di vivere meglio possibile questa che è certa avendo giustamente cura del proprio corpo e salute.
    C'è la salute del Corpo e c'è la salute dell'Anima: L'Uomo ha bisogno del giusto mix. L'Uomo ha bisogno di curare entrambe le sue dimensioni....
    La felicità infatti non consiste nell'avere un fisico aitante, bello, perfetto e senza difetti. Altre, molte altre, sono le variabili che ci realizzano come Persone.
    Il Corpo puoi portarlo avanti per molti anni e sempre più a lungo. Ma è destinato a corrompersi, prima o poi. L'Anima no.

    "Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?"

    MARCO 8
    amate i vostri nemici

  15. #15
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è la salute del Corpo e c'è la salute dell'Anima: L'Uomo ha bisogno del giusto mix. L'Uomo ha bisogno di curare entrambe le sue dimensioni....
    La felicità infatti non consiste nell'avere un fisico aitante, bello, perfetto e senza difetti. Altre, molte altre, sono le variabili che ci realizzano come Persone.
    Il Corpo puoi portarlo avanti per molti anni e sempre più a lungo. Ma è destinato a corrompersi, prima o poi. L'Anima no.

    "Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?"

    MARCO 8
    Come si concilia questo con la mortificazione del corpo attivamente perseguito da molti santi, i lunghi digiuni, il cilicio, le stigmate, nei casi più estremi la morte per tortura e crocifissione (non che Gesù non sia sempre rappresentato con un fisico aitante... guarda che addominali).
    Non avete ancora visto niente

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