Il senso della nostra esistenza terrena è quello di crescere, diventare esseri completi, e ritornare all'unità. In questa visione si uniscono due mondi, est e ovest, mistici e scienziati e persino viaggiatori astrali; viaggi astrali ne facciamo tutti ma non siamo in grado di accorgercene. Molti cristiani in fondo la pensano come i buddhisti e viceversa. Mi dispiace che la chiesa tradizionale non voglia tenere in debito conto alcuni fenomeni. Come le esperienze di San Giovanni della Croce o quelle di Santa Teresa D'Avila che levitava. La fede non significa niente, bisogna avere esperienza diretta delle cose. Io ho avuto molte esperienze mistiche sin dagli anni Settanta ma non le racconto perché la gente non è preparata. Si ha paura della morte, ma in realtà con la morte ci si libera. Tutti siamo prigionieri di abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l'ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina. Ho scritto anche parecchie canzoni mistiche. Attraverso la musica si può imparare ad aprire il cuore gli uni agli altri. La musica è un grande conduttore di energia, non dimentichiamo quanti artisti rock, dai Beatles in poi, ma anche precedentemente nel mondo del jazz, sono rimasti affascinati dalle filosofie e dalle religioni orientali. Da tempo immemorabile viviamo, moriamo, rinasciamo ma non ne abbiamo memoria, tranne una piccolissima parte di gente che ricorda le vite passate... Dallo stato intermedio del Bardo, prima del concepimento, gli esseri coscienti scelgono la coppia per entrare di nuovo nell'esistenza della vita terrena di noi esseri senzienti. Per capire i mondi paralleli e gli scenari che raccontava Giordano Bruno nel '500 abbiamo dovuto aspettare che arrivasse Einstein a illuminarci. Così è per l'aldilà. La morte e la reincarnazione sono fenomeni impossibili da capire? Solo perché noi siamo esseri inferiori che vivono in una cantina anziché in un Impero.

- Franco Battiato -



che ne pensate ? avete mai avuto esperienze di tal genere ?